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[D&d 3.5 Fr] - "ibrido Scarlatto"


Laurelfindon

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Principali partecipanti

dovremmo andare e chiedere un'udienza al conestabile, Intanto vi riassumo quello che ha detto

( copio pari pari per comodità la conversazione che ho udito per comodità )

Spoiler:  
Ve lo dico io come è andata, altro che le vostre fandonie!Pare che un gregge di demoni pecora abbia invaso l’accademia, e servono molti giorni per catturarli tutti e tosarli a dovere, terminato questo rimane il problema di far scendere dal tetto una mucca volante…"

Detto questo rimanda indietro a forza un rigurgito.

"E poi...lo sanno tutti che è periodo di pulizie, e per sbattere i tappeti e gli arazzi occorre molto tempo...per non parlare della pulizia delle latrine dei nani e...e dei mezz’orchi…"

Gli altri due scuotono desolati la testa.

"Mark, riprendi con questa storia?!Non è un po'presto per inzupparti di birra vecchio beone?!Va a casa!

"E'sempre la stessa storia...nessuno mi crede...ah ma vedrete quando i demoni pecora verranno e ci mangeranno...tutti...come volete...me ne vado a casa!"

Detto questo si allontana barcollando dirigendosi verso la locanda, e l'uomo che aveva iniziato a parlare prima si gira verso di te e riprende il suo discorso.

"Non oso presupporre tanto, e tantomeno far sapere in giro che vado predicando queste cose...ma sta succedendo qualcosa di strano, dapprima gli attacchi alle nostre carovane e alle navi, e poi queste persone sparite nel nulla, siamo già a 29 sapete?Il conestabile promette promette, dice di avere fiducia, ma ormai la pazienza è agli sgoccioli, molte persone hanno già iniziato a levare le tende, se non verrà fatto quqlcosa al più presto Rasador diventerà una città fantasma!

Si avvicina circospetto, e sussurra a voce bassa annuendo.

"C'è chi dice che stia tornando...che il culto abbia ripreso forza e lui sia qui, adesso, e che voglia vendicarsi della città, trascinandoci tutti sotto terra con lui!

Mi avvicino verso le guardie . Scusate , messeri , ma avremmo necessità di chiedere udienza al conestabile . Potreste inoltrare la richiesta ?

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*Oh, era ora... queste guardie cominciavano a darmi sui nervi... La prossima volta mi nascondo da qualche parte e voglio vedere se sono in grado di notarmi... se resto qui in bella mostra che diavolo dovrei nascondere? Bah...*

Vedendo i miei compagni avvicinarsi, gli vado incontro.

"E' da un po' che vi aspetto, vi siete fermati a fare quattro chiacchiere con l'oste?"

Quando il gruppetto è riunito continuo a parlare.

"Sono stato al tempio di Chauntea a ristorarmi, il sacerdote era simpatico e parlando del più e del meno ho saputo qualcosa di più sui fatti che accadono qui.

Sembra che quaranta anni fa ci siano stati problemi con un non morto. Soggiogava le creature, animali o uomini che fossero, e riportava in vita i morti affinchè lo servissero.

I fatti che accadono adesso fanno pensare a un ritorno di questa creatura non morta, dato che anche 40 anni fa tutto era iniziato con attacchi alle carovane e ai mercantili, un tentativo di isolare la città... e anche le sparizioni."

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"oh, ciao Cal, come va? noi siamo stati fino ad adesso alla locanda, sai l'oste è veramente simpaticissimo. Sono un po meno simpatici i tavoli, che ogni tanto fanno cadere le cose. ma poi ci pensa l'oste fa farli stare buoni e fermi con una martellate. insomma una bella storia. La tua invece Cal è carina come trama, ma deve essere arrichita di particolari, cosi com'è è troppo scarna. Dobbiamo forse parlare con questo conestabile per saperne di piu?"

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"Anche a me hanno accennato a qualcosa successo 40 anni fa, anche le persone comuni stanno collegando quello che succede ora a quell'avvenimento. Se vogliamo trlasciare le chiacchiere sui demoni dato che quel vecchietto sembrava praticamente ubriaco dovremmo tenere questo in considerazione dato che viene da due fonti diverse.

Ma secondo voi è davvero il caso di andare dal Conestabile così? Fossi io in lui non è che darei molto retta ad un gruppo di tizi che viene nella mia città quando ho già molti problemi volendo sapere cose che non è dato sapere alla gente comune. Forse prima di andare da lui dovremmo ottenere qualcosa come una raccomandazione di qualche tipo"

e mentre parlo vedo il chierico che si allontana a parlare dalle guardie e a bassa voce aggiungo

" ..e questa sarebbe la saggezza per cui sono famosi gli uomini legati alle divinità?"

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"Credo che se ha tutti questi problemi per la testa, qualcuno che possa quantomeno tentare di risolverli per lui merita attenzione. E non ho fatto tutta questa strada per fermarmi a questi cancelli.

Anche se a volte non ne vedo la necessità, seguiamo i modi della civiltà dato che siamo entro queste mura di pietra...

Martellate sui tavoli che fanno cadere le cose? Per tutte le frecce di Thelandira, che è successo in quella locanda?"

