Korsmakolnikov Inviata 18 Gennaio 2008 Segnala Inviata 18 Gennaio 2008 Ormai da un po' mi considero un giocatore di RoleMaster e la terza edizione l'ho abbandonata del tutto (perino i manuali). Di recente ho preso il nuovo sistema della ICE, Harp e ci scriverò anche un topic però a me l'advanced è sempre piaciuto, sebbene abbia potuto giocarci poco. C'è qualcuno che come me farebbe il passo indietro per riassaporare quell'atmosfera che aveva ad&d e che (per mia opinione) la terza ha del tutto perduto? Io ho ritrovato le stesse sensazioni (affezionarsi al personaggio, paura che ti crepi, interesse concentrato sulla storia anziché sui numeri e infine l'impalpabile atmosfera di magia) solo in Role Master, anche se ovviamente avevo un bravo narratore nel gruppo. Voi che ne pensate?
Zandramas Inviato 18 Gennaio 2008 Segnala Inviato 18 Gennaio 2008 Io avevo provato a fare un passo indietro, ma l'ho trovato limitante avendo iniziato con la terza e non avendo mai giocato prima ad AD&D. Questo però è solo il mio modesto parere, sono sicuro che Elayne potrà smentirmi quanto prima! La mia idea, come ho già argomentato altrove, è che è il gruppo di giocatori a fare la differenza, indipendentemente da qualsiasi sistema!
Elayne Inviato 18 Gennaio 2008 Segnala Inviato 18 Gennaio 2008 Questo però è solo il mio modesto parere, sono sicuro che Elayne potrà smentirmi quanto prima! Accidenti... già stavo per scrivere su questa perla di topic, e qualcuno mi ha già nominato! La mia idea, come ho già argomentato altrove, è che è il gruppo di giocatori a fare la differenza, indipendentemente da qualsiasi sistema! Questa è una sacrosanta verità. Su AD&D: non è limitante. Se consideri tutti i manuali usciti, hai tutte le carte in tavola per renderlo ampio come la 3.5, se non di più (visto che alcune cose, come i colpi mirati, sono stati banditi in 3.5). Il vero fatto sta che la versione BASE della 2ed è certamente molto più limitante della versione BASE della 3.5. Almeno sotto il profilo "creazione PG". Per rispondere a Korsmakolnikov, io masterizzo ancora in 2ed. E ho giocatori di 3.5 che vengono a fare one-shot con me, o anche a partecipare a campagne più articolate. Infatti non posso che essere d'accordo con te, per il "feeling" dell'edizione.
Jalavier Inviato 18 Gennaio 2008 Segnala Inviato 18 Gennaio 2008 Io continuo a preferire ad&d seconda edizione... vuoi perchè è quella che ho giocato di più, vuoi perchè non amo il power playing e in ad&d lo sviluppo più rigido del personaggio ti limita un po' da questo lato. Gioco 3.5 ora perchè con un gruppo di amici abbiamo deciso di usare questo sistema... ma il gruppo che iniziò la campagna a Ravenloft in seconda edizione nel 1993 è ancora unito e agguerrito e non vuole assolutamente cambiare sistema. Oltre a quella campagna ne giochiamo anche un'altra a Darksun, altrettanto datata (un anno in meno circa) e se non erro questa ambientazione stupenda non è stata riproposta in 3.0 o 3.5. I momenti di divertimento, tensione, paura che ho vissuto in questi 15 anni di ad&d non me li potrà mai dare il sistema nuovo... ma alla fine la verità più grande l'ha detta Zandramas: non conta il sistema, contano i giocatori e il master.
