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[Dark heresy] Io sono la sua spada, egli è il mio scudo


Hungryghoul

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Inviato

L'immensa statua dell'Imperatore si erge davanti a me.

Attorno a me una turba di uomini pregano con fervore nella penombra della cattedrale. Non ce ne sono molte su Marte.

Non posso non rimanere perplesso davanti a quella scena. Gli umani sembrano davvero avere una memoria corta..

L'umanità e l'Imperium sono riusciti a stravolgere lo stesso volere del loro Imperatore. Lui che non voleva essere riconosciuto più di un Super Uomo, si ritrova adorato come un Dio.

Solo noi, Adepti del Dio Macchina Omnissiah conserviamo la verità. La verità che egli è il migliore tra noi. Ma non un dio tra dei.

Sia sempre lode all'Omnissiah!

***

Noto che nel gruppo c'è una persona vestita in abiti civili con una leggera armatura. Si distingue dagli altri per il pendaglio con l'Aquila Imperiale al collo.

Noto che la sta stringendo al petto. E non lo stava facendo quando mi sono avvicinato.

*Un ecclesiarca. Potrebbe rivelarsi una scelta poco oculata. Speriamo sappia essere efficiente alla missione.*

L'idea di avere un membro dell'Ecclesiarchia così vicino a me mi disturba. Non ho mai avuto granché a che fare con loro. Ma conosco le loro idee riguardo al Nostro Credo.

*Potrebbe essere una debolezza per il gruppo.*

Con un veloce cenno di saluto, distolgo lo sguardo da lui, che mi stava fissando a sua volta.


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Inviato

@Dariel

Spoiler:  
Ti svegli a metà mattinata, con ancora un piccolo cerchio alla testa. Cavolo devi ancora abituarti all'amasec che producono qui, una schifezza rispetto a quello che fanno nel tuo mondo natio. Con la disclipina aquisita nel durissimo addestramento come costritto della guardia ti alzi e ti prepari per la missione, organizzando per bene il tuo equipaggiamento. Soddisfatto esci e di ti dirigi verso il luogo dell'appuntamento.

Lo raggiungi senza problemi, vedi di fronte a te un cargo appoggiato su una piattaforma a sua volta sospesa nel vuoto aldifuori del muro esterno dell'alveare. Qui il caldo è quasi insopportabile, vedi pochi lavoratori che stanno finendo di caricare delle casse nel trasporto agli ordini di un uomo in armatura carapace.

Vicino al portello dello shuttle un piccolo gruppetto di persone, tra cui spiccano un uomo in uniforme da arbitator e un'altro con delle vesti rosse. Un tecnoprete senza dubbio, lo capisci persino da questa distanza.

Inviato

Osservo velocemente il gruppetto di persone soffermandomi un'attimo sul tecnoprete, per poi passare a quello che sarò il nostro mezzo di trasporto, ed infine mi dirigo verso l'uomo in armatura carapace. Una volta arrivato davanti a lui eseguo un saluto militare e mi presento

"Coscritto Dariel di Valon Urr della guardia imperiale, in missione per conto dell'Adeptus arbites, ho qui un ID d'identificazione"

Traffico un secondo in una tasca, esisto un attimo e gli porgo il mio documento.

*M*rda, ieri sera ho buttato gli ultimi risparmi che mi erano rimasti... Ora si che sono nei guai*

Accenno alle persone riunite vicino alla nave che stanno parlottando

"Sono loro gli altri membri della squadra a cui sono stato assegnato?"

Mentre aspetto la risposta lancio qualche occhiata verso gli altri e cerco di mantenere un'espressione neutra nonostante l'emicrania.

Inviato

@Dariel

Spoiler:  
L'uomo prende il tuo documento e dopo aver controllato per alcuni secondi sulla sua tavolettadati ti porge il documento e ritornandoti il saluto militare ti dice

"Salve Dariel di Valon Urr, Il Secondo Ufficiale della levrerio del cielo, Alan Corday la accoglie a bordo"

Poi indicandoti il gruppetto dietro di Voi

"Si Sono loro, e con voi ci siamo tutti. Bene, se vuole seguirmi cosi posso farvi accomodare nei vostri posti mentre do il segnale al pilota di iniziare a riscaldare i motori."

