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[D&d 3.5 Fr] - "ibrido Scarlatto"


Laurelfindon

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Come un torrente che sgorga dalle rocce per proseguire il suo corso fino a valle, il sentiero di terra battuta si sta lentamente facendo strada tra le colline ed i grandi alberi, gli ultimi lembi verdi della vasta foresta che avete appena lasciato alle vostre spalle.

Le montagne sono ormai un ricordo lontano, e anche le colline, che per tanto tempo vi hanno accompagnato nel vostro viaggio, si stanno affievolendo, conducendovi ad una vasta pianura verdeggiante. Il viaggio è stato tranquillo, e pressoché privo di imprevisti, a parte una carovana di mercanti pesantemente scortata, che provenendo dalla costa, stava portando le proprie mercanzie oltre le montagne, verso il Cormyr.

La primavera è ormai agli sgoccioli, e con l’allungarsi delle giornate anche le temperature si sono fatte più audaci; le giornate iniziano a farsi tiepide e anche le notti tendono ad essere non più fredde, ma miti.

Il sentiero prosegue, mentre il paesaggio cambia gradatamente intorno a voi; dapprima sporadici, iniziano a farsi più frequenti in lontananza poderi e fattorie, insieme a campi coltivati e recinti di bestiame. Superate un crocevia, le cui indicazioni vi confermano che la vostra destinazione non è ormai molto distante.

Continuando il cammino, incontrare i primi viandanti, che confermano che ormai Rasador è vicina, un paio d’ore di cammino.

Il sole ormai si sta alzando nel cielo terso, prendendo il posto che gli spetta di diritto, solo qualche candida nuvola ad intervalli si frappone, creando fresche zone d’ombra nel terreno; ad un certo punto il sentiero si avvicina ed inizia a costeggiare un corso d’acqua, il fiume Maanam.

Il letto del fiume è abbastanza ampio, la corrente tranquilla e l’acqua limpida, profonda almeno 5 o 6 metri nel centro; scorgete in lontananza un gruppo di bambini che sta cercando di pescare con delle rudimentali canne da pesca.

Superate un ponte di legno quando il fiume compie una brusca svolta a destra, ed in lontananza iniziate ad intravedere le bianche torri di Rasador.

La città si erge all’interno di un’ampia ansa del fiume; in origine era solo una piccola cittadella fortificata circondata da una cinta di mura, ma con il passare degli anni, grazie alla sua posizione strategica vicino al mare accanto ad un corso d’acqua ed al fatto di essere sulla strada di Valderon, Rasador si è lentamente ampliata, fino a diventare una paese di discrete dimensioni.

Molti commercianti e contadini si sono stabiliti nelle campagne intorno alla città, mentre a pochi chilometri si è sviluppato un piccolo porto sul mare, che ha dato il via ad una proficua rete di commercio marittimo.

Oltre al commercio, sviluppatosi anche via terra, Rasador può contare sulla pesca e sul remunerativo allevamento di perle, rifornimento costante che arriva anche dai piccoli villaggi sparsi sulla costa nelle vicinanze della città.

All’interno delle mura, fortezza, antichissimo edificio e simbolo della città è l’Accademia, sede di un antico ordine fondato secoli prima, ed ora utilizzata per forgiare le abilità dei facoltosi giovani avventurieri della regione.

Man mano che vi avvicinate alle mura, notate che la presenza di guardie sugli spalti, e nei pressi della città è consistente; dopotutto le voci che avete sentito circa la cittadella sembrano trovare le prime conferme: voci che parlavano di un serio problema all’accademia, di ombre malvagie viste aggirarsi nelle campagne, di alcune misteriose sparizioni, e di navi e carovane mercantili continuamente depredate.

Vi trovate ormai a meno di 300 metri dai cancelli di Rasador, intorno alla strada sono presenti numerosi carri e bancarelle di mercanti, attorniate da una discreta folla di persone; ci sono molti recinti con animali da cortile, venditori di pesce, monili, stoffe, oggetti di artigianato e qualche ciarlatano che cerca di guadagnare qualche moneta.

Al termine della strada, davanti a voi, le porte della città sono aperte, una pesante saracinesca di metallo è alzata ed un drappello di guardie vicino ad una guardiola di legno controlla di tanto in tanto il flusso di persone che attraversa i cancelli.

Il sole è ormai alto nel cielo, illuminando le bianche mura e le torri, ed il vessillo di Rasador sventola imponente dalla cima della torre più alta dell’accademia, ben visibile anche in lontananza.

