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La gestione del Party - Rapporto tra Master e Giocatori


Messaggio consigliato

Esattamente perchè se il master ed i giocatori disquisiscono su regole e svolgimento della campagna si perde l'interpretazione? Un po' come dire che se sono amico di un professore, agli esami consegno in bianco. Ma per favore!

Se un giocatore vuole interpretare interpreterà anche se il master è il suo migliore amico, e se non gli va lo farà comunque poco o niente.

Vedo che mi sono spiegato male .Vediamo di farti capire meglio.

E ovvio secondo il mio parere che se conosco i pg essi tenderanno ad essere un po meno gdr (un pò non che non fanno piu gdr) per me bisogna essere piu distanti possibili per avere una campagna il più pulita possibile , poi una volta finità la sessione si ritorna amici. io sono dell'idea che bisogna essere formali quando si gioca.

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Vedo che mi sono spiegato male .Vediamo di farti capire meglio.

E ovvio secondo il mio parere che se conosco i pg essi tenderanno ad essere un po meno gdr (un pò non che non fanno piu gdr) per me bisogna essere piu distanti possibili per avere una campagna il più pulita possibile , poi una volta finità la sessione si ritorna amici. io sono dell'idea che bisogna essere formali quando si gioca.

Da esperienza mia che masterizzo , penso che bisogna essere un po democratici , ma non troppo .Mi spiego.

Ok va bene discutere con i pg e costruire la campagna insieme ( se no si anniano e dopo 1 mese si ri fa da capo).

Ma penso che bisogna essere duri nel senso che se i pg tendono ad avere troppa confidenza con il master addio gdr e si combatte e basta.

Quindi io sono per il 25% DDD e 75% tirannia illuminata

Finora hai detto che la confidenza con il master danneggia l'interpretazione, ma sono ancora curioso di saperne il perchè.

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forse perchè shuruppak pensa che un rapporto troppo amicale faccia diminuire un approccio "serio" e impegnato al gioco in favore di uno più divertente e ludico... è così?

comunquessia...

personalmente sono molto d'accordo con Godric quando dice che le due figure (master e giocatore) sono egualmente importanti e necessarie per il gioco e che senza PG tutto è vuoto. Anch'io credo che ci debba essere uguaglianza tra Master e giocatori...ma un'uguaglianza di dignità, non di potere.

Io la vedo così: quando i giocatori accettano di giocare l'avventura di un Master accettano la sua autorità e il suo potere decisionale assoluto. Quando un Master si rende disponibile a masterizzare un'avventura a dei giocatori accetta di mettersi del tutto al servizio loro e del loro divertimento (e in questo concordo molto con l'ultima frase di randyll).

Io non appoggio il metodo democratico perchè per quanto il divertimento sia di tutti (anzi: il divertimento per me è principalmente dei giocatori, il master non è lì per divertirsi ma per divertire e trarre semmai soddisfazione dal divertimento dei suoi giocatori) il DM è la figura che si prende la responsabilità di divertire tutti al meglio e con obiettività, quindi deve avere il potere assoluto di decidere le scelte che più si confanno al suo stile e al divertimento collettivo anche laddove magari inizialmente possano sembrare avverse ai PG.

Il suo ruolo è un ruolo che lo pone automaticamente al di sopra, sia in senso politico che in senso culturale. Per questo secondo me il master perfetto dovrebbe essere davvero superiore in esperienza e cultura (e conoscenza delle regole) rispetto ai propri giocatori. Se non lo è si può rischiare un contrasto tra la persona del master ed il suo ruolo.

In questo caso, per come la vedo io, il discorso di Machiavelli è molto calzante per un paragone Master/capo politico ideale. Purtroppo (o per fortuna) il regolamento del forum non mi consente di proseguire oltre nell'approfondire questo aspetto perchè rischìererei di dover parlare di politica vera e propria.

