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Inviato

con la faccia serissima sussurro di rimando "Niente di tutto questo... Il loro vero obiettivo è quello di divorarci tutti, lasciando solo le nostre ossa"


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Principali partecipanti

Inviato

Con un cenno di riconoscenza ringrazio Elmuthalleth della cura.

"Grazie mille"

Poi, quando Baz si mette a chiedere se conoscevo o no quella bestia, dico

"No, Baz, non ho mai visto un'aberrazione simile. Sembrava un incrocio innaturale tra un orso e un gufo, mi domando quale stregone possa trovare piacere in simili... esperimenti"

Infine, quando il discorso si sposta sui licantropi, proseguo con lo stesso fare di Bairn

"...ossa che useranno come ornamenti se saremo stati dei buoni avversari, altrimenti mangeranno pure quelle!"

Inviato

riflettendo sulle parole degli amici e dimenticandomi del perchè prima ero ansioso.

"Ornamenti, mi piacciono gli ornamenti!!. Anche se non credo che sarebbe divertente esserne uno, forse diventarlo può esserlo. Vi piacciono i miei? dovete sapere che nella mia famiglia hanno tutti una grossa passione per le gemme, sopratutto i diamanti. Quelli si che diventano dei bei gioielli con i quali potrei perdere parecchio tempo a osservare come la luce si rifrange all'interno di essi. Ma anche voi elfi fate degli oggetti con delle ossa di gnomo? e perchè? e come le fate? ma come lo sai? ma non le trovate pacchiane? ma sopratutto poco stilose?"

Inviato

Calidor guardò Baz e gli rispose, cercando nel contempo di non continuare troppo a lungo la conversazione. Uno sguardo cupo e colmo di tristezza si poteva leggere nei suoi occhi.

*Ogni volta che ripenso alla mia terra provo una fitta al cuore...*

"Non passavano gnomi dalle nostre parti, solo... umani..."

E si richiuse in un cupo silenzio, osservando l'orizzonte.

Inviato

battendo pesantemente la mano sulla spalla dell'elfo "Orsù, orecchieapunta, non lasciamoci prendere dallo sconforto... Manca ancora un po' di cammino alla capitale, e non vogllio vedere musi lunghi"

Inviato

Riprendete la vostra marcia, il tempo si mantiene soleggiato mentre il sentiero prosegue il suo cammino attraverso vasti prati. Di tanto in tanto scorgete in lontananza qualche abitazione, poederi o fattorie isolate, con diversi campi intorno a loro, e recinti di bestiame.

Ad un tratto il sentiero giunge ad un bivio; a sinistra un cartello conduce alla città di Thorris, mentre proseguendo dritti davanti a voi, il cartello indica il nome della capitale Valderon.

Proseguite il cammino, facendo una pausa intorno a mezzodì per riposarvi e rifocillarvi, e poi continuate fino al calar del sole.

Vi accampate facilmente e consumate la vostra cena, mentre un cielo terso e pieno di stelle preannuncia una nottata tranquilla. La luna illumina fiocamente la campagna e le foreste che vi siete lasciati alle spalle, e la notte scorre tranquilla, silenziosa e senza imprevisti, con solo i rumori della natura che accompagnano il crepitio del fuoco.

Quando il sole sorge ad illuminare il paesaggio si preannuncia una tiepida giornata soleggiata come la precedente, con solo qualche candida nuvola a contrastare con l'azzurro acceso del cielo.

Vi svegliate completamente e fate una soddisfacente colazione, al termine della quale vi rimettete in cammino per raggiungere la vostra meta, ormai non molto lontana.

Proseguite fino a metà mattinata, il sole è già alto nel cielo, quando la strada inizia a passare attraverso a numerose fattorie e poderi, abitazioni di contadini ed artigiani, fin quando ad un certo punto, in lontananza non vedete svettare le imponenti cinte di mura di Valderon. Nel frattempo il sentiero vi ha ricondotto nuovamente vicino al mare, la città non è distante più di un paio di km da esso.

La città è costruita sulla costa, al termine della penisola; alla sua destra s’innalza una costa alta e rocciosa, ricca di insenature ripide e faraglioni a picco sul mare, mentre l’altro versante è più dolce, con spiagge di sabbia bianca finissima, una serie di lunghi golfi e piccoli agglomerati di pescatori e coltivatori di perle.

Da lontano svettano all’orizzonte e colpiscono agli occhi gli edifici perlacei e le tre imponenti cinte di mura che circondano Valder’on, che quasi abbagliano chi le osserva, mentre vengono investite in pieno dai raggi del sole mattutino.

