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La nostra storia - Supereroi


Joram Rosebringer

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Scusate se non ho scritto... :oops:

Mi lancio all'inseguimento dell'automobile, come l'uomo mi ha chiesto. Mi rendo conto da solo che è una follia: sto obbedendo agli ordini di un perfetto sconosciuto. Per cosa, poi?

Immagino che lo stia facendo perché all'interno di quella macchina c'è la vittima di una aggressione di cui sono stato testimone. Spero che almeno questa "pseudo-buona azione" mi liberi, anche solo momentaneamente, da questo inferno personale. Moksha, here I come.

Il simbionte mi rende più forte. Non capisco ancora come faccia: probabilmente, parte di esso si insinua all'interno delle mie stesse fibre muscolari. Ad ogni modo, sono qui che corro come un disperato, saltando macchine, cose e persone, all'inseguimento dell'auto.

Ma per quanto corra, per quanto possa spigermi al massimo, la macchina è sempre troppo distante, e per le sue manovre per poco non rischio di finire tirato sotto dai vari autoveicoli che girano per la città, anche a quest'ora della notte.

Poco fa un TIR in effetti ci ha provato, ma sono stato abbastanza rapido da scivolargli sotto il rimorchio, evitando di fare la fine di quei poveri ricci che ogni tanto si trovano sulle strade di campagna. Se continua, così, le mie surrenali finiranno con lo spremersi come limoni, a furia di pomparmi adrenalina nel sangue.

Continuo a seguire la macchina, passando oltre un cavalcavia. Questi tizi stanno rallentando, a quanto pare, o forse si sono fermati, ad un certo punto, dato che sto guadagnando terreno nei loro confronti. Questo sprona il mio simbionte a dare del suo meglio/peggio, spedendomi letteralmente contro la macchina a grandi balzi.

Atterro sul bagagliaio. La macchina sbanda, perde un po' aderenza, ma, per non perdere l'equilibrio, mi chino ed artiglio il metallo del tetto. E' incredibile come i miei artigli riescano a penetrarlo, sembra quasi di rompere un biscotto.

Qualcuno dall'interno spara. Sento i proiettili infrangersi contro la pelle del simbionte, che mormora incollerito nelle mie orecchie.

"Zitto," dico, ad alta voce. "Lascia fare a me."

La macchina sbatte contro un guard-rail, fermando la propria corsa nel giro di una decina di metri. Io sono ancora aggrappato come una cozza al suo scoglio, e rimango dove sono. Spero che non sia successo niente di grave, là dentro: non voglio che qualcuno ci rimetta ancora la vita a causa mia.

Fortunatamente, vedo i rapitori uscire e darsela a gambe. Sono tutti interi.

Sbircio dal vetro posteriore, e noto che... del ragazzo che hanno rapito non c'è traccia! Eppure ero sicuro che lo avessero messo all'interno...

Un momento.

La macchina deve essersi fermata, poco fa. Ecco perché avevano rallentato.

Forse c'è stato uno scambio. Forse non erano soli.

Il simbionte ringhia, ed io con lui, consci di essere stati fregati con un trucchetto da scadente film d'azione. Neanche il personaggio di Jeremy Irons nel film di "Dungeons & Dragons" era così pirla.

Uno stridìo di freni e il rumore di uno schianto mi fanno voltare.

Una macchina ha appena baciato un palo della luce, una ventina di metri dietro di me. Spero non sia nulla di grave.

Col cavolo, c'è uno in terra, sbalzato fuori dal para...

Oddio, si sta rialzando. E'... che diavolo, sembra quasi illeso! Non solo: alla faccia di ogni legge biologica e fisica, lo vedo saltare via, spostandosi di una buona decina di metri più in là.

L'altro occupante della macchina esce dal lato guidatore. La sua pelle ha qualcosa di strano: luccica, sotto il lampione che illumina la strada.

Poi mi rendo conto che quella non è pelle. E' metallo. E' un colosso di due metri, un armadio rivestito di acciaio che si muove verso il tizio che ne è stato scagliato via. I due iniziano a lottare, mentre la logica del mondo che conoscevo mi saluta e va a farsi una vacanza alle Hawaii.

