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[Vampire Dark Ages] Decadence of Rome 999 D.C.


DM84

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Inviata

Roma, una terra che ha dato il nome ad un impero, arrivato alla sua apoteosi, poi crollato ed infine diviso e ora dopo che Carlo Magno nella notte del natale dell'800 fece si che nascette il suo impero carolingio.. ora a Roma vige il Sacro Romano Impero, la chiesa domina su tutto e tutti e ogni piccolo atto di eresia è punito con la santa inqusizione.

-Il mondo umano ha portato Roma nella storia, anchio per cuor mio appoggiai la mia fedele Sparta fino alla fine del suo tempo. Una persona nota a solo Noi, mi ha commissionato un grande e doveroso compito, quello di guidare Roma nella storia per eterno, nel bene e nel male. Roma ha scritto la storia fin a ora e la scriverà per sempre! Sia sempre lodata! e in coro gli anziani ripeton questa frase.. da una porta in questa stanza, illuminata solo da candele e poco altro, compare una persona nota come Leonida ed esordisce "grazie a voi della lode che mi avete posto! Benvenuti a voi tutti vampiri facenti parte di ogni nostro status" cammina verso il suo trono d'oro rialzato, si siede, una persona le alza il suo mantello per non calpestarlo.. Che si accendino tutti i candelabri, che inizi la festa, che inizi l'anno domini che porterà la mia Roma nella gloria eterna!"

Dopo aver detto ciò delle persone con dei violini, alcuine con arpe suon canti melodici spartani in onore di Roma..

Una donna in armatura antica, raffinata, stupenda ed elegante, durante l'inno, cammina verso Leonida,nella stanza immensamente decorata ed illuminata, e porta una pergamena alla sua immane presenza. Leonida riceve e ringrazia.

Si alza dal suo trono, apre il foglio di pergamena, la musica si zittisce, è così che:

"21 settembre 999"

Oggi inizio dell'autunno sarà anche la presentazione ufficiale a voi tutti dei nuovi abbracciati sia in nostra terra romana che sia tutti quelli che hanno viaggiato fino ad noi per porre fede eterna a Roma. - che la porta maestra ornata in oro, argento e diamanti si apra e dia cospetto a tutti noi del nuovo generato.

Così sia..

In coro le persone che hanno giurato fedeltà al nuovo principe rispondono nello stesso termine con cui ha finito di leggere ciò: "Così Sia"

le porte della stanza maestra si aprono e delle nuove candele illuminano le scale che salgono verso la superficie sovrastante, una persona invita con un battito di mano a iniziare la discesa e la relativa presentazione alla sua maestà Leonida di Sparta.


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Inviato

Il vampiro scese lentamente le scale,

indossava una pesante armatura e dietro la schiena era legato un enorme spadone.

Ha coprire la schiena si trovava un mantello purpureo che arrivava fino ai piedi, con ricamato sopra uno stemma: Due lupi sulle zampe posteriori con in mezzo una grossa spada.

Torreggiava su molti dei presenti grazie alla sua altezza e alla grandezza del suo fisico.

Fieramente scese le scale a testa alta, con gli occhi azzurri fieri incorniciati da lunghi capelli neri.

Teneva sotto il braccio destro un elmo, con fare militare.

Arrivato di fronte a Leonida si inginocchiò poco distante in segno di rispetto e proferì poche semplici parole

"Il mio nome è Lucrezio Caro, comandante del Castel Franco a Nord-Est di qui e amministratore dei villaggi della valle sottostante. Al suo servizio"

detto ciò chinò ancora un poco il capo in segno i saluto, si alzo in piedi e fece un ultimo inchino per poi fare qualche passo all'indietro e spostarsi di lato.

La sua presentazione era stata fatta. Ora aveva altre cose a cui pensare

Inviato

Una giovane ragazza scende silenziosa le scale, il corpo minuto, i tratti mediorientali, la carnagione scura, occhi neri e molto truccati. Una lunga treccia di capelli neri e lucidi le avvolge il capo in un disegno spiraleggiante.

