xh87 Inviata 24 Giugno 2008 Segnala Inviata 24 Giugno 2008 Il sole appena sorto spande sul porto di Riva una tenue luce dorata, arricchita dai mille riflessi del mare. L’azzurro intenso del cielo è interrotto solo all’orizzonte, dove cupi nubi di pioggia minacciano l’isola da ormai troppo tempo. Ancorate al porto vi sono le solite navi, ma una spicca sulle altre, una che è giunta sull’isola solo due giorni prima: sebbene non sia molto grande, ha la linea sinuosa tipica delle navi elfiche, e sulla fiancata spicca un “Principessa dei mari” trascritto con una calligrafia molto ricercata. Ma l’elemento che colpisce di più lo sguardo dell’osservatore non è il legno esotico con cui è costruita, né le vele tessute di una stoffa che sembra più leggera della seta, bensì la squisita manifattura della polena: una bellissima sirena dalla fluente chioma, che regge e porge un globo di bianchissimo quarzo. Intorno ancora non vi è un’anima, e tutto pare avvolto da un’impenetrabile aura d’immobilità, fatta eccezione dell’operoso lavoro di alcuni marinai intenti nel caricare delle casse sulla suddetta nave. In fondo non avevano molto tempo: di lì a poco l’imbarcazione sarebbe partita. OT: Spoiler: Nel vostro primo topic voglio una descrizione il più accurata possibile del vostro aspetto. Fate molta attenzione a cosa del vostro equipaggiamento è visibile a chi vi osserva.
Iranion Inviato 24 Giugno 2008 Segnala Inviato 24 Giugno 2008 Jan era appena uscito di casa diretto, come spesso faceva, presso una piccola radura isolata dove era solito allenarsi. Indossava dei pantaloni marrone scuro in pelle, leggermente usurati sulle ginocchia per l'uso, un paio di stivali neri che arrivavano a coprirgli gli stinchi, per poi essere risvoltati in basso per una quindicina di centimetri, ed allacciati con una fibbia in acciaio di buona lavorazione ed, infine, una camicia di lino bianca e piuttosto ampia, che si sarebbe tolto per non avere caldo durante l'allenamento. Mentre lo stocco gli pendeva dal fianco sinistro, allacciato alla cintura da due strisce di pelle, la semplice elsa rifletteva la luce del sole mattutino nei verdi occhi dello spadaccino. Jan camminava verso il porto, da dove soleva passare nella speranza di vedere una nuova nave ancorata, mentre controllava di avere preso anche i pugnali dall'elsa lavorata e dalla guardia dalla forma arrotondata, che effettivamente erano al loro posto, sul fianco destro del ragazzo. Superata l'ultima curva prima del porto, si arrestò incredulo. Al molo, infatti, si affaccendavano alcuni marinai, intenti a rifornire una fantastica nave, una nave elegante oltre ogni immaginazione, che pareva un sospiro sospeso sul mare, piuttosto che un legno galleggiante. Lo sguardo stupefatto di Jan mirava in alto, verso le vele leggere e sottili, ma i giovani, sebbene marcati, lineamenti dello spadaccino si dischiusero in un'espressione di vero stupore solo alla vista della magnifica sirena intagliata nella polena, una sirena che a lui ricordava tutta la libertà ed il carattere strabiliante dei suoi sogni d'avventura. Egli si passò una mano fra i corti capelli castani, mosse pochi passi incerto e poi iniziò a correre verso i marinai affaccendati, intenzionato a saperne di più sulla nave, per salire sulla quale avrebbe fatto qualsiasi cosa. Quella mattina aveva trovato di meglio da fare che allenarsi.
Luca31.90 Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 quella mattina mi trovavo in città, ero venuto a conoscenza del fatto che era arrivata una nave, e io speravo fosse carica di oggetti preziosi e altro. da tempo non si trovava più niente di buono da rubare in giro e così anche una più piccola occasione non passava inosservata. così quella mattina mi precipitai al porto. avevo con me il fedele stocco legato alla vita da una striscia di pelle e due pugnali infilati alla bel e meglio nei pantaloni. indossavo quelli che si potevano definire stracci, ossia una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini. li avevo presi una settimana fa e ancora non li avevo cambiati. inoltre portavo una sacca di tela al fianco. i miei lunghi capelli neri svolazzavano al vento. quando giunsi al porto anche per me, che ormai provare sentimenti veri e profondi era un lusso, si accese un sentimento di magnificenza di fronte a quella nave così ben costruita. inoltre qualcosa mi attirò, la sirena sulla polena aveva in mano una palla di bianchissimo quarzo. senza pensarci mi fiondai verso la nave. solo quella palla di quarzo se paragonata ai suoi precedenti furti valeva una fortuna.
