starfire Inviata 20 Marzo 2008 Segnala Inviata 20 Marzo 2008 Può darsi che un oggetto magico simile esistesse già in qualche manuale, ma mi è venuta un'idea che mi è piaciuta, ora ve la spiego: Una pozione che se bevuta fa apprendere alla perfezione il contenuto di un unico libro o di una pergamena. Questo è molto utile, sia per coloro che vogliono imparare a scrivere o leggere, sia per coloro che vogliono in breve tempo imparare tutto di una particolare zona del mondo. In questi casi la pozione concede un bonus di +10+ livello dell'incantatore alla prova di conoscenze. Ora, per rendere bene questo oggetto a parere mio bisogna fare una serie di distinzioni, perché altrimenti un mago che ogni giorno si beve il suo libro di incantesimi o si beve il libro di un altro mago risulta un po' sbilanciato. Quindi potremmo dire che l'elisir esclude libri o pergamene magiche, oppure fare aumentare in maniera spropositata il "prezzo" del lancio dell'incantesimo, sia in PE che in componenti materiali. Edit: Idea dell'ultimo secondo: per imbottigliare un incantesimo bisogna avere il livello dell'incantatore almeno pari a 10 + livello dell'incantesimo che si sta cercando di imbottigliare. Mi pare possa funzionare... Nella mia idea originale l'elisir di pergamene aveva effetto permanente: dopo averlo bevuto era come se ti fossi studiato a memoria il libro o la pergamena in questione. Quindi se utilizzi almeno una volta al mese l'abilità di conoscenze o di parlare linguaggi (nel caso ti fossi studiato un libro di grammatica) puoi ricordarti potenzialmente fino all'infinito i contenuti del libro o pergamena. Che ne pensate?
Yeshol Inviato 20 Marzo 2008 Segnala Inviato 20 Marzo 2008 Beh, però immaginati un pg epico che si scola come coca-cola tutti gli incantesimi di 9° lv. Dopo un mese diventa praticamente invincibile. Io metterei che queste pozioni hanno effetti collaterali, come perdita di forza o destrezza... Oppure l'impossibilità di preparare incantesimi per un certo periodo di tempo! Anche un epico non ne farebbe uso molto spesso!
Larin Inviato 20 Marzo 2008 Segnala Inviato 20 Marzo 2008 Ci sarebbe l'incantesimo divine insight (Spell Compendium, pag. 70) che da bonus ad un check di abilità, e con una prova di autoipnosi si può memorizzare una pagina.
starfire Inviato 25 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 25 Marzo 2008 appunto per evitare l'effetto coca-cola con gli incantesimi io metterei un limite in questo modo: - Si possono apprendere un numero massimo di livelli di incantesimi in questo modo pari al livello dell'incantatore di chi beve la pozione. (Un mago di 12° può apprendere 2 incantesimi di 5° e uno di 2°) - Il livello massimo di un incantesimo che si può memorizzare in questo modo è pari al livello dell'incantatore che beve la pozione -10. (minimo 1) Già così facendo si limita molto, poi un altro limite grosso sarebbe quello del prezzo. Io imposterei il prezzo della pozione, qualora questa "contenga" incantesimi, in base al livello degli incantesimi contenuti, con il normale prezzo per un incantesimo. Il prezzo di un elisir normale, per apprendere un tomo qualunque non magico, dovrebbe essere a parer mio di circa 500mo. Se poi si cerca di apprendere qualcosa che richiede logica attraverso quel libro, allora si devono superare delle prove di intelligenza. Ad esempio un barbaro che volesse imparare a leggere e scrivere, dovrebbe fare due prove di intelligenza, con CD = 20 - livello dell'incantatore che ha preparato l'elisir. Il costo per la produzione di un elisir di pergamena contenente incantesimi è pari al prezzo degli ingredienti normali (500mo), + il costo normale per il lancio di un incantesimo.
