Jalavier Inviata 19 Febbraio 2008 Segnala Inviata 19 Febbraio 2008 Questa recensione sarà lunghetta… Se però l’ambientazione vi attira e amate giochi dove conta poco la fortuna e molto l’abilità del giocatore può valere la pena di leggerla tutta. Passato il cupo medioevo in Italia le città gioiscono dell’arte e dell’ingegneria rifiorite con il rinascimento. A Firenze, nobili casate gareggiano per avere i palazzi e le opere migliori, guadagnandone prestigio e aspirando a diventare i più ammirati della città. Questo è il tema de “I principi di Firenze”, che fin dalla prima partita mi ha entusiasmato ed è un possibilissimo candidato al ruolo di mio gioco da tavolo preferito. Autore: Richard Ulrich e Wolfgang Kramer Lingua: italiano Giocatori: 2 - 5 Durata di 1 partita: dalle 2 alle 3 ore Prezzo indicativo: 35 – 40 € La prima buona impressione sul gioco me la sono fatta semplicemente aprendo la scatola: ottimi e tanti materiali (5 schede giocatore, paesaggi, palazzi, segnalini costruttore e giullare, segnalini libertà, fiorini di cartoncino, un bel mazzo di carte incellophanato), realizzati con cartoncino spesso e ben plastificato, oltre a 12 pedine di legno colorato. Sfogliando il mazzo di carte ci si accorge delle bellissime illustrazioni, davvero adatte al tema di questo salto nel passato. L’obiettivo del gioco, come intuibile dalla premessa, è costruire palazzi, abbellire i giardini e accogliere artisti e mestieranti di ogni genere per ottenere prestigio (e fiorini) dalle loro opere. Il gioco base (vi sono varianti che poi spiegherò) consiste di 2 fasi: la fase A1 (l’A2 è solo nella variante) dove c’è un’asta fra tutti i giocatori e la fase B dove ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni da utilizzare in diversi modi. In questa immagine potete vedere la plancia di gioco appunto divisa in fasi. Le icone sono piuttosto chiare, letto una volta il regolamente non ci saranno dubbi su cosa si può fare e cosa comporta ciò che si fa, nelle 2 fasi principali. Si comincia con 3 carte mestiere e 3000 fiorini a testa. Il gioco si svolge su 7 turni, rappresentati dalle 7 caselle superiori numerate. Il secondo numero di queste caselle è il valore minimo dell’opera che dovete ottenere per poter giocare una carta mestiere nella fase B. Ad ogni turno, come potete vedere, realizzare un’opera diventa più difficile. Nella fase A1 dicevamo che si tiene un’asta dove i giocatori fanno puntate per ottenere uno degli oggetti rappresentati: bosco, laghetto, viale, segnalino costruttore, segnalino giullare, carta prestigio e carta attrazione. Il giocatore di turno fa la sua offerta che parte da 200 fiorini e ogni altro giocatore, in senso orario, può rilanciare di 100 fiorini alla volta o passare. Chi passa non potrà più rilanciare. Se il primo giocatore non si aggiudica l’oggetto per cui ha aperto l’asta ne chiamerà un altro, altrimenti sarà il giocatore alla sua sinistra a chiamare una nuova asta, fino a quando non rimarrà solo un giocatore senza oggetto che potrà prendere ciò che è rimasto disponibile a 200 fiorini. Non si può acquistare più di un oggetto a testa e 2 giocatori non possono acquistare la stessa cosa nello stesso turno, per cui bisogna valutare bene su cosa puntare. La funzione degli oggetti è la seguente: I paesaggi (bosco, lago e viale) servono a “ispirare” gli artisti e quindi aumentano il valore dell’opera di questi personaggi. Si possono acquistare, in turni successivi, paesaggi duplicati, questi daranno 3 punti prestigio (leggasi punti vittoria) e avranno effetti aggiuntivi legati alle carte bonus e prestigio. Il costruttore ha funzioni diverse a seconda di quanti se ne possiede. Il primo permette di costruire palazzi nella fase B a costo di 300 fiorini invece che di 700 fiorini, il secondo permette di disporre palazzi adiacenti ad altri palazzi (cosa normalmente non permessa) e ci gratifica con 3 punti prestigio e il terzo permette di costruire palazzi gratuitamente nella fase B oltre a dare altri 3 punti prestigio. I benefici sono cumulativi, acquistando il terzo costruttore potrete ancora utilizzare l’abilità del secondo. Il