Korsmakolnikov Inviato 18 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 18 Gennaio 2008 Sono fondamentalmente d'accordo con Jalavier e apprezzo quello che dice Zandramas: i giocatori e il master contano moltissimo però ho notato che la terza edizione (dopo averci giocato due anni) attira i pg verso una brutta china. Viene spesso il desiderio di cambiare personaggio per sperimentare nuove combinazioni e varianti di razza-classe-etc... Ci si affeziona poco ai pg indipendentemente dalla qualità del gruppo. Io ho un personaggio in RM a cui non rinuncerei mai e proprio perché il suo avanzamento (e la sua sopravvivenza) è stata molto sudata e anche molto emozionante. E' una cosa che abbiamo notato tutti nei due gruppi che frequento (che spesso "crossoverano"). Noi abbiamo sperimentato una varietà di giochi e sistemi invidiabile. Ne abbiamo perfino inventati di nuovi. Però siamo tutti più o meno d'accordo che per le sue caratteristiche la terza edizione lascia troppa scelta ai giocatori e i giocatori, anche esperti, a volte si confondono in questo e si concentrano sulla sperimentazione del sistema più che sul roleplayng. Non lo chiamerei powerplay perché per me il powerplay è un comportamento consapevole. Però la terza edizione secondo me ha un po' la caratteristica di spingere in quella direzione. Ho sempre avuto la sensazione che per un personaggio di d&d 3.5 la vita sia più semplice e affrontabile. In RM un personaggio di primo è una pecora al macello se mette un piede fuori casa e questo sul roleplayng ha un effetto straordinario. In advanced mi ricordo una sensazione molto simile. L'ad&d lo conosco bene pur avendolo sperimentato poco. Ho letto molto approfonditamente il manuale del master ultimamente e devo dire che ha ragione Elayne. E' un gioco talmente ricco di moduli (utili tra l'altro e non ridondanti) e pieno di regole opzionali che alla fine il master può configurarselo come vuole con grande facilità. Non può arrivare al dettaglio tecnico di Role Master ma può arrivare moooolto più in là della terza edizione. I maghi possono castare sulla stanchezza invece che sugli slot fino anche a morire, si possono usare colpi mirati e sono implementate tutte le regole speciali di combattimento presenti nella terza edizione (disarmare, carica, etc..) e queste sono le cose che mi vengono in mente ora ma i manuali sono pieni di dettagli da sfruttare. Ho sentito molti pareri avversi su ad&d ma secondo me non è affatto restrittivo come sistema, anzi. E' restrittivo là dove serve ossia nello sviluppo dei personaggi, ma come ho introdotto, secondo me questo è utile ai fini di creare una specie di legame tra giocatore e pg e caratterizzare il personaggio attraverso il roleplayng invece che attraverso numeri e abilità speciali. Mi sembra che sia molto sottovalutato ad&d soprattutto per ignoranza. Andrebbe un pochino ripreso e diffuso secondo me. Senza contare che come ha detto Jalavier per l'advanced c'era una varietà d'ambientazioni che la terza edizione si sogna. P.s.: Jalavier mi pare che chi possedeva i diritti di Darksun (stupenda) sia fallito ma abbia fatto uscire un manualetto in pdf finale scaricabile gratuitamente da internet. Non ho sicuramente l'indirizzo ma se cerchi su google forse lo trovi ancora.
Elayne Inviato 18 Gennaio 2008 Segnala Inviato 18 Gennaio 2008 Non l'avevo mai letta sotto questi aspetti (attaccamento al personaggio, ecc.) ma devo dire che hai proprio ragione... è una sensazione infatti reale, che non avevo mai delineato fino ad ora. Hmmm...
Jalavier Inviato 19 Gennaio 2008 Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 P.s.: Jalavier mi pare che chi possedeva i diritti di Darksun (stupenda) sia fallito ma abbia fatto uscire un manualetto in pdf finale scaricabile gratuitamente da internet. Non ho sicuramente l'indirizzo ma se cerchi su google forse lo trovi ancora. Grazie per la segnalazione, la terrò presente per quando... sarà finita la campagna. Non vorrei leggere qualcosa che mi rovini il gusto di scoprire la storia di Darksun giocandola Per il resto, tornando in topic, è vero: anche io sono molto più affezionato ai miei 2 personaggi di seconda edizione ancora attivi che a quelli che gioco in 3.5 Sinceramente la prima cosa che non mi è piaciuta quando uscì la terza fu proprio il D20 system... Mi piaceva tirare una percentuale per le abilità da ladro, il d10 per l'iniziativa, usare il thac0 invece che il bonus di attacco base...
Beld Inviato 19 Gennaio 2008 Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Credo che molti su questo topic abbiano espresso un commento dettato molto di più dalla nostalgia piuttosto che dall'obbiettività. Parliamoci chiaro, anche io ero un appassionato giocatore di AD&D (in realtà iniziai con D&D scatola rossa, come credo molti qui dentro), ma il sistema di regole è ormai obsoleto, in realtà lo era già 10 - 12 anni fa, se paragonato ad altri giochi. D&D 3° ed ha migliorato e di parecchio il sistema rendendolo molto più equilibrato e libero. Chi parla di PP nella 3° edizione (ricordo che Power Playng non è un accezione negativa, è solo un modo di giocare) forse non si ricorda bene della seconda edizione, con manuali come quelli dove venivano presentati i kit delle classi (assolutamente fatti a cacchio, alcuni fortissimi, altri inutili) o i manuali delle razze (ricordo che se eri un elfo avevi tante di quelle opzioni, vedi lama danzante, da mettere in ombra qualsiasi PP di adesso). Non tratto la parte relativi agli incantesimi perchè meriterebbe un capitolo a parte (e probabilmente non basterebbe) dato che la potenza attuale degli incantatori è pressochè nulla rispetto allo squilibrio di incantesimi (con descrizioni assolutamente non esplicative) del vecchio AD&D. poi è chiaro che la nostalgia delle vecchie partite ci fa sentire bene e ci fa sembrare tutto molto più bello di ciò che in realtà era, ma sono solo ricordi.
