egno Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Io continuo a pensare che si possa giocare a D&D riducendo l'interpretazione a prossimità dello 0. Staremo seguendo le regole al 100% e potremo dire tranquillamente di giocare a d&d. Al contrario, interpretare senza sapere le regole non è giocare a d&d, ma giocare di ruolo (senza seguire regole precise). Un regolamento di gdr che bada sempre meno all'interpretazione mettendo ogni cosa nelle mani della statistica io lo definisco pp. Per quanto poi chi lo usa sia ingrado di arginare questa tendenza come meglio crede.
Amministratore Subumloc Inviato 11 Gennaio 2008 Amministratore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Io continuo a pensare che si possa giocare a D&D riducendo l'interpretazione a prossimità dello 0. Staremo seguendo le regole al 100% e potremo dire tranquillamente di giocare a d&d. Al contrario, interpretare senza sapere le regole non è giocare a d&d, ma giocare di ruolo (senza seguire regole precise). Un regolamento di gdr che bada sempre meno all'interpretazione mettendo ogni cosa nelle mani della statistica io lo definisco pp. Per quanto poi chi lo usa sia ingrado di arginare questa tendenza come meglio crede. Te l'hanno già detto in tanti, ma ti dico la mia... Come fa il regolamento a essere PP? Io sono profondamente convinto che non sia compito del regolamento occuparsi dell'interpretazione, e viceversa. Mi piacciono poco i giochi in cui la "migliore interpretazione" porta vantaggi al PG. Il compito del regolamento è fornire una struttura, un modo oggettivo e valido per tutti di risolvere le azioni e le situazioni. Tutto il resto sta a chi gioca.
Zandramas Inviato 11 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Non so però chi vi ha messo in testa questa cosa di ruolare = non sapere le regole PP = sapere tutte le regole. Io personalmente credo di avere una buona conoscienza delle regole, nonostante preferisca inserirmi nella cerchia dei "giocatori di ruolo" piuttosto che nella cerchia di "se applico le regole correttamente, tutto è preciso". La mia era una semplice denuncia (e l'ho fatto anche io, cosa vi credete?!?!), alla tendenza generale di costrure personaggi ottimizzati, piuttosto che personaggi meno forti ma magari più caratteristici... ...e al problema, dell'impossibilità di costruire personaggi del secondo tipo, quando la prevalenza del gruppo imposta personaggi del primo tipo.
Amministratore Subumloc Inviato 11 Gennaio 2008 Amministratore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Non so però chi vi ha messo in testa questa cosa di ruolare = non sapere le regole PP = sapere tutte le regole. Io personalmente credo di avere una buona conoscienza delle regole, nonostante preferisca inserirmi nella cerchia dei "giocatori di ruolo" piuttosto che nella cerchia di "se applico le regole correttamente, tutto è preciso". Questo dipende dal fatto che non c'è una definizione sola di powerplay, e anche dal fatto che per molte persone c'è una dicotomia tra questi due elementi del GdR. La mia era una semplice denuncia (e l'ho fatto anche io, cosa vi credete?!?!), alla tendenza generale di costrure personaggi ottimizzati, piuttosto che personaggi meno forti ma magari più caratteristici... ...e al problema, dell'impossibilità di costruire personaggi del secondo tipo, quando la prevalenza del gruppo imposta personaggi del primo tipo. Ti ripropongo la domanda che ti ho fatto all'inizio: se la tua è una "denuncia" vuol dire che questo secondo te è un comportamento sbagliato. Ma per quale motivo?
