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[NinjaFelice] - Intrappolati nella tortura


NinjaFelice

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Dovrebbe essere notte, non ne sei sicuro perchè sono passate troppe ore da quando sei stato rinchiuso in questo buio dall'odore metallico. Ti sei svegliato seminudo, coperto solamente da un bavaglio e da dei lacci che ti legano mani e piedi , in più subito ti raggiunge un mal di testa di cui non hai mai conosciuto pari, cerchi di ricordare come diamine ci sei finito in quel buio e lentamente ma soprattutto dolorosamente i ricordi si fanno vivi

@Calum

Spoiler:  
Era un caldo giorno d'estate e ti trovavi in una delle isole al largo della costa di Waterdeep, attirato da alcune voci che parlavano di uno strano buio perenne che circondava il più piccolo pezzo dell'arcipelago. La voce era curiosa e per la tua particolare natura ti eri interessato al fenomeno. Una nave da Waterdeep ti aveva portato nell'unica isola abitata dell'arcipelago,Isindar la più grande e vicina alla costa, poi da lì eri riuscito a farti portare all'isola di cui avevi sentito parlare ma che era stranamente temuta dagli abitati dell'arcipelago. Prima di partire avevi sentito delle voci di gente che veniva divorata dal buio e i tuoi sospetti su cosa poteva essere si stavano chiarendo e ciò ti aveva invogliato ancora di più a recarti verso l'isola di cui gli abitanti dell'arcipelago erano perfino restii a ricordarne il nome.

Sbarcasti nel primo pomeriggio e il pescatore che dietro lauto compenso ti aveva accompagnato ci mise poco più di un minuto ad allontanarsi remando come se fosse inseguito dal demonio. Eri solo ma questo non ti spaventava, oramai ti eri abituato alla solitudine. Appena perdesti di vista il pescatore che intanto era letteralmente "volato via" cominciasti ad accusare uno strano freddo, nonostante fosse estate sull'isola sembrava di stare in un autunno pungente dal clima, questo ti fece bestemmiare perchè non ti eri portato vestiti pesanti. Poi era tutto così buio, la cappa di oscurità sicuramente non naturale faceva come protezione per l'isola dal sole, certo tu al buio ci vedevi benissimo e ti ci trovavi bene però non potevi fare a meno di preoccuparti livemente, chiunque riusciva a fare quello doveva essere potente, sicuramente molto più di te. Per riscaldarti cominciasti a camminare, prima confutavi se i tui sospetti erano veri prima forse avresti trovato qualcuno come te. La vegetazione sull'isola era fitta e incontrollata quindi da subito cominciarono i primi problemi di rovi, liane e insetti fastidiosi. Uno come te abituato alla vita da città lo sopportava ben poco e quindi ti predevi a schiaffi ovunque sentivi qualcosa che ti camminava addosso sperando di evitare qualche schifosa puntura finchè qualcosa ti punse davvero. Non avevi sentito nessuno zampettio sul tuo collo e quando con la mano cercasti quello che ti aveva punto le tue dita si chiusero su uno spillone. "Non è stato un insetto" fu l'unica cosa che riuscisti a pensare prima di svenire