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forse perchè shuruppak pensa che un rapporto troppo amicale faccia diminuire un approccio "serio" e impegnato al gioco in favore di uno più divertente e ludico... è così?

Io non credo sia così automatico che se c'è un rapporto amichevole si perde serietà...io penso che la serietà non è direttamente proporzionale al rapporto amichevole

comunquessia...

personalmente sono molto d'accordo con Godric quando dice che le due figure (master e giocatore) sono egualmente importanti e necessarie per il gioco e che senza PG tutto è vuoto. Anch'io credo che ci debba essere uguaglianza tra Master e giocatori...ma un'uguaglianza di dignità, non di potere.

Sono due punti di vista rispettabili,ma se il potere si concetra troppo nelle mani di una persona,è più probabile che salga il malcontento tra i giocatori che potrebbero sentirsi sminuiti e poco importanti.

Io la vedo così: quando i giocatori accettano di giocare l'avventura di un Master accettano la sua autorità e il suo potere decisionale assoluto. Quando un Master si rende disponibile a masterizzare un'avventura a dei giocatori accetta di mettersi al servizio loro e del loro divertimento (e in questo concordo molto con l'ultima frase di randyll).

Io non appoggio il metodo dempocratico perchè per quanto il divertimento sia di tutti (anzi: il divertimento per me è principalmente dei giocatori, il master non è lì per divertirsi ma per divertire e trarre semmai soddisfazione dal divertimento dei suoi giocatori)

Sembra che tu prenda la figura con il Master come se fosse un lavoro retribuito,se non si diverta per me è un problema :think:

il DM è la figura che si prende la responsabilità di divertire tutti al meglio e con obiettività, quindi deve avere il potere assoluto di decidere le scelte che più si confanno al suo stile e al divertimento collettivo anche laddove magari inizialmente possano sembrare avverse ai PG.

Il suo ruolo è un ruolo che lo pone automaticamente al di sopra, sia in senso politico che in senso culturale. Per questo secondo me il master perfetto dovrebbe essere davvero superiore in esperienza e cultura (e conoscenza delle regole) rispetto ai propri giocatori. Se non lo è si può rischiare un contrasto tra la persona del master ed il suo ruolo.

Mah...io faccio il Master ma spesso i miei giocatori sanno le regole meglio di me...ma nessuno ha mai riscontrato questo contrasto.

Nel tuo discorso,dimmi se mi sbaglio,emerge che se il Master non è adeguatamente preparato non può farlo o i giocatori non lo devono riconoscere come tale.

In questo caso, per come la vedo io, il discorso di Machiavelli è molto calzante per un paragone Master/capo politico ideale. Purtroppo (o per fortuna) il regolamento del forum non mi consente di proseguire oltre nell'approfondire questo aspetto perchè rischìererei di dover parlare di politica vera e propria.

Ma dipende da come ne parli;-)

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dal canto mio io sono 40% tirannia illuminata e 60% corte suprema.

il mio stile i masterizzazione è dovuto anche all'inesperienza di alcuni giocatori i quali preferiscono(mi hanno detto) come masterizzo. per il dialogo e le proposte ne possiamo parlare fuori dalla sessione...

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Da me funziona Corte Suprema al 70% e Tirannia Illuminata al 30%...

Sono io il Master del gruppo e per tenere a bada 8 PG di livello completamente diverso pilotati da 8 giocatori che vanno dal novizio all'esperto tra cui una giocatrice Austriaca senza che la storia ne risenta ho bisogno di più ORDINE E DISCIPLINA possibile.

I giocatori questo lo capiscono e lo accettano di buon grado.

In 6 anni di 3.5 nessuno ha mai abbandonato il gioco per motivi di incongruenze di idee col Master.

Io sono soddisfatto dei miei PG e loro del Master.

Non serve altro.

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Io non credo sia così automatico che se c'è un rapporto amichevole si perde serietà...io penso che la serietà non è direttamente proporzionale al rapporto amichevole

Infatti, neanch'io. ;-)

dipende tutto dal perchè si gioca e da come si decide di giocare.