Gadwin Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 La mia era una semplice denuncia (e l'ho fatto anche io, cosa vi credete?!?!), alla tendenza generale di costrure personaggi ottimizzati, piuttosto che personaggi meno forti ma magari più caratteristici... ...e al problema, dell'impossibilità di costruire personaggi del secondo tipo, quando la prevalenza del gruppo imposta personaggi del primo tipo. Ma..la caratterizzazione è un fattore che non dipende in alcun modo dall'ottimizzazione e dal potenziale del personaggio. Un giocatore fa un pg ottimizzato ma non ne cura carattere, interpretazione e bg? E' un pg a metà, non è un pg per D&D e non è un giocatore di D&D. Punto. Un giocatore si vede costretto a giocare in un gruppo di pg ottimizzati ma che interpretano bene... cosa gli impedisce di chiedere consigli agli altri????
egno Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Il compito del regolamento è fornire una struttura, un modo oggettivo e valido per tutti di risolvere le azioni e le situazioni. Tutto il resto sta a chi gioca. La struttura di D&D come ho già detto è fortemente orientata a ben altro che questo. Azioni e situazioni sono regolamentate da 2 manuali. Da cui si evince che l'unico modo per fare molte cose è essere sempre più forti. Crescita e sviluppo dei personaggi (la componente che fertilizza il pp) sono discussi in decine e decine di manuali. Circa il 15% della produzione di manuali di d&d è destinato al compito da te citato. Il restante 85...allo sbizzarrimento dei pg (che siano pp, in cerca di varianti o quant'altro). Ecco come un regolamento è pp.
Vanagor Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Da questo mio ultimo concetto del mio modo di pensare, non vedo nulla di strano se nella situazione precedentemente descritta, il mio PG ha scelto di non uccidere i banditi. I motivi per cui l'ha fatto sono molteplici... ...in fondo gli stavano simpatici, visto che anche lui un tempo aveva fatto qualche lavoretto similare ...li ha valutati come pezzenti e sapeva che non rappresentavano per lui un'effettiva minaccia ...voleva evitare la confusione dovuta al ritrovamento di due cadaveri in più in città ...i ladri hanno tanti amici, se questi poi avrebbero voluto vendicarsi?!?!?! Forse tu hai semplicemente frainteso la situazione, cmq RIBADISCO che lo scopo dell'interpretazione non è la remunerazione in punti esperienza. Probabile. La tua descrizione non abbastanza chiara e troppo "appassionata" forse mi ha aiutato nell'equivoco. Comunque penso di essere stato abbastanza chiaro nel topic di sopra, e non intendo dilungarmi di nuovo. Se l'interpretazione non ha come scopo i punti esperienza (ed è ovvio che non è così), perchè hai tirato fuori quella tabella? Era un po' fuori luogo, no? Lo scopo dell'interpretazione è la soddisfazione personale nel farla, nonchè la soddisfazione di giocare in un gruppo ben caratterizato. Sono d'accordo. E aggiungo, per divertirsi, anche.
Amministratore Subumloc Inviato 11 Gennaio 2008 Amministratore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 La struttura di D&D come ho già detto è fortemente orientata a ben altro che questo. Azioni e situazioni sono regolamentate da 2 manuali. Crescita e sviluppo dei personaggi (la componente che fertilizza il pp) sono discussi in decine e decine di manuali. Circa il 15% della produzione di manuali di d&d è destinato al compito da te citato. Il restante 85...allo sbizzarrimento dei pg (che siano pp, in cerca di varianti o quant'altro). Ecco come un regolamento è pp. Evidentemente non ci capiamo: la possibilità per il personaggio x di fare l'azione y (talento, spell, quello che vuoi) è sempre parte della struttura, ovvero di come il PG può reagire a una certa situazione. E anche qui, non è il regolamento a essere PP, ma il giocatore che lo sfrutta.
Vanagor Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Ma..la caratterizzazione è un fattore che non dipende in alcun modo dall'ottimizzazione e dal potenziale del personaggio. Un giocatore fa un pg ottimizzato ma non ne cura carattere, interpretazione e bg? E' un pg a metà, non è un pg per D&D e non è un giocatore di D&D. Punto. Un giocatore si vede costretto a giocare in un gruppo di pg ottimizzati ma che interpretano bene... cosa gli impedisce di chiedere consigli agli altri???? Esattamente. E' quello che cerco di dire da qualche post a questa parte.
