Renis Inviata 27 Marzo 2008 Segnala Inviata 27 Marzo 2008 Non c'e' nulla di male ad ispirare una sessione, un personaggio o un avvenimento ad un film, oppure ad un libro ma.. fino a quale limite bisogna spingere tale ispirazione? Mi spiego meglio. Qualche sessione fa, i nostri PG alla testa di un piccolo esercito si sono ritrovati a fare da subalterni a un'armata di 300 guerrieri potentissimi che si preparava a combattere un'orda di barbari immensa.. suona qualche campana? La descrizione della battaglia, liberamente ispirata a 300 (si e' praticamente svolta alle Termopili) a mio avviso ha superato quel limite che separa ispirazione e spudorata imitazione. Ma chi stabilisce tale limite, e come lo si riconosce? Vi sono mai capitati casi simili?
Aerys II Inviato 27 Marzo 2008 Segnala Inviato 27 Marzo 2008 Beh, lo stereotipo è sempre dietro l'angolo (ed è vero soprattutto se abbattiamo il falso mito per cui il genio e la creatività abitino in ogni testa che sa impugnare una penna o battere su una tastiera...), quindi trarre ispirazione capita di continuo. Il limite lo stabilite voi giocatori: D&D è un gioco, in quanto tale il suo scopo è divertire. Se il "plagio" è tale da infastidirvi, ecco che il Master ha esagerato, altrimenti non ha fatto nulla di male. Chiaro, per non infastidire occorre acume: difficile proporre una pseudo-battaglia delle Termopili adesso che 300 è diventato un fenomeno di massa senza incorrere nel "Ma che palle, ancora 'sti spartani... Ok, qui hanno le orecchie a punta, ma che Master sei?!?". Sarebbe stato meglio prendere I Magnifici Sette.
Jade Silvershine Inviato 27 Marzo 2008 Segnala Inviato 27 Marzo 2008 Sarebbe stato meglio prendere I Magnifici Sette. Meglio I sette samurai Spesso prendo spunto anche da film che ho visto, ma sono sempre molto attento a far sì che i giocatori non se ne accorgano, tanto la maggior parte delle volte mi ispiro a film semi-sconosciuti. Personalmente una sessione come quella che tu hai vissuto mi avrebbe infastidito alquanto.
Lascar Dhemel Inviato 27 Marzo 2008 Segnala Inviato 27 Marzo 2008 Non sono un amante delle citazioni da film o libri e cerco in ogni modo di evitarle. Chiedo lo stesso ai giocatori, in quanto ritengo la voglia di creare qualcosa di originale e fantasioso un sintomo di interesse e, perdonatemi, maturità. Accetto invece piccole citazioni che però hanno sempre caratteristiche personali. Anche lo stereotipo, se ben condito, può essere infatti una base accettabile di partenza.
KlunK Inviato 27 Marzo 2008 Segnala Inviato 27 Marzo 2008 Io ho fatto un'avventurina liberamente ispirata a Saw-L'enigmista, nel senso che il cattivo era una persona del genere e i PG, che non c'entravano nulla l'uno con l'altro (come carattere ovviamente) e ognuno aveva le sue colpe... Naturalmente si era risevato un posto in prima fila per godersi lo spettaccolo, e partecipava lui stesso al "gioco" Non è venuta malissimo, anche perché il resto dell'avventura e il dungeon l'avevo inventato io... Ho anche giocato un'avventura che invece era l'adattamento del film "il prescelto", con quale lievissima modifica (sul finale ad esempio)... ma non avendolo visto prima non è stata male neppure quella... Insomma, tutto dipende da come viene fatta la cosa...un conto è l'ispirazione o la trasposizione, un conto è il plagio spudorato solo perchè "è bello"
arcidruido preto Inviato 27 Marzo 2008 Segnala Inviato 27 Marzo 2008 wow il prescelto gran film da cui prendere aspirazione... per quanto riguarda 300 non ci crederai ma anche a noi è capitato di far parte di un'armata di 300 nani contro un esercito immenso di non morti... ma la ta è ancora più plagio del film. Cmq io sono a favore del prendere aspirazione dai film, anche se io preferisco i telefilm di gran lunga, ovviamente se si presenta uno goblin anziano con una spada laser mi arrabbio, ma mi è capitato di incontrare 4 genesi che erano identiche ai fantastici 4. Ma alla fine basta parlarne con il master e fargli notare il plagio con il tempo modifica le fonti da cui prende aspirazione:bye:
Tona Inviato 28 Marzo 2008 Segnala Inviato 28 Marzo 2008 Sono anch'io favorevole a prendere qualcosa dai film per trarne ispirazione, basta che questo non si trasformi in una campagna tutta incentrata sulla trama del film. Solo in quel momento si sbaglia, perchè per seguire la trama il DM lascia poco spazio ai giocatori che si ritrovano a fare solo quello che gli dice il DM.