A voi…

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Principali partecipanti

@ TUTTI descrizione fisica

Spoiler:  
Appena rivolgete lo sguardo verso Baz venite colpiti subito dal suo abbigliamento appariscente: ai piedi porta degli stivaletti di cuoi consunti dalle molte leghe percorse, dei pantaloncini di colore verde acceso, una camiciola a righe ricoperta da una pretenziosa giacca color Bordò cosparsa di piccoli oggetti che cerca di nascondere una pancetta non molto gnomesca.

Alla cintura porta uno stocco ed una balestra con dei strani aggeggi applicati ad essa, mentre sulle spalle porta una balaika anch'essa stranamente modificata in maniera incomprensibile.

Quando si arriva con lo sguardo ad un’ottantina di centimetri da terra s’incontra il volto dello gnomo, ben abbronzato e rubicondo è incorniciato da una barbetta intrecciata tinta oggi di Blu. Gli occhi scuri allegri e spensierati, sempre in movimento a cercare delle novità sono sormontati da un cappello a punta afflosciato anch’esso bordo

Trattenendo a stento la felicità

"WOW! siamo arrivati infine, ma guardate quante belle cose curiose! e quante persone interessanti! devo fare un giro subito si si si"

detto cio mi dirigo verso la bancarella vicina dai colori più chiassosi a vedere la merce esposta

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@tutti

Spoiler:  
E' difficile vedere Bairn senza armatura. La indossa quasi sempre, anche quando mangia. E' un uomo, abbastanza alto. Al fianco destro porta un grosso mazzafrusto, sulla schiena una spada lunga, coperta però da un vecchio scudo con inciso un simbolo ormai sbiadito dal tempo. I suoi occhi marroni osservano le persone vicine, che difficilmente riescono a sostenere lo sguardo, a causa anche di una grossa cicatrice che gli attraversa il volto, da una parte all'altra, ricordo di un passato burrascoso.

guardo lo gnomo, così eccitato alla vista della città... in verità non sono poi così contento di entrare in città... troppa gente, troppo caos

"Mah... l'unica cosa che mi interessa è che si possa menare un po' le mani.. sono fuori esercizio"

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@Tutti:

Spoiler:  
Normalmente di Calidor si vede ben poco, sotto il mantello con cappuccio verde scuro che è solito portare, come ora. Il volto è quello di un giovane elfo, dalla pelle del color del rame. Gli occhi verdi, seppur più calmi di quelli dello gnomo, si son rivelati più di una volta capaci di notare ciò che si celava tra le ombre, aiutati anche da un udito eccellente.

Indossa degli stivali intonati al mantello, del colore di una foresta all'imbrunire, e i suoi passi silenziosi lo rendono quasi un'ombra all'interno del gruppo. A tracolla porta un grazioso arco lungo rinforzato in osso e legnoscuro, con incise alcune rune elfiche che riportano il nome Thelandira, dio elfico della caccia. Sulle spalle stanno una faretra piena di frecce e lo zaino con l'occorrente per sopravvivere nelle terre selvagge.

Sotto il mantello sapete comunque esistere una preziosa corazza composta di sottilissimi anelli di mithral, tinta con elementi naturali affinchè lo scintillio del metallo non rivelasse troppo facilmente la presenza dell'elfo quando intendeva celarsi alla vista. Al fianco porta una spada lunga di chiara fattura elfica, dalla lama leggermente ricurva, e attaccato al braccio una piccola rotella metallica d'ottima fattura per proteggersi dai colpi.

Con un sospiro da chi ha viaggiato per giorni lontano dalla civiltà senza rimpiangerla e ora si trova davanti una città come quella, Calidor rispose a Bairn.

"Spero che non dobiamo allenarci su Baz o sui suoi "amici" che si fa ad ogni luogo che attraversiamo... Comunque finalmente siamo arrivati, credo che ci sarà da parlare con le guardie ai cancelli... francamente questa usanza degli umani continuo a non capirla... se uno volesse entrare in una loro città senza farsi vedere, non passerebbe certo attraverso i cancelli sotto la piena luce del giorno.

Ad ogni modo... BAAAZZ!!! LASCIA STARE QUELLE COSE!!!"