giullare allieta gli artisti e ne aumenta il valore dell’opera di 2 punti per ciascun giullare che si possiede. La carta prestigio dà solo punti vittoria ma a determinate condizioni: per esempio una carta dice “se sei quello che ha meno spazi liberi sulla scheda giocatore ottieni 8 punti prestigio”. Si rivelano solo a fine partita e possono cambiare sostanzialmente la classifica! La carta attrazione invece serve per sottrarre un mestierante agli avversari, fra quelli presenti sul tavolo. Questa carta è molto importante nelle partite con 4 – 5 giocatori. Gli artisti scarseggiano ma sono quelli che ci permettono di ottenere parecchi punti vittoria e sono l’unica fonte di denaro. Oltre a questo vedendo gli artisti disponibili possiamo sceglierne 1 di cui abbiamo già le costruzioni e i requisiti per ottenere opere di alto valore. Non è obbligatorio acquistare per forza qualcosa ma naturalmente è svantaggioso non farlo. Una particolarità del gioco da tenere a mente è che i “pezzi” sono limitati, se finiscono i boschi o qualunque altra cosa, i giocatori senza non potranno più acquistarne. Cosa ce ne facciamo dei paesaggi acquistati? Cosa vuol dire che 2 palazzi non possono essere messi adiacenti visto che il secondo costruttore ci permette di oltrepassare questa limitazione? Per chiarire eccovi l’immagine della scheda del giocatore. La parte centrale della scheda è occupata dalla griglia in cui vi è già presente il palazzo iniziale. Quando si acquista un paesaggio all’asta o un palazzo nella fase B bisogna immediatamente disporlo sulla griglia. Nella disposizione è importante tenere conto della forma dell’elemento, in modo da lasciare spazio a quelli successivi. Le regole per la disposizione sono che non si possono sovrapporre pezzi, che devono essere interamente all’interno della griglia e che i palazzi non possono essere adiacenti. E’ possibile però sistemare un palazzo con un angolo che tocca l’angolo di un altro palazzo. Vi ricordate il buon vecchio Tetris? Per molti versi la disposizione degli elementi ricorda proprio quel videogioco. Direi che con questo mi sono dilungato a sufficienza sulla fase A1, per cui passiamo alla fase B. Come detto precedentemente nella fase B ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni. Il giocatore di turno le effettuerà entrambe e poi passerà la mano a quello seguente in senso orario. Anche qui non vi è obbligo di farle, potete decidere di farne 1, 2 o nessuna. Le azioni disponibili sono: giocare 1 o 2 carte mestiere (a sinistra in alto nell’immagine), costruire 1 o 2 palazzi (destra in alto), acquistare 1 o 2 carte bonus (a sinistra in basso), acquistare 1 libertà (in basso al centro) o acquistare nuove carte mestiere (a destra in basso). Come potete vedere alcune azioni si possono fare 1 o 2 volte, altre una volta sola. A fianco delle icone trovate anche il costo per ottenere l’oggetto. I palazzi costano 700 fiorini, Le carte bonus 300 come le libertà e le carte mestiere. Acquistare palazzi serve per aumentare il valore dell’opera che realizzerà il mestierante che giocherete, oltre a dare 3 punti vittoria. Non potete acquistare un palazzo che già possedete. Appena acquistato va disposto sulla griglia con le limitazioni già dette. Le carte bonus servono ad aumentare i punti opera quando giocherete la carta mestiere e una volta utilizzate vanno scartate. Anche queste carte, come quelle prestigio, hanno una condizione. Per esempio potrebbe essere “ogni bosco e laghetto che possiedi aumentano il valore dell’opera di 2”. Le libertà aumentano il valore dell’opera e non hanno altre funzioni, anche se alcune carte prestigio le nominano nella condizione per ottenere i punti vittoria alla fine: “se possiedi 2 libertà, 1 costruttore e 1 giullare ottieni 7 punti vittoria” Acquistare carte mestiere serve a realizzare nuove opere nei turni successivi. Come detto si inizia con 3 di queste carte e una volta giocate rimangono in campo ma terminano la loro funzione, per cui dopo è necessario ottenerne altre. Per finire, l’azione di giocare una carta mestiere. L’ho volutamente lasciata per ultima perché è