Zandramas Inviato 11 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Innanzitutto io nella prima pagina di questo 3ed ho dto la mia definizione di PP a cui faccio riferimento (e cui spero facessero riferimento tutti i post seguenti). A mio parere non è un comportamento sbagliato. La parola "denuncia" non la intendo come "denuncia ai CC", ma piuttosto come "fatto notare che...". Il problema nasce quando i giocatori non possono fare veramente il PG che vogliono, ma devono necessariamente ottimizzarsi per stare al passo con il party. A mio parere, giocherei volentieri avventure con personaggi ottimizzati... ...ma giocherei forse ancor più volentieri, avventure con personaggi più blandi. Per risaltare i punti forza dei propri PG, ne vanno enfatizzati anche i difetti... ...al fine di avere un personaggio realmente "completo".
Elayne Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Io sono totalmente d'accordo con Sub su questa sua affermazione: Il compito del regolamento è fornire una struttura, un modo oggettivo e valido per tutti di risolvere le azioni e le situazioni. Tutto il resto sta a chi gioca. Ciononostante, resto del mio avviso sul fatto che la 3.5, come lo sostiene egno e Vanagor, è un "regolamento da PP". Certo, si può sempre disquisire, giustamente, sulla terminologia di PP, come in 300 altri topic. Io parlo della mia, già usata sul precedente post. E non trovo che questa mia opinione sia contradittoria con il fatto che sono pienamente d'accordo con la frase di Sub.
Gadwin Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Innanzitutto io nella prima pagina di questo 3ed ho dto la mia definizione di PP a cui faccio riferimento (e cui spero facessero riferimento tutti i post seguenti). A mio parere non è un comportamento sbagliato. La parola "denuncia" non la intendo come "denuncia ai CC", ma piuttosto come "fatto notare che...". Il problema nasce quando i giocatori non possono fare veramente il PG che vogliono, ma devono necessariamente ottimizzarsi per stare al passo con il party. A mio parere, giocherei volentieri avventure con personaggi ottimizzati... ...ma giocherei forse ancor più volentieri, avventure con personaggi più blandi. Per risaltare i punti forza dei propri PG, ne vanno enfatizzati anche i difetti... ...al fine di avere un personaggio realmente "completo". Spero di non risultare poco simpatico ma... perché non provi a dare anche solo un occhiata a Fantasy Hero? I personaggi sono creati con un tot di "punti" (uguali per tutti e stabiliti dal master), se non si esagera vengono fuori pg "blandi" e c'è un ottimo "sistema" di difetti e "sfighe" per i pg...
egno Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Il compito del regolamento è fornire una struttura, un modo oggettivo e valido per tutti di risolvere le azioni e le situazioni. Tutto il resto sta a chi gioca. Io invece continuo a ripetere che con d&d non c'e' nessun tutto il resto, a meno che nn si tratti di buoni (o medio buoni) master/giocatori. E fornire sempre + talenti, sempre più abilità, sempre più soldi non vuol dire risolvere situazioni. Vuol dire che il pg più potente diventa più cose può fare. La meccanica di gioco si può ridurre al tiro del dado venti per superare la CD. In d&d di questa meccanica è parte integrate aggiungerci più bonus possibili a quel dado venti. Bonus che nn derivano da situazioni favoreli (a volte magari si) ma da abilità speciali del pg. Se volete non lo chiamiamo pp, che si è capito che è una parola difficile. Lo chiamiamo "un regolamento le cui meccaniche sono studiate in modo che l'obbiettivo dei pg (volontario o meno) è quello di diventare sempre più forti".
