Sethis Inviato 24 Aprile 2008 Segnala Inviato 24 Aprile 2008 mi presento il prima possibile alla porta di Luna... Aaah! Finalmente si andava nel mio ambiente, la foresta...
Silver Inviato 24 Aprile 2008 Segnala Inviato 24 Aprile 2008 Di buon ora raccolgo l'equipaggiamento e mi reco all'appuntamento. Saluto i miei compagni con fare ancora assonnato; ho bisogno di fare un po' di moto prima di sentirmi ben sveglio. Anche io sono piuttosto desideroso di raggiungere la foresta, e la mia coda di certo non manca di palesare agli altri la mia impazienza col suo frettoloso dondolio.
Labrat Inviato 26 Aprile 2008 Autore Segnala Inviato 26 Aprile 2008 Il piccolo gruppetto si incammina, ciascuno stretto nei tabarri o nel cappotto da viaggio. Alle prime luci dell'alba i 4 sono già fuori dalle mura della cittadina, intenti ad affrontare le prime salite lungo le mulattiere che portano verso il monastero, e poi ancora più su, verso il campo dei boscaioli. Il gruppetto cammina per ore, ed un sole caldo dissipa l'umidità della notte. Superato da poco il monastero, Richard indica ai compagni un sentierino (che Kaith nota subuto NON portare al campo dei taglialegna... ma certo un bambino poteva facilmente sbagliarsi); dopo diverse ore di cammino, ed una breve sosta per mangiare, il gruppetto si ritrova in una piccola radura, nascosta nella gola di alcuni dirupi. Siete sul versante sud della montagna, e da qui non si vede più la città. Nella piccola radura, priva di vegetazione più alta di un arbusto, si staglia nel mezzo un piccolo e fitto boschetto... come una "costruzione" fatta di piante ed alberi ammassati, a formare un vero e proprio muro vegetale. Richard indica la piccola boscaglia, dicendo: "E' lì dentro..."
Sethis Inviato 27 Aprile 2008 Segnala Inviato 27 Aprile 2008 osservo attentamente la dimora dello soirito, cercando di vedere qualcosa o qualcuno, o se ci sono tracce
Silver Inviato 28 Aprile 2008 Segnala Inviato 28 Aprile 2008 La passeggiata nella foresta mi mette di buon umore, ma resto taciturno. Giunti alla radura un senso di meraviglia mi pervade; è davvero insolito che degli alberi crescano in quel modo, al centro di uno spiazzo più brullo. Osservo Ammanas e quello che fa mi pare una buona idea, mi muovo circospetto aggirando la radura in cerca di possibili pericoli o di indizi, se non trovo nulla di particolare ritorno da Luna e Richard e gli comunico che la zona è sicura poi faccio qualche passo all'interno della radura stessa, occhi ed oreecchi ben aperti; vorrei tanto impugnare il mio arco perchè mi sentirei più tranquillo, ma non intendo in alcun modo rischiare di sembrare ostile nei confronti dell' essere che probabilmente si trova lì e per il quale provo timore e rispetto. @Labrat Spoiler: Come stanno le mie ferite?
Labrat Inviato 28 Aprile 2008 Autore Segnala Inviato 28 Aprile 2008 Kaith fa il giro della radura, osservando con meraviglia il boschetto fitto, dimora dello "spirito". Misura non più di un centinaio di metri di diametro, ed è talmente fitto di vegetazione rigogliosa da non risucire a vedervi in mezzo per più di un paio di metri. Nota: >Uh... ci siamo un pò tutti dimenticati delle ferite di Kaith! Durante la notte ne recupereresti 1.... (guarigione naturale...). Però sono serie... vogliamo dare x scontato che Luna si sarebbe dedicata la sera precedente a curare le ferite magicamente? Sempre che Luna sia daccordo
Sethis Inviato 29 Aprile 2008 Segnala Inviato 29 Aprile 2008 mi giro verso gli altri "qua è troppo fitto... cosa facciamo?" ____________________________________ domani vado via... tornerò a postare Lunedì! Buone vacanze!
