nhemesis Inviato 17 Febbraio 2005 Segnala Inviato 17 Febbraio 2005 “Vedi mio bel micione…” mi disse una delle tante volte che, seduta a quella scrivania, davanti a quel portatile dai tasti orami consunti dalle sue affusolate dita e dai chilometri imperterriti di battiti plastici seguiti diligentemente dall’apparire di lettere sullo schermo; proprio una di quelle tante volte, ne la prima ne l’ultima, ma forse neppure quella di mezzo… “…quando vengo qui, ed inizio a scrivere, è come se il mio cuore, la mia anima e il mio cervello mettessero in comune dei pezzi… di qualcosa…. Chi lo sa di cosa è composta l’anima…” poi, sollevato il gatto dal pelo rosso, fino ad incontrare lo sguardo assonnato gli chiese: “che, forse tu lo sai?” per dopo iniziare a ridere in risposta alle fusa del gatto… “quando mi metto qui e inizio a inventarmi una storia o un qualcosa, in realtà ne invento solo la carne e la pelle… ma se vado a scrutare in profondità, ad analizzarne l’essenza, scopro uno scheletro formato da sensazioni fatti accaduti e desideri che ho già provato….” “Perché vedi…questo per mè è scrivere, riuscire ad aprire la mene ai ricordi, alle sensazioni vissute e ai desideri esauditi o impossibili per farli rivivere, renderli possibili e creargli un mondo intorno, dove tutto è possibile, e dove tutto può essere…” “…così, quasi come in un sogno, forse un giorno mi sveglierò e deciderò di scrivere un racconto dove all’improvviso parte della popolazione della terra muterà e pur rimanendo con una mente umana, muterà in animale nel corpo… o forse un altro giorno deciderò di inventarmi una storia in cui tu diverrai un principe azzurro e mi porterai via da questa desolata vita, per condurmi nel tuo bel castello…” Abbassò gli occhi verso Nemesis, il trovatello acciambellato sulle sue ginocchia…. Ormai dormiva, e chissà da quanto non l’ascoltava più … sempre che avesse mai avuto un senso parlagli… parlare a un gatto… “Chissà mio bel micione… oggi scrivo una storia su i vampiri…” “e domani… ?” “chissà… magari sarà il racconto di una taverna dove poter trovare rifugio, o .. boh, un racconto su i supereroi…” “Ma intanto che importanza ha? È come per i sogni no? L’importante è sognare… e punto.” …. Riapro gli occhi, e guardo il viso addormentato della ragazza… le sue vesti strappate, i polsi graffiati e lividi dalla lotta con quel tipo… ad osservare bene, noto che c’è anche un taglietto che inizia a sanguinare su una delle guance, e più per abitudine che per pietà, le passo la ruvida lingua sul sangue, che subito smette di uscire… vedo che al contatto riapre per un istante gli occhi, che però si richiudono subito, quasi senza neppure avere il tempo di vedermi… d’altronde non mi fu difficile a convincere telepaticamente la sua mente a perdere coscienza… non dopo ciò che stava per subire e la paura che aveva di essere violentata e uccisa… Mi giro, e svolto l’angolo, ripensando al fatto che solo dopo la morte della mia bella padrona iniziai a usare questo potere prima assopito, da chissà quanto tempo… appena superato lo spigolo della casa ed entrato nel vicolo buio scorgo il cadavere dilaniato… Quattro strisce rosse corrono lungo il suo petto, e quattro buchi grossi come noci fungono da prese d’aria sul suo collo… Noto con piacere che il piacere di Edelweys, una padrona, un amica, mi è servito a calmarmi, e farmi focalizzare la rabbia in un punto, fino a far diventare la fiamma di un caminetto, quella di una saldatrice…più precisa ed efficace… Eccomi qui… ormai libero da qualsiasi vincolo con la vita trascorsa, sento che piano piano il potere della preveggenza, inizia piano ad abbandonarmi, per fare posto con calma ad un'altra, ignota al momento, capacità… Ma prima che sia troppo tardi… voglio annusare l’aria per l’ultima volta…. sentire i freschi profumi degli animi della gente, fino ad estendermi fino al limite possibile… Mi arrampico su un tetto, e da lì alzo il muso, distendo i baffi e chiudo gli occhi…. Li vedo… slcuni di loro hanno un odore spirituale diverso dagli umani e dagli animali… me ne appaiono molti…. Situati in giro per tutta l’Italia, ma uno in particolare, molto più vicino, mi colpisce…. Chiudo gli occhi e decido… d’accordo… me ne andrò a Venezia, là posso sentire il residuo di uno di “loro” e una traccia molto più fresca e viva … “La strada non è lunga… e la notte non è che appena iniziata …” Quindi detto ciò riaprì gli occhi e si incamminò balzando da un tetto all’altro diretto alla città isola….. Venezia aspettami, sto arrivando. eccoci qui... che facciamo strik? vieni tu o ti devo cercare io? p.s. l'HO2 a venezia fa schifo...!