Yeshol Inviato 26 Marzo 2008 Segnala Inviato 26 Marzo 2008 un incantatore di 20° potrebbe però bersi una pozione di 10° livello e due di quinto. Non voglio pensare a livelli più alti...
starfire Inviato 27 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 27 Marzo 2008 un incantatore di 20° potrebbe però bersi una pozione di 10° livello e due di quinto. Non voglio pensare a livelli più alti... numero massimo di livelli di incantesimo pari al LI di chi la beve. Poi potremmo mettere qualcosa come un breve periodo di dizziness dopo averla bevuta. Poi ti ricordo che il prezzo è molto alto per gli incantesimi, poi per quelli di nono... Un dubbio però mi è venuto: come rendere per gli incantatori il fatto di impararsi a memoria un incantesimo. Per i maghi è utile solo per memorizzare un incantesimo non conosciuto, ma questo rimane solo finché non lo usa. Quindi un mago per usare una pozione del genere deve bersela, quindi trascrivere gli incantesimi sul suo libro e usarli. Invece un warlock non potrebbe usarle, un incantatore divino nemmeno e invece uno spontaneo tipo lo stregone?
Larin Inviato 28 Marzo 2008 Segnala Inviato 28 Marzo 2008 numero massimo di livelli di incantesimo pari al LI di chi la beve. un incantatore di 20° potrebbe però bersi una pozione di 10° livello e due di quinto. Non voglio pensare a livelli più alti... Incantesimo di 10° livello: 10 livelli di incantesimo. Incantesimo di 5° livello: 5 livelli di incantesimo. 10 + 5 + 5 = 20 livelli di incantesimo al 20° livello dell'incantatore Poi potremmo mettere qualcosa come un breve periodo di dizziness dopo averla bevuta. Poi ti ricordo che il prezzo è molto alto per gli incantesimi, poi per quelli di nono... 1.530mo per lanciare un incantesimo di nono livello. Anche aggiungendo 500mo per i componenti di base, si arriva a 2.30mo. Una pergamena con un incantesimo di nono livello costa minimo 3.825mo. Un dubbio però mi è venuto: come rendere per gli incantatori il fatto di impararsi a memoria un incantesimo. Per i maghi è utile solo per memorizzare un incantesimo non conosciuto, ma questo rimane solo finché non lo usa. Quindi un mago per usare una pozione del genere deve bersela, quindi trascrivere gli incantesimi sul suo libro e usarli. Invece un warlock non potrebbe usarle, un incantatore divino nemmeno e invece uno spontaneo tipo lo stregone? Personalmente non darei la capacità di lanciare incantesimi a chi non può lanciarli di norma (non lascerei che un barbaro, usando queste pozioni, inizi a lanciare incantesimi arcani o divini che siano, e lo stesso vale per un warlock). Una buona via di mezzo (IMHO) potrebbe essere: ognuna di queste pozioni ha un prezzo di 100mo per il livello dell'incantesimo per il livello dell'incantatore. L'incantesimo ingerito va a sostituire un incantesimo preparato (o conosciuto) di livello pari o superiore (quindi un elisir di palla di fuoco andrà a sostituire un incantesimo di livello 3 o superiore). L'incantesimo così ottenuto viene lanciato al livello dell'incantatore a cui è stato preparato (sia esso maggiore o minore del livello dell'incantatore del personaggio). Tale incantesimo sostituivo può essere utilizzato una volta più una volta per ogni punto del bonus della caratteristica relativa al lancio incantesimi del personaggi (Int per maghi, Car per stregoni, Sag per chierici, etc. etc.), dopodichè l'effetto scompare. Se l'elisir viene ingerito ma l'incantesimo non viene consumato entro 24 ore, l'effetto svanisce.
Aerys II Inviato 28 Marzo 2008 Segnala Inviato 28 Marzo 2008 Io ci metterei un danno permanente alla costituzione, nonché un prezzo piuttosto elevato e una percentuale di fallimento. Della serie: "Tu bevila pure, ma intanto ti cucchi X danni alla costituzione, e mi tiri un d100: se esce da 2 a 50 va bene, da 51 a 99 niente incantesimo (ma ti tieni i danni), con 1 o 100 il danno alla costituzione è raddoppiato e niente incantesimo."