@Vouhinen

Spoiler:  
Ah i giorni in cui le tue caccie erano davvero emozionanti, ah i giorni in cui ognuno che entrava nel tuo territorio era una sfida da vincere nel nome di Malar, come rimpiangevi quei giorni quando trovare una sfida al tuo livello si stava facendo sempre più difficile. Il tuo territorio ormai era diveventato un luogo temuto ed evitato quindi le prede scarseggiavano, non ti restava che spostarti. Sapevi che da Neverwinter partivano navi per posti lontani ed esotici, perchè non saltare su una a caso e sperare che la volontà di Malar ti portasse in qualche posto più divertente? Certo dovevi stare a contatto con delle altre persone senza ucciderle ma tanto tu non eri un pazzo assassino, per te uccidere era un rituale che andava rispettato quindi non avresti avuto molte difficoltà a resistere. L'unico problema era il tuo compagno, ne avevate fatte di caccie insieme però solo quello non poteva tenerti bloccato ad una vita noiosa, lo liberasti. Prendesti una nave verso sud che doveva fare come prima tappa Isindar una delle isole dell'arcipelago delle Ossa della Balena, solo che al posto di essere la prima tappa fu l'unica tappa. Il timoniere doveva essere seriamente ubriaco dato che con una visibilità che solo una calda e tranquila giornata di estate può dare finì in pieno su uno scoglio a qualche centinaio di metri dalla riva. Tu al contrario di molti altri non avesti grossi problemi a raggiungere l'isola a nuoto. Dato che viaggiavi senza meta magari Malar aveva scelto di mandarti proprio su quell'isola, forse lì avresti trovato qualcosa da cacciare, in breve tempo ti accorgesti di no. Sull'isola, che era l'unica abitata dell'arcipelago, vivevano solo pescatori, contadini e artigiani che lavorano le ossa e le carni delle balene che abbondavano nelle acque dell'arcipelago. Che sfida poteva essere un contadino? Malar si era forse dimenticato di te? Forse no dato che in breve tempo venisti a sapere che su un'altra isola dell'arcipelago succedevano cose strane, quindi cose interessanti. L'isola era completamente avvolta da una innaturale oscurità e chiunque vi si avvicinava scompariva nel nulla."Vuoi vedere che c'è qualche abile cacciatore?" fu il tuo pensiero "Magari c'è qualcuno con delle potenzialità vere con cui potrei confrontarmi" ti convincesti poi, "Si devo andare" fu il logico passo successivo. Ma come? I pescatori non si volevano avvicinare neache minacciati di morte quindi non ti restava che fartela a nuoto, fortuna che potevi trasformarti in un pesce quindi il problema non era così grosso. Facendo tappe sulle varie isole riuscisti ad arrivare sulla riva del tuo obiettivo e una volta sulla spiaggia cominciasti a guardarti intorno. Quel posto era ricco di stranezze prima delle quali il clima, faceva molto più freddo di quanto ci si aspetta in una giornata di estate e poi questa cappa di oscurità proteggeva l'isola dal sole tenendola in una costante semioscurità, per di più la vegetazione si estendeva quasi fino ai limiti dell'isola e ti bastò un'occhiata per capire che non era del tutto naturale, era stata fatta crescere in qualche modo per farla sviluppare così tanto. Di sicuro sull'isola qualcuno ci stava e quindi valeva la pena di cominciare a cacciare, quindi cominciasti a muoverti sicuro tra gli alberi. Eri un pò agitato perchè dopo anni di sfide sempre meno interessanti questa sensazione quasi di paura ti riempiva di un'atavica sensazione che non provavi ormai da troppo tempo, eri convinto che era lì che Malar ti voleva. Dopo la prima ora di caccia però non eri riuscito a trovare nessuna traccia, nella tua mente non potevi che elogiare chiunque vivesse lì per la sua abilità ma proprio mentre lo stavi elogiando il tuo complimento diventò una maledizione. Una trappola! Lo capisti appena con il piedi spezzasti la liana tesa all'altezza delle tue caviglie ma era tardi, riuscisti giusto a pensare che era un peccato morire senza aver trovato chi aveva fatto tutto questo quando qualcosa ti colpì alla testa e poi il buio
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Le pupille del musico si diratarono nel buio e come quando fissi per troppo tempo il sole si richiusero dal dolore. Tutto gli doleva, le braccia e le gambe che qualche giorno fa erano immerse in olii profumati ora vengono corrose dal lurido e duro ferro. Si sforzo' a tenere gli occhi aperti nonostante il dolore alla testa e scrutando nel buio esploro' la sua prigione.

''oh perbacco qualcuno qui mi ha messo in scacco!''

Furono gli ultimi pensieri prima di svenire nuovamente e ricadere nell'oblio. Dopo circa venti minuti si risveglio' con qualche strano liquido che gli gocciolava sulla fronte...ora i ricordi erano piu limpidi e con qualche grado di lucidita' in piu si accinse ad esaminare il posto dove era stato imprigionato

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@Calum

Riapri gli occhi e con calma ti guardi intorno, fortunatamente non ti hanno bendato. Ti guardi intorno e solo perchè i tuoi occhi sono abituati a vedere al buio riesci a scorgere la tua prigione. Sei chiuso in una cassa larga circa due metri cubi, ti sembra completamente metallica e sul lato superiore ci sono due minuscoli buchi per l'aria. Non filtra un filo di luce.

Dopo qualche istante ti rendi conto di sentire un pò freddo e di sentire i muscoli quasi tutti doloranti per non essere stati mossi per molto, non hai fame nè sete per ora quindi non credi di essere stato imprigionato da molto tempo

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Dopo aver esaminato la gabbia l'uomo fece una lieve smorfia e penso' fra se e se

''questa e' quella che qualcuno definirebbe una gran bella prigione...'' sospiro' e chiuse per un attimo gli occhi ''forse anche io se non ci fossi chiuso dentro''

con tutte le forze possibili tento' di liberarsi le mani dalle corde.