Sono due punti di vista rispettabili,ma se il potere si concetra troppo nelle mani di una persona,è più probabile che salga il malcontento tra i giocatori che potrebbero sentirsi sminuiti e poco importanti.

se però quella persona usa il suo potere al servizio degli altri, questi non dovrebbero sentirsi "sminuiti"...

... è anche una questione di ordine e di fiducia: se i giocatori si fidano del DM dovrebbero lasciare che lui gestisca l'avventura a modo suo. Il master ovviamente non deve abusare di tale potere per "spadroneggiare" sui giocatori o per atteggiarsi a "quello più importante". e dovrebbe comunque prestare attenzione a eventuali pareri o critiche... ma se tutti pretendono di gestire l'avventura a modo proprio secondo me aumentano molto i rischi di ottenere continui contrasti e confusione.

Sembra che tu prenda la figura con il Master come se fosse un lavoro retribuito,se non si diverta per me è un problema :think:

probabilmente hai ragione, sì, tendo a prendere il ruolo del master fin troppo seriamente.

Per me è così, si tratta di un lavoro di grande impegno e responsabilità. Poi naturalmente dipende a che livello si gioca è perchè si gioca...

ma personalmente quando masterizzo non lo faccio per divertirmi con gli amici ma per trarre soddisfazione da un "lavoro ben riuscito" che misuro dalla bella storia creatasi e soprattutto dal livello di apprezzamento e divertimento dei giocatori...sono consapevole che è un ottica un po' estrema...

Mah...io faccio il Master ma spesso i miei giocatori sanno le regole meglio di me...ma nessuno ha mai riscontrato questo contrasto.

Nel tuo discorso,dimmi se mi sbaglio,emerge che se il Master non è adeguatamente preparato non può farlo o i giocatori non lo devono riconoscere come tale.

Anche alcuni dei miei giocatori sanno le regole meglio di me e talvolta io stesso chiedo loro suggerimenti sul come funziona la tal regola...

non voglio dire che se il master non è adeguatamente preparato non può farlo, altrimenti quasi nessuno potrebbe iniziare a masterizzare. Dico solo che, secondo me, il Master Ideale dovrebbe preferibilmente essere più esperto e colto dei suoi giocatori, poichè questo coincide (cioè va nella stessa direzione) con il ruolo che va a ricoprire, il ruolo di qualcuno che ha in mano il potere e che lo usa per proporre agli altri un'avventura gestita anche in base alla sua cultura, alla sua esperienza e al suo buon senso. Se ciò è molto lontano dalla realtà io credo che possa esserci il rischio che il suo ruolo di master e quindi la sua autorità non venga molto riconosciuta (è un rischio che può esserci, non che debba esserci per forza...dipende anche, come al solito, da con chi si gioca e dal perchè si gioca). Se il tuo master si rivela molto più inesperto e ignorante di te può esserci il rischio che tu sia più portato a mettere in dubbio la fiducia riposta nelle sue scelte...o no?

Ma dipende da come ne parli;-)

sì, lo so...ma non voglio rischiare infrazioni...

comunque il succo l'ho già accennato: secondo me un buon governante dovrebbe essere un po' come un bravo master: i cittadini/giocatori devono accettare la sua autorità ed il suo potere anche quando le sue decisioni sembrano non soddisfare i cittadini/giocatori stessi e lui deve accettare di lavorare con responsabilità completamente al servizio dei cittadini/giocatori anche quando questo diventa difficile o faticoso.

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Magnifico Sire, il fatto che il DM debba conoscere abbastanza bene le regole, è ovvio, credo... perché non conoscendole approfonditamente sarebbe difficile creare un'avventura e gestire bene il gioco...

