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Inviata

Ho girato assai per il forum in cerca di questa risposta ma fino ad ora non ho trovato nessuna risposta specifica.

Spero inanzi tutto che questo topic esca bene e per farlo cercherò di spiegarmi il meglio possibile.

Allora, io sono un Master di un avventura che va avanti ormai da 8 mesi, e forse proseguirà per un altro anno e mezzo. Si infatti non mi picciono le avventure "one shot" ovvero quelle brevi che terminano in una domenica pomeriggio. Prediliggo il fatto che un giocatore possa sviluppare a piacere il proprio personaggio, vivendolo pienamente in un mondo fantasy, sentendosi parte della storia e non egli stesso la storia, e col tempo coltivare amicizie e antipatie. Detto questo arrivo quindi al punto che nella mia avventura tendo a essere "giusto ma buono" con i PG infatti non posso permettere che muoiano stupidamente come invece potrebbe benissimo succerdere in una breve avventura da 4 ore; questo perchè un'avventura che termina in un pomeriggio o massimo due la vedo come una specie di "sfida" contro il dungeon o il mostro di turno così che i giocatori possano "testare" i loro PG. Mentre nelle avventure come la mia, dove la trama è intecciata e complessa, i PG hanno un ruolo importante nella storia (in fin dei conti sono i protagonisti!) la quale si sviluppa con loro. Per questo motivo non posso permettere che muoiano stupidamente (intendo scaraventarsi contro un Grande Dragone Rosso da soli), mentre è capitato una volta che un PG è morto haimè durante una fuga dagli ogre.

Dopo tutta questa introduzione arrivo al dunque:

Quindi per proseguire se posso cerco di non ammazzare il PG ma di mandarlo a -1 PF in modo da fargli perdere i sensi, poi il chierico di turno lo guarirà.... ma il punto sta proprio qui. Lasciamo perdere per un attimo i regolamenti, il discorso di critico, danni massicci, colpo di grazie e regole varie soffermiamoci so questo mio dilemma:

A livello descrittivo, per rendere le cose più succose e realistiche, supponiamo che un guerriero con 40PF totali subisca un attacco e perda 6PF, allora posso descriverlo come "la bestia ti si scaraventa addosso e ti azzanna una gamba", ma se per caso sempre il solito povero cristo subisce un attacco da 30PF cosa succede??? perde un braccio??? (non potrà più usare due armi), la belva gli stacca una gamba?? (non potrà più correre o camminare)....

Quello che voglio dire è I DANNI SUBITI EQUIVALGONO A FERITE REALI???

Cioè io non posso far conclidere un combattimento con un paladino che gli restano ancora 2PF e dirgli "bene bravo hai vinto, la bestia è morta sotto la tuo possente spada, ora te ne torni a casa fiero.." ha solamente 3PF!!! ed è irreale dirgli anche "sei stanco e debole e molto ferito, ma comunque vivo..." è vivo solo per miracolo!!!!

Intendo dire se i danni siqnificano ferite fino a che punto i danni si intendono come ferite superficali (graffi, tagli, botte, ematomi) e quando invece sono seri e/o permanenti (scarnificazione, lacerazioni, amputazioni)?????

Questo perchè voglio dare un toccco di realismo al modo di giocare, sennò se prendiamo un guerriero gli diamo 40PF totali e sta sempre bene, pimpante e gioioso fino a che arriva a 0 (e poi -10PF) e muore improvvisamente raggiunta detta soglia mi sembra troppo da videogioco tipo Sacred o Diablo!!!

Allora Danni = Ferite ?????


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Principali partecipanti

Inviato

nel topic "Realismo Vs D&D 3.5" se ne parla abbastanza come concetto....

cmq danni = ferite è un'equazione non molto logica in D&D per svariati motivi....

regolisticamente un personaggio a 1 pf è considerato nel pieno delle forze visto che può attuare tutti i suoi attacchi fare acrobazie e mettersi le dita nel naso....

brutto ma è così.

come descrizione puoi dire che un colpo da 30 pf o magari un critico fa in modo che al personaggio si apra una brutta ferita..... ma poi lì termina. non avrà penalità.

a meno di HR.....

Inviato

bè, da regolamento di D&D si, finchè hai almeno un pf sei arzillo come non mai, poi stramazzi al suolo all'improvviso.