Una semplice tunica rosso sangue, a maniche lunghe e larghe, scende fino ai piedi, una mano a reggere leggermente sollevato un lembo del vestito per non inciampare lascia intravedere dei morbidi saldali. Il suo sguardo è malizioso ma controllato.

Raggiunge con passo aggraziato il trono, fa un inchino delicato e rispettoso e con voce calda e controllata: <Rasothis al vostro servizio> senza aggiungere altro ma con un'occhiata conturbante carica di promesse...

Inviato

Un uomo alto circa 1 metro e 70, dalla carnagione scura e con gli occhi e i capelli neri comincia a scendere le scale, cammina a testa alta e suo suo volto spicca un sorrisetto divertito. Il suo movimento è fluido e mostra una grazia non indifferente nel modo di camminare, è vestito con degli abiti bianchi, un pantalone molto aderente ed una fascia che gli avvolge il busto e la spalla destra fissata con una spilla, anche questa molto aderente.

Scende le scale lentamente gustandosi gli sguardi degli astanti, come se gli facessero enormemente piacere, siano sguardi di ammirazione o di astio. Una volta arrivato davanti al principe chino il capo socchiudendo un attimo gli occhi

"Sakioh per servirvi"

poi rialzo la testa e mi allontano con la stessa camminata

Inviato

Cornelio Policato

Sakioh non fece in tempo a uscire dalla zona avanti il trono, che un grosso vampiro avanzava ricurvo su se stesso con passo celere e per nulla cadenzoso.

Il suo corpo era vestito di laceri e unti stracci, una volta di color sabbia; non indossava calzature, e lo sporco si era infiltrato tra le lunghe e malcurate unghie delle mani e dei piedi.

Sulla schiena pendeva, ciondolante ma per nulla rumorosa, una pesante e ingombrante ascia ad un taglio.

Mentre avanzava, la sua testa rimaneva coperta da un lungo cappuccio facente parte di uno scuro e pesante mantello parzialmente ricoperto di una sostanza unta e maleodorante, sfilacciato alle estremità.

Nonostante la copertura data dalle vesti, si potevano notare le vistose cicatrici che ricoprivano abbondantemente la parti del corpo scoperte: per lo più e con ogni probabilità sembravano essere segni e lividi, resi indelebili dall'effetto dell'abbraccio: bruciature, tagli e colpi dati da oggetti contundenti.

Una volta avvicinato frettolosamente al trono, sembrava titubare nel mostrare il suo volto. Le mani rimasero come aggrappate al cappuccio, mentre a scatti indugianti scopriva sempre più la nuda pelle talmente bianca che sfiorava la trasparenza.

Un ghigno, un grottesco sorriso che nulla aveva a che fare con sentimenti umani come gioia o divertimento percorreva due guance scomposte e disallineate. Le cicatrici di profonde ferite, vistosamente rimarginate a fatica, sfiguravano quello che una volta doveva essere stato un volto umano. Gli sbarrati occhi erano percorsi da piccole e pallide vene, e il cranio nella sua complessità sembrava più un uovo spaccato che una sfera o un ovale, mentre qualche sparuto capello sopravvissuto da chissà quale esperienza ciondolava sulla testa.

Una voce sinistra e sibilante squittiva fulminea dalla bocca quasi priva di denti:

<<Corrrnelio>>

Il tremore della voce la rendeva difficilmente udibile agli altri vampiri presenti alla cerimonia.

<<Io mi chhhiamo cosssssì>>

Con un impercettibile movimento si ricoprì, per poi assumere un'andatura più svelta verso il muro a lui più vicino, senza però abbandonare quel suo passo zoppicante e quel curvo portamento.

Inviato

A scendere questa volta le scale era un ragazzo, non dimostra più dei 16 anni, ma il suo sguardo lascia intravedere anni di esperienza. Indossa una lunga veste nera da studieso e tiene stretto fra le mani un libro rilegato in pelle rossa. Sul naso due piccoli occhiali tondi comprono gli occhi azzurri. I biondi capelli lunghi e incolti coprono gran parte della schiena. La sua pelle è a dir poco cadaverica e profonde occhiaie ne segnano il viso.