Korsmakolnikov Inviato 19 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Credo che molti su questo topic abbiano espresso un commento dettato molto di più dalla nostalgia piuttosto che dall'obbiettività. Parliamoci chiaro, anche io ero un appassionato giocatore di AD&D (in realtà iniziai con D&D scatola rossa, come credo molti qui dentro), ma il sistema di regole è ormai obsoleto, in realtà lo era già 10 - 12 anni fa, se paragonato ad altri giochi. D&D 3° ed ha migliorato e di parecchio il sistema rendendolo molto più equilibrato e libero. Chi parla di PP nella 3° edizione (ricordo che Power Playng non è un accezione negativa, è solo un modo di giocare) forse non si ricorda bene della seconda edizione, con manuali come quelli dove venivano presentati i kit delle classi (assolutamente fatti a cacchio, alcuni fortissimi, altri inutili) o i manuali delle razze (ricordo che se eri un elfo avevi tante di quelle opzioni, vedi lama danzante, da mettere in ombra qualsiasi PP di adesso). Non tratto la parte relativi agli incantesimi perchè meriterebbe un capitolo a parte (e probabilmente non basterebbe) dato che la potenza attuale degli incantatori è pressochè nulla rispetto allo squilibrio di incantesimi (con descrizioni assolutamente non esplicative) del vecchio AD&D. poi è chiaro che la nostalgia delle vecchie partite ci fa sentire bene e ci fa sembrare tutto molto più bello di ciò che in realtà era, ma sono solo ricordi. Ehm... Io gioco a Role Master e la mia non è nostalgia perché le sessioni vere e migliori rispetto a quelle che ho fatto in D&d 3.5 le vivo ogni venerdì. Che il powerplay non sia un modo di giocare disprezzabile è una tua opinione e la rispetto, però se devo preparare un avventura che poi i miei giocatori mi ruoleranno come fosse una partita di Munchkin preferisco starmene a casa. AD&D è sicuramente un sistema imperfetto. Tu hai citato gli incantesimi e anche io penso che lo sviluppo del mago, più lento di tutte le altre classi, non fosse sufficiente per bilanciare gli incantesimi. Però il fatto è che ad&d non era un sistema equilibrato. Non nasceva con quello scopo e in verità a me non piace d&d 3.5 proprio perché è equilibrata, o meglio si pone come tale anche se non riesce completamente ad esserlo. Ma questa, proprio quest'ultima cosa è una cosa a gusto mio. Mentre quando mi dici che che d&d 3.5 ha migliorato qualcosa mi cadono le braccia. Io non sono mai riuscito a finire una campagna con la 3.5 e ho avuto dei giocatori che hanno suicidato il pg solo allo scopo di cambiarlo e provarne un altro. Ho avuto anche dei pessimi master,ma anche qualcuno bravo e quando masteravo io non sono comunque riuscito mai a costruire l'atmosfera che è quasi automatica in altri sistemi. Dal punto di vista di ruolo, secondo me la terza edizione di d&d è un disastro assoluto perché non si producono dei personaggi a cui ci si affeziona. A me è capitato solo una volta con un guerriero in due anni ed era un guerriero puro di basso livello che avevo caratterizzato molto oltre i termini tecnici. E guarda che io scrivo sempre un bg dei personaggi, anche quando non sono richiesti. Che d&d 3.5 sia più razionale dell'ad&d invece è un fatto. E' pulito e modulare come un programma informatico. Ed è quella la sensazione che mi da. Ma non è il male totale. Io ho capito che per delle one-shot al sapore di cazzeggio va benissimo come sistema. Ho provato warhammer a quello scopo ma la meccanica delle parate è un vero disastro e altre cose mi fanno cadere le braccia. Se non avessi letto Harp, ti direi che a fare una one-shot fantasy sceglierei senza dubbio d&d 3.5 perché è un sistema che funziona e che ha pochi "bug". Creare i personaggi è abbastanza veloce se si ha esperienza ed è divertente. Ma non mi aspetto niente di che da una sessione di d&d. Ho provato a imporre rigore ma non c'è stato mai niente da fare. I giocatori i personaggi di d&d 3.5 non li prendono sul serio come i personaggio di Role Master. Comunque alcune cose di Ad&d non erano male. Per esempio solo i combattenti traevano vantaggio dalla costituzione e dopo il decimo livello si saliva di 1 punto ferita per livello. Il campo di valori dell'AC e del THAC0 era limitato mentre quello del BA e dell'AC del nuovo sistema è illimitato e pur arrivando a quote stellari non fa mai veramente paura. Il nuovo sistema potrebbe essere tranquillamente mortale se si ignora la tabella dei GS (o come ho fatto io la si pompa un po') ma nessuno ha paura che gli venga ucciso un pg della 3.5. Mentre aveva più impatto perdere un pg di Ad&d. Probabilmente perché l'avanzamento era una rogna assoluta... Non lo so. Forse ricordo male ma per me il passo indietro vale la pena di farlo. Giocare/narrare nella terza edizione non mi ha portato belle sessioni tant'è che ho cambiato diversi sistemi e quando sono arrivato a RM ho ritrovato quel gusto perduto di giocare. Bada però che io ti riporto la mia esperienza. MAgari tu sei un master migliore e hai un gruppo eccezionale che riesce a sfruttare d&d 3 in modo eccellente. In questo caso ti consiglierei ancora di più di buttarti su RM perché sareste ancora più felici (ma anche quelli son gusti). Io dico solo che in due anni e tre gruppi diversi ho avuto questi problemi con la terza edizione. Mentre se avessi giocato ad Ad&d, che come dici tu sembra obsoleto, sono sicuro sarebbe andata meglio dal punto di vista del roleplayng e quindi anche della partecipazione e del divertimento.
