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Addio Claudio


Chiavix

Messaggio consigliato


é vero, è passato già un mese...si dovrebbe andare avanti ed è quello che tutti noi, faticosamente, stiamo cercando di fare.

Ma nonostante tutto, nonostante la presenza di tanti amici su DL e si provi insieme a essere spensierati, mi rendo conto ogni volta che rido, ogni volta che passo qualche momento di allegria, di non riuscire ancora ad essere del tutto felice..non ancora, Claudio, e forse mi devo scusare per questo proprio con te che eri, per così dire, il Paladino del Sorriso..ma faccio del mio meglio..

Grazie Claudio..

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Non c'è giorno che passi senza ch'io pensi a Gid (come molti altri, ne sono sicuro).

La sensazione che provo è raffigurabile come la ruota dentata di un orologio, bloccata in qualche modo al suo interno, tra tutti gli altri ingranaggi: fa per andare avanti, si sforza di compiere il suo giro, ma inevitabilimente viene trascinata indietro e paradossalmente deve ricominciare tutto da principio.

confusione .. inerzia .. speranze .. troppi pensieri

Son questi gli elementi protagonisti delle mie interminabili giornate.

Non attendo l'illuminazione: spero solo quando verrà il momento di esser pronto per qualcosa di grande ...

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Dopo oltre un mese dalla morte di Claudio, la mia vita è agli antipodi, completamente stravolta. Ho messo una frase in firma: "Grazie, Claudio, per il tuo ultimo, splendido disegno". Non mi riferisco ad un'illustrazione sulla carta, bensì all'affresco di vita che Gid è riuscito a "provocare" in me.

Gid amava ridere. Amava scherzare fino a diventare molesto. Non l'ho mai visto nè sentito incapace di ironizzare.

Oggi, dopo più di un mese, ancora sono riuscito a piangere per lui. Era dal giorno del funerale che non succedeva. Ed è successo la notte del mio compleanno, assieme a quella parte dell'ultimo, splendido disegno di Gid per il quale lo ringrazio nella mia firma.

La mia vita è cambiata e credo che ciò che è successo a Claudio sia stato, in qualche modo, la chiave di volta di questo cambiamento. Anzi, lo sento. Lo so.

Non mi si fraintenda: non sto trovando un significato alla disgrazia, bensì ho deciso di prendere in mano la mia vita e dargliene uno, di significato.

Perchè ciò che voglio, soprattutto, è che ora la mia vita sia dedicata a lui. Fermarsi, indugiare, tornare indietro... questo sarebbe il rispetto da portare a chi è andato sempre avanti? A chi quando le forze venivano meno, mi chiamava per farsi spronare a continuare, e mai per piangersi semplicemente addosso?

No, mi dispiace. Dolore e tristezza possono andare di pari passo per un po', dopodichè il primo dovrà sempre essere il motore, il pungolo bruciante della ricerca di una gioia profonda e sincera.

Quella gioia che Gid ha provato, ci ha regalato e di cui si è nutrito.

Non ha senso parlare di lui E noi. Di lui E me.

Ci siamo solo noi: noi tutti, anche se una parte di noi ora è altrove. Ma è compito nostro far vivere e fiorire questa parte di noi dentro le nostre azioni, le nostre scelte, le nostre giornate ed i nostri sorrisi.

Il cuore di Gid può battere nel nostro, assieme al nostro. Se impediamo al nostro di battere forte, di pomparci avanti, passo dopo passo, stiamo impedendo alla gioia che Gid ci ha lasciato, di vivere dentro di noi.

E questo non dobbiamo permetterlo!

A Claudio...

Per tutto ciò che è stato: grazie.

A tutto ciò che sarà: sì.

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" La morte non è che attraversare il mondo, come gli amici attraversano i mari; continuano a vivere l'uno nell'altro. Poichè devono essere presenti, amare e vivere ciò che è onnipresente. In questo divino specchio si vedono faccia a faccia; e il loro riflesso è libero e puro. Questo è il confronto degli amici: che, pur se si possono dir morti la loro amicizia e compagnia sono, nel miglior senso, sempre presenti, poichè immortali."

William Penn

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Come faccio a non pensare a te,Claudio, mentre cerco di disegnare?

Oggi ho risentito la canzone, per caso mentre andavo a lavoro...mi sono venuti i brividi e mi si è stampato uno strano sorriso malinconico sulle labbra...cribbio, quanto ci manchi..