starfire Inviato 28 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 28 Marzo 2008 Incantesimo di 10° livello: 10 livelli di incantesimo. Incantesimo di 5° livello: 5 livelli di incantesimo. 10 + 5 + 5 = 20 livelli di incantesimo al 20° livello dell'incantatore Si ma i livelli di incantesimo vanno da 0 a 9 no? Il che significa che anche se sei di 28° il Livello massimo dell'Incantesimo che ti puoi bere è 9. Volevo dire questo... Personalmente non darei la capacità di lanciare incantesimi a chi non può lanciarli di norma (non lascerei che un barbaro, usando queste pozioni, inizi a lanciare incantesimi arcani o divini che siano, e lo stesso vale per un warlock). Una buona via di mezzo (IMHO) potrebbe essere: ognuna di queste pozioni ha un prezzo di 100mo per il livello dell'incantesimo per il livello dell'incantatore. L'incantesimo ingerito va a sostituire un incantesimo preparato (o conosciuto) di livello pari o superiore (quindi un elisir di palla di fuoco andrà a sostituire un incantesimo di livello 3 o superiore). L'incantesimo così ottenuto viene lanciato al livello dell'incantatore a cui è stato preparato (sia esso maggiore o minore del livello dell'incantatore del personaggio). Tale incantesimo sostituivo può essere utilizzato una volta più una volta per ogni punto del bonus della caratteristica relativa al lancio incantesimi del personaggi (Int per maghi, Car per stregoni, Sag per chierici, etc. etc.), dopodichè l'effetto scompare. Se l'elisir viene ingerito ma l'incantesimo non viene consumato entro 24 ore, l'effetto svanisce. Beh è ovvio che uno che non è in grado di norma di lanciare incantesimi non può usare quelli che si beve. Infatti la pozione permette di impararsi a memoria un testo, ma per un barbaro che sappia a memoria "abracadabra", non ha alcun significato: non sa interpretarlo. Magari con prove di sapienza magica si riesce a capire a cosa serve l'incantesimo e magari a trascriverlo, in modo da renderlo accessibile ad altri. Per il prezzo sono d'accordo... Ma ho un dubbio: i maghi mica si "dimenticano" gli incantesimi al momento del lancio? Invece gli incantatori divini e spontanei no... Se è vero allora diciamo che per divini e spontanei vale la regola di un lancio per ogni punto della caratteristica chiave. Io ci metterei un danno permanente alla costituzione, nonché un prezzo piuttosto elevato e una percentuale di fallimento. Della serie: "Tu bevila pure, ma intanto ti cucchi X danni alla costituzione, e mi tiri un d100: se esce da 2 a 50 va bene, da 51 a 99 niente incantesimo (ma ti tieni i danni), con 1 o 100 il danno alla costituzione è raddoppiato e niente incantesimo." eh ma sono condizioni belle pesantucce.... Io direi che gli incantesimi, sia che li lanci un arcano che un divino, devono subire le percentuali di fallimento dovute all'armatura et similia, poiché l'incantesimo che si fa sulla pozione è arcano. Questo già limita molto, mentre la dizziness limita l'uso in battaglia della serie "con 1 pf di fronte a un drago nero mi sparo un Guarire di 9°".
Larin Inviato 28 Marzo 2008 Segnala Inviato 28 Marzo 2008 Si ma i livelli di incantesimo vanno da 0 a 9 no? Il che significa che anche se sei di 28° il Livello massimo dell'Incantesimo che ti puoi bere è 9. Volevo dire questo... Veramente esistono incantesimi di livello superiore a 9: trovi le regole nel Manuale dei Livelli Epici. Ma ho un dubbio: i maghi mica si "dimenticano" gli incantesimi al momento del lancio? Invece gli incantatori divini e spontanei no... Se è vero allora diciamo che per divini e spontanei vale la regola di un lancio per ogni punto della caratteristica chiave. In che senso i maghi si dimenticano l'incantesimo? Una volta che l'incantesimo è stato lanciato non si ha più accesso all'incantesimo (e questo vale tanto per gli incantatori arcani quanto per quelli divini, a meno che non siano spontanei). Tuttavia, il beneficio dell'oggetto è proprio questo: aumenta il numero di incantesimi lanciabili, anche se limitatamente ad un solo spell. Se l'elisir si limitasse a cambiare un incantesimo conosciuto/preparato in via temporanea, sarebbe pressochè inutile. Io direi che gli incantesimi, sia che li lanci un arcano che un divino, devono subire le percentuali di fallimento dovute all'armatura et similia, poiché l'incantesimo che si fa sulla pozione è arcano. E perchè non si possono preparare elisir di incantesimi divini?