*Ecco perchè mi fischiavano le orecchie...*

"Baz... non toccare NULLA davanti al Conestabile!!..."

Il mio tono è di rassegnazione più che di rimprovero, ormai ci ho fatto il callo...

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"L'oste di quella locanda non è un tipo tranquillo, tende ad agitarsi facilmente. Baz lo sai che ho imparato un incantesimo che permette di far cadere le mani e le tiene staccate dal corpo per un determinato numero di giorni? Non te lo avevo detto per riservare la sorpresa al momento opportuno e credo sia proprio questo. Non costringermi ad usarlo quando andiamo da Conestabile"

dico in tono ammonitore

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Con un'espressione vagamente offesa

"d'accordo Cal, non tocchero nulla, FIDATI"

Poi col viso atteggiato ad un'espressione curiosa

"OHHHHHHH, deve essere un'incantesimo interessante, anche se non riesco a capire perchè tu voglia farti cadere le mani. E quando le hai fatte cadere come fai a raccoglierle per metterle in tasca e non perderle? Mi sembra proprio scomodo come incatesimo..... Per te è stato un bene seguirci, cosi la smetterai con degli incantesimi sciocchi e vedrai dei maghi competenti fare degli incantesimi seri. Come delle Esplosioni con la E maiuscola. BLAM"

Detto cosi raggiungo El, dirigendomi verso la porta a misura d'uomo. Busso educatamente

"hei, non c'e nessunooooooooo?"

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Uhhhhh che scomode queste porte a proporzione della gente alta. Spero mi veda bene senno dovrò cercare uno sgabello*

Respirando a fondo per gonfiare il petto e cercando di tenere in dentro la pancetta

"Salve a Voi!, Avete di fronte l'inimitabile e sfavillante Compagnia del Prode valoroso stupendo BAZZOPZU e gli altri. Siamo qui perchè entrando in città abbiamo sentito che avete dei grossi problemi e quindi siccome siamo sempre pronti ad aiutare chi ha bisogno d'aiuto. Come potete vedere il nostro gruppo è ben assortito e pronto ad affrontare qualsiasi sfida, persino alla sfida di trovre una sfida al nostro livello. Pensi che il membro che sembra più inoffensivo, che poi sarei io, Bazzopzu è riuscito a sconfiggere un antico drago a singolare tenzone? Se vuoi ti posso raccontare tutta la storia e le storie di tutti i nostri componenti, cosi puoi andarle poi a riferirle al conestabile. Oppure se ci fai passare le dirò direttamente al conestabile, magari accompagnandomi con la mia fedele Balalaika."

@DM

Spoiler:  
Credo sia una prova di diplomazia. O forse di raggirare. Boh? comunque non ho la scheda sottomano mi spiace ^^"
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@Baz/ Tutti

La voce resta in silenzio qualche secondo, come a soppesare le tue parole, poi ti risponde.

"Accidenti, un drago!Sembrate sapere il fatto vostro...tuttavia non ho il permesso di farvi entrare se non avete il lasciapassare rilasciato dal conestabile. Se desiderate comunque parlare con lui per il motivo che dite, può essere che vi conceda una deroga momentanea, devo informarmi; attendete qui."

Lo spiraglio si richiude velocemente.

@Calidor

Spoiler:  
Grazie al tuo fine udito riesci a sentire la guardia che compie pochi passi e poi si ferma a parlare con un'altra persona.

"Sembrerebbe un altro gruppo di avventurieri, offrono il loro aiuto per risolvere la nostra situazione; a quanto ho visto pare siano comandati da un piccoletto che sembra però sapere il fatto suo...chiedono udienza presso il conestabile. Vai ad informarti, male di certo non fanno, sperando abbiano maggior fortuna degli altri.

Passa qualche minuto e la feritoia si apre nuovamente.

"Il conestabile vi riceverà tra breve, ora apriremo le porte, ma una volta dentro devo chiedervi di depositare armi ed equipaggiamento e di lasciarvi perquisire; perdonate, ma sono precauzioni necessarie, vista la situazione spero capirete. Non temete, tutto vi sarà restituito al vostro ritorno."

La feritoia si chiude nuovamente; subito dopo sentite una serie di pesanti rumori metallici e la porta si apre. Davanti a voi un uomo alto e tozzo, vestito con un'armatura di piastre luccicante ed un'elmo poggia la sua mano sinistra sull'elsa della spada attaccata al fodero e vi squadra lentamente; poi senza dire nulla fa un passo indietro e con il braccio vi fa cenno di entrare.

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*Gli uomini di questa città sono molto saggi, hanno capito subito la nostra bravura*

Rivolgendomi ai miei amici raggiante

"Bene, adesso entriamo e fate i bravi, depositate le armi come dice il gentile signore corazzato, che senno fate casini, vi mettete a misurare chi ha la spada più lunga eppoi vi devo tirar fuori dai guai come sempre. Non che mi dispiaccia, è divertente farlo"

adesso il sorriso è a 36 denti, poi mi volgo verso il cancello ed entro trottarellando, pronto a cedere tutte le armi quando me lo chiedono

*Chissa perchè dobbiamo andare dal conestabile, se volevamo dei guai da risolvere li trovavo facilemente io, senza dover andare da sto conestabile*

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Sottovoce agli altri.

