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Inviata

Ogni tanto passo il tempo scrivendo qualcosina, poesie e racconti sopratutto. Di solito li raccolgo qui:

http://jls.altervista.org/index.html

Altra cosa che mi diletto a scrivere sono i background dei personaggi per d&d, dell'ultimo vado abbastanza orgoglioso, è la storia di un mezzorco barbaro dei FR, che ha letto Le lande d'argento di R. A. Salvatore troverà qualche riferimenti, comunque il racconto è leggibile anche se si è a digiuno di fantasy.

Spoiler:  

"Certo che lo amavo, lui era così... fiero, deciso e orgoglioso, ma anche buono e sensibile. Ricordo la prima volta che venne da noi, ero poco più di una ragazzina all'epoca, si presento a testa alta, sprezzante degli sguardi curiosi e irriverenti dei miei parenti... sapete come sono gli Harpell, non lo fanno per cattiveria, ma quando vedono qualcosa di nuovo perdono ogni contegno, e un'orco che viene a chiedere di consultare i libri della biblioteca di famiglia, perché ambisce a diventare un mago, bhè... è abbastanza nuovo. Lui arrivò li, a testa alta, incurante dei bambini che lo schernivano, e dei adulti che lo guardavano curiosi, ma non perse per un secondo la sua dignità! Fu cortese ed educato, ma non servile. Il permesso gli fu ovviamente accordato, ma credo che i miei zii volessero più studiare questo nuovo 'strano esemplare di mago', come lo chiamavano loro, che essere cortesi.

Come vi ho detto ero attratta da lui, e lo avvicinai con una scusa banale, dato che erano ore che studiava gli proposi una pausa. Da li iniziai a conoscerlo, mi racconto che la sua scelta non era ben vista neanche dalla sua gente, che lo schernivano perché dicevano che un vero orco non deve frequentare gli umani e non deve sottomettersi alle loro usanze. Ma lui era irremovibile, voleva mantenere la sua identità, l'orgoglio della sua razza, ma senza rinunciare agli studi della magia arcana.

Come potevo non amare un maschio del genere? Uno pronto a subire tutto questo pur di realizzare i suoi sogni, lui d'altro canto vide in me qualcuno che lo comprendeva, che lo consolava, che lo incoraggiava, vide il mio amore e ne fu colpito, penso d essere stata la prima ad amarlo veramente per ciò che era.

Senza tirarla troppo per le lunghe, gli anni passarono, lui si diplomò mago e ci sposammo, decidemmo di andare a vivere poco lontano da Sellalunga, la sua tribù l'aveva rinnegato, dicevano che non aveva l'onore degli orchi... idioti... e anche vivere con gli Harpell non era una scelta saggia, eravamo sempre bene accetti li... almeno a parole, la nostra unione fu sempre guardata con occhiate maliziose, commenti maligni. Sapete come vanno queste cose.

Quindi andammo a vivere da soli, dopo qualche tempo nacque Gurtalagana Skolomntana T'zorsa Ilmaner, fu lui a scegliere il nome del nostro piccolo. Disse che nella sua lingua voleva dire 'Piccolo angelo buono dal grande urlo', in effetti era vero, il piccolino è sempre stato dolce e gentile, e aveva pure una gran voce... quando era in fasce teneva svegli tutti per chilometri e chilometri quando piangeva la notte.

Sfortunatamente il piccolino non prese molto dal padre, non è mai stato particolarmente sveglio, ha sempre molte difficoltà persino a pronunciare il suo stesso nome, infatti si riferisce a se stesso semplicemente come Gur.

Si, lo so cosa state pensando, proprio un bel quadretto, un Harpell che non sa usare la magia, un mago orco scacciato dal suo stesso clan e un piccolo incrocio stupido. Derisi da tutti, da umani e da orchi. E' vero non lo nego, ma noi avevamo qualcosa che ne gli Harpell ne gli orchi avevano. Ma noi ci volevamo davvero bene, eravamo attenti gli uni ai bisogni degli altri, siamo sempre stati l'uno di conforto per l'altro. Potete dire lo stesso? Potete dire di non esservi mai sentiti soli in mezzo alla folla? Potete dire di aver sempre avuto al vostro fianco persone pronte a comprendervi? Che in ogni momento della vostra vita c'era qualcuno li accanto a voi pronto a farvi capire che per lui voi eravate davvero importanti, che capiva i vostri sentimenti, che soffriva della vostra sofferenza, che gioiva della gioia, che sapeva essere forte quando voi eravate deboli, che sapevo essere tenero quando voi eravate tristi, che sapeva ridere quando voi piangevate, che sapeva ridere quando voi ridevate. Non peso che siate stato così fortunato, io posso dire di aver avuto al mio fianco un maschio meraviglioso, e un figlio dolcissimo, e anche se ho sofferto nella mia vita la riviverei di nuovo identica, mi basterebbe passare un momento con loro per poter colmare 100 anni di solitudine e di sofferenza. Sorvoliamo, ebbene che finisca di raccontarvi la mia storia, prima che sia troppo tardi.