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appena riacquisto conoscenza il primo pensiero è:

*sono ancora vivo, quindi Malar non mi ha ancora accolto tra se ma bensì mi ha fornito la sfida che cercavo,bene, grazie Malar*

però, dopo aver mosso i muscoli ed aperto gli occhi per alzarmi ed essermi accorto di essere legato, la terribile senzazione di essere inerme prevarica la mia ragione.

Tento allora di libermi dai legami come farebbe un animale infuriato, tirando con tutte le mie forze, mordendo e graffiando ciò che mi trattiene, urlando ed agitandomi senza pensare a chi possa essere in ascolto.

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@ Calum

Mentre sei seduto a pensare all'improvviso senti forti rumori con un rimbombo d'eco a non troppa distanza da te, suoni di colpi e di testate contro una superfice metallica

@ Vuohinen

Infuriato come solo chi ha un forte legame con gli animali sa essere tiri le corde più che puoi e mordi il bavaglio che ti impedisce di parlare ma niente, è tutto vano e ti fermi stanco. Sei completamente al buio rinchiuso in qualcosa di metallico abbastanza grande perchè non sei costretto a stare in qualche posizione angusta. Sei sporco di sangue secco ma la ferita che ti aveva fatto svenire è stata risanata

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Sfinito dalla sfuriata riprendo fiato ed con esso ritorna la lucidità,

*Maledizione, devo controllarmi, devo esser maggiormente cauto. Probabilmente chi mi ha catturato lo ha fatto per un motivo, magari per giocare come un gatto con un topo....ah, che bei ricordi delle alte caccie passate. Ebbene il bastardo che ha catturato presto si ritroverà ad essere cacciato, non mi piace essere una preda. Sono eccitato dalla nuova sfida, si parte

Aspetto che gli occhi si abituino all'oscurità, ispezionando l'interno della mia prigione poi focalizzando i poteri concessomi dalla natura grazie a Malar, cerco di trasformare il mio corpo facendo emergere in superficie la bestia dentro me.

Spoiler:  
utilizzo wild shape per trasformarmi un Gorilla crudele.

Infine utilizzo razionalmente la mia nuova forza per cercare di liberarmi dai legami che mi trattengono.

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@ Vuohinen

Dopo esserti calmato cerchi di guardarti intorno ma è come se fossi cieco, c'è troppo buio per vedere qualunque cosa. A questo punto senza pensarci due volte dai il via all'animalesca trasformazione che ti dovrebbe portare ad assumere l'aspetto di un grosso Gorilla. Dopo aver cominciato il processo ti ricordi delle corde che ti tengono bloccato, potresti farti molto male ma ormai è tardi. Cominci a crescere e sul tuo corpo velocemente crescono folti peli, le braccia si gonfiano di muscoli e strappano via le corde senza nessun problema ma ti rendi conto che non sarà uguale per le caviglie. Senti un forte dolore mentre le corde recidono la carne e provi subito a strapparle via con le mani prima di farti troppo male, ci riesci ma il danno non è completamente evitato dato che una ferita non molto profonda ti gira tutta intorno alle caviglie. Ma non hai tempo di pensarci perchè stai continuando a crescere sempre più in fretta. Arrivi a toccare il soffitto della tua gabbia ma la trasformazione non è completa anzi ci manca ancora molto, sei spaventato perchè temi di schiacciarti contro le pareti della tua gabbia e farti del male da stupido e ti inginocchi sul freddo metallo. Ma cresci e cresci e presto anche inginocchiato tocchi il soffitto della gabbia e cresci e cresci fecendoti male alla testa. Tenti l'ultima possibilità e ti metti seduto cercando di accoccolarti e occupare meno spazio possibile, continui a crescere e a crescere finchè... ti fermi. Sei stato fortunato perchè nonostante tu sia praticamente bloccato senza poterti muovere almeno non ti sei schiacciato contro le pareti della gabbia che ti contiene. Ormai tranquillo provi a spingere con la nuova forza acquistata contro il soffitto e per quanta forza risci a fare non si smuove niente.

