Kurnor Inviata 2 Luglio 2008 Segnala Inviata 2 Luglio 2008 oh apro un mio piccolo angolo postando una breve descrizione una sagoma nera sgusciò dalla porta e con le sue putride unghie toccò il suo volto lacrimante
Aerys II Inviato 3 Luglio 2008 Segnala Inviato 3 Luglio 2008 Uhm... Non mi è chiaro il motivo del layout (piuttosto avrei usato la punteggiatura) ma son gusti. Una cosa, quel "sue unghie" vicino a "suo volto" è piuttosto pesantino, nonché un po' carente di stile. Voglio dire, già che vuoi essere non banale, potresti dire piuttosto "toccò il volto lacrimante di lui" o "toccò il volto lacrimante di lei" (così ci fai anche capire un po' meglio il contesto, facendo capire qualcosa su quel lacrimante essere toccato dalle unghie putride).
Kurnor Inviato 8 Luglio 2008 Autore Segnala Inviato 8 Luglio 2008 or dunque ascolta.... nera parola figlia della notte e del vento rumori lontani e dimenticati or dunque ascolta nera parola figlia dell' oblio e del tempo rumori nuovi e delicati or dunque ascolta nera parola figlia di intrighi e inganni rumori persi e ritrovati or dunque ascolta nera parola figli di innominati e di illuminati il triste scorrere del tempo or dunque ascolta nera parola..... ascolta la tua essenza ascolta il tuo calore ................. nera parola
Sheldom Inviato 22 Luglio 2008 Segnala Inviato 22 Luglio 2008 Quest'ultima non mi sembra logica.... la figlia dell'oblio e del tempo dovrebbe emettere suoni lontani e dimenticati , quella delgli intrighi e degli inganni dovrebbe fare rumori silenti e veloci (o furbi)... non so,non mi convince molto..... io non sono un grande poeta comunque
Kurnor Inviato 7 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 celato e nascosto da sguardi e da pensieri indecenti giace inconsapevole il relitto di un essere venuto da chissà quali posti ma che ora sta a ventre a terra come una pantegana venuta da chissà quali fogne
Jack Ryan Inviato 7 Ottobre 2008 Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 Posso dire che mi sembra eccessivamente spezzata. Non sono certamente un esperto, ma secondo me un layout "libero" dovrebbe essere sfruttato per evidenziare parole o versi chiave, così invece sembra che tu metta in evidenza tutto e niente, rendendo la lettura difficoltosa. Inoltre il termine "pantegana" stona tantissimo. E' un termine associato più alla comicità che alla drammaticità che traspare dal resto del tuo scritto.
Gorthar Bonecrasher Inviato 7 Ottobre 2008 Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 Allura celato e nascosto da sguardi e da pensieri indecenti giace inconsapevole il relitto di un essere venuto da chissà quali posti Direi che un punto qui ci può anche stare, o perlomeno uno spazio di distacco (ma che) io lo taglierei ora sta a ventre a terra come (una pantegana) non trovo pantegana molto... lirico. Metterei "un ratto" venuta da chissà quali fogne Per il resto mi associo a Jack.
Kurnor Inviato 7 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 quindi secondo voi dovrei migliorare la cadenza e cambiare la parola pantegana? @jack per pantegana intendo un grosso e sporco ratto @gorthar il ''ma che'' in questo caso esprime un contrasto qualcosa che dovrebbe essere ma che in realtà non è . eliminarlo in questo caso secondo me porterebbe a una sorta di continuità per pantegana cosa potrei mettere?
Jack Ryan Inviato 7 Ottobre 2008 Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 Direi di si Il punto è che, almeno secondo me, una parola lasciata sola viene evidenziata rispetto alle altre. Per cui è un buon metodo per dare più impatto ai termini che vuoi evidenziare, un modo per variare a tuo piacimento l'impatto su chi legge. Lasciando troppe parole da sole, però, finisce che nessuna viene evidenzata, mentre ci perde la scorrevolezza della lettura. Diventa proprio faticoso leggere. Per il significato di pantegana, avevo intuito solo che è un termine molto poco drammatico, sembra un pesce fuor d'acqua. Già "un ratto", come dice Gorthar, mi sembra più apropriato. In alternativa, ma qui dipende molto da te, dai tuoi gusti e dalle sfumature che più ti aggradano, potresti fare una specie di salto poetico (non so se si tratta di una vera e propria figura retorica), e utilizzare un termine assolutamente estraneo alle fogne, ma che dia il giusto impatto, il senso di ciò che vuoi dire. A me, per esempio, non so il motivo, è saltato in mente il termine "mane". Forse perché lo associo al contesto di "anima penitente". Ma non sono certo un poeta, prendi i miei consigli con le pinze
Kurnor Inviato 7 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 vedrò cosa si può fare! grazie dei consigli:-p p.s. mane? vuol dire davvero qualcosa o è un termine dal riferimento puramente retorico?
Jack Ryan Inviato 7 Ottobre 2008 Segnala Inviato 7 Ottobre 2008 Mane significa "spirito". Penso possa essere inteso sia in senso prettamente spirituale ("anima") che come "fantasma". Non so perché mi sia venuto in mente
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