Hiade Airik Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Non ho letto tutto il topic ma credo che cio che Zandramas denunci si la tendenza a chiedere consigli su come creare un PG di X livello (con X > 1) la cui scelta di abilità, talenti ecc non derivi dal background. Se io parto dal primo livello ed "interpreto" le mie scelte di talenti ed abilità (o meglio, se distribuisco queste scelte in base a ciò che ho interpretato) mi troverò al Xesimo livello con un personaggio costruito da sè stesso, dal suo vissuto. Viceversa, chiedere "mi date una mano a costruire un PG che faccia così, così e così" è uno schiaffo al ruolo. Costruire un PG di primo livello non dovrebbe prescindere dal background. Figuriamoci costruirne uno di livello più alto. Ecco cosa Zandramas vede di "contrario al ruolo" in questa tendenza. E fa un passo lessicale forse incorretto nel considerare l'identità contrario al ruolo = powerplay. Almeno, questo è quello che m'è parso di capire. E in tal senso riproporrei la sua domanda: quanti possono dire di amare l'interpretazione di un personaggio costruito a tavolino, ignorando il suo passato a per ottenere vantaggi tattici? Perchè ciò che costituisce la nostra personalità, il nostro io, è il bagaglio di ricordi e di esperienze che ci distingue. E non sono d'accordo sul fatto che "interpretare è una cosa del momento, riguarda solo il recitare una parte improvvisata attorno ad alcune indicazioni quali l'allineamento o la personalità del PG". Certo DnD è un sistema nato da un gioco di soldatini, e se in quasi quarant'anni non ha saputo/voluto staccarsi da questo suo retaggio, difficilmente lo farà mai. Cionondimeno la questione, posta in questi termini, è calda e non dipende (come dice Sub) dal sistema di gioco. Augh
Phate Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 La meccanica di gioco si può ridurre al tiro del dado venti per superare la CD. In d&d di questa meccanica è parte integrate aggiungerci più bonus possibili a quel dado venti. Bonus che nn derivano da situazioni favoreli (a volte magari si) ma da abilità speciali del pg. si chiama d20 system proprio perchè è basato sull'uso dei dadi. Se non fosse basato sull'uso dei dadi allora sarebbe più interpretativo, ma resto dell'idea che sia GDR. Altrimenti non ha senso far parlare i giocatori, muoverli, relazionare tra di loro etc etc. Posso dire sia "vado da neverwinter a trallallà" che "cerco compagni di viaggio, studio la strada, il percorso, vedo se ci sono carovane in partenza da neverwinter a trallallà" e così via. Il ruolare è anche agire in maniere differenti. Certo, alcuni passaggi sono obbligati. Non tutto in D&d lo risolvi con un tiro di dado! o i dialoghi tra pg e png? o addirittura tra due pg? gli fai tirare il dado? Capisco il concetto che vuoi esprimere, ma stai riducendo tutto il d&d a matematica4fun. Lo chiamiamo "un regolamento le cui meccaniche sono studiate in modo che l'obbiettivo dei pg (volontario o meno) è quello di diventare sempre più forti". ma scusa, tu nella vita invece cosa vuoi essere, il più debole tra i deboli, l'ultimo gradino della scala sociale e così via? Allora il regolamento della vita è un regolamento PP e Dio o chi per lui poteva ridurci ad un ammasso di statistiche casualmente gestite da qualcosa di leggermente più complesso di un d20.