la più importante. Su ogni carta mestiere sono rappresentati 1 paesaggio, 1 palazzo e una libertà nella prima riga. Abbiamo il giullare al centro e abbiamo 3 icone in basso che rappresentano le carte mestiere, le carte attrazione e le carte bonus. Queste servono tutte a calcolare il valore dell’opera. Se controlliamo il paesaggio rappresentato sulla carta aggiungiamo 3 al valore dell’opera, se controlliamo il palazzo aggiungiamo 4, se controlliamo la libertà 3, 2 punti per ogni giullare, 1 punto per ogni carta mestiere in gioco o in mano, 1 punto per ogni carta attrazione in gioco o in mano, x punti per le carte bonus dove x si ricava dal testo della carta. Questo vuol dire che al primo turno con un palazzo e le carte mestiere abbiamo già raggiunto il valore minimo di 7 per giocare la carta… ma al secondo turno dobbiamo avere per lo meno la libertà giusta o il paesaggio giusto per arrivare a 10. Ovviamente più punti vale l’opera meglio è, per 2 motivi: L’opera di valore più alto giocata in quel turno regala 3 punti prestigio al giocatore che l’ha realizzata. Il valore dell’opera viene immediatamente convertito in fiorini e punti vittoria. Il valore dell’opera viene interamente trasformato in fiorini, ogni punto ne dà 100. Un’opera da 10 punti quindi fornisce 1000 fiorini. Possiamo poi sacrificare 200 fiorini di quelli appena presi (non di quelli che già possediamo) per trasformarli in 1 punto prestigio. Scegliere saggiamente è importantissimo, dobbiamo ottenere fiorini per l’asta e gli acquisti ma al tempo stesso dobbiamo ottenere punti prestigio per non rimanere staccati dagli altri. Nel gioco realizzare un’opera è il sistema più semplice per ottenere soldi. Nella versione base un altro sistema, utilizzabile in qualunque momento, è di retrocedere di 1 punto vittoria per ottenere 100 fiorini. Naturalmente è penalizzante, se considerate che normalmente scambiate 200 fiorini per un punto vittoria realizzando l’opera! L’unico altro sistema di ottenere soldi è nella variante, dove ci si può ingraziare il banchiere. Alla fine del settimo turno tutti rivelano le eventuali carte prestigio e sommano i punti vittoria a quelli già ottenuti e chi ha il valore più alto ha portato la sua casata al primo posto. Il gioco è coinvolgente e i turni scorrono veloci, la fase ad asta è divertentissima e permette di bluffare, chiamando qualcosa che non ci interessa sperando che altri rilancino, o di contrastare gli avversari rilanciando su qualcosa che magari non ci serve molto ma è indispensabile per l’altro. Se poi vi stancate del gioco base, come accennato prima, vi sono altre 3 varianti che ne aumentano la longevità. La prima è l’introduzione della fase A2, con una seconda asta per ingraziarsi i favori di alcuni personaggi influenti della città (come il banchiere citato prima) e ottenerne benefici. La seconda variante è il gioco con la costruzione “cooperativa”. Tutti i giocatori girano la scheda alla rovescia e compongono un’unica griglia. Ognuno può costruire palazzi normalmente come nel gioco base, oppure può accordarsi con il confinante per disporre l’oggetto in parte da un giocatore e in parte dall’altro giocatore e questo palazzo ai fini delle opere e dei punti vittoria conterà per entrambi. Di sicuro i tempi si allungano un po’ ma anche il divertimento aumenta perché ci saranno trattative per come dividere il costo della costruzione! La terza variante è semplicemente l’introduzione di entrambe le varianti, ovvero il gioco cooperativo con la doppia asta. Opinioni, domande e commenti sono sempre bene accetti! Trovate questa recensione assieme a tutte le altre anche sul mio blog: http://www.dragonslair.it/forum/blog.php?u=3063
Wiggly Inviato 21 Febbraio 2008 Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Deve essere carino... un pò mi ricorda Citadels ma col tabellone, sarebbe da provare anche questo! Sicuramente è interessante l'ambientazione fiorentina, ai fini della scena... ispira proprio una bella serata di gioco. Non capisco però come si faccia a fare 2-3 ore con solo 7 turni di gioco... le aste devono proprio essere molto combattute!