Beld Inviato 19 Gennaio 2008 Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Dal punto di vista di ruolo, secondo me la terza edizione di d&d è un disastro assoluto perché non si producono dei personaggi a cui ci si affeziona. questa frase non ha senso... un sistema di regole non influenza minimamente il "ruolo" di nessuno all'interno del gioco. un sistema di regole serve solo a simulare in maniera astratta le leggi fisiche/spaziali e di intelligenza simulta (il tutto nella maniera più neutrale possibile) che agiscono all'interno della sessione, niente di più. vuoi fare una prova? prova a dare a un bravo giocatore un foglio bianco A4 e digli di interpretare un PG e poi fai la stessa cosa dandogli la scheda di Rolemaster. Se è bravo lo sarà comunque a prescindere. Che d&d 3.5 sia più razionale dell'ad&d invece è un fatto. Ti sei risposto da solo... era lo socpo che gli autori volevano ottenere, e l'hanno ottenuto, quindi il sistema è migliore (non perfetto, ma quale sistema lo è?) In questo caso ti consiglierei ancora di più di buttarti su RM perché sareste ancora più felici Ho fatto il master di Rolemaster e anche di Harp, troppo macchinosi e pesanti non fanno niente di più che altri sistemi possono fare ma in maniera più leggera (Per esempio GURPS)
Korsmakolnikov Inviato 19 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 questa frase non ha senso... un sistema di regole non influenza minimamente il "ruolo" di nessuno all'interno del gioco. un sistema di regole serve solo a simulare in maniera astratta le leggi fisiche/spaziali e di intelligenza simulta (il tutto nella maniera più neutrale possibile) che agiscono all'interno della sessione, niente di più. vuoi fare una prova? prova a dare a un bravo giocatore un foglio bianco A4 e digli di interpretare un PG e poi fai la stessa cosa dandogli la scheda di Rolemaster. Se è bravo lo sarà comunque a prescindere. Ti sei risposto da solo... era lo socpo che gli autori volevano ottenere, e l'hanno ottenuto, quindi il sistema è migliore (non perfetto, ma quale sistema lo è?) Ho fatto il master di Rolemaster e anche di Harp, troppo macchinosi e pesanti non fanno niente di più che altri sistemi possono fare ma in maniera più leggera (Per esempio GURPS) Non credo proprio.. Il sistema influenza moltissimo quando non produce una meccanica di gioco credibile. E mi dispiace ma GIRSA o Harp hanno una marcia in più in molti aspetti tecnici e di atmosfera rispetto a d&d terza edizione. Solo la gestione dei critici vale il cambio. In Harp ci sono anche i colpi localizzati e un sacco di altre cose. PEr non parlare di tutta la varietà che offre RM e che, sono d'accordo, va sempre un po' triggerato. Sul discorso dell'a4 non sono proprio d'accordo. Se pensi che io non sia in grado ne come master ne come giocatore, guarda io ho tenuto sessioni di cthulhu con i giocatori inchiodati alle sedie che si guardavano le spalle dalle sei del pomeriggio fino alle otto della mattina dopo. E la gente mi voleva ancora giocare! Non esiste. Non c'è paragone a quello che possono fare quelle stesse persone con un sistema di gioco dalla mortalità alta e non equilibrato, dalla meccanica appena più realista e per niente meno buggata, rispetto a quello che esce con d&d 3.5. Ho avuto neos e ho avuto giocatori espertissimi. Gente in gamba comunque. I risultati sono stati affini. La terza edizione non è del tutto malvagia e ci sono giochi più fallimentari di sicuro. Warhammer è uno per esempio. Bello e interessante ma poi la meccanica lo tradisce (va triggerato anche quello per chiudere i bug). Lo star trek della decifer, bei manuali ma in gioco è un disastro. Il sistema di regole definisce, simula, la meccanica della realtà. Quando questa non è credibile e sorprendente ed emozionante allora il giocatore si distacca. Non è che non abbia fatto delle belle sessioni a d&d, ma con altri sistemi mi sono trovato molto più coinvolto ed è stato più emozionante. Se fosse come dici tu, se bastasse un foglio A4, l'industria dei gdr sarebbe già fallita e per giocare