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Spoiler:  
Stephen è alto circa un metro e sessanta, ha un giro vita piuttosto ampio ma nonostante ciò riesce a muoversi con una discreta agilità. Riguardo ai muscoli se ci sono se ne stanno ben nascosti da qualche parte. I suoi capelli sono neri e lunghi, gli occhi sono di un nocciola intenso. La carnagione è pallida dato che passa la maggior parte del tempo in ambienti chiusi al posto di starsene all’aria aperta. E' vestito con degli abiti comodi con molte tasche che preferisce alle classiche tuniche da mago, non ha nessuna arma con se.

Faccio un sospiro di sollievo quando ci avviciniamo alle porte

"oh Mystra grazie a te siamo arrivati, mi fanno male i piedi per tutto questo camminare. Ho bisogno di sedermi un pò, magari in una taverna o meglio ancora in una silenziosa biblioteca per riprendermi dal viaggio"

dico mentre continuo a camminare verso le porte

"che qualcuno afferri lo gnomo prima che combini qualche guaio come quello che ha fatto 3 villaggi fa"

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Spoiler:  
Elmuthalleth veste un'armatura con sopra i paramenti del Dio Lathander , e uno scudo con inciso il suo stemma personale : tre stelle bianche disposte a trinagolo su sfondo blu

"Penso che tu abbia ragione , dovremmo chiedere informazioni alle guardie , magari allungandogli qualche moneta per scioglierie loro le lingue e allietare le serate alla locanda . Più siamo informati sulla città meglio è "

Se c'è la possibilità , vado direttamene dalle guardie per chiedere le seguenti informazioni : una buona locanda , avvenimenti di rilievo nella città e dintorni , dicerie , e se c'è un Tempio di Lathander

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@ Baz

Spoiler:  
Man mano che ti avvicini alle bancarelle noti come la folla di persone, apparentemente uniforme, sia in realtà un mescolarsi di razze e culture.

Capisci che Radoras, pur non essendo una città molto grande, grazie alla sua posizione, è un crocevia; noti che oltre agli essere umani, che comunque restano la maggioranza, ci sono diversi elfi, riconoscibili anche dai loro eleganti vestiti che un po'contrastano con quelli della popolazione locale, e diversi mezz'elfi.

Tra la folla noti anche un massiccio nano che indossa una corazza, porta un grosso fagotto sulle spalle da cui vedi uscire l'impugnatura di legno di un arma, sta camminando a testa bassa bofonchiando qualcosa tra se e se, spintonando senza riguardi all'occorrenza chi si dovesse parare dinnanzi al suo cammino; noti come la sua espressione si illumini quando termina la sua marcia davanti ad una bancarella che vende carne di bovino, poco distante da te.

Altre bancarelle vendono generi alimentari, mentre altre si interessano di tutt'altra mercanzia; noti come ci siano diversi artigiani, venditori di stoffe e tessuti pregiati, monili e gioielli.

Alcuni artisti hanno inscenato un piccolo spettacolo: un bardo si accinge a suonare un'allegra melodia, mentre alcuni ballerini danzano esibendosi in numeri da giocoliere con delle torce e proseguendo lo spettacolo con alcune prove da mangia fuoco, portandosi le fiaccole vicino alla bocca ed emettendo ampie vampate di fuoco sopra la folla, che applaude divertita, dimostrando la sua approvazione gettando qualche moneta di rame e qualcuna d'argento.

Più avanti noti una bancarella gestita da un uomo anziano, barba e baffi lunghi, ma un'espressione acuta, ha davanti a se una lunga serie di boccette colorate, attira la gente promettendo pozioni ed elisir miracolosi, per ogni occasione. Accanto a lui un'omaccione, padroneggia un grosso spadone, lodandone le qualità e la leggerezza, e proponendo un'altra serie di armi.

Tra le bancarelle noti un punto in cui molta gente si è fermata, accanto alla bancarella di un gioielliere, un ometto dall'aria furba invita la folla a puntare al suo gioco, tre bicchieri di legno vengono mischiati velocemente nascondendo un frammento d'osso, ed i partecipanti sono invitati a trovarlo. Senti spesso grida di disapprovazione, in quanto il banco vince quasi sempre.

@Calidor

Spoiler:  
Non fai a tempo a finire la frase che lo gnomo si è già staccato dal gruppo e diretto verso la bancarella più vicina, osservando affascinato ed incuriosito la folla ed il gran numero di mercanzie esposte, muovendosi di quà e di là, cercando di assimilare il maggior numero di informazioni possibili; devi aguzzare la vista per non perderlo tra la folla di gente.