Strikeiron Inviato 18 Febbraio 2005 Segnala Inviato 18 Febbraio 2005 Cosa vuoi fare nemo...il solito casino, no? Dopo l'acqua alta proporrei una nuova catastrofe: due mutanti che si incontrano!!!
Wolf Inviato 18 Febbraio 2005 Segnala Inviato 18 Febbraio 2005 Se mi gira vengo la e vi faccio fare un bagno proprio in quell'acqua!!!! Vi inzuppo e poi vediamo che ne pensate!!!!!!!!! Da bravi gatti...
nhemesis Inviato 18 Febbraio 2005 Segnala Inviato 18 Febbraio 2005 vada per il solito casino, magari prima finiamo a farci un giro in qualche bar... ideona : 2 giapponesi mutanti...! hahaha p.s. wolf, credo che tu non possa ucciderci in maniera così cruenta... neanche se sei dalla parte dei cattivi...
Wolf Inviato 18 Febbraio 2005 Segnala Inviato 18 Febbraio 2005 beh, volendo si... posto, e vi faccio morire! ma in realtà non era quello che intendevo..volevo solamente farvi fare un bagnetto nelle acque che tanto disprezzate! Ok, ora basta che "sporchiamo" tutto il topic con gli OT
Strikeiron Inviato 19 Febbraio 2005 Segnala Inviato 19 Febbraio 2005 Ultima: l'hai voluta tu Wolf adesso creo un casino tale che ti pentirai amaramente di avermi incitato alla rissa..Mwhahaha a presto!!!
Strikeiron Inviato 19 Febbraio 2005 Segnala Inviato 19 Febbraio 2005 Al mondo solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana. A. Einstein Un'altra notte d'acqua e di palazzi deserti. Un'altra notte di adrenalina e di sfide che mi attende: non vedo l'ora. Non mi ci è voluto molto per trovare una casa seminascosta tra le altre ed abbastanza trascurata da dirmi: di qui non passa nessuno da mesi. Qui i muri umidi e tutti storti fanno impressione la prmia volta; sembra che siano lì lì per casarti addosso ed invece no. Fanno solo finta. Per la prima volta dopo mesi mi sento finalmente a casa mia. Trieste era bella, ma non come questa città: qui l'apparente tranquillità nasconde sempre qualcosa di nuovo da scoprire e da trovare. Qui sembra che i ricconi del pianeta si siano dati appuntamento e che facciano gara ad arredare tanti piccoli rifugi di ogni sorta di oggetti preziosi. Qui finalmente posso dar fondo alle mie nuove ed insperate capacità. Io posso saltare e correre dove sembra impossibile, io posso superare ogni sfida. Solo, di giorno mi tengo lontano dalla folla. Non mi sento ancra pronto per mescolarmi agli altri e forse, data la mia attuale diversità, non lo sarò mai. A volte, riposandomi dopo una nottata di esercizio impegnativo, mi chiedo se vi siano altri che abbiano capacità strardinarie. Sento che questa mia nuova vita è solo una sorta di attesa prima che avvenga qualcosa. Forse sono qui per capire chi mi abbia fatto diventare così, o forse sto solo aspettando che questi poteri si sviluppino ulteriormente. Già perché per quanto strano possa essere ho una sensazione di crescita. E tanto più questa si approfondisce tanto più mi allontano da quello che ero. A volte considero con tristezza il fatto di essere sempre meno umano e sempre più solo. Estendo i miei sensi sulla città nella quale mi sono rifugiato e cerco qualcosa che nemmeno io so cosa sia. Oppure mi lascio suggestionare dalle mie stesse sensazioni: è inutile che cerchi, visto che