Trashmaster Inviato 28 Marzo 2008 Segnala Inviato 28 Marzo 2008 Io ho sempre riscontrato il problema opposto, ovvero giocatori che vogliono fare azioni simili a quelle dei protagonisti di un film, primo su tutti imitare Legolas che scende una scalinata surfando su uno scudo e ammazzando orde di mostri...
Aerys II Inviato 29 Marzo 2008 Segnala Inviato 29 Marzo 2008 Io ho sempre riscontrato il problema opposto, ovvero giocatori che vogliono fare azioni simili a quelle dei protagonisti di un film, primo su tutti imitare Legolas che scende una scalinata surfando su uno scudo e ammazzando orde di mostri... E tu faglielo fare, solo che in fondo alla scalinata ci sarà un ogre con quindici livelli da barbaro, un'ascia vorpal e i talenti adatti a staccargli la testa con un colpo solo. Vedrai che poi preferiranno imitare Sam Gamgee.
Betch91 Inviato 29 Marzo 2008 Segnala Inviato 29 Marzo 2008 Essendo difficile avere sempre le idee giuste per quest e continuazioni si può prendere spunto da film e libri etc...però secondo me bisognerebbe avere un limite e non copiare spudoratemente
Reydan H. Walsh Inviato 29 Marzo 2008 Segnala Inviato 29 Marzo 2008 Il plagio non concordato coi giocatori è sempre seccante. D'altro canto è difficile fare avventure complesse senza pescare da qualche parte, ad esempio i miei PG stanno per partire alla ricerca di una "perduta Coppa della Vita, che può ridonare fertilità ai campi, sanare le ferite e redimere le anime corrotte".... già sentito eh? Io sarei per parlare con delicatezza col master (che è persona sempre sensibile) o, ancor meglio, alterare con le proprie azioni la trama per vedere se lui ti riporta alla trama del film (e li lo riprendi!!!!) o se ti segue.... in questo caso, schieriamoci con i persiani e vediamo che succede;-)
Karis Inviato 30 Marzo 2008 Segnala Inviato 30 Marzo 2008 Prendere ispirazione è normale e comprensibile...anche accettabile. Però è un po' deludente ritrovarsi per giocare a D&D e finire per ruolare la battaglia delle termopili, direi quasi seccante. Penso che dovreste parlare con il vostro DM, molto dolcemente, e fargli capire qual'è il problema e che tipo di avventura preferireste. L'idea di Reydan H. W. di cercare di distorgere un po' la trama è ottima, ma temo che prima o poi dovrete essere più diretti... Buona fortuna!
Helldragon Inviato 30 Marzo 2008 Segnala Inviato 30 Marzo 2008 Io quando masterizzo una partita cerco sempre di creare qualcosa di originale. Se poi mi capita di aver preparato per sbaglio una trama simile a qualche libro o film famoso mi rodo le mani (per fortuna non succede spesso ). Prova a far capire al dm che è molto più divertente giocare un'avventura completamente nuova.
Harlan_Draka Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 io non lo vedo così frustrante una campagna o sessione con trama "famosa"... se poi il master vi permette di modficarla che ve frega? E tu faglielo fare, solo che in fondo alla scalinata ci sarà un ogre con quindici livelli da barbaro, un'ascia vorpal e i talenti adatti a staccargli la testa con un colpo solo. Vedrai che poi preferiranno imitare Sam Gamgee. e per quale motivo appare un ogre di quel tipo dal nulla? per una vendetta infantile del master?
Aerys II Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 e per quale motivo appare un ogre di quel tipo dal nulla? per una vendetta infantile del master? Non lo vedrei come "vendetta infantile", quanto come "adeguarsi ai tempi": è facile fare i PP o gli spacconi in mezzo a una banda di coboldi, ma come il giocatore potrà fare lo spaccacu|i col suo skater hollywoodiano dalle orecchie a punta, così il Master potrà togliersi qualche soddisazione.