egno Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Secondo me D&D è un regolamento che non si presta a questo tipo di visione. Sarebbe bello che per varie vicissitudini il mio pg monaco si votasse al chaos, rinunciando al suo addestramento monastico in favore di una divinità e di una ideologia che lo portano a combattere a cavallo, in armatura completa e mazzafrusto facendo strage di innocenti. Plausibile, possibile. Spunto per una giocata bellissima e molto interessante. Ma tutto questo cosa vuol dire? Vuol dire che (per esempio) al 12° livello il mio monaco inizia la sua strada da paladino malvagio (o quello che volete insomma). Metto un'armatura e perdo il 40% dei bonus che mi da il monaco. Impugno il mazzafrusto e perdo un'altro 40%. Mi metto a cavallo e rischio di caderci per le prossime x sessioni (finchè nn faccio abbastanza livelli per gradarmi l'abilità)... Questa è una bellissima scelta che chiunque è libero di fare, ma in un party dove gli altri 4 pg sono di 12° livello con classi o biclassi normali...non ti diverti più. Se il dm nn ti aiuta, non partecipi più agli scontri...sei una specie di primo livello con più attacco base e più punti ferita. Una giocata di questo genere e ti ritrovi a dover davvero "vivere solo della tua interpretazione". Eppure la giocata è stata così bella, la conversione così appassionante. E poi? Il gioco rimane quello in cui o sei forte o sei fuori. E il master come ti aiuta? Ridimensiona il tutto intorno a te? (e che è vodafon?) gli altri 5 pg si uccidono tra di loro piangendo. Ti rende competitivo dandoti un favore divino aggiuntivo...o convertendoti dei livelli? nn credo...non avrebbe nessun senso. Un giocatore che vuole fare del suo pg quello che gli dice l'interpretazione ha sbagliato gioco con d&d.(scusatemi la presunzione di questa affermazione che non condividerete sicuramente) Questa cosa funziona solo se tutto il gruppo (master compreso) la vedono allo stesso modo, se tutti giocano allo stesso modo. Ma sopratutto se nessuno "approfitta" della possibilità di creare un pg forte e poi fargli una bella storia intorno (diritto sacrosanto di chiunque). Un pg del genere in un party formato da pg che hanno preso talenti e abilità (magari superinutili) per motivi ruolistici semplicemente la fa da padrone. Ruba la scena e...avreste fatto meglio a non giocare con lui, o a non giocare a d&d. scusate sono sempre un po troppo prolisso :/
Zandramas Inviato 11 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Spero di non risultare poco simpatico ma... perché non provi a dare anche solo un occhiata a Fantasy Hero? I personaggi sono creati con un tot di "punti" (uguali per tutti e stabiliti dal master), se non si esagera vengono fuori pg "blandi" e c'è un ottimo "sistema" di difetti e "sfighe" per i pg... Al momento non sono interessato a cambiare sistema di gioco. Credimi se ti dico che D&D non è l'unico sistema a cui ho giocato. Ogni sistema alle sue pecche e i suoi vantaggi, da Vampiri a Cthulu; da D&D a LOTR. Considera poi, che attualmente mi sto preparando a masterizzare una (ma che dico una, diciamo 2! Visto che effetivamente masterizzerò a 2 diversi gruppi) campagna di Dragonlance ambientata nella Guerra delle Lance. Ecco! DragonLance a mio avviso è un esempio di ambientazione dai toni più blandi, differentemente da FR. Ditemi voi ad esempio in FR chi giocherebbe la CdP di un ladro a cui non aumentano i furtivi ma in compenso tra i vantaggi annoverati possiede l'abilità "storie da Kender", che funziona come una specie di conoscienze bardiche. Inoltre per quanto riguarda i manuali, forse non tutti voi ricordano che all'interno di alcuni "add-on", quale ad esempio l'Exalted Deeds, in cui viene espressamente detto che l'uso dello stesso porterà la campagna ad essere più "powwata", e rimanda la decisione al master se utilizzarlo o meno. P.S. Hiade Airik, ti quoto appppppieno! ;P Edit: -> http://www.giantitp.com/comics/oots0126.html