potrei non avere una simile capacità. Eppure da quando ero solamente umano ora c'è una differenza: ho imparato a confidare nell'impossibile. Non so se nell'esplosione il gatto ed io ci siamo scambiati i ruoli o siamo diventati un unico essere. O peggio se io per sopravvivere non ho modificato me stesso. Bah! Inutile starci troppo a pensare: probabilmente non lo saprò mai. Di questo ricordo ancora soltanto frammenti e nulla di più. Della mia restante vita ricordo tutto. Strano. Salto sul tetto successivo con un balzo agile e silenzioso e da questo percorro la trama a conchiglia dei canali che attraversa questa città. Non so dove sono diretto, ma so soltanto che sto cercado un'altra sfida. Un altro furto od una qualsiasi stranezza. E quella finestra lassù, proprio sotto al cornicione diroccato sembra fare al caso mio. Sono leggero nei movimenti e non ho particolari problemi di equilibrio: in un batter d'occhio mi lancio là vicino e vado a dare un'occhiata. Sono come una falena attratta irrimediabilmente da una luce. Delusione. E' solo uno studio. Una lampada vecchia illumina un piano di lavoro ingombro di ogni cosa possibile. Ma da qui fuori nel buio non riesco a vedere bene cosa sia. Ed il mio problema è che sono curiosa, terribilmente curioso. Estendo il mio udito intorno, ma nulla si muove…tranne forse lo sciabordio di un gondoliere tre canali più in là. Bene. Adesso entro. Attraverso la finestra aperta mi intrufolo nella stanza e do un'occhiata intorno: per terra è ingombro di fogli pieni zeppi di strane linee. Ne prendo su uno e lo guardo meglio. Giurerei quasi che fosse un tracciato elettronico. Mi avvicino al bancone ed ho la mia prima conferma: è ingombro di cavi elettrici e strani strumenti. Che delusione: nulla di prezioso da sgraffignare. Smuovo quei cavi slabbrati… ma perché poi sono così curioso? Ed ecco che viene fuori un oggetto strano: lo rigiro tra le mani. E' un ovetto di plastica, di quelli gialli che infilano in quelle piccole uova di cioccolata. E non è vuoto. A sentire dal peso sembra esserci qualcosa dentro. Ma non faccio in tempo ad aprirlo. Né a pensare di aver già sentito parlare di qualcosa de genere da qualche parte. Dei passi sulle scale. Passi frettolosi e due voci. -Hai finito quel lavoro?- -Ci sono quasi. Puoi dire ai tuoi superiori che in qualche giorno i rilevatori satellitari saranno pronti. Potrete installarli a vostro piacimento…- Con un balzo mi sono appeso fuori dalla fiestra alle travi che spuntano dal sottotetto. Per fortuna sono stato abbastanza veloce da non dovermi lanciare fuori direttamente nel canale. Ed ora i discorsi che fanno questi due sembrano farsi interessanti. -Il problema è che quei mutanti dovrete catturarli per riuscire a mettergli questi affari.- Mutanti, mi chiedo? Ho sentito bene? -Non è una questione della quale tu debba impicciarti. Piuttosto vedo che ti diletti con questi piccoli giocattolini…- Un attimo di sospensione. Il rumore di qualcuno che rovista tra le cose sul bancone. -No! Sta attento con quello!- il tono è soffocato, quasi terrorizzato. Peccato che da qui non possa vedere cosa abbia preso per spaventarlo così tanto. -E così ti diverti ancora con questi affari? Esplodono al solo contatto o soltanto se li apri?