Valderon si erge sul fianco del promontorio che sovrasta la penisola dove sorge, ed è divisa in quattro grandi distretti: il primo è quello del vasto porto che da sul mare e del mercato, circondato da locande, abitazioni popolane, magazzini ed in generale è la zona meno appariscente della città; il secondo livello, salendo lungo il pendio, è il distretto dove si trova il municipio sede del conestabile, e dei templi, mentre nel terzo livello ha sede la gilda dei maghi, ed è il distretto dove risiedono gli aristocratici, i nobili e più in generale l’alta società di Valderon; il “Porto Celeste” sovrasta l’inera città dal quarto distretto, mentre nella sede del Senato avvengono i dibattiti politici tra i rappresentanti del popolo, ai quali assistono il conestabile della città, i chierici a capo dei templi ed i rappresentanti della gilda dei maghi.

Valderon è una città fiorente, il commercio è sviluppatissimo ed essendo un ricco porto di mare gli introiti e le uscite dalle casse della città sono sempre molto alte; in ogni distretto sono frequenti bottehe e negozi di qualunque tipo: fabbri, armaioli, botteghe di incantatori che vendono pozioni ed incantesimi, gioiellieri e mercanti che si fanno più o meno scrupoli per raggiungere qualunque accordo con qualunque mercanzia.

Giungete dinnanzi alle imponenti mura; stranamente il via vai di mercanti e viandanti è in quasto momento meno intenso di quello che avete notato a Rasador.

Notate numerose guardie, disposte sulle mura e sulle torri, mentre 4 guardie sorvegliano il passaggio, controllando scrupolosamente carri e persone.

O.G.:(Essendo la principale città della regione, do per scontato che cmq sappiate delle informazioni su di essa)

Inviato

"OOhhhh, Le città umane sono sempre così grnadi e piene di gente, chissa quante cose ci sono da scoprire!"

Poi rivolgendomi verso gli altri

"Dai cosa stiamo aspettando? siamo venuti fin qui solo per guardare le mura di questa città?"

e trascinandomi dietro Francis mi dirigo spavaldo verso il cancello principale, sorridendo alle guardie

Inviato

@Baz

Ti avvicini alla porta d'ingresso della città, due guardie stanno parlando tra di loro mentre altre due osservano il flusso di persone che scorre davanti a loro; una si volta verso di te, ti osserva per qualche secondo per poi passare lo sguardo oltre.

Inviato

*Che bella sta città!, non vedo l'ora di poterla girare in lungo e largo e sentire tutte le storie che si raccontano tra queste mura...*

Se nessuno mi ferma proseguo entrando nella città, lasciandomi guidare dalla folla alla ricerca di qualsiasi cosa possa attirare la mia attenzione.

Inviato

visto che lo gnomo ha chiaramente iniziato a gironzolare senza motivo, mi avvicino e gli appoggio la mano sulla spalla, sussurrandogli al contempo: "carissimo Baz, prima di combinare qualche altro guaio, non ti ricordi cosa siamo venuti a fare qua?"

Inviato

*Uffa e ti pareva se mi lasciavano fare qualcosa di divertente....*

Mettendo il broncio mi giro verso Bairn ed accarezzando francis gli rispondo.

"Ma certo che mi ricordo, o forse no? Mhh.... aspetta aveva qualcosa a che fare con le carovane. AH SI! dovevamo proteggere una carovana da dei mannari. E visto che devo ancora vedere un Mannaro, direi di cercare questa carovana. Mi dispiacerebbe perdere l'occasione di vederne uno sputare una palla di fuoco dalla bocca."

Inviato

"Hai capito Francis? acqua in bocca!. Ma quindi se non posso chiedere, l'unica resta ciondolare per la parte commerciale della città finche non troviamo la carovana che ci interessa. Di sicuro sapranno che il nostro inguaribilmente insuperabile gruppo ha l'incarico di proteggerli"

Inviato

"Come? IO sono bravissimo a parlare con la gente, e non solo! Parlo anche con Francis, il maiale dorato e una volta ho tenuto una discussione con una talpa. Noooiooosaaa, parlava solo di insetti e terra, per quello non ho più parlato con una talpa.

Detto questo mi dirigo verso la guardia che mi aveva snobbato e cerco di attirarne l'attenzione dicendo:

"Hei Signora Guardia, Lasciate che mi presenti! Io sono Burong me hosso bazzopzu, Gnomelchen in Shadooble axespinner Boomspark miy Aeonnaho jeh ahm Fycaser lo muons Agarothel, dan in Brugolargh Boomspark miy Aebelho jeh naber ahm lo muons ForechFaFroech, Burocasi d’ Gnommoè in Milvarune, Cap hosso orocho dan Agaras, lo miy ahmho Tickvooble ahm Elloqyes aerherlWannen kebr ejal myl’anous dan Redzooble ahm Elloqyes CalasyOlhoen, di takla Gnommoè Hopoù Feera Dorgar Filauxerimos"

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