Luna Raynn Inviato 29 Aprile 2008 Segnala Inviato 29 Aprile 2008 Luna Raynn _______________________________ Luna diviene subito pensierosa ancor prima di udire le parole di Ammanas. Potrebbero aggirare il perimetro di quella fitta vegetazione in cerca di un varco maggiormente praticabile, ma qualcosa le dice che non farebbe alcuna differenza. Perciò si rivolge a Richard: "Ti ricordi come hai fatto ad entrare?Hai detto per caso qualche parola e si è creata un'entrata?Lo spirito ti ha dato istruzioni su come tornare a contattarlo quando avessi terminato il tuo compito?" _______________________________ Nota: per me va benissimo se facciamo che Luna si è occupata delle ferite di kaith la sera prima, anche perchè aveva intenzione di farlo
Labrat Inviato 29 Aprile 2008 Autore Segnala Inviato 29 Aprile 2008 Richard guarda Luna con aria stupita... come se gli avesse fatto una domanda strana... "No.... nessuna "parola d'entrata"... basta entrare!" Kaith, Luna, Ammanas (e Seth) osservano il boschetto... al pensiero di intrufolarsi là dentro, un brivido corre lungo la schena... Nota: >Silver: Kaith è sano, Luna ha pensato a curarti magicamente la sera prima!
Silver Inviato 29 Aprile 2008 Segnala Inviato 29 Aprile 2008 Come ho già detto nel post precedente, faccio qualche passo all'interno della radura attento ad ogni rumore. Se non succede nulla provo ad avvicinarmi al "muro vegetale" e magari a dare un'annusata ed una sbirciata. Sono molto cauto nei miei movimenti, i muscoli sono tesi e pronti ad uno scatto in qualsiasi momento. Ps. Grazie Luna! Kaith ti deve come minimo un dolcetto di quelli della festa (forse anche due)...
Labrat Inviato 30 Aprile 2008 Autore Segnala Inviato 30 Aprile 2008 Kaith si avvicina al boschetto, con fare alquanto baldanzoso... che svanisce appena vi si trova di fronte. Con movimenti molto cauti, si avvicina agli alberi, fa un paio di passi all'interno delle frasche e cerca di annusare in giro. Kaith si immobilizza: ha appena sentito un rumore. Rami mossi? un frusciare di fogliame... Poi, imporvvisamente, dal fitto del bosco, come una densa nuvola fatta di vapore, trasparente, arriva velocemente investendo Kaith che si ritrova per un paio di secondi senza fiato, investito da una folata di vento caldo. Poi la "nuvola" si dissipa, e dalla corteccia dell'albero più grande vicino a kaith, emerge un volto. Un volto umano, dai tratti appena abbozzati, sporge dalla corteccia come un viso coperto da un lenzuolo. E' molto grande, circa 2 metri dal mento alla fronte, e compare a meno di un metro da Kaith. Kaith sussulta, si sente il cuore in gola. Rimane paralizzato dal panico per un istante... non aveva mai visto una cosa del genere! Prima ancora di riprendersi dallo spavento, il volto si mette a parlare (in linguaggio imperiale): "Chi siete, voi? Siete forse venuti dalla "CITTA' "? Che cosa volete? Se siete venuti a sfidarmi, sappiate che sono pronto a combattere" Kaith ha il pelo ritto sulla schiena, ma nonostante tutto riprende il controllo di sè... con sguardi veloci osserva i suoi compagni ad una decina di metri, nella radura (al sicuro?) e vorrebbe tanto scappare via... Alla comparsa del volto, Ammanas e Luna sobbalzano. Anche se un pò lontani, quella cosa fa paura! Seth abbassa le orecchie, e si " nasconde" dietro alla gambe di Luna, cercando protezione.