Come ho detto la nostra vita non fu facile, ma io e mio marito aveva il nostro amore che ci bastava ma Gurtalagana aveva bisogno di qualcosa di più, aveva bisogno di amici, qualcuno della sua stessa età con cui giocare. E per amore di figlio che ricominciai a frequentare Sellalunga, lo portavo li dai miei zii e dai miei cugini perché potesse avere degli amici altri ragazzini con cui giocare. A quell'età l'amore dei genitori colma solo fino a un certo punto. Così mi sottoposi alle occhiate maligne dei miei parenti, sempre pronti a sghignazzare quando vedevano la rinnegata e il suo piccolo bastardo, ma li affrontavo a testa alta come avevo imparato da mio marito,anche perché sapevo che quando sarei tornata a casa ci sarebbe stato lui a consolarmi, e sapevo che era necessario per il bene del mio bambino. Tuttavia neanche Gurtalagana ebbe vita facile fra gli Harpel, forse era il volere di qualche dio che nessuno della nostra famiglia fosse bene accetto li, e i bambini... si i bambini loro sanno essere i più crudeli di tutti.

Gli anni passarono, tra le sofferenza di una famiglia di rinnegati ma, sempre per volere di qualcuno dei vostri dei, sembra che non fossimo destinati a essere rinnegati solo dagli Harpell: quando Gurtalagana aveva all'incirca 12 anni anche la famiglia di mio marito decise di venirci a fare una visita di cortesia. Ricordo quella notte, lui si accorse subito che stavano arrivando, mi disse di prendere Gurtalagana e di scappare dagli Harpell, mentre lui li tratteneva, ma non potevo farlo. Presi il piccolo e lo feci uscire dalla porta sul retro, gli dissi di correre verso casa degli zii, fu un momento orribile, mi disse che non voleva andarci da solo senza la sua mamma, che solo a sua mamma gli voleva bene e che non gli piacevano gli Harpell, e lo feci, per la prima volta in vita mia schiaffeggiai mio figlio, gli dissi di correre e di non voltarsi indietro lui scappo via piangendo, io tornai in casa e presi l'arco, in due non potevamo farcela, ma avremmo dato il tempo a Gurtalagana di fuggire nella notte. Fu orribile, quando ci furono addosso non si limitarono ad ucciderci, ci torturano ci... ci... e ci costrinsero a guardare l'uno la morte dell'altro, e così che sono morta,mentre vedevo mio marito torturato a morte, senza

sapere che ne fosse stato di mio figlio, con il rimorso di non averlo baciato per dirgli addio, di averlo schiaffeggiato come una bestia, la sua adorata madre se ne stava andando dove averlo fatto soffrire. E credetemi, io so bene cosa vuol dire quando le persone che ami ti fanno soffrire.

Ma non potevo andarmene così, avrei affrontato l'ira degli dei, un giorno forse, ma era il momento di peccare ancora, di rubare ancora po' di vita per l'amore di mio figlio, e così sono diventata quello che sono, dovevo continuare a proteggerlo, anche se lui non lo sapeva, anche se non avrei potuto più salutarlo, più baciarlo o accarezzarlo, senza di me cosa ne sarebbe stato di lui?"

Il fantasma di quella che era stata una donna bellissima, smise di parlare e resto in piedi immobile, nonostante sapesse che ormai la fine era vicina mantenne un certo contegno e un aria fiera. Il vecchio chierico innalzo con due mani il suo simbolo e inizio a pregare, mentre l'aria si permea della sua energia mormoro al fantasma "Che Kelemvor abbia pietà di te, e che Tymora protegga tua figlio". Quando l'anima fu scomparsa il chierico guardo fuori dalla finestra della casa, vide un mezz'orco di due metri, armato di tutto punto saltellava per il prato e cantava "Gur raccoglie margheritine per la sua mamminaaaa..."

L'ho messo nello spoiler per rendere più leggibile la discussione.

Se qualcuno volesse dare un'occhiata e esprimere un opinione, un commento, insulti pesanti...


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