Vedo il miracolato balzare via, schivando un colpo del colosso. L'uomo mi vede chiaramente, ma, invece di urlare o scappare, o reagire in qualche modo alla mia presenza, si volta verso il bestione, urlando con una strana voce "Non lo avrai! Io lo salverò!"

Cosa significa? Questo tizio sta cercando di recuperare il rapito? Devo credergli? Oggi ho già obbedito ad un perfetto sconosciuto.

No, questa volta io e il simbionte faremo di testa nostra.

Ignorando i due, che stanno per riprendere a combattere fra di loro, in mezzo alla strada, neanche fossero su un ring di wrestling, balzo sull'altra macchina, afferro il tetto e lo strappo come farei con il coperchio di una lattina di tonno.

Il colosso, senza dire una sola parola, si avventa verso di me. Non siamo abbastanza rapidi per schivare il colpo, e il bestione ci colpisce in piena fac...

Un attimo. Ho appena pensato al plurale? Non ha senso...

Cado in terra, ed ho appena il tempo di accorgermi che ho mezzo volto in fiamme. Non m'importa: ho preso un impegno nei confronti di questo ragazzo, e lo manterrò.

Non permetterò altri spargimenti di sangue.

Scardino la portiera, afferro il ragazzo e salto via, correndo come un pazzo verso la città. Quantomeno, non essendo ricoperto di acciaio, sono ben più veloce del colosso.

-MikeT

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Principali partecipanti

E chi ti dice che io riesca a salvarti?

-MikeT

Appunto! ;)

Avevo tenuto in considerazione che avevi detto di non essere salvato..dopotutto..io non sono dalla parte dei buoni! :twisted:

E neanche Mike è detto che sia schierato dalla loro parte...

E ho appositamente messo contro un avversario che dovrebbe mettere in difficoltà entrambi...non buttarlo il tuo post, tornerà utile ;)

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Mentre aspetto ansioso una reazione di quella creatura nera, mi preparo ad affrontare nuovamente il robocop che ho davanti.

Salto giù dal tetto della macchina, e mi abbasso sulle zampe posteriori, pronto a buttarmi di peso in avanti. Ho capito che non posso permettermi di colpirlo con i pugni, ma se lo prendo a spallate e riesco a farlo carede a terra magari qualche possibilità in più ce l'ho, se come immagino è abbastanza poco agile a causa del metallo.

Mentre attendo che si avvicini, sento la creatura nera spiccare un balzo e atterrare sul tetto, dove ero io fino a pochi istanti prima.

Sento il suo odore nell'aria, ma non è come me lo aspetto. E' quello di un semplice umano. Non mi sembra di percepire nulla di strano. Devo capirne di più su di lui, prima o poi.

Mi sparo in avanti con una poderosa spinta delle zampe, quando l'avversario è a cinque metri. Lui se lo aspetta e mi attende di petto.

Quando gli sono quasi addosso lui si inclina leggermente in avanti, e la mia spalla si infrange contro un muro inammovibile, come se avessi tentato di sfondare una cassaforte di una banca. Non riesco a muoverlo di un millimentro, altro che farlo cadere.

Cado a terra, rintronato per il colpo subito, tutto indolenzito. Mi sento afferrare un piede e trascinare, mentre un rumore metallico raggiunge i miei timpani. La macchina è stata divelta a quanto pare.

Apro gli occhi, e nella confusione dentro al mio cervello capisco che il bestione sta trascinando me, minimamente scalfito dal mio colpo, mentre con l'altro braccio colpisce al volto la creatura nera.

Il colpo è terrificante, peggio di un proiettile, e sconquassa il volto della creatura.

Ma scopro che è robusta, più di quanto pensavo, e si rialza velocemente. Afferra il corpo del ragazzo e scappa via con un balzo, sfuggendo per un soffio alle grinfie dell'armatura semovente che mi tiene prigioniero.

Spicca un paio di balzi, allontanandosi rapidamente. Capisco che il bestione non ce la fa a inseguirlo.

E inizio a temere per me.

Credevo di poterlo affrontare assime all'altro, questo carrarmato stupido, ma a quanto pare non rientra nei piani del pupazzo nero.

Me la dovrò cavare da solo.

In qualche modo.