- Silenzio. Il rumore di un contenitore di plastica che viene aperto, un suono simile a quello che fanno quei piccoli uovi di plastica quando li premi per aprirli. -No! NON COSI'!- -Peccato che questi affari facciano sempre cilecca… e ti facciano perdere tempo. Le tue passioni personali per gli ovetti esplosivi ti fanno perdere tempo nel completare i lavori per quali vieni pagato!- Vedo un oggetto che viene butato fuori dalla finestra e sento quando viene a contatto con l'acqua. Scompare in un modesto plop. -Porterò a termine le commissioni come richiesto. Grazie a me troverete tutti i mutanti che cercate, anche quello di Trieste che avete perso di vista. Ma il resto se non ti dispiace è affar mio. Dillo a Bullseye.- Peccato. Stavo quasi per andare via, ma il nome che ha appena pronunciato questo tizio ha appena dato una strizzata ad i miei sensi. E' come se, letteralmente, avessi il pelo ritto. Ho appena scoperto due cose. Primo: il mio improbabile sesto senso funziona davvero. Secondo: o sono l'unico mutante di Trieste oppure quel Bullseye ha qualcosa a che fare con l'esplosione della mia casa. La faccenda si fa interessante.
Airon Inviato 19 Febbraio 2005 Segnala Inviato 19 Febbraio 2005 bella Strike! PS la tua nuova firma ha dentro un messaggio subliminale?
nhemesis Inviato 19 Febbraio 2005 Segnala Inviato 19 Febbraio 2005 cosa avevi detto nell'mp?!!! una PICCOLA introduzione? bah!
Strikeiron Inviato 23 Febbraio 2005 Segnala Inviato 23 Febbraio 2005 Una piccola introduzione per un gran casino che vi aspetta tutti quanti....mi è venuta un'idea!!!!!! Mi date il via libera o Wolf vuole postare prima per evitare il peggio?
nhemesis Inviato 23 Febbraio 2005 Segnala Inviato 23 Febbraio 2005 non so se fidarmi completamente di tè... comunque decidi se è meglio che ti raggiunga prima o dopo l' "evento"
Strikeiron Inviato 23 Febbraio 2005 Segnala Inviato 23 Febbraio 2005 non so se fidarmi completamente di tè... comunque decidi se è meglio che ti raggiunga prima o dopo l' "evento" Mai fidarti di me... aspetto Wolf e vediamo che dice
Airon Inviato 23 Febbraio 2005 Segnala Inviato 23 Febbraio 2005 pretendo di essere liberato e di unirmi al delirio generale!
Wolf Inviato 23 Febbraio 2005 Segnala Inviato 23 Febbraio 2005 Ma...Ma... Dopo il tuo post mi aspettavo ti inventassi qualcosa tu Airon. Ora sei imprigionato, ma pensavo avessi già in mente qualcosa, per quello non ho postato tue liberazioni. Ora che lo so mi invento qualcosa.. per strike: non credo di tornare a VE, probabilmente resto a Bologna a far casino. Al max torno dopo che tu e l'altro gatto spelacchiato avete agito, attirato da voi. Intanto andate. E ricordate...a VE c'è di tutto!
Airon Inviato 24 Febbraio 2005 Segnala Inviato 24 Febbraio 2005 mmm...Wolf, ora che ci penso potrei davvero liberarmi da solo, ma a dire il vero io aspettavo Magneto con i miei pseudo-artigli...comunque tirami fuori di qui se ti va, sto lavorando più sulla trama generale che sul mio personaggio, magari sputerò un altro colpo di scena... ah, un grazie immenso a Strikeiron che mi segue nella scia dei fatti di cronaca inseriti nella storia!