Comunque tieni presente che i pf rappresentano la tua capacità di attutire il colpo e di schivarlo (parzialmente ovvio), per non far sì che quel "azzanna la gamba" diventi un "ti recide l'arteria femorale e inizi a perdere sangue ovunque, poi la bestia con un sonoro schioccare della mascella finisce il lavoro e ti stacca la gamba dal femore in giù, bene sei morto! ^^" La descrizione due devi adoperarla nel momento in cui i pf scendono a 0 o meno (si era notato dalla conclusione, vero?).

I livelli di "azzannamento" vanno a seconda dei punti ferita che vengono inflitti, quindi si potrebbe avere un "ti morde la gamba ma riesci a divincolarti e te la levi di dosso" (10 pf), oppure "le sue possenti fauci fanno presa nella tua carne infliggendoti un dolore lancinante che ti fa barcollare, poi lascia la presa vedendo che il suo attacco ha fatto effetto" (30 pf).

Comunque per quanto riguarda le descrizioni degli attacchi vai sempre in proporzione ai pf totali del personaggio, più ne perde rispetto al suo totale e più la descrizione è "cattiva"

  • Amministratore
Inviato

Cito un brano da OD&D, scritto da Gary Gygax:

hit points are an abstract measure of a PC's well-being and fitness for combat. Hit points include factors like physical well-being, mental well-being or morale, how tired the PC is, how lucky he is, and even skill. As a PC takes damage, the declining hit points represent his resources being used up in combat. Not only is it physical damage, but it's also his muscles getting tired, sweat getting in his eyes, his breath running short, his resolve weakening, his reactions slowing, and his reserves of skill and luck being used. This means that the referee's description of combat should take these factors into account. Consider a 10th level Fighting Man with 50 hit points and a 1st level Fighting Man with 5 hit points. Each of these Fighting Men enters combat and each receives 6 points of damage from an enemy swordsman. This damage runs the 1st level Fighting Man through, killing him. However, the 10th level Fighting Man is still up, fighting, and not even terribly diminished. He's not really ten times as tough, physically, it's just that his superior luck and skill allowed him to evade or deflect the blow which would've killed a 1st level fighter. Instead of killing him, it just used up some of his resources.

Tradotto in soldoni: i pf rappresentano un insieme di fattori, tra cui anche (ma non solo) le ferite vere e proprie. L'importante è che nella descrizione di quello che succede tu non ti metti nella situazione di causare effetti secondari (come l'esempio del braccio che fai tu)... a meno che tu non voglia provare a usare un sistema di danni alle locazioni (che è un po' più realistico ma non è il massimo della comodità in un sistema astratto come D&D).

Un colpo a segno può essere un milione di cose: una botta sullo scudo che ti addormenta per un secondo il braccio, un taglio che sanguina ma poco profondo... è meglio evitare di descriverlo come ferita grave, però, perché in effetti non ci sarebbe corrispondenza in termini di gioco.

Inviato

Ottima la descrizione riportata da Subumloc.

Se vuoi qualcosa di più specifico dai un'occhiata al manuale "Arcani Rivelati" dove ci sono appunto alcune interessanti varianti per quanto riguarda i PF, come quella dei Punti Vitalità che ufficializza quanto detto da Gygax in un sistema differente.

Per quanto riguarda la mortalità dei personaggi, puoi provare a discutere coi tuoi giocatori del sistema a 3D6 (che sostituisce il d20). Questo sistema favorisce i lanci medi, intorno al 10, rendendo gli scontri più lineari e prevenendo quasi completamente esagerati colpi di fortuna o di sfortuna sia per i giocatori che per il resto degli abitanti del mondo di gioco.

Inviato

Ottima la descrizione riportata da Subumloc.

Concordo. Anche a me piace molto ...e bravo il nostro Gary!

venendo al problema, carissimo Caronte,

è una questione annosa e che, proprio in questo periodo, è stata risollevata qui sul forum a causa dell'uscita della quarta edizione...

essendo che regolisticamente (ovvero tecnicamente) non c'è nulla a riguardo devi supplire tu descrittivamente, ovvero con il comportamento dei PNG e dei mostri e sollecitando i tuoi giocatori i cui PG sono "molto feriti" ad agire come tali: pur senza nessuno svantaggio a livello statistico potrebbero per esempio agire come se fossero deboli o annebbiati e cercare di ritirarsi quanto prima dal combattimento.