Jalavier Inviato 21 Febbraio 2008 Autore Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Non capisco però come si faccia a fare 2-3 ore con solo 7 turni di gioco... le aste devono proprio essere molto combattute! Andando avanti con i turni, quando gli oggetti iniziano a scarseggiare, diventa sempre più importante puntare sulla cosa giusta o si rimane staccati in termini di punti vittoria alla fine. Nella fase B invece ti rendi presto conto che 2 sole azioni non bastano mai... Se costruisci un palazzo ma non è sufficiente a farti raggiungere il punteggio minimo per giocare l'opera puoi acquistare una carta bonus, ma ciò ti porta a non poter più giocare la carta mestiere in quel turno perchè hai speso già le 2 azioni. Tutto il gameplay è una costante valutazione di come utilizzare i fiorini e le azioni, fin dalla prima offerta devi pianificare la strategia del turno in corso e impostare le basi del turno successivo, possibilmente contrastando gli avversari. Per esempio i costruttori sono contati, se noti che un avversario non ha possibilità di piazzare palazzi non adiacenti ad altri e non ha ancora il secondo costruttore vale sicuramente la pena alzare l'asta per costringerlo a spendere di più, seppur magari tu non sia molto interessato a quella pedina. Moltiplica questi ragionamenti per 5 giocatori e per 7 turni e vedrai che la lunghezza viene fuori tutta. In 3 giocatori per esempio il gioco è "più leggero" in termini di strategia, i costruttori e le libertà scarseggiano comunque, ma paesaggi e palazzi raramente finiscono, con un conseguente accorciarsi della partita .
Beld Inviato 21 Febbraio 2008 Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Lo trovo un gioco ben equilibrato, ma poco carismatico, alla fine ogniuno gioca per se e tende a isolarsi (questo semplicemente perchè dopo un po ci si stanca di tenere sempre sott'occhio il gioco degli altri). Personalmente è uno di quei giochi che provi una, due volte, ma se c'è altro in ludoteca è meglio... P.S. con Citadels non ci assomiglia nemmeno con il binocolo.
Jalavier Inviato 21 Febbraio 2008 Autore Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Lo trovo un gioco ben equilibrato, ma poco carismatico, alla fine ogniuno gioca per se e tende a isolarsi (questo semplicemente perchè dopo un po ci si stanca di tenere sempre sott'occhio il gioco degli altri). Personalmente è uno di quei giochi che provi una, due volte, ma se c'è altro in ludoteca è meglio... P.S. con Citadels non ci assomiglia nemmeno con il binocolo. Beh il tuo discorso è giusto ma soggettivo. Dalle tue parole intendo che ti piace un genere di gioco più "leggero" e rapido. A me piacciono un po' tutti i giochi. Galopping pigs per esempio è per farsi 2 risate in allegria senza pensare troppo alle mosse e quando ho un'oretta libera lo gioco con piacere, quando invece sono dell'umore giusto per concentrarmi e sforzarmi di valutare tutte le possibili mosse mie e degli avversari, quasi fosse una partita a scacchi, preferisco di gran lunga Principi di Firenze. In ogni caso è comunque un titolo sì impegnativo ma che non raggiunge certi livelli di "pesantezza" e accuratezza di wargames modello Avalon Hill, dove ti dicono anche quanti capelli ha in testa chi comanda uno dei carri armati dell'armata avversaria e devi tenerne conto per giocare bene. Partite a questi giochi possono anche durare giorni, Principi di Firenze è a mio avviso un buon compromesso per giocatori come me e i miei amici che apprezzano strategia e pianificazione delle mosse senza però doversi scervellare mezz'ora per ogni singola decisione
Beld Inviato 21 Febbraio 2008 Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Beh il tuo discorso è giusto ma soggettivo. Dalle tue parole intendo che ti piace un genere di gioco più "leggero" e rapido Sbagliato! io sono un tipo da Axis & Allies Ciò non toglie che aprezzi tutti i tipi di gioco, ma che un confronto alla pari (sempre che due giochi possano essere considerati alla pari) sia doveroso. Per esempio un paragone che mi viene in mente e I Pilastri della Terra, che trovo con un insieme di regole equilibratissimo e con un livello di strategia (nel senso di impegnativo non di regole simili) a Principi di firenze, ciò non toglie che sia (ovviamente IMHO) molto più carismatico, e che spinga a riprovare a fare una partita anche dopo che se n'è fatta una (con principi di firenze dopo sei distrutto). In ogni caso è comunque un titolo sì impegnativo ma che non raggiunge certi livelli di "pesantezza" e accuratezza di wargames modello Avalon Hill, dove ti dicono anche quanti capelli ha in testa chi comanda uno dei carri armati dell'armata avversaria No, mi spiace ma il rapporto non regge, Principi di Firenze non è un wargames, quindi non si possono fare paragoni tra tipologie di gioco differenti.