Strikeiron Inviato 24 Febbraio 2005 Segnala Inviato 24 Febbraio 2005 @Airon: Non ho capito se facevi ironia, visto che non ti ho seguito per nulla nella cronologia...ma scommetto che ci vediamo prima o poi... @Wolf: ti conviene tornare a Venezia...fallo per il tuo bene!!! @Nemo: buttati dentro dove vuoi... Ed eccomi qui ad inseguire questi due tizi attraverso la città addormentata. Avrei potuto passare la serata in un modo sicuramente più proficuo ed interessante...ed invece niente. Mi son messo a fare l'eroe e ad inseguire due persone che non ho mai visto soltanto perchè origliando una loro conversazione i miei sensi si sono accesi come le lampadine di un luna park. Non conosco molto bene questo nuovo me stesso, ma non posso fare a meno di infilarmi a capofitto in un guaio quando mi si presenta. E più tale guaio promette di essere grosso, maggiormente la mia curiosità viene sollecitata. Devo stare attento a non perdermi troppo nei miei pensieri. Qui è facile farsi scoprire mentre stai inseguendo qualcuno, perfino per me che cammino sui cornicioni... ed altrettanto facile è perdere qualcuno che vorresti inseguire. Per un pelo non mi accorgo che i due uomini sono entrati dentro una casa vicino a Piazza San Marco. Ed ora come faccio ad entrare? Casualmente sento la porta cigolare sui cardini mentre si sta richiudendo. Probabilmente ha uno stantuffo che la fa chiudere automaticamente ed allora mi basta un balzo ben misurato per raggiungere fulmineamente la soglia ed infilarmi di soppiatto. Mi fermo attento a cogliere anche il più piccolo rumore. Non vorrei che questa fosse una trappola... Ma non sento altro che i loro passi sulle scale, più in alto. Stanno salendo, senza parlare. Ma perchè poi? Ho visto uno dei due uomini portare uno zainetto con sè quando erano usciti. Probabile che abbia qualcosa a che fare con i dispositivi per localizzare i mutanti. Ora non mi rimane altro che salire le scale, con calma. Tanto non c'è nessuno. E se non mi sbrigo rischio di perdere di vista quei due miei simpatici amici. Velocemente mi arrampico su per le scale...ma quei passi sono sempre più lontani. Dove saranno finiti? Mi fermo e con sollievo li sento ancora. Allora non li ho persi! Ma poi mi rendo conto che i miei sensi sono già all'erta. C'è qualcosa che non va. Il rumore dei passi non è sopra di me: è sotto. E si sta avvicinando. Che stupido! Mi avranno visto quando sono entrati ed hanno aspettato un attimo per mettermi in trappola. Salgo velocemente le scale...ci sarà una finestra che dia sull'esterno, di modo che dall'androne io possa passare fuori!? Nulla. Ed allora non mi rimane che correre, sempre più su, una rampa dietro l'altra, mentre i passi si avvicinano. Si fanno più distinti e ravvicinati. Per quanto sia silenzioso mi hanno sentito. Stanno venendo a prendermi. Ed ecco che arrivo all'ultimo piano. Solo una porta antica, in legno di quercia intagliato. Una porta scura che quasi sembra capace di fissarmi. E nessun'altra via d'uscita. E mentre i passi si avvicinano, sono ormai solo una rampa sotto di me, spingo sulla maniglia.... E la porta si apre. Mwhahahah indovinate un po' cosa ci sarà mai dall'altra parte!!!