Harlan_Draka Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 Non lo vedrei come "vendetta infantile", quanto come "adeguarsi ai tempi": è facile fare i PP o gli spacconi in mezzo a una banda di coboldi, ma come il giocatore potrà fare lo spaccacu|i col suo skater hollywoodiano dalle orecchie a punta, così il Master potrà togliersi qualche soddisazione. belle soddisfazioni
Aerys II Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 belle soddisfazioni Scusa, rileggiti con calma il topic. Fatto? Bene. La questione posta da Trashmaster è questa: "Io ho sempre riscontrato il problema opposto, ovvero giocatori che vogliono fare azioni simili a quelle dei protagonisti di un film, primo su tutti imitare Legolas che scende una scalinata surfando su uno scudo e ammazzando orde di mostri... :naughty:" Ora, affidiamoci a una fonte di informazioni talmente banale da essere al giorno d'oggi terreno comune per tutti noi, Wikipedia, e cerchiamo una definizione di problema. Ecco quindi che: "Un problema, comunemente inteso, è un ostacolo che rende difficile raggiungere un determinato obiettivo o soddisfare una certa esigenza, frapponendosi tra la volontà dell'individuo e la realtà oggettiva." La volontà dell'individuo in questione, Trashmaster, è giocare senza persone che facciano gli "skater hollywoodiani dalle orecchie a punta". La realtà oggettiva, è a quanto pare che Trashmaster ha giocatori che fanno gli "skater hollywoodiani dalle orecchie a punta". Il problema di Trashmaster, è dunque avere giocatori che fanno gli "skater hollywoodiani dalle orecchie a punta" quando ciò non è desiderabile ai fini della sua campagna. La soluzione da me proposta a questo problema è quella di lasciar fare gli "skater hollywoodiani con le orecchie a punta" ai suoi giocatori, ma adeguare avversari e situazioni al caso, in modo da far abbassare le alette ai giocatori, ed evitare situazioni che non vuole gestire. Dunque, dopo un paio di passaggi logici trascurabili, tipo l'assunzione dell'assioma "un Master frustrato non è un buon Master, ma non si può vietare troppo ai giocatori se si vuole continuare ad avere un gruppo", se mi stai davvero chiedendo, dopo aver letto il topic, capito il problema e fatto caso al mio breve (benché a parer mio inattaccabile) riassunto, se per me è o non è una bella soddisfazione quella di far incontrare di tanto in tanto un nemico degno di questo nome a un personaggio che più che un personaggio è una build, e lasciare che lo scontro si chiuda con il risultato dell'eliminazione del personaggio odioso allorché questo debba succedere (e attenzione che non sto parlando né ho mai parlato di uccidere il personaggio in modo arbitrario, ho parlato semplicemente di schierare di fronte a uno che fa il fighetto un nemico fighetto quanto lui), allora sì, secondo me è una bella soddisfazione. C'è un problema, io indico quella che secondo me è una soluzione. Non mi sembra questa cosa strana. P.S. Sentiti libero di sostituire pure a "skater hollywoodiani dalle orecchie a punta" un qualsiasi esempio di personaggio fastidioso in quanto copiato, banale, stereotipato e fighetto, ai fini della mia teoria questo non fa differenza.
Harlan_Draka Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 scusa ma da come hai scritto sembrava che il nemico gli apparisse davanti quando fa qualcosa che non ti piace
Avelyn Desbris Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 il mio banalissimo parere è che io sono convinto che la fantasia non sia infinita, ma sia comunque talmente ampia che ci si possa perdere in essa.... le citazioni o le ispirazioni o addirittura gli scopiazzamenti non sono un male, in quanto concorrono sempre al divertimento dei giocatori. Diventano negative quando sono accentuate: ad esempio far lottare 300 poveri guerrieri contro migliaia di barbari sarà una cosa inflezionata ancora per molti mesi, invece far lottare i pg contro 4 potenti png, di cui uno è un azer, uno è uno psionico che usa invisibilità, uno è un golem di pietra e uno è etereo (non saprei come rendere lo gommosità) è un qualcosa che rischia di essere un'azzardo..... invece far avvenire una battaglia dove i nemici attacchino in groppa ad elefanti (tipo cartaginesi) potrebbe essere un qualcosa che alcuni giocatori vedranno come una citazione, ed altri non riconosceranno nemmeno pur divertendosi. In sostanza la tecnica migliore è prendere spunto da eventi di cui si è persa memoria cinematografica (la storia ne è comunque piena) o da film, passioni fumetti di fascia alternativa.......
Aerys II Inviato 5 Aprile 2008 Segnala Inviato 5 Aprile 2008 @Harlan: Allora mi ero spiegato male... Credo che sia uno dei principi fondamentali per un Master, quello di essere Giusto, e situazioni alla "Oooops, sei morto!" mi sembra proprio che non lo siano. @Avelyn: Alludi alla JLA, eh? Scherzi a parte, chiaro: parte della bravura di un narratore sta nel rubare spudoratamente idee senza farsi pizzicare, e facendo in modo che quando viene pizzicato la gente dica "To', una citazione!" invece che "Ma è uguale a quella vecchia storia!!!"
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