Poi inizio ad aver paura.

Mentre il mostro nero sta ancora atterrando dal secondo balzo spiccato, il mutante metallico alza con forza il braccio che mi tiene prigioniero, proprio nel momento in cui avevo deciso di reagire visto che mi ero ripreso dallo stordimento.

Mi alza sopra la testa, afferra una mia spalla con l'altro braccio, e poi si inclina leggermente indietro.

E capisco cosa vuole fare.

Riesco a dire solo un "NO! NOO!" e poi il corpo del mio nemico si piega di scatto in avanti, con le braccia che stridono per il contrarsi violento dei muscoli metallici, e le mie ossa che scrocchiano per la ferrea presa che stringe sempre più, e vengo scagliato a 100 km all'ora verso la creatura nera.

Questa atterra dopo il suo balzo, si volta un istante per vedere la situazione, e non mi vede.

Si gira, pronto a correre, tranquillo di essere ormai salvo. Ma non è abbastanza veloce.

Non ho mai volato cosi veloce, fin'ora, neanche nelle mie cadute mentre mi allenavo, al forte Tron. Investo il corpo della creatura nera, piegandogli la schiena all'indietro, ma, nella confusione, non percepisco rumore di ossa rotte. Rotoliamo a terra incontrollati, tra rugiti miei e suoi, facendo cadere poco più in la il corpo del ragazzo. Ci fermiamo contro un muretto, io completamente stordito, il mostro ancora peggio, credo.

Ho più di qualche osso rotto, compreso quello della caviglia.

Passano circa una decina di secondi, e poi riesco a riaprire gli occhi. Mai sentito cosi tanto dolore. Ma la rigenerazione mi aiuta, e mi sto riprendendo in fretta.

Il mostro nero è già in piedi, probabilmente a lui è andata meglio che a me.

Poco più in la c'è qualcuno in piedi, e vedo che sta cambiando aspetto. Ma non capisco che sia. Sbatto gli occhi un po' per schiarirmi la vista, e guardo meglio.

Sta ancora cambiando aspetto, di continuo e non riesco a capire. Penso di essere io ancora stordito dall'urto. Poi capisco. E' quell'essere che avevo richiuso nel bagagliaio, convinto di averlo ammazzato.

Ma ha ancora il buco al centro del petto, dove l'ho colpito, e continua a camminare. Si avvicina al ragazzo steso a terra, e lo solleva tra le braccia, velocemente. Ci guarda di continuo, e la paura si legge nei nostri occhi. Il mostro nero prova ad avvicinarsi a lui, ma si capisce che è acciaccato anche lui, dalla lentezza con cui si muove.

Poco più in la passi pesanti si avvicinano.

Mentre le ferite si rimarginano, lentamente perchè sono debole, mi alzo in piedi e vedo il mostro metallico arrivare verso di noi. Il trasformatore inizia a correre con fatica, tenendo il ragazzo in grembo. E' debole, ed è in difficoltà con il peso tra le braccia, ma pian piano raggiunge l'altro. Ci osservano, poi il colosso si appoggia il corpo sulla spalla e iniziano ad allontanarsi, dandoci le spalle.

Io e il mostro nero li osserviamo allontanarci, e poi ci giardiamo.

Nei nostri occhi si legge il dubbio.

Coalizzarci momentaneamente e recuperare quel corpo, o scannarci a vicenda?

O, semplicemente, andarcene?

Io al momento ce l'ho più con quella schifezza in armatura, che con questo qua. E anche il corpo del ragazzo mi serve.

Qualche secondo di attesa, poi la creatura nera si muove.

Aspetto di capire cos'ha in mente...

ok MikeT...ho letto quello che avevi postato, e non mi andava che ti portassi via il ragazzo :twisted: e poi non bisognava salvarlo ;)

Ora inventati qualcosa, ma direi che Airon deve arrivare ai padroni del metallato..

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complimenti, ormai mi ci sono così affezionato che ne vorrei fare parte...

però non ho un vero supereroe, e quindi neanche come un pg completo, pensavo + a un pg di narrazzione, ovvero: voi fate la storia, io vi partecipo come spettatore, anche se interagendo con voi...

che ne pensate?