starfire Inviato 29 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 29 Marzo 2008 Veramente esistono incantesimi di livello superiore a 9: trovi le regole nel Manuale dei Livelli Epici. Ah non lo sapevo... allora ok. In che senso i maghi si dimenticano l'incantesimo? Una volta che l'incantesimo è stato lanciato non si ha più accesso all'incantesimo (e questo vale tanto per gli incantatori arcani quanto per quelli divini, a meno che non siano spontanei). Tuttavia, il beneficio dell'oggetto è proprio questo: aumenta il numero di incantesimi lanciabili, anche se limitatamente ad un solo spell. Se l'elisir si limitasse a cambiare un incantesimo conosciuto/preparato in via temporanea, sarebbe pressochè inutile. Non intendevo limitare ad un solo spell: volendo, si può infilare in un elisir pure un intero libro di incantesimi da mago! e a quel punto chi lo beve impara a memoria quel testo. E il prezzo va alle stelle. È da vedere come gestire se si usa per creare la pozione un testo incantato (rune esplosive ecc), magari i danni se li cucca chi la beve. E perchè non si possono preparare elisir di incantesimi divini? Gli incantesimi divini possono essere scritti? Credevo che gli incantatori divini non usassero libri di incantesimi... Se gli incantesimi divini sono semplicemente frutto di fede e concentrazione, senza alcuna parola magica o frase di attivazione, allora non possono essere scritti su pergamena e dunque non possono essere usati in un elisir.
Larin Inviato 30 Marzo 2008 Segnala Inviato 30 Marzo 2008 Gli incantesimi divini possono essere scritti? Credevo che gli incantatori divini non usassero libri di incantesimi... Se gli incantesimi divini sono semplicemente frutto di fede e concentrazione, senza alcuna parola magica o frase di attivazione, allora non possono essere scritti su pergamena e dunque non possono essere usati in un elisir. L'archivist (una classe base da Heroes of Horror) è un incantatore divino che studia i suoi incantesimi da un libro di preghiere (allo stesso modo di un mago che usa il suo libro degli incantesimi). Anche gli incantesimi divini hanno componenti verbali, somatiche, materiali e focus, come gli incantesimi arcani (eccezion fatta per il focus divino), e gli oggetti attivati a parola di comando che si basano su incantesimi divini comunque richiedono una parola di comando.
starfire Inviato 31 Marzo 2008 Autore Segnala Inviato 31 Marzo 2008 L'archivist (una classe base da Heroes of Horror) è un incantatore divino che studia i suoi incantesimi da un libro di preghiere (allo stesso modo di un mago che usa il suo libro degli incantesimi). Anche gli incantesimi divini hanno componenti verbali, somatiche, materiali e focus, come gli incantesimi arcani (eccezion fatta per il focus divino), e gli oggetti attivati a parola di comando che si basano su incantesimi divini comunque richiedono una parola di comando. Si ma se hai presente il funzionamento dell'elisir, capirai che solamente incantatori che utilizzino o comunque possano scrivere i loro incantesimi possono usarlo. In questo caso comunque diciamo che l'archivist può mescere elisir di pergamene. E diciamo pure che anche i divini possono "bere" incantesimi, anche se sono arcani. Bisogna però decidere gli effetti dell'elisir sui divini...
Yeshol Inviato 31 Marzo 2008 Segnala Inviato 31 Marzo 2008 Io farei che dopo aver bevuto una di queste pozioni, si tira un d100, come propone Aerys, ma se esce da 1 a 50, l'incantatore, dopo aver lanciato l'incantesimo bevuto, subisce una penalita alla int o al car, se è rispettivamente mago o stregone. E questo per ogni pozione che beve.
starfire Inviato 1 Aprile 2008 Autore Segnala Inviato 1 Aprile 2008 Io farei che dopo aver bevuto una di queste pozioni, si tira un d100, come propone Aerys, ma se esce da 1 a 50, l'incantatore, dopo aver lanciato l'incantesimo bevuto, subisce una penalita alla int o al car, se è rispettivamente mago o stregone. E questo per ogni pozione che beve. mi pare ragionevole. diciamo che si becca una penalità di 1d6 alla sua caratteristica chiave, con un TS Volontà (dimezza) con CD 20-1 ogni 2 livelli dell'incantatore che ha fatto la pozione.
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