Vortas Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 Mi sono risvegliato in locanda,quella notte dopo l'ultimo litigio con mio padre non sono tornato a casa.Seduto sul letto Fisso il medaglione che mia madre mi aveva dato,"quasi quasi mi commuovo",ma sono un nano mica un elfo,non posso piangere"penso. Mi misi il medaglione al collo e mi sistemo la mia folta barba,raccolsi i capelli in una coda e scendo a far colazione. Come al solito tutti mi guardano male e io ricambio,mentre mangio sento la notizia di questa nave che è arrivata a Kond e porterà via chiunque voglia. Sul mio viso si stampa un sorriso di gioia al pensiero che questa nave sarà il mio biglietto per la libertà. Torno nella mia stanza e mi preparo a partire,mi infilo la corazza a scaglie,mi lego il fodero con la mia ascia e dietro la schiena fisso il mio grosso scudo. tanto in città non serve. Sulla strada il sole si fa sentire e la mia armatura e lo scudo amplificano il caldo,faccio molta fatica ogni tanto mi passo una mano sul viso per asciugare il sudore. Quando arrivo al porto noto subito qual'è la nave che mi porterà via di qui,è molto bella.Mi fermo un attimo a fissare la polena,poi mi avvicino cercando di trovare qualcuno che mi possa dire come fare ad imbarcarmi.
xh87 Inviato 25 Giugno 2008 Autore Segnala Inviato 25 Giugno 2008 Brotton e Regis Arrivate ad avvistare il porto da strade diverse, senza notarvi, trovandovi davanti a voi lo spettacolo della "Principessa dei mari". Ma appena la avvistate, notate anche una scena alquanto particolare: un tizio che vi giunge correndo a perdifiato... Jan Giungi in prossimità della nave: davanti a te due marinai che stanno trasportando delle grosse casse. Visti da vicino sembrano una strana amalgama, tanto sono diversi nell'aspetto: l'uno, elfo, snello e bassino, dai lineamenti delicati; l'altro, umano, un armadio di muscoli. - Eccone un altro, Jack - dice il primo, indicando all'uomo il nuovo arrivato con un cenno della testa. - Mah... io me ne aspettavo di più... non sono molto furbi questi kondiani... - replica l'altro, continuando il suo lavoro di trasporto lungo la passerella che porta al ponte della nave.
Iranion Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 *regina dei mari... è prorpio vero... è fantastica* Rallentando il passo, osservo i due uomini che si scambiano alcune parole, poi con aria contenuta, per quanto concesso dallo stato di fremente eccitazione, dico: "buonuomo, messere elfo, scusatemi se vi disturbo mentre lavorate, ma quando salpa questa nave? e per caso vi servono forze fresche per la traversata? Sapete, sono disponibile ad unirmi a voi, sempre pronto all'avventura, che per me sarebbe la prima, ma ho letto un sacco di libri a riguardo!" *se mi accettano, è la volta buona che lascio Kond... devo correre a casa a prendere lo zaino, e l'armatura, e il cibo, e soprattutto a salutare tutti... e poi, oh, speriamo, poi potrei partire!*
Vortas Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 osservo l'uomo che mi corre incontro e penso cosa vorrà quest'uomo,spero non le voglie prendere,altrimenti sarà accontentato. mi fermo e attendo che l'uomo si avvicini a me,resto li senza parlare,aspetto che sia lui ad iniziare.