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intermezzo buttato giù di fretta così, per non sentirmi escluso mentre si gioca a football americano con il mio corpo... :wink:

...

...

...DOLOREEEEEEEE!!!!!

Mi sveglio di colpo in preda ad un dolore fortissimo, dopo il mio sonno senza sogni...ma comunque pieno di dolorosi incubi.

Ci metto pochi secondi a ricordare la scena della stazione, a ricordare il combattimento e il mio...rapimento! Mi hanno rapito! Cerco di divincolarmi mentre un essere completamante nero corre via tenendomi come un pupazzo di peluche. Ho la testa intorpidita come dopo lo scorso capodanno, e in attimo di lucidità penso che non ho certo scelto il modo migliore di entrare nella maggiore età, facendomi coinvolgere in questa storia di super-poteri e mutanti...

Poi un colpo mi scaraventa a terra, assieme all'essere nero che mi trasportava. Vedo un orso...orso? Che ci fa qui un orso?

No, non è un orso, è troppo piccolo...è un uomo! Un uomo ricoperto del pelo di un orso, con un muso da belva...da lupo. Un uomo-lupo ancora sporco di sangue. Magnifico, ci mancava giusto questo.

Poi un tizio ferito mi afferra e mi porta via, con passo insicuro. cerco di liberarmi, ma un bestione che pare fatto di metallo appare nel mio campo visivo e mi cala un forte colpo in testa. E per la seconda volta oggi, il mondo si spegne davanti ai miei occhi, e come ultima immagine ho un campo di battaglia...

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Sono tornato e sono parecchio stanco. Sulla soglia non ci sono giornali e neanche l'ombra di un gatto. Meno male perchè mi sento da schifo: inutile, tutto inutile...mi son fatto soltanto un bel giro. Ho aspettato in corrispondenza dei binari che qualcuno piazzasse la bomba: sapevo dove avrebbero dovuto metterla. Ma alla fine non ho visto nessuno ed il giornale è cambiato, me ne sono accorto la sera, prima di piombare a letto così vestito com'ero. D'altronde come si fa a non essere così stanchi dopo un simile viaggio in giornata? Ma il brutto è che mi sento troppo stanco e troppo inutile. Sono una persona normale io, mica un supereroe! E tutto questo girare per nulla mi fa soltanto girare la testa: sarebbe molto meglio se lasciassi perdere tutto. Tanto più che prima di addormentarmi ho l'impressione di essere stato esaudito: il gatto non lo vedrò più e nemmeno i giornali. Ritornerò alla mia solita vita senza che nulla mi manchi...

Le scritte sul giornale di domani sono cambiate ancora sotto i miei oc chi assonnati: leggo Bologjna ed emetto un gemito di disperazione. No, non posso di certo continuare così...e mi addormento fregandomene di tutto.

La mattina dopo mi sveglia il solito miagolio.

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doppio post...qua non potevo continuare così, ma devo inventarmi qualcosa

Quell'animale proprio non mi vuole lasciare in pace, pensa tra me e me nel dormiveglia. Ma quel miagolio continua, forte e sostenuto. Quasi come se ce l'avessi in casa. Mi alzo ancora stralunato e penso che tutto sommato oggi mi darò malato. Così avrò tempo per leggere...

Sorrido tra me e me: sto diventando pazzo evidentemente perchè rido delle mie stesse battute. Okkei mi dico ancora. Esci fuori e recupera il giornale... così il gatto entra in casa e tutto ricomincia da capo.

Ma ieri non avevo desiderato che finisse tutto? Eh sì, magari...

Apro la porta e lo zerbino mi dà il suo benvenuto: non c'è il giornale stamattina. Sorrido, forse ho un'espressione un po' ebete in faccia stavolta, ma non importa. Almeno è finita: sono stufo di non capirci mai nulla. Stufo di giocare a fare l'eroe. I supereroi hanno i superpoteri...come quel film della Pixar che sono andato a vedere un tre settimane fa. Una volta mi avrebbe fatto ridere... adesso ogni volta che ci penso mi sento frustrato.

D'accordo, sono felice: il calvario è finito ed io posso riprendere tranquillo la mia vita. Oggi non devo nemmeno accendere la televisione. Echissenefrega!

Poi il gatto miagola di nuovo.