Hiade Airik Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Secondo me D&D è un regolamento che non si presta a questo tipo di visione. Sarebbe bello che per varie vicissitudini il mio pg monaco si votasse al chaos, rinunciando al suo addestramento monastico in favore di una divinità e di una ideologia che lo portano a combattere a cavallo, in armatura completa e mazzafrusto facendo strage di innocenti. Plausibile, possibile. Spunto per una giocata bellissima e molto interessante. Ma tutto questo cosa vuol dire? Vuol dire che (per esempio) al 12° livello il mio monaco inizia la sua strada da paladino malvagio (o quello che volete insomma). Metto un'armatura e perdo il 40% dei bonus che mi da il monaco. Impugno il mazzafrusto e perdo un'altro 40%. Mi metto a cavallo e rischio di caderci per le prossime x sessioni (finchè nn faccio abbastanza livelli per gradarmi l'abilità)... Questa è una bellissima scelta che chiunque è libero di fare, ma in un party dove gli altri 4 pg sono di 12° livello con classi o biclassi normali...non ti diverti più. Se il dm nn ti aiuta, non partecipi più agli scontri...sei una specie di primo livello con più attacco base e più punti ferita. Una giocata di questo genere e ti ritrovi a dover davvero "vivere solo della tua interpretazione". Eppure la giocata è stata così bella, la conversione così appassionante. E poi? Il gioco rimane quello in cui o sei forte o sei fuori. E il master come ti aiuta? Ridimensiona il tutto intorno a te? (e che è vodafon?) gli altri 5 pg si uccidono tra di loro piangendo. Ti rende competitivo dandoti un favore divino aggiuntivo...o convertendoti dei livelli? nn credo...non avrebbe nessun senso. Un giocatore che vuole fare del suo pg quello che gli dice l'interpretazione ha sbagliato gioco con d&d.(scusatemi la presunzione di questa affermazione che non condividerete sicuramente) Questa cosa funziona solo se tutto il gruppo (master compreso) la vedono allo stesso modo, se tutti giocano allo stesso modo. Ma sopratutto se nessuno "approfitta" della possibilità di creare un pg forte e poi fargli una bella storia intorno (diritto sacrosanto di chiunque). Un pg del genere in un party formato da pg che hanno preso talenti e abilità (magari superinutili) per motivi ruolistici semplicemente la fa da padrone. Ruba la scena e...avreste fatto meglio a non giocare con lui, o a non giocare a d&d. scusate sono sempre un po troppo prolisso :/ Non so bene da dove prendere un post del genere... Posso solo dirti che 1) se giochi da una vita con persone (master e giocatori) che si divertono non con te ma a discapito tuo, non siamo noi che abbiamo sbagliato gioco ma tu che hai sbagliato amicizie. 2) Il compito del master (ed è scritto nella GDM in mille salse) è anche quello di garantire omogeneità al gioco e al party, evitando abusi e soprusi e guidando per quanto possibile i giocatori ad una collaborazione che abbia come fine il divertimento. 3) Un monaco che dopo 12 livelli si mette l'armatura e sale a cavallo con l'arbitrarietà che hai sarcasticamente infilato nel tuo post, corrisponde all'interpretazione che forse un giocatore lobotomizzato e stupido dalla nascita potrebbe operare del suo PG. Interpretare non significa "decido e lo faccio". Se interpreti come si deve il tuo PG non salta di palo in frasca! EDIT: ricevuta ammonizione per questo post. Credo che il punto 3, qui sopra sia il motivo principale. Non avevo la minima intenzione di dare del cerebroleso a Egno nel particolare, e ci mancherebbe. Semplicemente ritengo che esempio così poco azzeccati siano faziosi e fuorivianti ai fini della discussione, come tento di spiegare nel punto seguente. Questo edit a scopo puramente chiarificatorio. Rimane quanto scritto e mi scuso per aver scritto in un modo troppo frettoloso per farmi capire. 