xh87 Inviato 25 Giugno 2008 Autore Segnala Inviato 25 Giugno 2008 Jan - Braccia fresche, ragazzo? Certo che ci servono! Questa nave ha meno equipaggio di una bagnarola!! - risponde scorbutico l'uomo. L'elfo lo guarda con un'aria tra il divertito ed il comprensivo, e poi aggiunge. - Scusalo, ma è di cattivo umore a causa della scarsità di equipaggio... comunque partiamo tra un'ora, e per ordine di Lord Darien chiunque può salire, anche se sembra che in pochi abbiano accolto l'offerta... - fa una pausa, per poi continuare - ad ogni modo se vuoi darci una mano parla col capitano, è sulla nave. - OT IMPORTANTE PER VORTAS!!! C'è stato un fraintendimento grammaticale: un tizio che vi giunge correndo a perdifiato Vi giunge=giunge lì, ovvero alla nave. Quindi a causa di questo fraintendimento l'ultimo topic di Vortas non verrà contato
Vortas Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 osservo l'uomo che che mi è arrivato davanti correndo,lo squadro e penso cosa vorrà questo?spero non voglia fare a botte altrimenti ha trovato quel che cercava,ma è inutile pensarci,sarà meglio chiederglielo lo fisso negli occhi e gli dico ha bisogno di qualcosa? intanto a fianco a me con la coda dell'occhio noto una persona,ma non gli do molta importanza e attendo la risposta del tizio che mi è corso incontro
Iranion Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 "d'accordo, e grazie!" *perfetto, perfetto! devo trovare il capitano... speriamo sia una brava persona, speriamo che vada tutto bene* corro a perdifiato sulla nave, continuando ad ammirarne la splendida fattura, mentre mi guardo attorno in cerca del capitano
Luca31.90 Inviato 25 Giugno 2008 Segnala Inviato 25 Giugno 2008 non sono molto interessato dall'uomo che corre, sono troppo occupato a pensare a come impossessarmi della sfera di quarzo. sento però un uomo di fianco a me chiedere qualcosa a quell'uomo. più per curiosità che per reale interesse rimango lì guardando verso la nave ma ascoltado l'uomo appenna arrivato, sempre che risponda...
xh87 Inviato 28 Giugno 2008 Autore Segnala Inviato 28 Giugno 2008 AVVISO L'incomprensione imperversa: Vortas e Luca, l'uomo non è corso verso di voi, è corso verso la NAVE (essendo, tra l'altro, il PG di Iranion, anche se non mi piace esplicitarle così, le cose). Avevo scritto vi giunge e non vi raggiunge o giunge a voi. Vi giunge ha lo stesso significato di giunge nel luogo sopracitato. Per questo motivo non posso considerare validi i vostri ultimi post. Brotton e Regis Vedete l'uomo che era arrivato alla nave fermarsi un attimo a parlare con i marinai, per poi salirvi sopra (alla nave). Jan - Cosa dite?! Vi dico che non è possibile! Voi mi sconcertate! Io stessa ho dato indicazioni al facchino per portarmi le valigie! L'ho visto io stessa prendere la direzione del porto! Valigie che tra l'altro sono un ricordo del mio povero George... Oh, se ci fosse il mio povero marito risolverebbe lui la situazione, sì, certamente! Ad ogni modo deve essere per forza arrivato: è partito una mezz'ora buona prima di me! E' anche vero che i giovanotti d'oggi non sono più quelli di un tempo! Tutto il giorno a bighellonare stanno, e mai a lavorare! Oh, ma quando ero giovane io, le cose erano diverse bla blabla blablabla bla blabla bla.... - Appena salito sul ponte una ciarliera voce femminile ti colpisce le orecchie: davanti a due porte che ti immagini scendere sottocoperta, una robusta donnona sta "aggredendo" verbalmente un uomo in uniforme. Lei sembrava essere sulla cinquantina, totalmente in viola e con un cappellino minuscolo, lui invece sembrava di una decina d'anni più giovane ed aveva giacca e pantaloni di un blu intenso, con numerose medaglie appuntatevi sopra, ed aveva un'espressione tra lo scocciato e l'imbarazzato. - ...bla bla blabla bla.... - - ...signora... - - ...bla bla blabla bla.... - - ...si calmi signora... - - ...bla bla blabla bla.... - - ...certo signora... - - ...bla bla blabla bla.... - - ...non ci posso fare niente signora... - - ...bla bla blabla bla.... -
Vortas Inviato 28 Giugno 2008 Segnala Inviato 28 Giugno 2008 vedo l'uomo salire sulla nave dopo aver parlato con i due marinai,quindi mi avvicino ai marinai e chiedo buongiorno,vorrei imbarcarmi è possibile?