@Tutti

Spoiler:  
Mentre proseguite il vostro cammino verso i cancelli della città, che ormai sono a meno di 200 metri, notate che Baz si stacca improvvisamente dal gruppo per andare a curiosare in mezzo alla folla e alle bancarelle, mentre Krinn tenta invano di richiamarlo verbalmente.
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Completamente occupato ad assorbire tutte le novità presenti nel mercato penso ad alta voce

"Ne è proprio valsa la pena di fare tutta questa strada! Non vedo l'ora di esplorare per bene questo posto..."

Mi guardo in giro, momentaneamente dimentico dei miei compagni d'avventura

"Hei, un cantastorie locale! andiamo a sentire per bene cosa suona, magari imparo qualche nuova melodia!"

Tutto felice trotterello fra le gambe degli alti uomini, fermandomi davanti allo spettacolo guardandolo ed sopratutto ascoltandolo, battendo il piedino a tempo della melodia.

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"Hmpf, se aspettiamo che lo gnomo finisca il suo giro facciamo notte..."

Il ranger si mise sulle tracce dello gnomo, finchè non lo trovò.

"Andiamo, avrai modo più tardi di giocherellare con tutte queste cianfrusaglie, ma siamo stanchi dal lungo viaggio, quantomeno sistemiamoci in città e sentiamo che problemi hanno prima."

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@Baz

Grazie alla tua statura ed alla tua agilità non ti è difficile sgusciare tra la folla, fino a raggiungere la prima fila, il cantastorie ed i danzatori sono ad appena 2 metri da te.

Le tue orecchie acute si soffermano ad ascoltare la melodia soppesandone il tono, e devi riconoscere che pur non essendo complicatissima, è decisamente originale. Alterna diversi passaggi molto differenti tra loro, combinado periodi melodiosi ad una melodia più incisiva, mentre la voce passa da tonalità alte a basse, cantando una canzone circa un gruppo di avventurieri scomparsi, che intrapresero una coraggiosa spedizione per affrontare un temibile drago rosso che infestava la regione. (Le parti in cui si canta della battaglia con il drago sono accompagnate dalle fiamme dei danzatori).

Sei ancora preso dalla melodia quando senti la voce di Calidor alle tue spalle.

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*accidenti , quello gnomo non perde occasione per rallentarci

Elmuthalleth intanto che aspetta , da un'occhiata alla gente che passa e intanto fa mente locale sugli incantesimi che ha caricato quel giorno

Spoiler:  

0 : Create water , Detect Magic , Light , Read Magic

1: Command , Detect Evil , Shield of Faith , Summon Monster I D: Charm Person

2: Bull's Strength , Silence D: Heat Metal

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"Quello gnomo è incredibile! Calidor cerca di recuperarlo noi intanto ci avviamo verso le porte"dico all'elfo prima che si allontani

poi rivolgendomi agli altri

"intanto vogliamo vedere di entrare in città? approfittiamo che lo gnomo è distratto per parlare con le guardie che ne dite?

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"*Ohhhhh, Draghi, a me piacciono le storie sui draghi. Che bello, devo pensare anch'io a delle coreografie per i miei spettacoli, mhhh tipo dei golem che esplodono quando mi abbandono ad un assolo. Quei seriosoni dei miei compagni non accetterebbo mai di danzare con me. sigh. Ehi chi è che mi tira, ah è cal che sta borbottando qualcosa"

Butto una moneta d'oro nelle offerte per il bardo poi mi giro per parlare verso Calidor, ancora tutto sovraeccitato:

"ehi Cal, come va? Io ero stanco prima ma adesso no, hai visto che bel posto? hai visto quanta bella gente? ci sono anche degli elfi come te, pensa! magari ci puoi fare amicizia, sai in genere a me gli elfi non badano molto. Certo quando incomincio a suonare anche loro si fermano ad ascoltare ma fanno finta di niente, non so perchè.

Anche il ragazzo qui è bravino a cantare, pensa ha parlato di una storia di draghi e di avventurieri della regione che sono morti per affrontarlo, poverini. SAi una volta io ho sconfitto un drago ma non era rosso era di bronzo.

Comunque si se vuoi vengo con voi a prendere una locanda, cosi mi accerto che ordiniate della birra di rape. Quando andate solo voi non la trovo poi mai, e lo sai che è la preferita, anche se non so perchè non piace a voi.