Strikeiron Inviato 24 Febbraio 2005 Segnala Inviato 24 Febbraio 2005 In trappola! Come uno stupido mi sono messo in trappola da solo. Perchè qui nulla è come realmente appare. Non appena sguscio dall'altra parte della porta mi accorgo che non è tutta in quercia, ma anche in metallo. E sarà spessa almeno quindici centimetri. Cerco di aggrapparmi per fermarla e ritornare fuori, ma quella si sta già chiudendo. Per quanto mi sforzi il motore che la chiude elettricamente non vuole sentire ragioni. E così non posso fare altro che girarmi e vedere dove sono capitato. Qui la luce al neon è fortissima. Ma soprattutto qui è grande almeno quanto un hangar per areoplani. O sarebbe meglio dire che qui dove mi trovo io è piccolo, ma al di là di un pesante e robusto pannello in plexiglass è veramente immenso. E soprattutto strapieno di quelle che sembrano apparecchiature mediche di ogni tipo. Inconsciamente mi rendo conto che sono quasi acquattato a terra, quasi temessi di venire scoperto. Ma è perfettamente inutile: qui ci sarebbe comunque troppa luce per nascondermi e poi la porta non sembra più avere intenzione di muoversi. Ovviamente non sento più rumore di passi. Ma se è per quello non potrei nemmeno sentire il rumore di una risata. Ma dove accidenti sono capitato? Mi raddrizzo e cautamente mi avvicino al plexiglass per guardare meglio. C'è un uomo che lavora là dietro, è occupato a controllare un marchingegno dal quale spuntano innumerevoli cavi. Guardo meglio e mi accorgo che più che un marchingegno somiglia ad un lettino, o forse una vasca... e c'è un qualcuno disteso. Ma cosa diavolo? Non faccio in tempo a stupirmi troppo che mi accorgo che poco più in là c'è un lettino e sopra di esso una ragazza. Non si muove. Potrebbe essere morta penso. Ma poi mi accorgo che in realtà è legata. Forse è soltanto incosciente. Okkei, mi dico. Dei miei due amici nessuna traccia. E di questi tipi qua posso dire che non me ne importa poi tanto. Ma il fatto che non posso tornare indietro da dove sono venuto...posso soltanto andare avanti. A dire il vero in questa anticamera c'è un armadietto, silenziosamente mi avvicino ad esso. E' aperto. E dentro ci sono delle tute di sicurezza biologica. Forse da qualche parte c'è anche l'ingresso al laboratorio. E con addosso una di queste non penso che mi possano riconoscere. Sorrido tra me...forse è soltanto un vicolo cieco questo. Tra poco troverò la mia via d'uscita, come sempre. Soltanto che quando rivolgo di nuovo lo sguardo al pannello per guardare dentro al laboratorio mi viene spontanea una domanda: ma il plexiglass è come un vetro a specchio? Perchè dall'altra parte quell'uomo sta guardando nella mia direzione. E probabilmente a giudicare dallo sguardo non sta guardando nel vuoto. Sta guardando me. Rimango immobile, perfettamente ed assolutamente immobile. A questo punto sono sicuro che darà l'allarme. Ed invece si avvicina al pannello traslucido, continuando a guardare nella mia direzione. Ed il suo sorriso mi dice che questa in realtà non è altro che una trappola. -Eccoti qua. Sei arrivato finalmente! Avevo detto io a Bullseye che sarebbe stato semplice attirarti qui! Benvenuto.- Il tono di voce all'interfono è limpido e cristallino, quasi come il suo perfido sorriso. Maledizione! Mi sono ficcato come uno scemo in una trappola.
Airon Inviato 25 Febbraio 2005 Segnala Inviato 25 Febbraio 2005 ascolta strike, non era ironico: mi era piaciuto l'aver introdotto il tizio che crea i giocattoli-bomba nella nostra storia, tutto qui... comunque...perchè ragazza? stasera tardi o domani posto...ho i muscoli che devono sgranchirsi...
Strikeiron Inviato 26 Febbraio 2005 Segnala Inviato 26 Febbraio 2005 Okkei, posta tu allora ed io posterò dopo di te...
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