Iranion Inviato 28 Giugno 2008 Segnala Inviato 28 Giugno 2008 Appena salito sulla nave osservo la scena con un misto di stupore ed imbarazzo, indeciso sul da farsi. Dopo pochi istanti decido di avvicinarmi ai due con fare discreto, di modo che notino la mia presenza ma senza interrompere il dialogo, o, più precisamente, il monologo a due. Non appena il flusso di parole della donna si interrompe, accenno, con non poca indecisione: "Ahem... Nobile signora... Onorevole capitano... vogliate scusare la mia scrotese intromissione, ma i vostri fedeli marinai mi dicono che cercate equipaggio, e io sarei disponibile ad imbarcarmi, col vostro permesso s'intende, e voi, signora, mi pare abbiate un problema, se posso esservi d'aiuto ditemi pure..."
xh87 Inviato 29 Giugno 2008 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2008 Regis Vedi un secondo uomo, armato di tutto punto, dirigersi verso la nave, e parlare con i marinai. Brotton Arrivato alla "Principessa dei mari", ti trovi davanti un elfo ed un umano intenti nel trasportare sulla nave delle casse: il primo snello e bassino, dai lineamenti delicati, il secondo un armadio di muscoli. - Eccone un altro... - Dice tra sé l'uomo, senza fermarsi, appena ti avvicini alla nave. buongiorno,vorrei imbarcarmi è possibile? - Certo che è possibile, "soldato" - dice l'elfo squadrandoti un istante - Per ordine di Lord Darien chiunque può salire, che sia calzolaio, panettiere, o uomo di latta - continua con un sorrisino sulle labbra - E' sufficiente che notifichi la tua presenza al capitano, sulla nave - Jan L'uomo sta per prendere la parola, quando irrompe la signora. - E' inconcepibile, ragazzo! E' inconcepibile! Sono volatilizzate! Puff! Scomparse! E pensare che il mio povero George ci teneva così tanto! Ed erano un ricordo dell'Aitrea! Quando lo dirò a Luisina rimarrà stupeffatta anche lei! E pensare che ne ha passate tante la povera figliola, dopo quello che le ha combinato il marito... quando lo venni a sapere non ci volli credere, sembrava un così brav'uomo... ma non bisogna mai fidarsi di quelli che vengono dalla capitale: deve esserci qualcosa nell'aria che respirano che li fa diventare manigoldi. Ad esempio conobbi uno gnomo, nell'82, che mi vendette un orologio rotto: e veniva dalla capitale! Ma sa, io sono sempre stata appassionata di orologi... mi ricordo che il mio povero George, che brav'uomo il mio George, mi regalava un orologio ogni anno: ormai ne ho la casa piena! Ed erano di ogni forma, dimensione, colore, blablabla... -
Iranion Inviato 29 Giugno 2008 Segnala Inviato 29 Giugno 2008 "Si calmi, la prego, signora" Mi sento sempre più a disagio per via della situazione, mentre lancio occhiate al capitano perché mi assista nell'impresa di domare la donna. "Senta, senta, ho un'idea: ora corro a casa, prendo le mie cose, le porto alla nave e poi la aiuto a cercare quello che è sparito, d'accordo?" Aspetto solo un'istante, poi mi rendo conto che effettivamente non sono ufficialmente un membro dell'equipaggio, quindi mi rivolgo al capitano. "Ah ecco, per questo ero venuto: capitano, mi accetta sulla sua nave?" E quindi, temendo una nuova scenata della dama, mi rivolgo a lei. "Sempre col vostro consenso, beninteso..." Quindi resto in silenzio, con fare forse un po' goffo per via della situazione disagevole, ed attendo che siano i due a parlarmi. *Speriamo bene... E soprattutto speriamo che questa gentil signora non mi scelga come interlocutore durante il viaggio in mare, o sono finito... Ah, devono essere questi i pericoli del mare...*
Vortas Inviato 29 Giugno 2008 Segnala Inviato 29 Giugno 2008 dopo la sua battuta lo guardo male,ma dico grazie e buon lavoro proseguo oltre,salgo sulla nave e penso ecco il mio biglietto per andarmene da questo postaccio mi guardo intorno in cerca del capitano o di qualcuno a cui chiedere informazioni.