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Sapete...? Da tempo, dopo aver realizzato alcuni disegni, tanto per ridere, della carte del Munchkin's Lair avevo deciso di riprendere a disegnare. Non l'ho mai fatto, tante altre cose da fare e poca voglia di sforzarmi a cercare di riprendere la mano per il disegno. Non è come andare in bicicletta, se smetti di disegnare o suonare uno strumento per anni e anni.....ci vuole molta fatica per ritornare ai vecchi fasti. Stavo pensando che posso rimandare ancora.....l'idea che non ci sia gid a dirmi quattro madonne su come disegno mi ha fatto passare ulteriormente la voglia di riniziare. Magari in futuro mi passa...ma per adesso vedo ancora meno stimoli di prima. :-(

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Non è consolante, ma se vuoi Merin posso pensarci io a dirti le quattro madonne che ti servono per riprendere a disegnare :-p Gid ne sarebbe contento, credo.

Io ho reagito come Hiade subito dopo il funerale. Ho trovato consolazione nel portare Claudio con me nei miei pensieri, sentire la sua voce che commentava ogni disegno appena prendevo in mano la matita. So cosa mi direbbe su ogni disegno e questo me lo fa sentire vivo. Sento acutamente di dover portare avanti i miei sogni di illustratrice anche per lui, di dover disegnare ed essere felice anche per lui che non può più farlo.

Poi abbiamo iniziato la riorganizzazione del gruppo illustratori e mi sono sentita morire. Ho pianto come una fontana perchè tutto mi sembrava sbagliato. E' il gruppo di Claudio, l'ha alimentato lui per tanti anni e non c'era conversazione che facessimo senza che parlassimo di questa o quell'idea per il gruppo. Era qualcosa che facevo sempre e solo con lui, e ogni decisione che devo prendere adesso me lo ricorda e fa così male.

Avere Loth e Dream e Chiavix e tutti gli altri ragazzi che ora si sentono coinvolti e partecipano nel suggerire idee e soluzioni è ciò che mi sta aiutando ad andare avanti, a stringere i denti e a fare di tutto perchè il gruppo continui a fiorire. So che tutti noi insieme saremo all'altezza della visione che Claudio aveva del gruppo e che riusciremo a farlo brillare come lui avrebbe voluto.

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Non so perchè ma più si avvicina il momento del raduno Romano e più si fa forte l'attesa per una persona che almeno fisicamente non ci sarà... mi sembra così strano... vista la semplicità con cui abbiamo organizzato mi domando se non avremmo potuto farlo anche prima... per Claudio, per tutte quelle volte che gli ho detto che l'avrei invitato alla prima occasione... ma come si dice sempre: tanto c'è tempo! Ma a volte il tempo sembra volersi fare beffe di te, quasi a voler dire: le occasioni c'erano, sei tu che non le hai sapute sfruttare... CARPEDIEM!

Ebbene, voglio dedicare questo Raduno a Claudio, perchè in qualche modo sarà lui l'ospite d'onore presente nel cuore di tutti noi... alla fine anche lui "vedrà" Roma...

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Michele Piacenza è uno scrittore che stimo molto ed a cui voglio bene per diversi motivi.

Ha dedicato questa poesia a Claudio, anche se l'ha conosciuto solo attraverso me e tutti voi con questi messaggi sul forum.......

Cungi Blues

Poi lui

se ne è andato con le parole ancora in gola,

tra le note malinconiche e

fluttuanti di un Cungi Blues,

andato via sottile e leggero, quasi in

punta di piedi,

quando ancora si udivano distanti i rumori della festa,

quando ognuno risentiva forte l’eco del suo sorriso,

in questo nostro

cielo di marmo e di inattesa tempesta.

Si, lui se ne è andato nel

traffico turbolento dei nostri cuori,

dove le ombre scivolano lente

come onde increspate,

dove le luci accompagnano indolenti i suoi passi

nella notte,

navigando lassù al riparo dal dolore e da ogni male,

come

un fantasma senza ferite e senza tormenti,

come un arcobaleno che non

aspetta la fine del temporale.

E lui se ne è andato girando l’ultima

pagina di questo libro,

accarezzandoci nuovamente con un impertinente

diluvio,

una canzone, un ode, una poesia di limpido cristallo,

come una

siepe fiorita dai lunghi rami fini e contorti,

gocce e lacrime a

ricoprire le pareti della nostra anima,

mani tremanti che la vita non

potrà che rendere più forti.