Però non è detto che debba per forza superare i suoi giocatori. Se tutti hanno una buona conoscenza del gioco, anche se i giocatori conoscono meglio qualche regola del loro DM, loro non metteranno in discussione (se sono persone serie) le sue decisioni sull'avventura e quindi non penso che ci sarebbero problemi nel costruire un buon gioco...

Questo si adatta anche al tuo parallelismo con il governante. Deve essere saggio, colto esperto etc... e sono d'accordo, ma i cittadini non devono essere per forza inferiori a lui per poterlo accettare e rispettare (l'ignoranza del popolo diciamo che può favorire la tirannide di un uomo colto, ma non è che sia così bello se il master = tiranno e giocatori =ignoranti rispetto a lui)

Inoltre, il Master non deve essere una Corte Suprema Tirannica, per ottenere il loro rispetto ed evitare scomode interferenze nella gestione dell'avventura...

si potrebbe benissimo creare un amichevole rapporto di reciproche critiche/consigli.

Qui sta ai giocatori sapere che se vogliono un bel gioco, devono "fare i bravi" e non opporsi alle decisioni del DM (a meno che non vadano, magari per qualche errore, contro le regole) e tanto meno non dovrebbero mettersi a dare eccessivi consigli per lo svolgimento del gioco (se no se lo masterizzano da soli :-p).

Ovviamente, tutto Imho.

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Sì, hai ragione. Infatti non è affatto detto che dabba essere così (master più esperto dei giocatori). nè è affatto automatico che se non sia così il gioco venga male o i giocatori perdano fiducia nel master... quello che dico io è che idealmente sarebbe preferibile che sia così...e che se invece la situazione è tutto il contrario aumenta il rischio della perdita di fiducia....ecc...

comunque quello che dici è vero e perciò devo modificare il mio discorso sostituendo "è preferibile che il Master sia più esperto e colto dei suoi giocatori" (che può in effetti evocare l'errata idea di un tiranno colto che schiaccia le masse di semplici) con "è preferibile che il Master non sia più inesperto ed ignorante dei suoi giocatori".

Insisto ancora nel ricordare che si tratta (per me) di una visione ideale e non che debba per forza essere così.

Comunque c'è un altro aspetto da chiarire: il contesto.

Se parliamo di un normale gruppo di amici e di un gioco che ha lo scopo di divertirsi tutti insieme allora è chiaro che la questione si pone in termini molto più soffusi. I giocatori avranno normalmente età ed esperienza simili e comunque lo stile di gioco si basa su un rapporto amicale che rende tutto più "naturale".

Quando però io parlo di "Master e giocatori" penso a tutte le esperienza del GdR e quindi includo anche gruppi di giocatori molto disomogenei, o gruppi improvvisati, o gruppi con scopi più impegnati, penso alle associazioni ludiche, oppure ad altri ambiti come per esempio i tornei, le dimostrazioni, il gioco di ruolo nelle scuole...

Talvolta il Master deve rivestire un ruolo più "istituzionale" di quello assunto in un semplice gruppo di amici, e deve essere in grado di calzare bene questo ruolo.

Questo si adatta anche al tuo parallelismo con il governante. Deve essere saggio, colto esperto etc... e sono d'accordo, ma i cittadini non devono essere per forza inferiori a lui per poterlo accettare e rispettare (l'ignoranza del popolo diciamo che può favorire la tirannide di un uomo colto, ma non è che sia così bello se il master = tiranno e giocatori =ignoranti rispetto a lui)

Su questo ti dò piena ragione. E ci mancherebbe!

Il parallelismo con il governante infatti lo vedo soprattutto nel campo dell'impegno preso (cittadini che riconoscono il potere e l'autorità e governante che si impegna a servire i cittadini) e non nel campo dell'esperienza e della cultura (alla faccia di Platone) anche perchè è impossibile (e non è neanche necessario) che un governante sia il meglio in tutti i campi del sapere.

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Beh, anche per me non è un lavoro, anche se ho detto che il master sta li prima di tutto per far giocare e divertire i proprio player.