Arrivato dinnanzi all'imperatore fece un leggero inchino in segno di rispetto mentre i suoi occhi guardavano fissi nel vuoto, immersi nei suoi pensieri.

"Mi prosto a voi e le offro le mie conoscenze..."

La sua voce suonava leggera, quasi femminile ma con un tono inquietante.

Si rialzo lentamente e con passo svelto raggiunse gli altri vampiri appena abbracciati.

Inviato

Alessi avanza con passo deciso e lo sguardo deciso, osservando uno ad uno tutti i presenti; vestito con una tunica semplice, l'uomo appare sui 30 anni, all'incirca; difficile dirlo, visto che tra i folti capelli scuri fanno capolino alcune ciocche grigie. Di corporatura snella e lineamenti taglienti, passa con fare deciso e rapido fino a giungere al cospetto di Leonida; se prima aveva osservato ogni presente in sala con sguardo indagatore, adesso di fronte a quel Signore Alessi teneva il capo chino, e lo sguardo a terra. Senza alzare gli occhi, pronuncia:

"Rispondo alla Vostra chiamata, mio Signore"

Subito dopo si fa da parte, raggiungendo gli altri "neonati".

Inviato

L'uomo si mosse lentamente di lato.

Si avvicinò all'uomo che si era presentato come Cornelio

*Sembra pazzo, bene. I pazzi sono quelli più facili da usare*

Arrivato a fianco a lui fece un cenno con la testa e sussurrò alcune parole

"Salve, il mio nome è Lucrezio Caro, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti, sei interessato alla proposta?"

Inviato

"molto bene" così esordisce Leonida guardando uno ad uno i nuovi abbracciati che si son presentati alla sua corte vampirica nella sua Roma.

Dopo che Leonida finisce la sua fine del suo discorso a tutti,da una porta ad arco che si trova a lato della stanza, una figura femminile, alta 1.80, bionda, capelli lunghi, occhi azzurri, vestita totalmente di nero con bordature d'oro,esordisce "è tempo che il primo vento autunnale sancisca il futuro di roma imperiale ", rompe il silenzio creatosi e attira la sua attenzione maestra.

Mentre si avvicina al trono del principe la donna indica con una mano, una figura a voi nota come un servo che, scendendo dalle scale porta come dono al nuovo principe la sua armatura antica spartana con relativa spada. "Questo è il dono che noi, facenti parte del Sacro Romano impero abbiam pensato per lei, nuovo principe della Roma Eterna". La figura che prima le aveva alzato il mantello va dal servo e ringrazia e le porta al suo cospetto tale dono. Leonida ringrazia la lei vestita di nero. "a chi devo tale dono" chiese.. Lei rispose: "Ottone II, principe" è così che io, Constance, alsaziana, clan ..., (lo dice molto a bassa voce), mi son incaricata di portarvi tale dono e ti portarvi immane rispetto diffronte a tanta maestosa grazia. "Maestà"e si pronta davanti a lui inginocchiandosi.

Leonida a questo punto si alza, prende la spada e instituisce a lei la carica di cavaliere imperiale. "Benvenuta tra noi". ritorna sui suoi passi e si siede sul suo trono.

Constance si alza, ringrazia dicendo "Son lieta che lei, Leonida mi voglia come sua guardia reale" e si mette a si mette in disparte osservando da subito i nuovi abbracciati.

"Che sii questa prima notte autunnale una notte di santa festa"... "si rallegri Roma difronte a voi nuove creature della notte e a me nuovo principe indiscusso di Roma Imperiale!"

una volta che tutto tace una leggera melodia a base di violini ed arpe risuonan nelle stanza, un incantevole melodia da creare quel sottofondo irreale di questi tempi.

Inviato

*Ma che bella vampirella... chissà se è disposta a farsi penetrare dai miei canini, e anche da qualcos di meglio!*

penso sornione quando si fa avanti la donna.

poi quando comincia il suono di violino

"Finalmente comincia la festa, chissà se c'è qualcosa da mangiare"

dico guardando con avidità i presenti, soprattutto le donne

Inviato

"Salve, il mio nome è Lucrezio Caro, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti, sei interessato alla proposta?"