Se i tuoi giocatori permettono un'abbondante intrusione del DM in certe dinamiche per fini narrativi potresti persino permetterti, laddove la scena vuole e a tua discrezione, di operare dei malus o addirittura amputazioni, ossa rotte o incapacitamento di arti del PG di turno... se invece i giocatori non gradiscono puoi ugualmente far capitare tali eventi a mostri o PNG da te gestiti (di solito i PG non hanno mai da ridire se sono loro che amputano il braccio all'ogre di turno nella scena spettacolare).

In alternativa, se sei un tipo a cui piace mettere regole, puoi inventarti le tue HR sulle ferite, sui colpi mirati, ecc...ma io personalmente non lo farei.

Inviato

Io andrò contro-corrente. Leggermente.

E cioè: tu avrai un modo di masterizzare che ti piace.

E hai questa domanda sulle ferite.

Ora la mia domanda è "cosa vuoi ottenere ?"

Un sistema che si adatta alla tua narrazione ?

O un sistema che sia regolisticamente giusto ?

Le due cose non sono contradittorie, è solo che voglio capire cosa ti preme di più.

Faccio un esempio concreto, del tuo caso:

A livello descrittivo, per rendere le cose più succose e realistiche, supponiamo che un guerriero con 40PF totali subisca un attacco e perda 6PF, allora posso descriverlo come "la bestia ti si scaraventa addosso e ti azzanna una gamba", ma se per caso sempre il solito povero cristo subisce un attacco da 30PF cosa succede??? perde un braccio??? (non potrà più usare due armi), la belva gli stacca una gamba?? (non potrà più correre o camminare)....

Qui ti faccio una controdomanda...

E se la bestia avesse azzannato un popolano con 4pf con questo morso da 6pf ? cosa avresti detto ? "ti azzanna una gamba" ancora ?

In realtà, il popolano sarebbe morto (o, diciamo, a -2). E non è un morso ad una gamba che ti uccide, a quel che mi ricordo.

Quindi, se tu VUOI usare un metodo che dica "più male fai, più la ferita è grave" (metodo piuttosto intuitivo) DEVI per forza trovare un equilibrio da qualche parte.

Prima di tutto consideri, per esempio, che più un personaggio ha un numero di Pf massimi elevato, meglio resiste (tra 4 e 40 non c'è una differenza di "10 volte" in termine di resistenza, ma una differenza c'è).

Quindi magari una ferita da 6 su un popolano da 4 gli apre una profonda ferita, e questo qui sviene, e il dissanguamento è tale da portarlo a -2.

Il guerriero con 40pf incassa il morso, ma senza sanguinare più di tanto, perché sono sempre "solo 6 danni".

Ora, una botta da 30 ?

Beh, puoi dire sia che il morso ha squartato una buona parte del braccio / pancia / ecc. (insomma, un imponente, e grave, ferita) sia dire che ha il braccio in frantumi o altro.

Non puoi dire però che non ha più il braccio (per ovvie ragioni, e non solo di mancanza di regole). Dire "non hai più il braccio" è una licenza narrativa che può andare bene se il bersaglio comunque muore (PNG) e non è importante al fine della campagna.

Oppure se tu usi sistemi con colpi mirati, e decidi che sono stati fatti abbastanza danni per staccare il braccio (ma stiamo parlando di HR, quindi attento).

Ma se tu mantieni il fatto che 30 pf sono tanti, puoi comunque anche considerare che il bersaglio ha la capacità di resistere ad un tale colpo (infatti ne aveva 40, di pf), quindi malgrado la ferita, continua a combatere imperterito.

Ripeto: devi trovare TU il tuo equilibrio.

Noi ti possiamo aiutare in questo senso.

A secondo di cosa desideri (regole o spiegazione ruolistica).

Inviato

Nelle mie campagne da master pretendo che se hai un tot pf ti debba giocare il fatto chemagari dopo un combattimento ne hai perso una percentuale.

Quindi direi, non danni=ferite ma percentuale di danni=ferite. Uno che ha 200 pf e si fa 3 danni non si fa niente. Uno che ha 6 pf e si fa 3 danni ha subito una dura mazzata. I miei player sono di solito molto bravi a giocarsi stanchezza e ferite (tant'è che spesso finiscono a reggersi a vicenda o a stramazzare XD o a fermarsi in mezzo al nulla pur di recuperare il fiato). Ho sempre preteso anche che, quando combattiamo e descriviamo i colpi, poi si giocassero le ferite riportate o le frecce che gli dicevo l'avessero colpiti.