si dovrebbe solo recitare. Mentre invece la gestione dell'incerto viene affidata a dei regolamenti che devono rendere l'incertezza reale, perché sia emozionante! Ecco perché compriamo i manuali. L'unico gioco dove il sistema di regole ha veramente poca importanza è cthulhu perché, per come l'ho vissuto, è più importante il mistero, la trama. I mostri ctuliani sono umanamente inaffrontabili e ogni contatto con i miti ti trascina verso la follia. Cthulhu non ha bisogno di azione sorprendente perché è un gioco (per come lo narro e per come me l'hanno narrato) quasi del tutto narrativo. Ma prova a fare un barbaro in una sessione tutta narrativa. Un guerriero vuole anche l'azione ed è anche giusto. Deve esserci EQUILIBRIO tra le cose e quello che sostengo è che alcuni sistemi compromettono quell'equilibrio denaturando quello che IO mi aspetto da una sessione fantasy. L'equilibrio è tutto secondo me e parte della sua riuscita poggia sul sistema di gioco così come dall'altra parte c'è l'abilità del master nel creare la storia e in mezzo ci sono i giocatori e la loro bravura. Una cosa interessante è Barbarian. E' un sistemino gratuito triggerato dal D100. Stesso sistema di Cthulhu, ma quello che succede con Barbarian è completamente diverso! Il sistema ti piace tantissimo proprio per l'emozione, l'alta mortalità, i critici sorprendenti e la flessibilità di libertà d'azione. La velocità con cui in combattimento tutto viene deciso realisticamente in tuo favore o in favore degli antagonisti. Ma non è un gioco che può esistere senza una forte e intensa parte narrativa. Non manca mai il mistero neanche lì. Io ho letto tutti i racconti di Howard e la cosa che dico sempre a proposito dell'ambientazione hyboriana è che è una specie di Cthulhu in versione fantasy... Uno Cthulhu fantasy. Non a caso i racconti di Howard piacevano molto a Lovecraft. Cthulhu lo puoi giocare anche col D20. Io ormai lo gioco sempre col manuale D20 perché il sistema è più veloce e la gestione della sanità è la stessa. Personaggi di primo livello e vai, si comincia. Oppure vecchi personaggi appena usciti dal manicomio ma comunque farli avanzare non ha nessuna importanza. Vado al tavolo di gioco con un manuale e narro. E funziona a meraviglia perché è un gioco narrativo. Se facessi la stessa cosa con barbarian, se provassi a giocare nel mondo di Conan con d&d farei ridere i polli. Chiudo dicendo che sicuramente giocatori espertissimi come te, che sicuramente hai più esperienza di me, riescono a tirare fuori qualcosa di buono dalla terza edizione. Giocatori tra l'altro che si sono fatti le ossa con dei sistemi obsoleti come ad&d. Io ormai gioco regolarmente da cinque anni e ho giochicchiato da ragazzino, ma se devo aspettare dieci anni perché non vada persa l'atmosfera di una sessione ogni volta che il guerriero del gruppo resiste impunemente alla soffiata di un drago perché ha duecento punti ferita, scusami tanto ma preferisco giocare a RM dove se solo sento parlare di drago metto in programma una fermatina al bagno (scusate il francesismo). Sicuramente tu riesci a godertela nello stesso modo. E' evidente se ne parli così bene. Io no e ho addotto dei motivi più che altro tecnici e per niente nostalgici a questo. E' solo argomento di discussione ovviamente e non c'è niente di personale, nemmeno ci conosciamo ; )
Amministratore Subumloc Inviato 19 Gennaio 2008 Amministratore Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Intervengo come MOD. Quando ho visto una discussione aperta su AD&D mi ha fatto piacere; ho iniziato a giocare di ruolo con AD&D, ci ho giocato per anni, e sono affezionato a quel sistema. Detto questo, sono molto dispiaciuto di vedere che la discussione sta degenerando nel solito AD&D VS 3e con divagazioni varie su powerplay e sistemi vari più o meno validi. Se vogliamo continuare a ricordare l'atmosfera di AD&D e le nostre esperienze di gioco con quel sistema, ok. Se invece vogliamo andare avanti a disquisire in maniera poco costruttiva di come la 3.x uccide il gioco di ruolo, chiudo.