Prima mi ero sbagliato: la bestiaccia non è fuori dalla porta, ma dentro casa mia. Ed è ora che sloggi, così come il giornale è scomparso dallo zerbino.

Arrivo in cucina e me lo vedo davanti. Bella bestia, ma non è il solito gatto. E' entrato dalla finestra che chissà come avevo lasciato aperta... ma ora si cambia vita, si ritorna ai soliti orari ed alla solita vita. Beh, ma il gatto mi piace, perchè lo devo cacciare dopotutto? Chiudo la finestra e vado in bagno canticchiando mentre la bestia mi segue miagolando irrequieta. Ma perchè ho cambiato idea? Questo gatto in qualche modo mi turba qui dentro casa mia... ma forse è solo un'impressione. Soltanto la mia fantasia agitata ed una certa sensazione di irrequietezza. Mi sembra tutto troppo facile. Ho desiderato che finisse e stop. Puff: semplicemente svanito tutto. Non pensavo che fosse così facile.

Mi lavo e torno in cucina mentre il gatto continua a seguirmi. Adesso mi preparerò una buona colazione e quindi andrò a lavoro a godermi un po' di meritato lavoro. Seppur mi senti in colpa accendo la tivù per sentire qualche notizia. Ed il gatto comincia astrusciarsi contro le gambe del tavolo.

Appoggio il tegame del latte sul fuoco e mi siedo, concentrando la mia attenzione sulla tivù. Ma è come se qualcosa mi distraesse, come se l'irrequietezza che ho sentito fino ad ora fosse diventata improvvisamente una sensazione di pericolo incombente. Qualcosa di fin troppo reale.

Adesso so che il mio viaggio in treno non è stato inutile.

Mi hanno seguito.

Adesso so che il giornale mancava dallo zerbino per un motivo preciso.

Perchè?

La testa mi sembra scoppiare mentre il gatto comincia a fissarmi ed io rimango ipnotizzato da quello sguardo. Quello non è un gatto o lo sembra soltanto. E mentre i miei sensi si dilatano oltre la stanza...

(ma perchè poi lo dovrebbero fare?)

... capisco che qualcuno ha preso il giornale al posto mio oggi.

Ma è inutile: non era il giornale.

Ero io.

Negli occhi di quel gatto intravedo l'immagine riflessa della mia disperazione. Non è finito niente: è appena cominciato.

Mi coglie una nausea spaventosa mentre un orrendo pandemonio mi irrompe nel cervello, quasi come se si fosse disgregata la barriera che mi difendeva dalla pazzia. Ed in quel pandemonio c'è tutto: le macchine che passano per strada, le voci negli appartamenti, la bambina che corre tre piani più sopra e gli uccelli che stanno appoggiati sulla grondaia di tre palazzi più in là. Non li vedo ma sento tutto e tutto accolgo dentro di me. Ma sono troppo piccolo per controllare una cosa del genere, sono sicuro che mi schiaccerà riducendonmi in una poltiglia miserabile o peggio mi scoppieròà la testa.

Non era un caso, oh no.

Emetto un gemito stridente quasi e furioso allo stesso tempo mentre so di non poter sopravvivere ad una cosa del genere. So perchè è successo a me ora, ma non posso accettarlo. Non posso credere di essermi ingannato per tutto questo tempo.Non posso sentirmi più stupido di così.

Non mi accorgo che il latte è rimasto troppo a lungo sul fuoco ed ora sta allegramente bruciando sul fornello.

Ma sono troppo impazzito per poter comprendere qualcosa della realtà che mi circonda ed al conytempo mi invade. E' altro quello che irrompe nel mio cervello, come se in quell'improvvisa espansione dei miei sensi io stessi cominciando ad immedesimarmi in tutto e fra le altre cose soprattutto in quel gatto vicino a me. Come se attraverso lo sguardo ipnotico ed il terrore della mia pazzia potessi trasformarmi in qualcos'altro.

Indossare quegli occhi e quei sensi e sapere cosa pensa, come si muove, cosa vede...come se attraverso i miei occhi dilatati potessi vedere la mia faccia attraverso il suo sguardo felino. I muscoli mi prudono...e la pelle.