Jalavier Inviato 21 Febbraio 2008 Autore Segnala Inviato 21 Febbraio 2008 Sbagliato! io sono un tipo da Axis & Allies Le porgo le mie scuse generale! Ciò non toglie che aprezzi tutti i tipi di gioco, ma che un confronto alla pari (sempre che due giochi possano essere considerati alla pari) sia doveroso. Per esempio un paragone che mi viene in mente e I Pilastri della Terra, che trovo con un insieme di regole equilibratissimo e con un livello di strategia (nel senso di impegnativo non di regole simili) a Principi di firenze, ciò non toglie che sia (ovviamente IMHO) molto più carismatico, e che spinga a riprovare a fare una partita anche dopo che se n'è fatta una (con principi di firenze dopo sei distrutto). Possiamo discuterne a lungo ma è difficile trovare la vera ragione, per forza di cose i giudizi che esprimiamo rimangono soggettivi Pilastri della terra non l'ho ancora provato, Principi di Firenze dopo una sola partita l'ho acquistato, l'ho rigiocato 2 giorni dopo e ogni volta me lo porto dietro per farci un'altra partita e per farlo provare a chi ancora non lo conosce. Per la cronaca ne ho già fatti vendere altri 2, dovrebbero darmi la percentuale No, mi spiace ma il rapporto non regge, Principi di Firenze non è un wargames, quindi non si possono fare paragoni tra tipologie di gioco differenti. Oddio non volevo fare un paragone sul tipo di gioco ma sul tipo di impegno richiesto. La mia risposta era per spiegare in maniera se possibile chiara la "complessità" (passami il termine anche se non è perfettamente calzante) di Principi di Firenze anche a chi magari non è espertissimo di boardgames.
pietro967 Inviato 3 Marzo 2008 Segnala Inviato 3 Marzo 2008 Gioco provato, mi sono divertito molto e con il fatto di aver giocato al massimo dei giocatori è stato ancora più bello perchè le difficoltà aumentavano, visto che per le aste di aquisizione dei bonus degli artisti e vari diventa sempre complicato.
Jalavier Inviato 4 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 4 Marzo 2008 Sì, in cinque è davvero tosto, se sbagli una o due mosse fai già fatica a vincere. Più gioco a Principi di Firenze più mi piace, sono contento di vedere commenti di altri che l'apprezzano
pietro967 Inviato 4 Marzo 2008 Segnala Inviato 4 Marzo 2008 Alla fine quella partita l'ho persa di due sole posizioni grrrrrrr.... ma in fin dei conti il mio avversario è stato veramente più bravo di me.
Jalavier Inviato 4 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 4 Marzo 2008 Già, il grosso difetto di Principi di Firenze è che non si possono scaricare le colpe agli altri... La prima volta che l'ho fatto provare ad amici che non lo conoscevano a fine partita, fra le risate generali, un ragazzo che non aveva partecipato ha chiesto "come è andata la partita?" e la risposta è stata "ha vinto xy ma ha avuto una fortuna sfacciata ai dadi" Ci si può appellare solo alla pesca sfortunata delle carte... ma pescandone 5 e scegliendone 1 fra quelle è davvero una giustificazione molto debole per la sconfitta subita eh eh eh
Aerin Inviato 20 Settembre 2008 Segnala Inviato 20 Settembre 2008 Questo è uno dei miei giochi preferiti, molto ben equilibrato. L'ambientazione è anche parecchio interessante, è uno di quei giochi che ha un posto vuoto riservato nel mio scaffale. Il fattore fortuna ridotto al minimo poi aumenta i punti positivi a suo favore. In quanto all'interazione mi risulta che ce ne sia, l'asta è il momento più spassoso;-)
Jalavier Inviato 20 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 20 Settembre 2008 Questo è uno dei miei giochi preferiti E' anche uno dei miei preferiti infatti In quanto all'interazione mi risulta che ce ne sia, l'asta è il momento più spassoso;-) Interazione (e divertimento) che aumentano se si gioca la variante con la possibilità di costruire palazzi in maniera cooperativa fra giocatori vicini
Aerin Inviato 20 Settembre 2008 Segnala Inviato 20 Settembre 2008 Interazione (e divertimento) che aumentano se si gioca la variante con la possibilità di costruire palazzi in maniera cooperativa fra giocatori vicini Mai giocato con questa variante, i miei giocatori sono troppo agguerriti