Prendo fiato....

@Calidor

Spoiler:  
intervieni altrimenti Baz continua all'infinito ^^
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*Sigh, maledetto gnomo... non è cattivo, però a volte vorrei aver studiato magia per farlo dormire almeno un po'...*

"Si, si, vedo che hai trovato tante belle cose, ma hai tutto il tempo che vuoi per tornarci, chissà quante altre belle cose ci attendono *dentro* le mura cittadine... Su, dai, vieni ai cancelli così potrai gustare la tua birra di rapa"

Con un sorriso, Calidor fa per accompagnare con mano delicata ma ferma lo gnomo verso il cancello e gli altri.

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@Baz e Calidor

Spoiler:  
Appena lanci la moneta d'oro vedi che il bardo nota il tuo gesto, e sorridendo socchiude gli occhi facendo un profondo inchino nella tua direzione in segno di ringraziamento, poi si rialza e prosegue nel suo spettacolo.

Vi allontanate dalla piccola folla di spettatori, e percorrete la strada fino a raggiungere gli altri membri del vostro gruppo, che si erano fermati ad aspettarvi poco più avanti.

@ Elmuthallet, Sethis, Stephen

Spoiler:  
Vedete Calidor uscire dalla folla di spettatori accompagnando Baz al suo fianco; i due percorrono la strada che vi separa e vi raggiungono.

@Tutti

Una volta che il gruppo si è finalmente riunito proseguite per i pochi metri che vi separano ancora dalla porta d'ingresso della città.

Il viavai di persone non è particolarmente intenso, davanti a voi notate due guardie sedute dentro una guardiola di legno che parlano tra loro, mentre una terza è impegnata a dare indicazioni ad un viandante che tiene fianco a sè un mulo carico con due borse di pelle chiuse e diversi fagotti; la quarta alza lo sguardo e osserva nella vostra direzione squadrando per un momento il gruppo nel suo insieme, poi lentamente si avvicina a voi: indossa una corazza di scaglie, un piccolo scudo di legno scuro con l'emblema della città e brandisce nella mano destra un'alabarda finemente lavorata, mentre legata alla cintura pende richiusa all'interno del suo fodero una spada. Il volto è disteso ma lo sguardo è attento, gli occhi sono azzurri mentre diverse ciocche di capelli castani fuoriescono dal piccolo elmo in metallo che gli copre la testa, una barbetta ispida e poco curata vi lascia intendere che l'uomo ha da poco superato la trentina.

"Buongiorno a voi messeri, posso chiedervi da dove venite e quali affari vi portano nella nostra città...?"

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Facendomi avanti porgendo la manina alla guardia esordisco:

"Salve a lei messer guardia, questo gruppo di fidati avventurieri che reca il nome di "Compagnia del Prode valoroso stupendo BAZZOPZU e gli altri"

Declamo con il tono più imponente che la mia vocina può raggiungere, Poi fatto un veloce inchino continuo, prima che gli altri possano interrompermi:

Se si chiede chi è Bazzopzu, anche se il mome completo è Burong me hosso bazzopzu, Gnomelchen in Shadooble axespinner Boomspark miy Aeonnaho jeh ahm Fycaser lo muons Agarothel, dan in Brugolargh Boomspark miy Aebelho jeh naber ahm lo muons ForechFaFroech, Burocasi d’ Gnommoè in Milvarune, Cap hosso orocho dan Agaras, lo miy ahmho Tickvooble ahm Elloqyes aerherlWannen kebr ejal myl’anous dan Redzooble ahm Elloqyes CalasyOlhoen, di takla Gnommoè Hopoù Feera Dorgar Filauxerimos

prendo fiato di nuovo....

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tappando la bocca allo gnomo "sì ok Baz, penso che così possa bastare" rivolgendomi alla guardia "siamo un gruppo di avventurieri di passaggio... e per quanto mi riguarda in città vorrei trovare un boccale di birra e una bella porzione di maiale arrosto"

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In effetti , come stava dicendo il mio amico , avremmo bisogno che ci indicaste una buona locanda , e se nella città c'è un Tempio di Lathander .

Inoltre, visto che siamo nuovi della zona , se c'è un buon cartografo per acquistare una mappa .

Ah , e se avreste anche qualche informazione importante aggiuntiva , sicuramente cercheremo di sdebitarci per il disturbo

Faccio tintinnare casualmente delle monete in tasca .

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