Mi metteranno una camicia di forza.

Sempre che facciano in tempo, visto che alzandomi di scatto per fuggire da quell'incubo i sensi e tutto il resto rientrano dentro di me in una marea infernale ed improvvisa.

Sì, mi hanno seguito in qualche modo.

E non farò sicuramente in tempo ad impazzire un secondo di più.

Adesso so che attaccata alla bombola del gas c'è una bomba e

l'esplosione che squarcia i muri mi scaraventa fuori dalla finestra, nella tenebra della pazzia più profonda.

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boh..nn ci ho capito molto di cosa intendi, ma per me va bene, vediamo cosa viene fuori..può essere una bella idea ;)

era questo lo scopo! :twisted:

no, in effetti non sono riuscito a spiegarmi e non mi piace molto cosa ho scritto, comunque spero di non deludere vostra fiducia, (anche di coloro che non me la danno :wink: ) fidatevi!

p.s. c'è un topic in cui ci siano le "schede" descrittive o almeno il nome del narratore+ilnome del pg, per chiarezza dato che mi ricordo solo mike, joram e wolf...

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D'improvviso mi ritrovo in terra.

Non riesco nemmeno a sbattere o chiudere gli occhi per cercare di tamponare un po' il cerchio alla testa, o la vertigine che minaccia di farmi crollare a terra, se solo tentassi di alzarmi in piedi: in questa forma, non abbiamo occhi. Non so come faccia, ma il simbionte è in grado di trasmettere le informazioni visive direttamente nel mio cervello. Con il risultato di scombussolarmi l'esistenza, ogni volta che c'è una forte luce, oppure ho sonno e vorrei solo riposarmi.

Ad ogni modo, cerco di rialzarmi da terra. Nel farlo, mi accorgo che ho le mani libere, e tutto il corpo urla di dolore. Il simbionte cerca di tranquillizzarmi, dicendo che penserà lui a calmare il dolore, dato che fondamentalmente si è preso lui la botta al posto del mio corpo, ma io mi guardo attorno, cercando il ragazzo che avevo appena estratto dalla macchina. Dov'è finito? E io come ci sono finito in terra?

Mentre cerco di guadagnare un minimo di equilibrio, noto che dietro di me c'è un muretto di cemento. Al centro c'è un gran buco, come se qualcosa vi fosse stato scagliato contro con una gran forza.

E forse quel qualcosa ero io.

Avverto una presenza, vicino a me. Che sia...

E questo che diavolo è? Non sembra un uomo... e, se è per questo, non sembra neanche un animale. Sapevo di essere mentalmente instabile, ma non fino al punto di avere allucinazioni.

Un attimo. Io questo qui l'ho già visto.

E' quello che prima lottava contro il colosso metallico. E sembra anche conciato piuttosto male.

Mentre lo penso, vedo parte delle ferite che lo costellano rimarginarsi a gran velocità. Cavolo, non pensavo che le boiate di "Werewolf" potessero divenire realtà! A questo punto, comincio ad aver seriamente paura.

Qualcosa cattura la mia attenzione. C'è qualcuno che sta portando in br...

Il corpo del ragazzo! Se lo stanno portando via il colosso e un tipo strano, senza neanche pensare a noi.

Io e l'uomo-lupo (ehi, non ci avevo scritto un racconto?) ci scambiamo un'occhiata perplessa. Mi verrebbe da ridere, se non ci fossi coinvolto fin sopra la testa.

Dobbiamo salvarlo? Mi sembrava di aver compreso che questo tizio fosse... stavo per dire "dalla mia parte," ma mi accorgo che non ha senso pensare ad una cosa del genere. Io non sto da nessuna parte. Non c'è una parte da cui stare, qui. Almeno, credo.

Be', visto che i due se ne stanno andando con il corpo, in una macchina, e che il simbionte ha calmato il dolore abbastanza potermi muovere, torno all'inseguimento della macchina, stavolta tenendomo fuori dalla strada. Il simbionte sa arrampicarsi, e anche bene, quindi ne approfitto per scalare il muretto e saltare nella zona erbosa che fiancheggia la carreggiata. Temo però che l'inseguimento non durerà a lungo: cominciamo ad essere stanchi.

-MikeT

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