Ma anche io, come per magnifico sire, ritengo che il miglior premio per il mio "lavoro" di preparazione sia trarre tanta (ma tanta) soddisfazione dal fatto che i player si sono molto divertiti, che si sono immedisimati perfettamente coi loro pg e con gli avvenimenti, che sono rimasti a bocca aperta durante un colpo di scena ecc ecc

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Da noi parlerei di Kurskocrazia illuminata.

Nel senso che in caso di diffcoltà ad iterpretare una regola, il master (parlo di kusrsk dato che il 98%delle campagne le masterizza lui) ha l'ultima parola in funzione dell'avventura. Un esempio tra tanti, l'ascia assurda e il pg con resistenza al fuoco. Ricordi, shar, che avevi pure detto "pensa all'assurdità, se io ho la resistenza al fuoco, posso immergere un nano nella lava tenendolo per un piede e poi tirarlo fuori senza che si sia cotto a puntino".

In condizioni come questa, il master decide, fermo restando che per la sessione dopo controlla dovunque, tra faq, forum e srd SE e COME funziona la regola.

imho che di Kurskocrazia si parli pure quando masterizza Shar: le regole sono quelle, ma in caso di dubbi si consulta prima kursk, poi il manuale :)

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Da noi parlerei di Kurskocrazia illuminata.

Nel senso che in caso di diffcoltà ad iterpretare una regola, il master (parlo di kusrsk dato che il 98%delle campagne le masterizza lui) ha l'ultima parola in funzione dell'avventura. Un esempio tra tanti, l'ascia assurda e il pg con resistenza al fuoco. Ricordi, shar, che avevi pure detto "pensa all'assurdità, se io ho la resistenza al fuoco, posso immergere un nano nella lava tenendolo per un piede e poi tirarlo fuori senza che si sia cotto a puntino".

In condizioni come questa, il master decide, fermo restando che per la sessione dopo controlla dovunque, tra faq, forum e srd SE e COME funziona la regola.

imho che di Kurskocrazia si parli pure quando masterizza Shar: le regole sono quelle, ma in caso di dubbi si consulta prima kursk, poi il manuale :)

Ho l'impressione che Kurskocrazia sia un filo esagerato... :rolleyes:

Voglio dire...

Il dicorso dei casi "dubbiosi" (o assurdi come quello di Shar e dell'ascia) è un fastidio per, credo, tutti i gruppi... la cosa migliore è decidere con giudizio (o a spanne o a c....asaccio)... poi, a sessione finita si spulciano i manuali... si cerano errata e faq... si spulcia il forum e si scassa alla community per avere altre mille nuove interpetazioni per poi decidere copn criterio dalal sessione successiva...

Quindi si discute... e questa a me sembra democrazia... solo che poi subentra il "ruolo del master" che DEVE gestire il gioco e quindi è ovvio che alcune decisioni siano prese da lui in modo "personale"...

Io la vedo così... e così tento di comportarmi... ;-)

:bye:

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Ospite Happy Jedi

Tirannia Illuminata è la mia chiave di gioco come DM anche se apprezzo di più le situazioni in cui non devo impormi, non devo dire l'ultima per forza e cose del genere.

Per quanto riguarda la progressione della storia non mi sento di condividere l'idea "il dm è il centro del gioco"... lo vedo più come un narratore imparziale che interviene interpretando i png/mostri/eccetera e correggendo gli errori cercando di insegnare ad interpretare qualora fosse necessario.

Il centro del gioco sono i giocatori, per tutto il resto c'è il buon senso!

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il mio master, in quanto 'novellino', non è così ferrato nelle regole, per cui quando c'è una sua incongruenza noi lo correggiamo... di solito non se la prende, ma accetta le correzioni solo quando non vanno contro il modo in cui vuole svolgere la campagna... quindi direi 50% tirannia e 50% democrazia

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