Elayne Inviato 19 Gennaio 2008 Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Quoto Sub. Anche perchè prima dell'intervento di Beld non c'era nessuna intenzione di fare un AD&D vs 3.5. Tra l'altro, Beld, se vuoi proprio discuterne, lo puoi fare tramite mp con il sottoscritto (in quanto non sono d'accordo con le metà delle cose che dici). Devo però dire che è difficile parlare del "bello che fu" senza tirare in ballo "quello che è". Quindi qualsiasi topic positivo su un edizione passata può essere inteso come un topic "contro l'edizione esistente". E infatti quello che è stato detto è, è inutile girarci attorno, anche una critica verso la 3.5. Quindi facile cadere nel vecchio scontro tra edizioni. Vorrei fare notare che nessuno dei pro-AD&D qui gioca esclusivamente alla 2ed. Infatti tutti e 3 giochiamo (e masterizziamo) in 3.5. Per quanto mi riguarda, ho un occhio rivolto verso la 4ed anche. In sintesi: mi sembra che nei post di quelli che preferiscano la 2ed qui non c'è il patriotismo. Noi riconosciamo meriti (e demeriti) ad ognuna delle edizioni. è chiaro che il post è stato fatto per "capire" se una sensazione fosse difusa, e se si, quanto, e questa sensazione era "pro-2ed". Ma avremo potuto avere un post "gioco in 2ed, mi trovo male.. i limiti di lvl per le razze ??? non è meglio la libertà della 3.5 al riguardo ?", e non credo che nessuno di noi avrebbe detto il contrario... o avrebbe controbattutto mostrando gli (evidenti) difetti della 3.5.
Korsmakolnikov Inviato 19 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Quoto e faccio il bravo Elayne! Secondo voi quali erano i difetti caratteristici di Advanced dungeons & dragons?
Elayne Inviato 19 Gennaio 2008 Segnala Inviato 19 Gennaio 2008 Secondo voi quali erano i difetti caratteristici di Advanced dungeons & dragons? Ahhh bella domanda. Prima di tutto c'è da capire se si intende l'edizione base, cioè, i 3 manuali (PH, DMG, e MM), o tutto l'insieme. Suppongo che si parli di tutto l'insieme, come si parla di tutto l'insieme della 3.5. 1) Uno dei difetti caratteristici della 2ed è nel fatto che è stato un sistema in evoluzione. Cioè, quando è nata era il seguito della 1ed, e stiamo parlando di un epoca laddove una parte degli utenti del forum non erano ancora nati. Il sistema in se, con tutte le sue regole, è rimasto si più o meno immutato, perchè sempre di 2ed si tratta, ma ha cercato di stare a passo con i tempi. Nella 2ed si hanno molte regole "opzionali". Anche sulla creazione dei PG, su OGNI punto. Questo implica che una 2ed giocata da ma sarà diversa, anche magari nelle sue fondamenta, da una giocata da un altro DM. Perché sono passati 10 anni dall'inizio alla fine (circa, magari di più o di meno). La 3.5 al confronto ha tenuto lo stesso sistema e fondamenta. Il che permette di sapere di cosa si parla. E di avere ben chiaro il bilanciamento del gioco e delle regole. Insomma, un master novello di 3.5 può fare il DM senza rischiare troppo (ok, i rischi ci sono sempre). Per la 2ed, anche qui i rischi non sono enormi, perchè il DM può sempre decidere che regole usare e quali no, ma è proprio questo il punto: deve scegliere. Non c'è un manuale che gli dice "devi fare questo". E se scegli, quando sei inesperto, rischi di sbagliare. 2) è chiaro che alcune cose sono rimaste "vacche sacre", come i TS, la AC, il THAC0, ecc. Andavano benissimo, siamo intesi, ma è altrettanto limpido che si poteva semplificare. La 3.5 l'ha fatto. Attenti, non è un discorso di "ahhh bravi con la 3.5". Per me si tratta di semplice evoluzione. Non vedo altri principali difetti, ma vorrei buttare qualche parola su altri possibili soggetti: A) i livelli e l'esperienza: il sistema 3.5 per i passaggi di lvl è diverso. Più rapido, in un certo senso, e più semplice. Quello di 2ed sembra macchinoso (il sistema è lo stesso, ma perchè alcune classi doppiano i px per un dato livello X, e un altra classe no, per lo stesso livello ???) ma in realtà ha una sua logica, che è quella del bilanciamento. Logica che non segue la 3.5. Quindi da una parte ci guadagni, dall'altra ci perdi. Non ho problemi a spiegarmi meglio se qualcuno non ha capito esattamente cosa intendo. le magie: sfattiamo un mito. Il sorcerer esiste in 2ed. Non esiste però nel PH base. Esistono anche altri ufficiali sistemi di lancio di magie. Quindi a livello possibilità, siamo oltre la 3.5. Per quanto riguarda il bilanciamento delle magie... tasto dolente ? Si e no. Ci sono in 2ed (come in 3.5) magie che sono chiaramente troppo forti per il loro livello. Dardo Incantato, Luce Perenne, Pelle di Pietra sono i più classici esempi. Nei manuali successivi, possiamo parlare di Seven Eyes e Improved Blink anche. Per il resto, il sistema di magie è piuttosto bene bilanciato (se uno si limita ad usare magie del PH, Spells & Magic, e Tome of Magic). Certo, ci sono magie che sono più deboli del loro livello, ma questo non è affatto un problema. Il bilanciamento di gioco non ne è colpito. Infatti, l'importante, e ci sono regole a proposito in 2ed, nella creazione di magie è non farle più potenti del loro livello. Vorrei comunque aggiungere una nota: le magie come Dardo