Lui è fuggito veloce come un elfo nella

campagna irlandese,

come un cavallo alato che conquista ora il suo

cielo,

un battito d’ali che impregna e profuma quest’aria,

rabbia di

granito, emozioni di seta e di magia,

onde che si placano in un oceano

immenso e beato,

lo sguardo del destino che ci attende all’angolo di

una via.

E ora lui se ne è andato in silenzio lungo il suo fiume,

volando impalpabile tra il nostro dolore ed un nuovo mattino,

nel

tramonto infuocato dove il pianto si scioglie nel mare,

dove una nuova

stella gioca con gli angeli lungo un pendio,

noi osservando quella luce

e ancora mille ricordi da cullare,

lui sorridente a guardarci

disegnando felice il volto di Dio.

Grazie Michele e grazie Claudio "Gid" ;-)

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Hey Gid...

indovina un po'? sono di nuovo nel "blocco del disegnatore"... solo ora non ci sei più tu, coi tuoi disegni e i tuoi consigli a darmi lo spunto per ripartire... non c'è più quella scintilla che ogni volta accendevi per me, quando ti chiedevo "come fai tu quando vai in -blocco-?" ...

è passato più di un mese e ancora fatico a capacitarmi di quello che ti è successo. Ogni volta che accedo a msn mi scopro speranzoso di vederti "in linea" e ogni volta che vengo qui su DL spero di vedere qualche tua nuova opera, o di trovarti in chat e scambiare due battute con te, sul tuo "ragionare per immagini" e il mio "descrivere per immagini le battute"...

e pensare che non ci siamo mai nemmeno visti in faccia. Conoscerti di persona era un'altra delle cose che ci tenevo a fare...

buffo. Ho di nuovo le lacrime agli occhi. Non trovi bizzarramente divertente òa mia ipersensibilità? Io vorrei trovarla tale.

Ti sono grato per tutto quello che hai fatto per me: anche se ti può essere sembrato poco, è stato moltissimo. Dovunque tu sia, non osare rimpangerlo.

Ma ora basta con ste frasi senza senso. Sono solo passato per salutarti e dirti quelle quattro cose che ti avrei detto se ti avessi trovato su msn. Quando uscirò dal mio "blocco" te lo farò sapere.

Ciao capo.

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Non passa giorno senza che pensi a tutto questo.. in realtà non passa neanche un momento, a dirla tutta.. avrei svariate ragioni per potermi considerare felice, ma non lo sono. Non adesso e non più, non così. Non ci riesco.

Anni fa, durante un momento di crisi, ho deciso che avevo già perso troppo tempo e ho cercato di vivere senza rimpianti, ma con una marea di rimorsi. Ora la cosa si è accentuata, perché per la prima volta sento di aver mancato l'obiettivo: di rimpianti ne ho, e ne ho tanti.

Me l'hai fatto capire tu, boss, anche se non nel modo che speravo. In effetti, preferirei non averlo capito se questo implicava potersi rivedere.

Prima del Cungi ho avuto una botta creativa incredibile, ricordo una tua frase: "dimmi cosa prendi per essere così lanciato, che te la fornisco a mie spese".. e io, solito ca**one, ti ho risposto con un doppiosenso, tanto per cambiare. Ma non era la gnocca a lanciarmi, era la fiducia, erano le parole dette e ascoltate, era la mano che mi avevi teso.

Poi, il deserto.. sono andato avanti per inerzia qualche giorno, e poi un mese di nulla, ho riniziato a usare la tavola solo l'altro ieri, vedendo finalmente il tempo che stavo perdendo.

Non voglio più rimpianti, voglio finire le cose che ho iniziato, voglio sentirti commentare quello che esce dai miei fogli, anche se solo nella mia testa, voglio fare e dire "almeno c'ho provato" in caso fallissi.

Forse anch'io assurdamente spero di svegliarmi e vederti connesso, ma forse aveva ragione quella persona che mi ha detto "è come se si fosse preso una lunga vacanza, lo rivedrai".

Beh allora goditi la vacanza, boss.. anche se è arrivata dannatamente troppo presto, ti meriti il migliore dei posti.

Non smetterò mai di esserti grato per tutto quello che hai fatto per me.

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Sono stato via un bel pò e l'ho saputo da poco.