Cornelio si voltò dritto verso il suo interlocutore. La sua alta statura e la possente corporatura erano contenute a fatica da quella sua goffa posizione.

Il suo dito indice si portò sulla screpolata bocca:

<<Shhhhhhhhhhhh! Lo ssenti anchhhe tuuu? Nnnno. Tu non lo puoiiissssentiiiire...>>

Rivolse così lo sguardo nuovamente verso i presenti, almeno all'apparenza....

Inviato

Lucrezio si portò una mano alla testa e scosse leggermente il capo

*è più pazzo di quanto pensassi*

Si rimise composto e rispose

"mh, non sento nulla. se comunque è interessato alla mia proposta mi può trovare a Castel Franco, a due miglia a nord-est da qui circa. Sa, possiedo terre e un maniero, ci potrebbero essere cose che le interessano. ora se vuole scusarmi..."

Detto questo si allontanò alal ricerca di colei che si era presentata come Constance.

Attraversò la sala con passo fiero e altezzoso, senza badare troppo a ciò che gli capitava intorno

Inviato

Guardai tutti i partecipanti alla festa con sguardo indifferente

*bene bene bene... guarda quanta gente interessante... forse qualcuno di loro mi può aiutare....*

Mi diressi verso un'angolino tranquillo e aprii il mio libro...

Per un'attimo, un solo attima i miei occhi divenero vitrei e bianchi e continuai a leggere tranquillamente...

*E ora vediamo un po' chi fa al caso mio...*

Per Narratore:

Spoiler:  
Sfrutto la disciplina Auspex, esattamente l'abilità chiamata Percezione dell'Anima. Ho Percezione (XXX)[3] e Empatia (-)[0]. Vorrei sapere le auree dei nuovi arrivati inoltre fingo solamente di leggere mentre scruto la folla intorno a me.
Inviato

Constance quando gli si vede avvicinare quella figura maschile vestita di bianco, pantalone attilato, al primo pensiero "questo viene da oriente".

Appoggia le spalle al muro, il suo mantello nero è un tutt'una ombra e le si vede solo i lineamenti d'oro che cottradisgue il suo vestiario. la sua elsa riflette la luce proveniente dalle candele sovrastanti.

"poi si tranquillizza un poco eh si... e.. voi cosa desiderate ?" dinnanzi a lei ora ci sono 2 figure maschili, uno scuro di pelle, l'altro un nobile, a prima vista almeno.. "chi siete voi prima di tutto? siete qua per offrirmi qualcosa di nuovo oltre a quello che gia in questa santa notte ho ottenuto?"

... intanto nella sala arriva anche altra gente, uno di questi, un signorotto a vedere dal vestito e dallo stemmo sicuramente francese, si presenta come Raphael Dumont, clan .... e afferma: "il nosto casato in terra di Francia porge a lei nuovo Principe, un dono rappresentato in questo quadro rappresentando la santa incoronazione di Carlo Magno."

Leonida ringrazia ed accenna: "Benvenuto anche a lei alla mia corte". Vedete che il suo servo riceve il quadro e lo appoggia li a lato.

Raphael si inginocchia come segno di rispetto e si mette a lato e con uno squardo ammicante guarda Constance, che essendo presa dalla figura a lei avvicinata non prende in alcuna considerazione la sua presenza.

Inviato

Finii di scrutare la folla e chiusi il libro. Mi avvicinai ai due vampiri che parlavano da soli.

"Perdonatemi... ho casualmente sentito i vostri discorsi ed'ecco... forse potrei aiutarvi se sapessi di cosa si tratta... il mio nome è Giacomo, della famiglia Spatafora... e voi siete Lucrezio... del clan Brujah vero? Mentre lei è...

rivolgendomi all'altro vampiro

"Cornelio... del clan Malakavian... bè piacere a entrambi io appartengo al clan dei Cappadocii e se volete posso aiutarvi signori... se vuoi aiutate me... diciamo... un piccolo scambio di favori non lo trovate giusto?"

Guardai con un sorrisetto confidenziale i due attendendo una risposta...

