[Vampiri] Vladimir

[LaereX]

Guardo la mia compagna con occhi sbalorditi "non ne ho idea ma ho la sensazione che non sia niente di buono"

"Ehi muto sbrighiamoci a sollevare questo coperchio"

[Vladimir Rustovitch]

lentamente il coperchio della bara si sposta permettendovi di spostarlo lateralmente e rivelare il contenuto della bara

tra le ombre e i guizzi di luce delle torce appese notate tutti un uomo dall'aspetto anziano una corona sulla testa la pella è raggrinzita come quella di una mummia e bianca come il marmo gli occhi sono chiusi. la puzza di morte si espande nell'aria come una nube forse tossica per i mortali ma per voi totalmente innocua tra le mani sul petto ha un grosso scettro d'argento e tempestato di zaffiri il cui blu acceso illuminato dalle torce emana una radiazione blu sul viso dell'uomo

[LaereX]

"Forse è il caso di rimettere tutto a posto e di trovare un modo per uscire di qua che ne dite?"

Osservai i miei compagni aspettando una risposta

[viridiana]

"Forse è il caso di rimettere tutto a posto e di trovare un modo per uscire di qua che ne dite?"

Osservai i miei compagni aspettando una risposta

"direi di farlo anche alla svelta...."

[BomberDede]

annuisco a mi avvicino all'ingresso crollato cercando di capire se sia possibile spostare le pietre o se è un compito troppo arduo

[Vladimir Rustovitch]

la scala che vi ha condotto qui ormai è totalmente ricoperta dalle macerie ci andrebbe fin troppo tempo per liberarsi passando di lì . ma prima qualcosa era qui con voi ed in qualche modo è uscito...

[BomberDede]

Giro per la stanza tastando le pareti,

MI avvicino poi alle tombe e, in quelle aperte, tocco il fondo cercando eventuali passaggi segreti

[Vladimir Rustovitch]

un rumore vuoto ad un certo punto attira la tua attenzione una sezione del muro pare essere cava. altro però attira la tua attenzione la mummia che prima era sdraita nella sua fredda tomba ora si alza guardandosi intorno non pare nemmeno degnarvi di tanta attenzione lentamente la pelle tirata sui muscoli acquista colore ma rimane sempre pallida come il marmo, ci impega dieci lunghi secondi a notarvi vi rivolge la parola con voce rauca e remota <chi siete o voi che profanate la mia dimora?>