Incantato, Pelle di Pietra, anche se erano chiaramente esagerate per il proprio livello, avevano un ruolo nel gioco tale da renderle (quasi) indispensabili. Dardo Incantato era (ed è sempre stato) l'arma offensiva (di danno) dei maghi di primi livelli. Aveva questo ruolo, ed è per questo che non è stata mai eliminata. Pelle di Pietra era necessario in un mondo dove il minimo danno ti faceva perdere la concentrazione, e laddove i maghi raramente, anche a livelli epici, superavano i 50pf. Quindi è per questo che rimangono, nell'ottica del gioco globale di 2ed, utili al bilanciamento del gioco. C) le razze (e limiti ai livelli): un rettaggio delle prime edizioni, non lo trovo un vero problema. Già nel DMG avevi la chiave: un alto punteggio nella caratteristica principale spingeva di 2-4 lvl il limite, e anche arrivato a questo, potevi sempre andare oltre, doppiando i px necessari per passare il lvl successivo. Quindi le possibilità per andare a lvl infiniti c'erano. Si può argomentare sul costo effettivo (doppio dei px ??? ma stiamo scherzando ???) ma negli anni di mia masterizzazione, non abbiamo avuto problemi (e c'è un nano chierico che è arrivato al 23°), quindi posso dire che risulta bilanciato. Certo, si brontola, ma è anche in una certa maniera "divertente". Con lo Spells & Powers, potevi fare anche un guerriero coboldo se volevi, quindi i limiti non c'erano, di razze. Sul fatto che uno gnomo non poteva essere un paladino, beh... si tratta per me di un dettaglio (il paladino entra nell'ottica umana), non di un difetto principale. Infatti c'è da ricordare che la 2ed è basata sulla società medievale, non sul sword&sorcery. PEr me non è un difetto, anzi, perchè permette di sviluppare meglio l'immaginario. Nella società medievale, i gnomi erano gnomi, non paladini. Potrei andare avanti, come sulle classi, e su altro ancora. Suppongo però di avere risposto alla domanda
Korsmakolnikov Inviato 20 Gennaio 2008 Autore Segnala Inviato 20 Gennaio 2008 Molte delle cose che citi mi sembrano un vantaggio ; Diciamo che per me i tiri salvezza potevano sicuramente essere semplificati anche se forse lo si è fatto un po' troppo alla fine. Al THAC0 invece non ci avrei rinunciato e i motivi li ho già spiegati. Di certo avrebbero potuto trovargli un nome più intuitivo... Per il resto, le sue caratteristiche apparentemente spigolose secondo me sono un vantaggio per il discorso precedente. Solo le magie avrei voluto fossero più equilibrate e meglio descritte. Mi piace moltissimo che nei manuali ci sia scritto, una pagina sì e una no, che tutto è sempre a discrezione del master, ma avrebbero potuto essere più efficienti, anche perché i giocatori vanno in crisi se non comprendono cosa fanno i loro incantesimi (oppure pretendono vantaggi campati in aria e troppo evidenti). Forse avrei voluto quello che manca. Localizzazione vera dei colpi (c'erano alcuni limiti per le regole sulla locazione) e una gestione dei critici più alla warhammer. Non sarebbe difficile introdurla però il sistema è bilanciato in un altro modo..
Elayne Inviato 20 Gennaio 2008 Segnala Inviato 20 Gennaio 2008 Molte delle cose che citi mi sembrano un vantaggio Eh. Beh, io masterizzo e gioco ad entrambe le edizioni. Ok, la masterizzazione in 3.5 la faccio solo su PbF, e già mi da fastidio su alcuni punti precisi, ma se ignorassi questi punti (cioè, se dicessi "questa regola e quest'altra sono modificate cosi") non avrei problemi a masterizzare anche dal vivo in 3.5. Non considero ci siano grande differenze tra la 3.5 e la 2ed, quando quest'ultima è masterizzata con un sistema funzionale di regole (opzionali). Nella mia campagna di 2ed, ho PG che giocano con schede di 3.5, e uso invenzioni a volte della 3.5 (come la riduzione al danno, che è un ottimo spunto). Le classi sono anche più libere (cioè, si possono anche inventare, ovviamente ho l'ultima parola a riguardo). Alla fine, la 3.5 è una valida edizione, con le sue pecche come la 2ed. Le belle idee che trovo nella 3.5, quindi, le ho incorporate. E laddove la 3.5 aveva fatto passi indietro, beh, l'ho ignorata. Mi sembra elementare come raggionamento. C'è comunque un punto interessante da notare in entrambe le edizioni. Ognuna ha avuto un "High Lvl Handbook" (o Epic Lvl Handbook). In ognuno c'erano addendum / consigli su come bilanciare la campagna a questi livelli, e talenti/poteri aggiuntivi. Questo implica chiaramente che furono create senza testing o brainstorming completo sugli alti livelli. La regola per morte per danno massiccio in 3.5 (50 danni in su) è un rettaggio della 2ed che aveva senso in 2ed, ma non in 3.5 (o allora, aveva senso aumentando la soglia minima), e chiunque avesse una certa esperienza di D&D avrebbe visto arrivare lo scoglio ad alti livelli. Eppure l'errore c'è, ed è rimasto, nella 3.5. Alcune magie, in controparte, in 2ed che non hanno limiti di dadi di danno diventano assai forti per il loro livello (come Abi-Dahzim Horrid Witting) a livelli epici, e infatti vengono limitate nel manuale epico. Insomma, strano che alcuni errori chiaramente limpidi e evitabili vengano commessi da chi ha una decennale esperienza sull'argomento.
