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[Dark heresy] Io sono la sua spada, egli è il mio scudo


Hungryghoul

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Inviato

Corday è impaziente, sembra scocciato con voi.

"andiamo allora, tutti. Il comandante è stato abbastanza esplicito."

Dopo avervi fatto sbrigare a preparvi Corday vi accompagna, o vi scorta, verso il ponte.

Continuate a salire i ponti, dove non eravate mai stati, superando di tanto in tanto delle postazioni di guardia.

Arrivate infine al ponte. una sala enorme vi si apre davanti, con un immensa vista sul vuoto davanti a voi.

Poche persone in genere sono ammesse al ponte di una nave, il suo centro nevralgico.

Dovunque guardate ci sono indicatori e postazioni di lavoro, poco con esseri umani, molte con servitori. Vi colpisce la spartanità del luogo, qui tutto è essenziale. Sembra rispecchiare lo stile del suo comandante, vestito come al solito con un vestito bianchissimo.

Jocelyn vi attende sulla poltrona di comando, vicino a lui su di un poggiolo una bottiglia di cristallo ed alcune tavolette-dati, oltre a quella che ha in mano che sta studiando.

Dopo qualche secondo, riconsegna la tavoletta all'uomo alle sue spalle, dopo avergli detto qualche commento sottovoce. Poi vi guarda uno ad uno, con il suo sguardo tagliente, a soppesarvi come se foste un affare.

"Signori, mi dispiace avervi disturbato così presto, ma il mio lavoro non mi ha permesso di comportarmi in altra maniera. Se non vi dispiace vorrei esaminare con voi i fatti dei turni di guardia precedenti. Potreste farmi un rapporto delle vostre attività"

Il tono è cordiale, ma lo sguardo tradisce una durezza ferrea nei vostri confronti.

Corday si mette in piedi di fianco a Jocelyn, nella sua postazione, ossservandovi.


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Inviato

Annuisco, pacatamente, alle parole di Jocelyn

"Certo Comandante. Ho condotto la messa, per poi raccogliere le confessioni dei credenti. Quindi, sono tornato in cabina."

Inviato

Ascolto attentamente Jocelyn, dopo aver annotato mentalmente l'atteggiamento di Corday nei nostri confronti. *Qualcosa non va*. Dopo le parole di Fidelius, mi schiarisco la voce e inizio il mio rapporto.

Durante i primi turni di guardia che ci sono stati assegnati, siamo venuti a conoscenza di almeno due bande, apparentemente rivali, che si aggirano e trafficano all'interno della stiva della vostra nave. Immagino chiaramente che Jocelyn sia già a conoscenza di questi fatti, ma riporto il tutto per completezza, così come mi è sempre stato insegnato. Dopo esserci confrontati con il Secondo Ufficiale in comando Corday, abbiamo proceduto nelle indagini su questi due gruppi, nel tentativo di comprendere chi ne fosse a capo e quale tipo di problema costituissero per la tranquillità del viaggio. Durante il turno di ieri, ci siamo divisi i compiti. Mentre io stavo interrogando uno degli uomini addetti all'artiglieria, appartatosi con una donna non identificata, con la finalità di comprendere quali fossero i traffici delle due bande nella stiva, ho sentito via comunicatore la richiesta di aiuto del mio compagno, faccio un cenno verso Dariel, che richiedeva supporto per una situazione che si era fatta troppo calda. Sono quindi uscito dalla tenda in cui stavo interrogando l'uomo, mi sono unito a un gruppo di guardie e lo abbiamo recuperato. La situazione è ritornata tranquilla poco dopo. Il mio tono è stato ufficiale per tutta la mia esposizione. Finito di parlare, rilasso un momento la mia postura in attesa che i miei compagni integrino il racconto.

Inviato

mi faccio avanti come se fossi sull'attenti e inizio a parlare.