Detto questo ti fa cenno di seguirlo mentre si dirige verso gli altri.

@Tutti

Vedete il secondo ufficiale raggiungervi accompagnato da un'altro uomo.

"Signori, scusate se mi intrometto però volevo informarvi che è arrivato anche l'ultimo passeggero che stavamo aspettando. Se volete seguirmi vi posso mostrare i vostri posti all'interno del cargo."

Il cargo adesso che lo vedete bene è il classico esempio di tecnologia imperiale, brutalmente efficente, uno scafo di metallo semplice robusto e bruciato dai numerosi rientri atmosferici.

Seguendo l'uomo entrate nel ventre del cargo, vedete che la stiva e riempita per benino da diverse casse ben fissate a terra.

Dopo qualche passo arrivate a delle robuste cuccette ben imbullonate sulla paratia, e li l'ufficiale vi fa segno di sedervi dopo avervi mostrato un compartimento dove poter depositare la vostra roba in sicurezza.

"Bene adesso se potete scusatemi ancora una volta, poichè devo andare a conferire col pilota e mettere a posto alcune cose, poi potremo partire visto che la Levrerio ci sta aspettando."

Corday se ne va lasciandovi soli, entrando nella cabina di pilotaggio chiudendosi la porta li vicino dietro di se.

Inviato

*Maledizione! perchè parlano così forte... ah... forse è ancora l'effetto di quella roba...*

"Ad ogni modo io sono Dariel di Valon Urr dellla guardia imperiale, scusate il ritardo, ma ho avuto una brutta serata ieri."

Rivolgendomi al gruppo, mentre porgo la mano a tutti:

"Avete idea di cosa ci aspetterà su Sinophia? Il messaggio che ho ricevuto non lasciava intendere niente di specifico e la cosa mi da fastidio. Odio andare incontro al pericolo senza sapere di cosa si tratta."

Inviato

*Non mi sembra l'ambiente adatto...*

Scuoto un attimo la testa, prima di rivolgermi al nuovo arrivato.

"Ne parleremo con più calma, una volta arrivati a bordo della levriero del cielo. Ora stiamo per partire, e potremmo essere disturbati."

*Speriamo solo che gli altri capiscano, che una bocca larga è una certezza di missione fallita...*

Inviato

Le mio orecchie sentono e riconoscono il rumore dei sistemi di propulsione che si attivano.

Mi conforta sentire che tutto funziona come previsto.

Mi concentro allora sui miei compagni di viaggio.

*E' incredibile: sembra quasi che quel prete sappia quello che fa..*

Mentre mi guardo attorno noto il notevole carico che viaggia con noi, e non posso fare a meno di chiedermi cosa sia.

*La mia solita curiosità..*

Distolgo la mia mente da questi pensieri e torno a concentrarmi sul rumore della navetta.

Inviato

Dopo qualche minuto il rombo dei motori al plasma cresce sino a sovrastare le vostre parole. Il Portello di carico si chiude, e sentite il mezzo staccarsi da terra sebben con fatica. Poi però sembra prendere sempre più velocità e siete schiacciti nelle vostre cuccette mente il pilota guida il mezzo al di fuori dell'atmosfera.

Il viaggio non dura molto e nonostante la scomodità del cargo riuscite persino ad annoiarvi.

Finalmente sentite il mezzo procedere con le manovre di aggancio alla nave madre e con un certo sollievo avvertite la vibrazione che annuncia che siete finalmente arrivati.

Dopo qualche istante dalla cabina di pilotaggio esce il secondo ufficiale, il quale sembra non aver risentito minimante il viaggio un pò brusco anzi sembra rigenerato.

"Finalmente siamo arrivati, non ne potevo più del caldo di quel maledetto deserto!"

Poi riprendendo la consueta flemma

"Se Lor signori vogliono seguirmi vi mostrerò i vostri alloggi. Vedete questa nave ha ormai una certa età in soggettivi e quindi siamo riusciti a trovarvi alloggio nonostante l'affollamento."