xh87 Inviato 29 Giugno 2008 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2008 Regis Vedi l'uomo, che ti accorgi essere in realtà un nano, smettere di parlare con i marinai e salire anch'egli sull'imbarcazione. Brotton Mentre ti trovi sulla passerella che conduce sul ponte della nave, ti arriva alle orecchie il suono di una voce femminile, ed un sospetto ti sorge immediatamente. Una volta salito, ti accorgi subito che i tuoi sospetti erano fondati: che discute con un ragazzo che avrà avuto più o meno una ventina d'anni e quello che ti sembra essere il capitano della nave, vedi Margareth Stevenson. Ella era la moglie di un importante commerciante con cui tuo padre ha avuto parecchio a che fare, George Stevenson, che venne a mancare due anni fa. Dopo la morte del marito prese in mano lei gli affari, ed entrambi vennero spesso ospiti a casa tua: due dei pochi amici che la tua famiglia era riuscita farsi. La caratteristica che più ti è rimasta impressa di Margareth è la quasi insopportabile parlantina, che contrastava molto con la taciturnità di George. Jan - Avete visto signora Stevenson? Non c'è niente di cui si debba preoccupare: ci penserà questo giovane a risolverle il problema - s'inserisce l'uomo, lanciandoti uno sguardo di gratidudine. - Per quanto riguarda te, ragazzo, chiunque può partecipare a questa traversata, ma se desideri far parte dell'equipaggio sei il benvenu... - La frase del capitano fu interrota dalla voce della donna... Brotton e Jan - BROTTON!! - esordisce la donna lanciandosi verso il nuovo arrivato, afferrandolo in un'abbraccio. Il povero nano viene stretto talmente forte da sentirsi soffocare dalla voluminosa stazza di Margareth. - Ma fatti vedere! - dice scosandosi un poco - Non sei cambiato di una virgola: tale e quale a tuo padre! Jan Appena vedi il nano capisci subito chi è. C'è solo una famiglia di nani a Riva: deve essere il figlio di Barendd, un fabbro con cui tuo padre ha avuto qualche volta a che fare per motivi di lavoro.
Vortas Inviato 29 Giugno 2008 Segnala Inviato 29 Giugno 2008 resto molto sorpreso per l'incontro e dico salve signora Stevenson,come sta?e gli affari vanno bene?sono qui per imbarcarmi su questa nave per andare via da questo luogo inospitale.Dove trovo il capitano?
Iranion Inviato 29 Giugno 2008 Segnala Inviato 29 Giugno 2008 "Grazie capitano, corro a prendere le mie cose e sono di ritorno in un lampo!" Detto ciò, corro verso la passerella, superando il nano e la signora, siccome il desiderio di avventura aveva la meglio anche sulla cortesia. Senza prendere fiato corro fino a casa, ed entro gridando. "Madre! Padre! Una nave, mi imbarco!" Poi mi ricordo che, dato l'orario, sono nella fucina, vicino a casa, dove corro, ed entro gridando. "Una nave! Mi imbarco! Alla svelta, devo preparare tutto!" Quindi corro di nuovo a casa, prendo lo zaino e la vecchia borsa da cintura, ed inizio a raccimolare ogni cosa che possa essere utile. "Ecco, torce, queste serviranno, e la lanterna pure, e provviste, sì, provviste, forza Pauls, aiutami ad indossare le protezioni di cuoio, devo presentarmi pronto a partire!" Quando finisco i preparativi, l'aspetto è un altro. All'abbigliamento della mattinata si è infatti aggiunta la protezione in cuoio che riveste l'intero torace, coprendo la camicia similmente ad una giacca senza maniche, lunga fino alle spalle, e che riveste anche parte delle cosce. In spalla porto uno zaino ingombro di oggetti necessari per il viaggio, ed alla mia destra, sotto i coltelli, è appesa una borsa di pelle contenente alcuni oggetti.
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