4) Il fatto che il tuo PG si infila l'armatura, sale a cavallo e diventa inutile, non è assolutamente corrispondente a realtà. Salvo casi limite come quello da te citato, un mago di 12° che prende un livello da monaco, guerriero, chierico o ranger, risulta perfettamente bilanciato rispetto ai suoi compagni di party. Un mago di 12° che sceglie di prendere un livello da barbaro è ovviamente un'idiozia: non si chiama interpretazione ma voler rompere le p***e a master e compagni di gioco! Certo se il tuo concetto non ammette interpretazione già "di base"... non si può pretendere tu percorra con equilibrio il sentiero di questa discussione. Da un lato hai ragione: DND è un gioco di soldatini e puoi giocarlo così! Anzi, è la morte sua! Cordialmente
Elayne Inviato 11 Gennaio 2008 Segnala Inviato 11 Gennaio 2008 Hiade, sai quanto ti stimo, ma io non ho visto niente di strano nel suo post. Premetto che io non sono ne del partito A ne del partito B (per una volta) in questo dibattito. Ho la mia opinione, ma vedo del vero in ogni post di ogni utente. Quello che dice egno, in soldoni, è: In un gruppo "standard" (cioè, preso dalla massa, e non di certo il TUO gruppo Hiade, o il MIO), un giocatore che volesse sbizzarirsi con un suo PG verso il ruolo, o, diciamola, "meno verso il combattimento", si ritroverebbe tagliato fuori, a livello efficienza, dal resto del gruppo, appunto, in combattimento. è elementare che tale PG, votato al combattimento, risulta sbilanciato, perchè non sarà cosi socievole... ma anche qui, ne siamo sicuri ? Senza andare nel caso del monaco a cavallo (che era un immagine usata da egno per fare capire l'inutilità che uno può sentire in queste occasioni, non certo un caso da prendere alla lettera), mi permetto di usare il mio. Nell'unico gruppo dove gioco, stabilmente, una volta alla settimana in 3.5 Premessa: nessuno degli altri CINQUE giocatori non sa ruolare. Tutti ruolano. Quindi non sono nemmeno nel caso "tutti-PP-che-non-conoscono-nemmeno-il-senso-della-parola-ruolo". Certo, non sono giocatori esperti come me, ma alcuni sono bravi, e l'età spazia dai 20 ai 35. Io gioco un Paladino, che potete vedere qui: http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=12165 E noterete che al 5° Lvl, ho un rispettabile +8 al TxC (+5 BaB e +3 Forza). Ok, non ho Arma Focalizzata per avere un +9, ma sempre +8 è- Ebbene, nel gruppo, ormai, sono considerato il "Paladino inutile in combattimento". Perchè faccio un misero 1d8+3 di danno (il mezz'orco fa 1d12+16), meno anche del ladro di gruppo senza furtivi (che ha magari 2 livelli da guerriero per talenti, ecc), meno del bardo, meno del druido (che lancia magie, chiaramente, ma ogni volta ha un TxC più elevato del mio, e quando non ce l'ha, deve solo colpire a contatto), ecc ecc. E chiaramente, perchè non colpisco mai (ok, anche sfiga ai dadi, ho fatto il totale... ho mancato circa per 15 volte di fila, per un totale di 1/7220 di probabilità ): è ovvio quando tutti hanno un TxC più elevato di te, o alla pari (raro), eppure sono l'unico guerriero (tranne il mezz'orco, che avrà +8 con il secondo TxC, visto che è di 6° Lvl). è frustrante ? Si. A me piace il mio PG. E non lo cambierei per niente al mondo. Anche perchè non vedo cosa potrei migliorare ulteriormente. E mi diverte. Ma io ho più di 15 anni di esperienza di D&D alle spalle, e non mi interessa il PP. Io sono però con alcuni PP ruolisti (passatemi il termine). E in combattimento, servo solo da "difensore" (cioè io mi metto davanti e gli altri picchiano). senza di me non cambierebbe molto. Magari si prendono qualche colpo