Non riuscite a capire a quale affollamento si riferisca l'ufficiale fino a quando non scendete dal cargo per iniziare a muovervi per la stiva della nave. Venite travolti dal vociare di numerose persone, ammassate dovunque nella stiva, riuscite a distinguere qualche gruppo famigliare che fa la guardia ai propri averi squadrarvi con attenzione, valutando se potete rappresentare una minaccia per loro.

Oltre il rumore anche l'odore di sudore, cavoli bolliti ed olio vi avvolge mentre seguite Corday nelle viscere dell'astronave.

Inviato

*Bha.. era addirittura meglio la nave che ci porto su Kuluth, e la guardia imperiale certo non si spreca in lussi inutili. E poi questi cosa sono? Profughi?... Dopo i compagni scorbutici non pensavo potesse andare anche peggio... Spero almeno di trovare qualche testa da spaccare in nome dell'imperatore su Sinophia... mha...*

Mentre rifletto seguo l'ufficiale ignorando la folla e rimanendo impassibile al puzzo

Inviato

Allargo lo sguardo, ad osservare la folla.

*E' probabile che vi siano molti pellegrini, in una nave simile... spero solo che i loro viaggi riescano a rafforzare la loro fede.*

Riporto quindi lo sguardo sull'ufficiale, seguendolo mentre ci mostrava i nostri alloggi.

*Strano che siano riusciti, con questa calca, a riservare degli alloggi per dei semplici arbitator... Forse il capitano della nave sa qualcosa sulla nostra missione... Non sarò comunque di certo io a iniziare un dialogo in questa direzione.*

Inviato

Il portellone esterno della camera di decompressione della Stella del Cielo si aprì.

L'uomo al suo interno fu risucchiato fuori in un secondo. Morì congelato nel freddo dello spazio siderale in molto meno tempo.

Il Primo Ufficiale si girò. Aveva osservato la scena dal vetro del portellone interno.

Guardò la piccola folla composta in gran parte da Guardie Imperiali.

"Ricordatevi che siete ospiti, su questa Nave. Ricordatevi che offendere lo Spirito Macchina di questa nave ha un prezzo. E ricordatevi che il vostro amico ha avuto un grosso sconto."

Se ne andò, lasciando la folla impietrita a chiedersi: come si può morire per aver sporcato il pavimento?

***

Mi guardai intorno con ORRORE. La stiva di carico era una porcilaia.

No.

Peggio.

La sporcizia. L'odore. La mancanza di cura verso lo Spirito Macchina di quella nave era a dir poco intollerabile.

*Se potessi decomprimere la stiva, lo farei subito!*

Cercai di ignorare quella vista e cominciai a pregare sottovoce affinché la nave non se la prendesse.

Ma l'assalto ai miei sensi da parte di quei sacchi di carne era troppo.

Con un moto d'impulso a me raro, chiesi al Secondo Ufficiale:

"Chi è questa gente?"

Avevo già paura per la risposta..

Inviato

Corday si gira verso Lucius

"Per me quella gente rappresenta solo un affare, anche se non posso dire dire di essere felice di veder la stiva ridotta così. Senza contare la distribuzione di armi extra ai nostri ufficiali e membri dell'equipaggio per evitare noie. Ma il capitano questa volta ha accettato di trasportare dei coloni su incarico dell'Administratum, di sicuro spuntando un buon prezzo, quindi dobbiamo far buon viso a cattiva sorte."

Mentre continuate a camminare uscite finalmente dalla stiva passando un paio di ponti sino a quando il secondo ufficiale non si ferma davanti una porta. La apre mostrando una stanza che contiene a stento 3 letti a castelli con delle casse ai loro piedi. Mostrandovi la stanza con il braccio ed invitandovi ad entrare Corday si rivolge a tutti voi

"Bene sieur, eccoci arrivati al vostro alloggio. Non è il massimo della comodità ma questa in origine era una nave della marina, ma avete il lusso di una ritirata. Pultroppo sebbene alcuni di voi abbiano chiesto di conferire con esso, egli non sarà disponibile prima di una decina di giorni.

Dobbiamo infatti allontanarci dalla stella del sistema prima di entrare nel Warp e questi sono momenti che richiedono tutta l'attenzione del capitano.