Ti sei liberato dalle corde ma uscire da questa prigione sarà più difficile del previsto

Spoiler:  
ora hai 6 danni e ti fanno male le caviglie se cammini
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Grugnendo per il dolore, cerco di togliermi il bavaglio,*sebbene anche i gorilla abbiano i pollici opponibili, non è semplice manipolare gli oggetti, che strano fare una riflessione simile in questo momento, bah forse è solo per sentire il dolore*

Liberato dal bavaglio cerco di spostare la mia grossa massa e invocando di nuovo il mio potere

Spoiler:  
lancio luce
cerco di capie meglio la mia situazione, scocciato di non riuscire a liberarmi con la forza concessami dalla mia divinità.
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Attirato dai rumori provenienti non troppo lontano dalla mia cella poggio l'orecchio destro sulla superficie metallica della gabbia e dopo aver raccolto tutto il fiato possibile esclamo:

''Salve a voi! Mio gentile aguzzino! Non conosco i motivi della mia situazione e vi sarei molto grato se degluttisco sonoramente vossignoria potrebbe rendermi partecipe delle motivazioni, delle modalita' e dei tempi di tutto questo..

Dopo aver sorriso amaro poggio la testa sul freddo metallo aspettando non troppo speranzoso una risposta

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@vuohinen

Stando accucciato e dopo esserti tolto il bavaglio stai per lanciare l'incantesimo, porti la mano dove di solito hai la cintura per le componenti ma ti fermi, ora sei un gorilla e non hai la cintura per le componenti, ripensandoci poi prima eri nudo e non avevi nè la cintura nè nessuna altra cosa. In queste condizioni non potrai usare incantesimi, te ne rendi conto e un'altra bestemmia parte praticamente da sola. Poi senti una voce con un eco metallico provenire da non molto lontano dalla tua gabbia

@ Calum

Dopo che hai parlato senti qualcosa che è a metà tra un grugnito, uno sbuffo e qualche altro suono che non ti sembra comunque molto umano

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Chino il capo verso il basso lasciando cadere i capelli in avanti

''Mon Dieu costui non parla nemmeno la mia lingua, che vorra' mangiarmi? scuoto il capo devo riuscire a convincerlo che la mia carne e' avvelenata.. devo vivere...la signora mi deve ancora molto

Mmffm! BFFFM! BU! (cerca di imitare i grugniti che sente dall'altra parte)

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*Dannazione, Porco Gond e le sue dannati invenzioni.... per calmarmi dovro saziarmi di parecchi cuori e dimenticare cosi quest'umiliazione, non riesco a sopportare questa situazione.... devo uscire.

Sento la voce di un estraneo....

* e cosi non sono solo....*

Che tenta di imitare un animale

*forse è gia impazzito, per una lunga prigionia, accade ai deboli... bah*

Ignoro la voce, tornare a concentrarmi sul mio problema, a tatto cerco di capire com'è fatta la mia angusta prigione, se ci sono sbarre o simili, dei buchi o qualcosa per fare presa. Se ci sono provo di nuovo a tirare con tutta la mia forza.

Spoiler:  

se non mi riesce a romperla dopo 3 tentativi, provo a cercare un punto dove sia piu debole, battendo con le nocche il metallo ed ascoltandone il suono che produce.

trovato il punto in cui credo sia piu debole incomincio a tirare pugni, dapprima saggiandone la consistenza e poi sempre piu forte finche o cede la gabbia o non sopporto piu il dolore alle nocche.

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@ vuohinen

Cominci a tastare la tua gabbia, riesci a raggingere tutti i punti vista la tua dimensione e l'unica cosa che trovi nella piatta superficie metallica sono due piccolissimi buchi, piccoli per farci passare giusto un filo d'aria credi ma anche una mosca avrebbe difficoltà. Non sono utili quindi per infilare le dita di un grosso gorilla. Passi alla seconda idea ed anche se in posizione scomoda cominci a dare pugni alla parete metallica. Avevi prima notato che a parte quei due minuscoli fori le pareti erano tutte uguali. Cominci a colpire con forza.

@Calum

La voce animalesca non ti risponde poi all'improvviso cominci a sentire dei colpi fortissimi di grossi pugni contro il metallo. Ti rendi conto che il rumore si sentirà a migliaia di metri probabilmente

@ vuohinen

Martelli la gabbia di colpi ma più che dolore alle mani senti un forte dolore alle orecchie quando colpisci, l'eco stando nella scatola metallica è molto forte e dopo cinque colpi non ce la fai più e ti arrendi. Credi che potrebbe scoppiare il cervello se continui

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Scuoto il capo e passandomi una mano fra i capelli mai stati cosi sudici

Costui non e' il mio aguzzino, costui e' una bestia catturata come me. Questo rumore pero', pero' cozza con il mio mal di testa forse, forse potrei calmarlo con una melodia e ragionare con calma su cosa fare.

Il suono dopo un po' scompare

bene e ora calum pensiamo..

poggiato con i gomiti sulle ginocchia mi massaggio le tempie fischiettando qualche motivetto

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