ste Inviato 22 Gennaio 2008 Segnala Inviato 22 Gennaio 2008 Ciao a tutti Il primo amore non si scorda mai! Ho iniziato a giocare come PG ad AD&D in inglese poi sono passato a D&D scatola rossa come Master per un anno prima di passare ad AD&D. I manuali di AD&D nono sono i più belli, non sempre sono chiari e a volte alcune regole lasciano a desiderare, tuttavia aveva un regolamento ben bilanciato l’equilibrio mostri/PG rimane insuperato. Inoltre il regolamento era facilmente modificabile, mentre il D&D 3°Edizione è un insieme di regole armoniosamente intrecciate, che se modificate si rischia di rovinare tutto il gioco. Penso che le persone abbiano sempre bisogno di novità e che quindi il passaggio dal AD&D alla 3° sia una cosa “Normale” tuttavia AD&D se fosse stato ancora supportato da un punto di vista editoriale sarebbe ancora negli scaffali dei negozi. Le ambientazione per AD&D avevano un qualche cosa di magico che non ho mai trovato in altri GdR. Penso ai Forgotten Realm, alle Dragonlance a Darksun, soprattutto i manuali delle prime edizioni. Era fantasy allo stato puro: Dragonlace era un mondo dove la magia la faceva da padrona, Darksun era un luogo dove magia, poteri mentali (psionica), e forza bruta hanno trovato un connubio insuperabile, i Forgotten Realm era un fantasy classico. Cosa altro dire. Chi ha iniziato a giocare negli anni 90 non può che ricordare con affetto questo grande GdR che non era esente da difetti. Il suo punto di forza erano le ambientazioni e le avventure mentre alcune manuali che espandevano le regole lasciavano veramente a desiderare (vedi i vari manuali su razze e classi). AD&D è facile da giocare, è sicuramente limitante rispetto ad altri GdR di oggi e di ieri, con le sue classi effettivamente limitano il giocatore rendendo il PG specializzato, tuttavia è un aiuto al master perché permette di creare avventure basandosi sulle caratteristiche (intese come abilità) del gruppo oltre a permettere al gruppo un affiatamento più rapido visto che da soli non si può andare avanti.
Arlena Inviato 27 Gennaio 2008 Segnala Inviato 27 Gennaio 2008 Ciao a tutti. Gioco a GdR da tanto. Inizialmente 15 anni fa al vecchio D&D base, poi da 7/8 anni il mio party gioca alla seconda edizione di AD&D: l'advanced. ci troviamo benissimo, abbiamo le nostre regole rimaneggiate, ma il gioco, l'interpretazione, il "ruolo" non dovrebbe dipendere da queste. Negli ultimi mesi ho letto periodicamente e consultato il forum, più per curiosità, perchè ho letto qualche interessante discussione e spunto, ma non ho mai letto notizie della 2 edizione. In effetti avevo fino il dubbio se scrivere qui o in "altri gdr"! La domanda è: è anacronistico parlarne ancora? Nel nuovo secolo è uscita la 3.0, poi la 3.5, ora siamo all'alba della quarta.. C'è qualcuno che gioco ancora alle vecchie versioni? Grazie a tutti per i commenti! E chiedo perdono agli admin se ho sbagliato sezione già al primo messaggio!!
Dr. Randazzo Inviato 27 Gennaio 2008 Segnala Inviato 27 Gennaio 2008 Ciao io sono uno dei pochi giocatori assidui di AD&D ad esempio. Se hai qualche cosa da chiedere puoi riveolgerti a me anch con MP. Ho sviluppato molto il gioco grazie a decennale esperienza in tal senso. i lmio contatto msn è pizzaifunghi@hotmail.it Se ti serve materiale inerente questa edizione di d&d. In questo sito è possibile aprire topic su ad&d sia in "progetti" che in dungeons & dragons, almeno io ho fatt osempre cosi, basta che specifichi che il topic è per quella edizione. Non nego però che siamo rimasti in pochi a continuare con questo gicoo.
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