Silver Inviato 30 Aprile 2008 Segnala Inviato 30 Aprile 2008 Tentenno alla vista del volto, fino a poco prima non ero assolutamente sicuro della sua esistenza nè sapevo cosa mi attendeva. Provo a farmi coraggio ed a raccogliere la mia voce, osserco l'imponente figura, faccio un passo in dietro e provo a rispondere: <Io sono Kaith Sith e di certo non sono venuto qui a sfidarti... ho saputo della tua esistenza e... volevo conoscerti.> Il modo in cui lo pirito pronuncia la parola "città" mi mette in dubbio. Come fare a spiegargli che, contemporaneamente vengo dalla città eppure mi sento parte della foresta molto più che di quella?
Labrat Inviato 2 Maggio 2008 Autore Segnala Inviato 2 Maggio 2008 Lo spirito della foresta rimane per qualche istante silenzioso, osservando Kaith. Poi, scivolando all'interno del tronco, dice: Se volete parlare.... accomodatevi. Voi e vostri amici." Detto questo, il volto scompare. Subito dopo, gli alberi del fitto della foresta cominciano a muoversi, a spostarsi, formando così un corridodio vegetale che porta nel cuore del boschetto. Kaith si trova all'inizio del corridoio, mentre gli altri suoi compagni sono poco più indietro...
Sethis Inviato 4 Maggio 2008 Segnala Inviato 4 Maggio 2008 Guardo luna "che ne dici? Io vado, sento che non vuole farci del male"
Luna Raynn Inviato 5 Maggio 2008 Segnala Inviato 5 Maggio 2008 "Ti seguo!" risponde Luna ad Ammanas, mentre con una carezza invita Seth a tener d'occhio Richard, e lei stessa lo prende per mano avviandosi al seguito del mezzelfo.
Silver Inviato 6 Maggio 2008 Segnala Inviato 6 Maggio 2008 Atteno che i miei compagni mi raggiungano prima di proseguire lungo il sentiero appena creatosi. *stupefacente!* penso tra me e me.
Labrat Inviato 6 Maggio 2008 Autore Segnala Inviato 6 Maggio 2008 Il piccolo gruppetto avanza, circospetti ma cercando di non far notare la loro preoccupazione, lungo il corridoio vegetale che si stende davanti a loro. Fatti alcuni metri lungo il percorso, lo stesso corridoio si richiude alle loro spalle, ripiegandosi, contorcendosi. Chiudendoli dentro. Sguardi preoccupati volano da viso in viso, mentre dirigono i loro passi verso il centro del boschetto. Solo Richard non sembra preoccupato. Alla fine del sentiero, gli alberi ed arbusti si aprono, spostandosi, lasciando uno spiazzo al cui centro sierge un maestoso, gigantesco salice paingente. Tra le lunghe fronde, sul grosso tronco, ricompare il grande volto, emergendo da dentro la corteccia. Quando l'ultimo dei suoi ospiti si è avvicinato, lo Spirito parla con voce possente: "Dunque, voi esseri venuti dalla Città, siete giunti fin qui per parlarmi. Dite di non essere belligeranti; eppure il vostro popolo distrugge le foreste; uccide animali, e non solo per nutrirsi; governa il Fuoco, che nelle giornate ventose distrugge ampi boschi. Inoltre, mi sembra di intuire dal modo in cui siete abbigliati, che siete forniti di materiale per combattere; eppure, dite di esser venuti a discutere. Forse è una resa, la vostra? Una tregua, quel che cercate? Parlate, e spiegatemi pure." Luna, Ammanas e Kaith si guardano a vicenda. Il volto incute molto timore...
Silver Inviato 7 Maggio 2008 Segnala Inviato 7 Maggio 2008 Mi faccio un po' di coraggio, pensando che restare in silenzio sia ancora più pericoloso che provare a parlare <Una resa non averbbe senso, da parte nostra non ritenevamo di essere in guerra. Non mento e non nascondo di tenere con me delle armi, dopotutto la foresta sa essere pericolosa, gli animali hanno gli artigli ed io ho il mio arco. Per la natura attorno a me ho sempre nutrito il più profondo rispetto ed una grande ammirazione. Non cerco lo scontro nè la distruzione solo un posto per vivere in pace ed in equilibrio con la natura stessa> il tono della mia voce tradisce una certa titubanza ed una certa emozione dovute al contatto con quella che mi apare la manifestazione dell'essenza stessa della foresta attorno a me.