"Piano con l'entusiasmo, ho sentito cosa si sono detti dietro la porta... A quanto pare non siamo i primi a offrire le nostre abilita' per risolvere la questione, e chi ci ha preceduto pare abbia fatto una brutta fine...

D'altronde, abbiamo affrontato un drago, cosa sara' mai questa schiocchezza, nevvero?"

Poi mi rivolgo alla guardia, mentre mi tolgo l'arco e la faretra dalla tracolla, il fodero con la spada lunga dal fianco e la spada corta dalla cintura.

Con calma e grazia, quindi, mi slaccio il buckler dal braccio e comincio a slacciarmi le cinghie che tengono bene addosso la splendida maglia elfica, per poi porgere armi, scudo, corazza e zaino agli armigeri, rivolgendo loro un debole sorriso di circostanza.

"Trattatele bene..."

*...o non ci sara' posto in Faerun dove potrete nascondervi.*

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@Tutti

Dopo che tutti avete consegnato le armi, le guardie vi ringraziano, prendendole in custodia e assicurandovi che troverete tutto in ottimo stato al vostro ritorno.

Dopo questo venite accompagnati attraverso l'ampia piazza, superate diverse case, una stalla, e venite condotti all'interno di quellla che anche da fuori viene vista, la fortezza.

All'interno passate oltre ad un vasto porticato sorretto da colonne, le pareti sono ricche di arazzi e bassorilievi, mentre dal soffitto pendono maestose le bandiere con il simbolo della cittadella; molte armi e scudi sono appesi ai muri, mentre diverse armature si ergono a fianco delle porte, quasi come fossero sentinelle immobili.

Salite una gradinata e venite condotti ai piani superiori; diversi tappeti di pregiata fattura ricoprono il terreno, mentre incontrate di tanto in tanto delle guardie ed altre persone elegantemente vestite, alcune delle quali trasportano numerosi fogli di carta e rotoli di pergamena.

Venite fatti accomodare all'interno di una sala: al centro un tavolo di legno con diverse sedie foderate di velluto, in un angolo un tavolino con due divanetti e al muro, sotto un largo quadro un caminetto di marmo.

Una delle due guardie che vi accompagnano vi lascia, andando a bussare ad una porta dall'altra parte della stanza, attende un attimo e scompare dall'altra parte.

Passano alcuni minuti dopodichè esce e si avvicina nuovamente a voi.

"Il conestabile è pronto per ricevervi, prego, da questa parte..."

Venite introdotti all'interno della stanza che si presenta simile alla precedente, più piccola ma più sfarzosa. Davanti a voi, a fianco di un caminetto in marmo, una larga scrivania in legno pregiato con sopra diversi libri, fogli, pergamene, una mappa, un vassoio con una bottiglia piena ed alcuni bicchieri, diverse penne ed un calamaio. Seduto in una bella poltrona foderata di velluto rosso un'uomo sulla quarantina, di bell'aspetto, elegantemente vestito. Gli occhi sono di un marrone molto scuro, quasi neri, mentre i capelli rossicci sono lunghi e lisci, cadendo di poco oltre le orecchie, coprendole in parte. Porta tre anelli vistosi, ed una magnifica collana al collo; indossa un pettorale di metallo finemente lavorato con diverse incisioni, mentre appoggiata sul bordo del tavolo una lunga spada all'interno del fodero, lascia vedre un'elsa di rara bellezza. Ai polsi l'uomo porta due bracciali di cuoio con dei bassorilievi incisi, la barba è curata, ed un corto pizzo gli ricopre il mento.

Quando vi sente entrare alza lo sguardo squadrandovi attentamente, gli occhi attenti e veloci, si alza venendovi incontro.

"Buongiorno a voi miei cari signori, il mio nome è Dalmazio Sentir, conestabile di Rasador.

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, sono immerso fino al collo nelle scartoffie, ma in realtà non passo così tanto tempo all'interno di questo sfarzoso ufficio, ma si sa, di questi tempi...tra poco la gilda mercantile chiederà la mia testa se non farò qualcosa ahimè...Ma ditemi, le mie guardie mi riferiscono che avete cose importanti di cui parlarmi, prego accomodatevi signori, sono tutt'orecchi..."

Detto questo vi indica due sedie davanti alla scrivania ed un divanetto poco distante.

"Posso offrirvi qualcosa da bere?Gradite un bicchiere di vino?"

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Un po' a disagio dalla sfarzosità del luogo, mi limito a fare un leggero e goffo inchino e poggio lo sguardo verso lo gnomo.

Istintivamente i miei sensi scandagliano la stanza per individuare vie di fuga e nascondigli, un'abitudine che mi accompagna da quando ero piccolo.

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*lasciare le mie armi... per questa volta va bene, ma mi sento indifeso senza* mi guardo attorno, meravigliandomi di quanta carta inutile veniva ammassata là dentro "vino? no grazie... io ho appena cenato... e poi... preferisco la birra, signor conestabile"

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