Signore! mi trovavo nella stivassieme a tutta quella gente, quando è partito un colpo, a quel punto si è scatenato il putiferio e dopo sono rimasto intreppolato tra la folla che voleva linciarmi finchè non sono giunti alcuni dei presenti a recuperarmi!

ero davvero nervoso, signore, avevo provato paura!|

*già, paura per dei semplici umani... nemmeno fossero stati orki, col mio addestramento avrei potuto fare una strage; per fortuna che non ho perso il controllo...*

a quel punto faccio un passo indietro e taccio

Inviato

*Sì devi ammetterlo Whilemina...tu sei l'unico elemento decente del gruppo...assieme a prete Fidelius.. E' una prova che il tuo amatissimo imperatore ti pone, stare assieme ad un branco di incompetenti pe uscirne iinfine vittoriosa nonostante le avversità causate dall'inefficienza di chi ti sta attorno...sì sì lo sai che sarà una cosa molto difficile ma in fondo tu sei l'unica che può farcela...insomma dittelo...sei l'unica che ha visto l'imperatore e il suo trono d'orato...questi cos'hanno fatto? sì va bene uno sa le leggi e sa parlare, quell'altro dice di saper sparare...ma a conti fatti...sono inutili...* i miei pensieri vagano mentre i miei compagni parlano con il comandante *eeeeh sì non c'è che dire sei la migliore fra tutti...considerando che hai anche il potere di piegare le loro inette menti...sì Whilemina sei troppo topa* e inspiro profondamente, soddisfatta d'aver finalmente compreso la verità all'interno del gruppo

Inviato

"Durante i primi turni di guardia ho affiancato nelle ronde i miei compagni!

Accortomi della presenza di coloni impegnati a seguirci, di comune accordo ho cominciato a seguire le bande durante le nostre ronde. Durante l'ultimo pattugliamento ho notato che, oltre agli usuali due gruppi di inseguitori, vi era un singolo individuo che si mischiava nella folla seguendo a distanza la nostra pattuglia. Ho deciso di seguire quest'ultimo individuo finchè ho potuto, accortosi della mia presenza cominciò a correre per distanziarmi, inutilmente. Visto che la sua fuga era un'inutile sforzo decise di fermarsi ed attaccarmi. Dopo alcuni affondi di pugnale ho deciso di fermare lo scontro con la mia laspistol prima che l'aggressore riuscisse a sbilanciarmi e così a fuggire. Sono riuscito a ferirlo ad un braccio ma non è stato sufficente. E' riuscito a scappare ugualmente tra l'insterismo dei coloni. Il rumore delle colluttazioni e gli spari hanno fatto allarmare Dariel che mi ha contattato immediatamente al comunicatore"

Rimango in posizione di riposo aspettando riscontri.

Inviato

il Comandante continua a guardarvi soppesandovi.

"Bene, confermate le ricostruzioni dei tafferugli fatte dai miei ufficiali. Inoltre ammettete di essere stati voi a dare inizio ad essi. Voi due, sto ancora aspettando il vostro rapporto."

E guarda il tecnoprete e la donna, la quale sembra essere stranamente soddisfatta della situazione.

Corday invece guarda Vasilj deluso

Inviato

"beh per quanto mi riguarda ho passato un piacevole pomeriggio con Donna Fortuna e quando sono tornata ai miei alloggi ho sentito i miei compagni che parlavano di qualcosa andato male" dico totalmente rilassata

Inviato

*Bifolco*

"Ho passato tutta la giornata ad operare le Sacre Macchine al servizio del Riverito Disdetta. Sono tornato nei miei alloggi poco prima dell'arrivo dei miei compagni.

Le servono altri dettagli?"

Inviato

"Si, certo, ho bisogno di altri dettagli. Ma non da voi, per ora. Dato che avevamo già sentito sia donna FOtuna che disdetta. Ci sono alcune cose che mi sfuggono comunque, e vorrei chiarirle con il vostro aiuto."

Il suo sguardo si rivolge su Santeri, mentre la voce del Comandante si abbassa di tono e di volume.

"Torniamo allo scambio tra la donna e il membro della ciurma della levriero. Ha forse visto la natura dello scambio? e riuscirebbe a riconoscere l'uomo?"

Inviato

Ritengo di sì, signore. Portava una divisa che lo identificava come servente dell'artiglieria. Lo scambio era di natura sessuale. Qualcosa che non avrei gradito lasciare andare, se i miei compagni non avessero avuto bisogno immediato di aiuto. Faccio una breve pausa, poi continuo. Sono intervenuto anche in ragione del fatto che riteniamo vi siano scambi di altra natura tra equipaggio e deportati. Non abbiamo tuttavia ulteriori prove a supporto di questa ipotesi. Scambio uno sguardo con Vassilij e Dariel, in cerca di una conferma alla mia ultima frase.

