FeAnPi Inviato 22 Dicembre 2013 Segnala Inviato 22 Dicembre 2013 Siamo OT, signori miei, e magari ci sta una scissione della discussione in due, però in questo OT intervengo: per tendere decentemente un arco serve una buona forza muscolare, e dato che l'arco non ha tutte le agevolazioni di una balestra (manovelle, staffa, possibilità di tendere con calma e di tirare poi) un arco lungo è anche più difficile da tendere di una balestra. Altri giochi di ruolo (serve che dica il nome di RUNEQUESTi giochi? ) hanno appunto i punteggi di forza e destrezza minimi per usare le armi. E a me è recentissimamente capitato di "scontrarmi" col problema massimo della forma mentis D&Dara, quando in RQII un giocatore si è fatto il PG cacciatore armato di arco con una forza non altissima, condannandolo a non saper usare archi lunghi; lui partiva dal presupposto D&Daro della forza inutile per tendere l'arco, in un GdR che di D&Daro niente ha (e in cui, en passant, la percentuale base delle armi da mischia si basa su forza e destrezza, quella delle armi a distanza su destrezza e basta, ma comunque ci sono i prerequisiti minimi per imbracciare a dovere le armi, e con l'esperienza si ottengono tutte quelle progressioni nelle singole armi che D&D "affossa" nel bonus di attacco base*). Ma, in sostanza, visto che di D&D 3.5 si parla non c'è motivo di far riferimento a sistemi diversi. * a parità di caratteristiche in 3.5 un monaco di livello 10, addestrato a combattere rigorosamente senz'armi e senza aver mai visto una spada a due mani in vita sua, avrà anche con il malus di non competenza un bonus di attacco più alto di un guerriero di 1° livello con arma focalizzata nella stessa arma; ovvero uno che lo spadone non sa neanche cosa sia attaccherà meglio di uno che si è addestrato specificamente in tale arma, per quanto sia ancora un novizio. Tutto ciò in D&D ha una sua coerenza interna, che non è quella del mondo reale.
Black Lotus Inviato 22 Dicembre 2013 Segnala Inviato 22 Dicembre 2013 Lascio un commento giusto per tornare un attimo In-Topic. A mio modestissimo parere, prima di rispondere alla domanda inizialmente posta, bisognerebbe ritornare sul concetto di GS (ponendo molta attenzione a distinguerlo dal concetto di Encounter Level). Come già scritto da altri utenti, il sistema dei GS è (gravemente, aggiungo io) fallato, specie agli alti livelli. Facciamo un passo indietro. Il manuale del DM (versione italiana) "definisce" il GS così: "Il Grado di Sfida (GS) di un mostro indica il livello del gruppo per il quale il mostro è una sfida appropriata. Un mostro con GS 5 è una sfida appropriata per un gruppo di quattro personaggi di 5° livello." Un ottimo esempio di logica circolare che non definisce un bel niente. Non solo: a parte il fatto che vi sono 4 PG, non c'è alcuna specifica sul party (4 guerrieri puri solo-core?), né sulle condizioni al contorno (e.g. bisogna considerare il party/mostro preparato all'incontro? il terreno è neutrale?). La fiera delle assurdità ha il suo apice nell'Encounter Level: consumare il 20% (1/5) delle risorse ai bassi livelli non ha neanche lontanamente la stessa incidenza di consumare il 20% delle risorse agli alti livelli. Il fattore relativo è lo stesso, ma il fattore assoluto può differire di ordini di grandezza. Tralascio il fatto che "risorse" è un termine troppo generico e ciò crea problemi (casi degeneri). Morale della favola: di base, il GS è mal definito; agli alti livelli, è puramente indicativo; agli altissimi livelli (17° - 20°), perde di significato; ai livelli epici, giusto per completare la carrellata, è un numero tirato a caso. La colpa non è dei draghi, indubbiamente caso emblematico della questione, ma del sistema: è un bug strutturale (dovuto in buona parte all'assenza di rigore e di analisi statistiche serie). P.S. Il tutto IMHO. 3
Vorsen Inviato 22 Dicembre 2013 Segnala Inviato 22 Dicembre 2013 Quindi signori per colpire qualcuno bisogna essere agili ed per dannegiarlo bisogna essere forti?Ma nella lotta ed simili bisogna essere agili o forti per fare le prese ed mantenerle?
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