in più, ma ammazzano comunque i cattivi. è questo, secondo me, che egno voleva sottolineare. Con un esempio esagerato, ma volutamente. E ricordatevi che il mio PG non è nemmeno una chiavica come il monaco bardato a cavallo! E non gioco in un gruppo che giura per il PP! Il Master che può fare ? Niente. E magari non farà nulla, perchè sono un giocatore di una certa esperienza che si diverte cosi. Ma è indubbio che la mia esistenza fa "da macchia" nel gruppo, passatemi il termine. Il mio Paladino rimane utile in battaglia, perchè lo gioco intelligentemente, ecc. Ma quando si tratta di tirare i dadi, beh, il risultato dell'azione è scontato. Se io vada ad attaccare un mostro, non segue un "dai, ma vieni, uccidilo!!!" ma un "ok, ora vediamo se resiste il paladino, e tra quanti round avremo finito di uccidere gli altri mostri per potere uccidere il suo". Non sto scherzando. Dov'è l'errore ? Forse dal fatto che non ho preso Arma Focalizzata ? Dalla sfortuna ai dadi ? Dal fatto che alcuni hanno armi magiche e io no ? Si a tutto. Ma anche, inegabilmente, al sistema. Perchè se il sistema crea una situazione del genere (e sapiate che io ho letto tutti i manuali attinenti per la creazione del mio PG), usando tutti i stessi manuali, c'è qualcosa che non va. O almeno, ti viene da pensare.
Hiade Airik Inviato 12 Gennaio 2008 Segnala Inviato 12 Gennaio 2008 In primis mi preme sottolineare che (con esplicito riferimento al mio post), un esempio come quello portato da te suona molto più come voglia di dialogare che non l'esempio portato da Egno, volutamente esagerato. Il tuo caso è quello di un esperto giocatore in mezzo a un gruppo di "bravi" PP. Beh... ovvio che il sistema lo permette. Non posso però dire che il sistema lo fomenti. Sai che un'automobile è un ottimo mezzo per scappare dopo una rapina in banca? Ma tu l'hai mai usata a questo scopo? A parte questi parallelismi da Zelig, il tuo problema nello specifico è proprio quello di trovarti a giocare con un gruppo di persone che hanno un approccio ludico differente dal tuo. A parte che sul fatto che il master non ci possa fare niente avrei da dire qualche cosina... ma d'altra parte l'equilibrio in un gruppo con trent'anni di media, non sta al master trovarlo. Dici di divertirti ma al contempo dici che è frustrante. O pratichi sadomaso da tavolo oppure qualcosa non torna! Probabilmente quello che vuoi dire è "il mio personaggio mi piace così ed è così che io voglio viverlo, ma non mi si rende la vita facile e nessuna regola è li per darmi una mano!". Beh, su questo posso stare anche con te. Ma è proprio qui che si manifesta la tendenza che "denuncia" Zandramas. Molti riescono a "ruolare" ma non riescono a prescindere dal costruire i personaggi in modo cantieristico. Se piace a loro ben venga. Se a te non piace, ben venga altrettanto. Se a loro piace, a te no e dovete giocare assieme... purtroppo non son cose che riguardano la WoTC, sebbene credo che il 90% dei loro acquirenti ne trarrebbe grande beneficio. Cionondimeno non si può parlare come ha fatto Egno, in senso assolutistico. Esistono un fottio di combinazioni, di multiclassamenti, di costruizioni di PG che permettono di creare un gruppo affiatato ed allineato. Questo passa per il modo di giocare, certo: passa per persone che invece che "sfotterti il PG" (passami la brutta immagine), ti aiutano a viverlo. Giocatori che pensano a sè E agli altri. Utopia? No, io ci sono dentro. Caso raro? Si, ma un singolo caso invalida la regola. Hai letto il fumetto linkato da Zandramas? Quello è il modo di pensare DnD che io odio profondamente. Leggere un post dove mi si scrive che quello è l'unico giusto e possibile se non voglio trovarmi con un PG inutile... beh, c'è differenza!
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