Sono stati i suoi capolavori a farmi iscrivere al forum tempo fa. Da lì il suo entusiasmo e i suoi consigli mi hanno riacceso la passione che avevo per il disegno. Ho anche avuto la fortuna di conoscere che bella persona fosse, in un paio di occasioni.

Per quel poco che conta, aggiungo il mio modesto saluto e la mia solidarietà a tutti i suoi amici e parenti, di cui posso solo lontanamente immaginare la sofferenza ed il senso di vuoto.

Ciao Gid.

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E' passato un po' di tempo...mi...ci manchi terribilmente. E' comunque bello vedere che, nonostante tutto, non ci hai abbandonato. E' bello vedere come lo spirito che hai trasmesso a questa banda di manigoldi abbia attecchito così in profondità da andare oltre le mere leggi della natura. E' confortante trovare un pezzo di te in ogni messaggio di quelli che hanno avuto la fortuna di incrociare il tuo cammino. Per tutto questo e per quello che non si può esprimere se non con uno sguardo, un sorriso o con le lacrime: grazie Gid!

Oni

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non pensavo di avere ancora lacrime, ma due o tre stasera, mentre mi cambiavo, sono scese.

dopo lo sfogo pubblico ad udine, per terra, accasciato al paraurti di un'auto, pensavo di avere tirato fuori tutto.

ma evidentemente mi sbagliato. solo in parte però.

stasera sono felice. e nella mia felicità penso a te che mi hai dato tanto...e se penso a te penso a tutti loro, a tutti voi che mi siete stati vicini. e ho mandato messaggi a chi ho potuto, disperandomi di non avere abbastanza numeri di telefono, i numeri di tutti. e le risposte che mi sono arrivate mi hanno semplicemente riempito il cuore. ancora più voglia di vedervi!

e tanto voglia di vedere te claudio, ma se permetti, mi piacerebbe aspettare ancora un po. ho qualche affare da sistemare quaggiù!

felice :mrgreen:

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Mi unisco al cordoglio di tutti coloro che vogliono ricordare Claudio e la bella persona che era. La notizia della sua morte, appresa da poco, mi ha lasciato a bocca aperta.

Lo ringrazio tanto, veramente tanto, per quello che ha fatto per me e per la sua disponibilità e generosità.

Spero che i suoi disegni possano ispirare e far sognare tutti, così come hanno ispirato e affascinato me.

Grazie Claudio, di tutto.

Mantis

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Non è inutile, prima di andare a dormire esprimere qui la desolazione che mi prende sentendo raccontare i sogni che altri fanno. Sogni terribili e pieni di rimorsi ed angoscia, ma anche sogni che vogliono cercare una consolazione ed un perdono. In alcuni casi il confine tra fantasia e rimorso diventa così labile da darmi l'impressione che certi sogni non possono essere casuali. Dev'esserci il suo zampino.

Io non sogno e per questo, sentendoli raccontare da altri, mi sento maggiormente insensibile. Però continuo ad entrare in questo topic ed a leggere. Continuo a pensare quale terribile contraccolpo sia stato per tutti e continui ad esserlo. Può passare un giorno, un mese, un anno, ma continueremo a sentirlo negli abbracci, nei discorsi che evitiamo di fare, magari. Io sono convinto della necessità di andare avanti. Della necessità di mettere da parte la rabbia e la frustrazione per l'impotenza davanti ad eventi che non potevano comunque essere cambiati. Forse questo dovrebbe aiutare a lenire il rimorso ed i sensi di colpa. Ma questo non può neppure lontanamente riempire un vuoto che era fatto di chiacchiere, aneddoti, piccoli rituali temporalmente ripetuti ed abitudini consolidate da una lunga frequentazione.

Ho appena parlato con altri del ricordo. Del fatto che rimane almeno il ricordo della persona che è stata. Ma per chi sogna mi rendo conto che questo non è abbastanza. Rimane il dolore del vuoto, di qualcosa che non può essere espresso per non rievocare direttamente antichi spettri.

Perché scrivo qui? Perchè spero che chi prova in questi momenti rimorsi trovi di nuovo il suo equilibrio e la sua tranquillità e perché continuo ogni giorno a domandarmi cosa direbbe Claudio delle tante piccole cose che vanno avanti. E mi rendo conto di non potermi nemmeno lontanamente avvicinare a questo. Il più delle volte mi rimane l'impressione di un sorriso. Un'esclamazione ironica e diretta. Quanto vorrei che fossero queste cose a passare nei sogni di chi prova rimorso per consolarli.

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