Cioè, duello:

M: Ti prova a colpire con un roverso ridoppio al torace usando entrambe le mani. *ROLL ROLL*. Ti ha colpito sguarciandoti superficialmente l'armatura di pelle.

Oppure:

Siete sotto una pioggia di frecce. *ROLL ROLL* Due frecce ti colpiscono, una ti si conficca in una coscia e una sul piede.

queste cose si devono giocare, altrimenti che interpretazione c'è se i danni sono solo "danni" e non hanno alcun effetto nel gioco di ruolo?

Inviato

A dire il vero sono daccordo con tutti e in contrasto con nessuno. Come tutti voi avete detto sono anche io d'accordo che le ferite subite sono proporzionate ai punti ferita totali, calza a pennello l'esempio di uno Gnoll che con la sua spada arrugginita fa 4 danni ad un guerriero di primo livello che ha 6pf totali, allora è davvero grave poichè il guerriero è in fin di vita; ma se lo stesso Gnoll con la sua spada arrugginita fa gli stessi 4 danni a un guerriero di 10 livello con 100pf massimi allora il danno si tramuta in un graffio.

posso quindi azzardare che, essendo l'attacco dello gnoll lo stesso identico in tutti e due i casi, il danno è uguale a tutti e due i guerrieri, solamente è lo gnoll che non è all'altezza di sfidare il gueriero di 10 liv.

Sono d'accordo con voi quindi che il danno è assoluto, è quindi uguale sempre, ma le ferite sono relative, ossia in proporzione. Posso quindi dire, com del resto da voi più volte sottolineato, che i PF massimi di un PG rappresentano la sua "robustezza" o meglio la Possanza e la capacità di resistere ai colpi.

Seconda questione. quella relativa a metodo rigorosamente regolistico o narrativo. Bene, diciamo che io tendo a rispettare le regole ma non permetto che la mia (nostra) avventura sia decisa da un dado! Mi spiego meglio: non posso permettere che la sfortuna di una serie di dadi venuti male uccidano un PG oppure, da parte mia, che metre impersono un mostro da battere una serie di critici confermati mi ammazzi il guerriero più forte della compagnia! Cerco di fare le cose più giuste, però se il PG decide di affrontare faccia a faccia il Terrasque e ci lascia le penne, beh... era giusto che morisse.

Però, visto che d&d è un gioco di immaginazione e dove l'interpretazione la fa da padrona, non voglio che i famosi 30danni subiti siano solo un numero che con uno o due cura ferite si recuperano! Voglio che ci sia anche una componente narrativa e quindi ferite....

Inviato

Seconda questione. quella relativa a metodo rigorosamente regolistico o narrativo. Bene, diciamo che io tendo a rispettare le regole ma non permetto che la mia (nostra) avventura sia decisa da un dado! Mi spiego meglio: non posso permettere che la sfortuna di una serie di dadi venuti male uccidano un PG oppure, da parte mia, che metre impersono un mostro da battere una serie di critici confermati mi ammazzi il guerriero più forte della compagnia! Cerco di fare le cose più giuste, però se il PG decide di affrontare faccia a faccia il Terrasque e ci lascia le penne, beh... era giusto che morisse.

Però, visto che d&d è un gioco di immaginazione e dove l'interpretazione la fa da padrona, non voglio che i famosi 30danni subiti siano solo un numero che con uno o due cura ferite si recuperano! Voglio che ci sia anche una componente narrativa e quindi ferite....

io uso un sistema molto semplice che ha dato i suoi frutti. dietro il mio schermo da master ho una tabella con i punti ferita dei pg. quando vengono feriti o curati aggiorno.... i danni prima di comunicarli, li calcolo sul restante per essere sicuro che non scendano al di sotto..... se con il colpo scendono al di sotto dello 0 non comunico nulla se non: sei a terra!

questo porta a due cose:

la prima è che se volgio salvarli (come dici tu un tiro critico o magari se ritengo che non debba morire) posso considerare che stiano a 0 o a -1...

la seconda e più importante è che i miei giocatori non possano farsi calcoli sullo stato di salute.... ad esempio: vabbè sei ancora a -4 pf per cui posso finire di maciullare il mostro e dopo ti salvo....

vedono a terra e si animano alla svelta per arrivare dal malcapitato il + velocemente possibile... un po' + di realismo