Comunque se avete bisogno di qualcosa potete sempre chiedere di me ad un qualsiasi membro dell'equipaggio.

Se avete qualche domanda ho qualche altro minuto libero da dedicarvi prima di lasciarvi, dopotutto dovete ancora sistemarvi.

Inviato

Il TechMarine mi guardò dall'alto della sua imponenza.

"La conoscenza è potere. Custodiscila bene".

Si girò e se ne andò.

***

Mettendo le mie poche cose nel baule ai pedi del primo letto a castello, chiesi:

"Secondo ufficiale Corday? Crede che avrò la possibilità di fare un giro della nave?"

*Nulla che non abbia mai visto..*

Inviato

Corday ti guarda di rimando

"Naturalmente non siete costretti a rimanere nella cabina, ma capirete bene che ci sono delle zone sensibili della nave in cui chiunque non sia autorizzato non è ammesso. Sono semplici e sensati protocolli di sicurezza, qualche altra domanda?"

Inviato

Vasilij Grigorievic

Mentre passa osserva la folla come se stesse ricordando qualcosa.

Arrivati alla cabina silenzioso sistema il proprio equipaggiamento e solo alle parole del secondo ufficiale laconico chiede "Eta?"

Inviato

Guardo sbigottita il tutto

* un bel macello! *

LA cosa, però, che mi lascia completamente basita è il mio alloggio...o, per meglio dire, il nostro alloggio

" ma io dovrei dormire con tutti loro? "

Domando fin indispettita. Rendendomi conto che la risposta è ovviamente affermativa dico acida

" se qualcuno di voi ha intenzioni poco serie verso di me...avviso che non mi farò scrupoli nel farvi pentire di qualsiasi azione contro la mia persona "

e stringo i pugni.

Inviato

"Non ti preoccupare"

dico rivolgendomi alla ragazza

"Non siamo certo dei pervertiti"

Poi sposto la mia attenzione sull'ufficiale

"Secondo ufficiale... Nel caso ci sia qualche compito che io possa svolgere mentre siamo a bordo non esiti a chiamarmi. I viaggi spaziali sono lunghi e spesso la noia è il peggior nemico, rendermi utile sarà un piacere"

Inviato

*Ma... a cosa pensa questa femmina?*

Rimango in silenzio, fintantochè il secondo ufficiale non se ne è andato.

Quindi mi rivolgo verso la donna, il disgusto sul mio volto malamente celato.

"Siamo qui per servire L'Imperatore, non certo per pensare a queste facezie."

*Ma come può l'inquisitore aver scelto una simile...*

Guardo meglio la donna in volto, quindi scuoto la testa.

*Capisco.*

"Quando abbiamo finito con queste..."*Idiozie*"Incombenze, potremo discutere sulle informazioni che abbiamo, e su cosa fare giunti a destinazione."

Inviato

Nel mio primo giorno di lavoro da esiliato vidi più profani di quanti ne avessi mai visti su Marte.

Fu una sensazione intensa e sgradevole.

Per la prima volta ero solo. Solo tra conosciuti. Solo tra profani.

Non credevo, allora, che avrei mai potuto essere di nuovo felice..

***

*Ah, troppe parole inutili..*

"Secondo Ufficiale, mi unisco al signor Dariel nella sua offerta: se posso essere utile, offro i miei servigi per il mantenimento dell'integrità dello Spirito Macchina di questa nave. Sarebbe un onore", dico con un mezzo inchino.

Posa la mia attenzione sula donna.

*Per certi versi, non siamo così diversi..*

Inviato

Guardo l'uomo che dice di chiamarsi Octavius, se avessi ancora i miei occhi si assottiglierebbero in una perfida e maligna fessura

" Saremo anche qui a servire l'imperatore ma punto primo: l'apparenza inganna, come posso sapere che voi non siate dei depravati? punto secondo: anche se si serve l'imperatore la carne è debole, punto terzo: l'innocenza non prova nulla "

E detto ciò poso le mie cose su di un letto; sapendo che quello che ho detto è completamente fuori luogo ma questo non mi importa perchè essendo donna posso farlo e ricorda a quegli uomini che cercare di comprendere il Warp è più semplice rispetto al voler capire come collego i miei pensieri.

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