Sethis Inviato 7 Maggio 2008 Segnala Inviato 7 Maggio 2008 *la cosa ha preso una brutta piega...* "Quella che tu chiami guerra, o spirito, è in realtà il modo che ha questo popolo di vivere: è pur vero che commette molti torti verso la natura, e anch'io ne soffro immensamente, ma penso che il dialogo e l'ascolto reciproco possano aiutare più delle armi"
Labrat Inviato 9 Maggio 2008 Autore Segnala Inviato 9 Maggio 2008 Il grande volto sul tronco dell'albero rimane in silenzio per un pò, dopo che avete finito di parlare. Sembra stia riflettendo su quanto detto. "Da come parlate, sembrate più saggi di quanto vi stimavo. Il vostro modo di vivere, dite? Ebbene, il vostro modo di vivere si scontra brutalmente con le leggi della natura. Per questo motivo avevo preso in considerazione di combattervi; sicuramente, il conflitto non porta mai alcun bene; possiamo discutere su un accordo. Voi rappresentate la Città?" Lo Spirito, poi, comincia a spiegare che vorrebbe sapere all'incirca quante persone popolano la Città, in quanti siete, le vostre razze, e vari altri dettagli. Ripete più volte che lui non conosce nulla delle vostre strane razze e della "Città", solo quanto gli è stato raccontato da Richard. Lo Spirito, vi racconta, è rimasto dormiente per un tempo lunghissimo, e prima di "addormentarsi" non vi era nulla di tutto questo. Ma, mentre parla, capite che c'è qualcosa di strano nei suoi discorsi. Sembra che non abbia ben compreso cosa sia una città, e... che sia una sola. Quando gli spiegate che gli uomini, elfi, nani, e tutte le altre razze hanno edificato più e più città ovunque nel mondo conosciuto, e che questa da cui venite voi è solo una piccolissima colonia molto recente... lo Spirito comincia ad apparire molto turbato. Rimane a lungo in silenzio, tanto che cominciate a pensare che forse si è ritirato di nuovo nel suo "sonno". Ma infine, si rivolge ancora a voi: "Capisco. Ora mi sono chiare molte cose. Richard... non mi aveva spiegato bene come stanno le cose. La realtà è molto più complessa di quanto non credevo. E... il mondo non è più quello che conoscevo. Ormai è "vostro"... Un fremito scuote forte i rami del salice piangente, ma non c'è vento. "Ebbene.... questi, almeno, sono i miei Territori. Voi siete venuti qui e avete creato i Reami dell'Alba, sottraendoli a me. Quindi, vi propongo un patto. Una alleanza. Riferite a tutti i Re dei Reami la mia proposta: L'intera montagna su cui io mi trovo, la vallata a nord e fino al fiume ad est... saranno i MIEI territori. Tutto il resto, ve lo concedo. Nei miei territori nessuno potrà costruire nulla, nè cacciare nè recidere piante. Sarà possibile passarvi, e raccogliere frutti e rami. Nessun fuoco potrà essere acceso. Infine, nei "vostri" territori, si potranno edificare nuove città solo se anche io verrò informato. Mi riserbo inoltre il diritto di poter mandare miei rappresentanti come osservatori nelle varie città, per essere informato su ciò che accade." Finito di parlare, e sentite le vostre risposte, lo spirito apre ancora il passaggio vegetale, lasciandovi aperta una via per uscire. "Se volete, potete andare. Ma vi offro anche la mia ospitalità, se lo desiderate, di rimanere a riposare un pò, e rifocillarvi. Le cose che ho donato a Richard, quelle potete tenervele, se volete, ma vi chiedo di riestituire la maschera. Quella deve tornare a me." Intanto, alcune volpi, cinghiali e un orso stanno portando frutti e li depongono a terra, vicino a voi. Notate che non sono frutti di stagione... ma sembrano comunque appena staccati dall'albero.
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