Inviato

confermo signore! può sembrare strano ma credo che le "bande" presenti tra i profughi siano riusciti a corrompere qualche membro dell'equipaggio per essere riforniti non solo di mezzi di sussistenza, ma anche di armi dicendo questo mi mostro preoccupato ma infine guardo Santeri e risposto lo sguardo sul comandante

Inviato

"Confermo signore, ho identificato piccole armi compatte tra le due bande."

Lancio uno sguardo al secondo capitano corday e poi annuisco alle affermazioni dei miei due compagni.

*Corday...ci hai dato carta bianca perchè sei troppo indaffarato per interessartene e dopo credi di poter venire a muovere critiche...non sai a cosa ti stai imbattendo*

Inviato

Lo sguardo del comandate continua a rimanere fisso du di voi tre.

"Queste sono accuse gravi. Arbitres Santeri, ha sorpreso uno dei miei uomini durante questo scambio. Non si è fatto consegnare il pagamento che l'uomo aveva dato alla donna per controllare la presenza di armi? E lei Arbitres Grigorievic può essere più specifico sul tipo di armi che ha osservato?"

Inviato

"Per lo più sono armi bianche più o meno primitive, signore. Ho notato anche alcuni dissidenti che avevano evidenti oggetti nascosti sotto le vesti. Potevano essere delle armi quanto delle razioni. Anche se non credo che gente di quella specie prediliga andare in giro con delle scatolette al posto delle armi"

Inviato

Signore, ripeto che lo scambio che ho avuto modo di interrompere era di stampo sessuale. Soldi in cambio di sesso. Qualcosa certamente non accettabile per un membro della Levriero del cielo, qualcosa che probabilmente tradisce un contatto pericoloso tra equipaggio e deportati. Non ho avuto modo di intervenire oltre in quanto sono stato richiamato all'esterno della tenda in cui si teneva questo incontro dalle richieste di aiuto dei miei compagni e dal trambusto. Prendo fiato, sperando di essermi fatto capire sufficientemente. A ogni modo, se posso permettermi, non è il caso di incriminare nessuno a questo punto. Ritengo che sarebbe bene proseguire nelle indagini e valutare l'esatta entità della cosa. Probabilmente anche solo esponendoci abbiamo costretto le due bande e chi collabora con loro a compiere mosse avventate, e questo è un vantaggio per noi. Se avremo l'appoggio del comando della nave, ovviamente. Guardo prima Jocelyn, quindi Corday, per valutare le loro reazioni. *E se il comando della nave ha ancora un qualche tipo di presa sul resto dell'equipaggio.*

Inviato

Jocelyn continua a guardarvi neutro, la voce continua a scedere di volume.

"Devo dire di essere confuso. Prima lanciate pesanti accuse, come il traffico d'armi sulla mia ciurma, dicendovi sicuri. Quando richiedo più dettagli, per confermare queste accuse, restate sul vago. Sembra di ascoltare il mio secondo ufficiale, quando parla di questo argomento."

Corday al commento diventa livido dalla rabbia, ma non emette suono.

"Nonostante i tumulti siano stati causati dalle vostre indagini, volete continuare con esse. Ora la situazione si è stabilizzata, ma a causa del breve tumulto dello scorso turno di guardia, le vittime tra i coloni sono state di una ventina di persone, per la maggior parte schiacciate dalla folla isterica."

Jocelyn vi lascia assorbire le sue ultime parole, come per lasciare il peso di quelle morti sulle vostre spalle.

"Il fatto che un assassino delle bande abbia deciso di attaccare uno di voi sotto cammuffamento, non mi sembra decisivo. Può averlo scambiato per un rivale. Almeno finchè non ha estratto una PistolaLAS. Infatti al momento dell'imbargo abbiamo persiquito il perquisibile e siamo praticamente sicuri che i nostri passaggeri possano avere solo armi di fortuna. Non è vero Secondo Comandante Corday?"

Corday annuisce, sempre più livido.

"Quindi se volete il mio appoggio voglio sapere come intendete procedere. Non voglio rischiare i miei uomini inutilmente per sedare altri tumulti in stiva.

Inoltre dovrete identificare l'uomo del'equipaggio sorpreso in atti poco onorevoli. Una ventina di frustate e quindici giorni ai ferri saranno un esempio sufficiente."

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