kovalsky Inviato 29 Settembre 2008 Segnala Inviato 29 Settembre 2008 I principi di Firenze l'abbiamo regalato a Zelgadiss per il suo compleanno. Non ho mai avuto modo di giocarci fino alla scorsa fiera del gioco a Firenze dove, io e Balder, l'abbiamo provato... Purtroppo l'inizio non è stato dei più promettenti. Non conoscevamo le regole: abbiamo quindi chiesto ai ragazzi della ludoteca dove l'avevamo avuto in prestito di spiegarcelo... Nessuno lo conosceva... Dopo un'avvincente mezz'ora a leggere le regole si presenta da noi un ragazzo dicendoci: "volete che ve lo spieghi?"... Non vi descrivo il mio stato d'animo... in modo distinto gli ho detto: " abbiamo appena finito di leggere le regole, ci mancano quelle sulle varianti a 2 giocatori, ce le spieghi?" Lui: "non le conosco, non ci ho mai giocato in 2!" Finito di annoiarvi con l'aneddoto, in sintesi, la partita è stata comunque molto bella concludendosi con un inaspettato pareggio tra me e Balder (pari punti e soldi..), bello il gioco, la componentistica e la sua meccanica a mio giudizio particolarmente equilibrata. Certamente in 2 giocatori il gioco e la sua strategia non può avere tutte le sue sfacettature di una partita a 4-5... Sicuramente vanta l'acquisto a Lucca.
Jalavier Inviato 30 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 30 Settembre 2008 Personalmente Principi in 2 non l'ho mai provato. In 3 e 4 funziona molto bene senza diventare troppo impegnativo, nell'asta iniziale si riesce più o meno a essere tutti contenti. Il meglio secondo me lo dà in 5, diventa davvero tosto e se sbagli una mossa fai fatica a essere competitivo. Io amo molto i giochi che ti costringono a restare concentrato e a pianificare bene la strategia.
kovalsky Inviato 30 Settembre 2008 Segnala Inviato 30 Settembre 2008 Posso suggerirti un titolo allora? Stone Age, nel mercato italiano fai fatica a trovarlo. Io l'ho trovato su ebay in Germania. Cerca magari qualche recensione su Internet, tipo sulla tana... o se no ci si potrebbe trovare a provarlo... noi due dovremmo essere 2 vecchie conoscenze. Ricordi il torneo di D&D del Lismore?
Jalavier Inviato 30 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 30 Settembre 2008 Posso suggerirti un titolo allora? Stone Age, nel mercato italiano fai fatica a trovarlo. Io l'ho trovato su ebay in Germania. Cerca magari qualche recensione su Internet, tipo sulla tana... o se no ci si potrebbe trovare a provarlo... noi due dovremmo essere 2 vecchie conoscenze. Ricordi il torneo di D&D del Lismore? Sì, ricordo bene quel torneo. Per gli acquisti mi sono un po' calmato, sto finendo il posto in casa e non ho ancora trovato una nuova sistemazione per... la mia donna Mandami un mp che sono curioso di sapere chi sei, qui siamo un po' offtopic. Tornando a Principi di Firenze, non so se l'hai già provato con le varianti. Noi per un motivo o per l'altro abbiamo per ora continuato con il gioco base anche se la prossima partita la vogliamo fare col cooperativo. Mi incuriosisce molto la fase B con la seconda asta, i personaggi hanno abilità che possono davvero cambiare molto nella partita. Tu hai già avuto modo di sperimentare?
fasantoro Inviato 20 Ottobre 2008 Segnala Inviato 20 Ottobre 2008 Ciao mi sciogli un dubbio???? Nel computo totale del punteggio si è rivelata fondamentale per la vittoria una carta prestigio che assegnava 6p in caso di maggior edifici... Visto che il possessore della carta deteneva 5 edifici come un'altro giocatore, è corretto attribuirgli i 6p pur non essendo il detentore assoluto di edifici? Grazie
Jalavier Inviato 20 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 20 Ottobre 2008 Le carte prestigio che possono avere una condizione in parità con altri giocatori hanno sotto il punteggio un altro numero fra parentesi che è pari a metà del punteggio. Quello serve proprio in caso di parità, quindi avrebbe preso 3 punti invece di 6
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