Inviato

o.ò ma solo io non salvo mai i giocatori? Anzi, i pg dei giocatori? Sin dalla prima sessione ho messo in chiaro che non esiste un master deus ex machina. Se un pg muore, muore. Stop. >_>

Inviato

o.ò ma solo io non salvo mai i giocatori? Anzi, i pg dei giocatori? Sin dalla prima sessione ho messo in chiaro che non esiste un master deus ex machina. Se un pg muore, muore. Stop. >_>

nemmeno io lo facio spesso.... pero' è pur vero che far fuori un pg con 3 crtitici di seguito (mi è capitato) non è tanto bello..... insomma se c'è troppo fattore sfiga.... è raro che accada che non li faccia morire ma un minimo capita

Inviato

A me è capitato il triplo 20 :P Un pg di lvl 5 ucciso da un semplice ghoul :P Il pg è morto come coerenza tra giocatori imponeva. Ma abbiamo fatto una bella quest per far resuscitare il pg mentre il player giocava la sua anima su un altro piano :D

Inviato

A me è capitato il triplo 20 :P Un pg di lvl 5 ucciso da un semplice ghoul :P Il pg è morto come coerenza tra giocatori imponeva. Ma abbiamo fatto una bella quest per far resuscitare il pg mentre il player giocava la sua anima su un altro piano :D

E' davvero una bella pensata ma il mio problema è che scrivo l'avventura con un distacco dal tempo di gioco di circa 2 settimane!! Voglio dire che i fatti e gli eventi che stanno vivendo i giocatori li ho già scritti minimo 3 mesi fa. capisci??? per fare una quest come la tua l'unica cosa che potrei fare è improvvisare.

Inviato

oppure te ne prepari una generale per qualsiasi pg muoia per poterlo resuscitare (a prescindere da dove si trovino) e poi una quest separata e diversificata per l'anima di ogni pg...

un lavoraccio, non lo metto in dubbio, però potrebbe dare non poche soddisfazioni...

poi, ovvio, puoi sempre creare semplicemente delle linee guida, dei punti fermi che tiri fuori pensandoci a mente fredda e con calma, per poi poter andare a braccio più efficacemente alla bisogna...

comunque io sarei di base un sostenitore del sistema di Hit Points e Wound di SW RPG (prima edizione d20) che trovo decisamente interessante, magari con qualche piccola modifica, tipo qualche malus ai tiri a seconda di quante wound rimangono e simili...

poi vabbè, io sono un pò fanatico delle HR... se la base di un gioco mi piace e secondo me ci sono poche cose neanche troppo difficili da sistemare non mi faccio troppi problemi a cercare/creare le HR adeguate ^^'

Inviato

Scusa eh :P Tu improvvisa XD anche io scrivo le avventure la settimana prima ma il 90% delle volte i pg fanno cose così imprevedibili e il mondo in cui giocano è così "aperto" che spesso mi ritrovo ad andare a braccio :P Però ho fortuna perchè in questo ho molto talento. Molto più che a seguire i miei cannovacci :D

Inviato

Scusa eh :P Tu improvvisa XD anche io scrivo le avventure la settimana prima ma il 90% delle volte i pg fanno cose così imprevedibili e il mondo in cui giocano è così "aperto" che spesso mi ritrovo ad andare a braccio :P Però ho fortuna perchè in questo ho molto talento. Molto più che a seguire i miei cannovacci :D

pensa che le mie campagne, a parte il plot, le invento sul momento.... persino i dungeon in cui sono appena entrati....

Beh.. siete davvero bravi allora! Io di certo non sono nemmeno a metà del vostro livello. Può darsi che sia la maniera diversa di fare il master, io pre prima cosa ho creato tutto il modo, poi ho creato il background del mondo ovvero i regni e le loro storie, e una volta specificato ai giocatori in che anno si trovano e dove ho fatto partire l'avventura. La mia (nostra) avventura è molto epica, anche se sembra scontato, e vi assicuro non lo è, i PG sono i prescelti che senza saperlo salveranno l'intero mondo. Al tempo stesso sono alla ricerca delle loro origini per conoscere i loro genitori mai consciuti. Capite? La trama è troppo personale e intrecciata con i PG, a tal punto che se muoiono non ha più senso proseguire con l'avventura. In fin dei conti se sono dei prescelti come possono lasciarci le penne???

:)

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