Inviato

Il brujah guardà l'essere che gli si era appena presentato

*mpf, cappadoci, no ho molta scelta però*

"mh, la proposta è interessante senza dubbio, stavo recandomi da Constance per discutere con lei del problema visto che potrebeb riugardare tutta la città, se è disposto ad aspettare un secondo torno subito, oppure può venire con me"

detto questo andò verso la donna e fece un piccolo inchino

"il mio nome è Lucrezio, del Clan Brujah, avrei bisogno di scambiare due parole con lei Milady. Si tratta del mio progenitore. Può darsi che abbia già capito cosa intendo se è al corrente degli affari cittadini"

Inviato

Il suo sguardo femminile passa dalla carnagione scura a quella persona di carnagione bianca che si è avvicinata poc'anzi..

"effettivamente mi hanno messo al corrente di quanto è accaduto in questo ultimo periodo qua a Roma" inoltre "la mia unica fede è sotto la sua unica e spettabile maestà di Leonida, principe e rispondo solo a suoi ordini. Se le dovesse servire una mano per qualcosa prima di chiedere direttamente a me dovrete voi chiedere questo favore a Lui. dall'altro canto "Son felice in caso di necessità di collaborare con uno del suo clan, un brujah per l'appunto"

solo per lucrezio

Spoiler:  

Riguardo alla cosa del tuo sire, la sua maestà, nonchè principe di Roma, Leonida, sò che in tempi recenti lo ha appoggiato pienamente per fronteggiare un pericolo, un grave pericolo per la nostre stirpe. Può darsi che sia anche per questo che il mio principe d'Alsazia mi ha fatto mandare in supporto a Roma

Una volta che Constance ha illustrato quanto sà a Lucrezio, vedete che Raphael si avvicina a lei, si inginocchia, le fa il baciamano e si presenta Raphael Dumon, clan Toreador. Constance gli fa cenno, una volta alsatosi che riprenderanno il loro possibile discorso in un altra sala una volta che i nuovi abbracciati avranno lasciato la suddetta sala.

Raphael fa un cenno di sì con la testa e se ne và salendo le scale.

Il suo sguardo femminile, accattivante e quant' altro si dirige senza ombra di dubbio sulla persona scura di colore a lei presentata attendendo che codesta persona gli illumini il perchè di sua presenza.

Leonida nel frattempo guarda compiaciuto la cosa ed è stupefatto del tutto, una volta sorseggiato e bevuto nutrimento dal calice d'orato, indica il cielo ed afferma: "Sia gloria a Roma!"

Inviato

Dopo aver ascoltato il brujah fece un inchino

"allora con permesso Milady"

Si avvicinò quindi a Leonida, e g,iuntò fin lì, si inginocchiò fino a terra e con la testa sempre china disse

"Sua Maestà Leonida, le chiedo udienza per poterle esporre una questione di massima urgenza che riguarda il mio clan"

Inviato

con uno sguardo dell'occhio quarda andar via il toreador Raphael. Esamina la persona che sta parlando con Constance e è molto turbato dalla sua presenza (parla di Sakiho),

nel frattempo quando lucrezio gli si pone davanti dicendo ciò e chiedendo un udienza..

prima finisce di bere dal calice, lo appoggia,ti guarda e afferma "in questo periodo non ho tempo da perdere in queste cosucce di poco conto soprattutto di questa Roma, che viaggia sulle preoccupazioni d'oggi e di un domani molto incerto." Prossimamente magari troverà da solo le sue risposte. Piacere di averla conosciuta in via diretta Lucrezio, brujah.

poi fa cenno al suo servo di appendere ad un muro il quadro regalato dal toreador con la raffrigurazione dell'incoronamento di Carlo Magno qua a Roma avvenuta quasi 200 anni fà e dice anche di portar nella sua camera l'armatura antica con anchesso legato il necessario.

Inviato

"allora prendo congedo Sire"

*benissimo, almeno mi sono fatto notare e sa che c'è qualcosa che non và. è già un inizio, torniam dai futuri alleati*

detto ciò tornò indietro dopo essersi inchinato di fronte a Leonida verso il cappadocio

"bene cappadocio, che ne dici di tornare dal Malcavo farlo ragionare? così da poter parlare bnee dei nostri "favori"?"

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