Vai al contenuto

La battaglia delle Undici Terre


Sheldom

Messaggio consigliato

Ecco una mia creazione a cui mi sono dedicato mentre studiavo per gli esami di terza media ( passati alla grande). Ho preso spunto dalla prima guerra mondiale, ma non so se vale la pena di continuarlo.... Ho corretto il prologo molto assonnato, quindi se ci sono errori non mangiatemi vivo, grazie. Ora posto solo il prologo e se vinteresserà posterò anche il primo capitolo.... buona lettura e... siate rigidi e perfidi, sono giovane e devo imparare.

Prologo

Il sigillo si allenta. Tra poco non potrà più contenere al sicuro il cimelio appartenente alla Città della Morte. Una collana che dona al possessore la completa immortalità. Fu creato su ordine dell’imperatore vampiro Sasumi da maghi vampiri di codesta terra. Ma, dopo l’ invasione nella sua città da parte dei paladini dell’Alba, che sapevano dalla creazione di questo oggetto, venne imprigionato in uno scrigno munito di un potente sigillo firmato da parte dei capi delle Sei Terre. Le altre quattro terre non aderenti si unirono alla Terra Maledetta (dove si trova la Città della Morte) per sorreggerla nel successivo ed inevitabile attacco da parte delle altre. La collana era solo un pretesto plausibile per attaccare la Terra Maledetta, infatti, quella dell’ Alba aveva diverse tensioni con l’altra perché non l’aveva mai sostenuta in politica, come in economia e… di questo ne era quasi certa, la Terra Maledetta inviava regolarmente truppe di banditi a fare razzia in diverse città dell’Alba, devastandone gli incassi, distruggendo le carovane, seminando vittime.

La battaglia infuriò pesantemente sul Mondo tant’ è vero che essa viene tuttora ricordata come la “Guerra delle Undici Terre”. Ma torniamo al passato, l’attacco fu a sorpresa ed avvenne, da parte delle Terre che a quel tempo venivano chiamate dell’ Oscurios (oscuro in draconico) capeggiate dalla Città della Morte . Inviarono sicari, in varie città del Luxus (luce in draconico), capeggiate dalla Città dell’Alba, con un esercito organizzato; durante la notte eliminando alcuni dei generali maggiori. Ma era un’azione suicidio infatti tutti i sicari vennero uccisi. Purtroppo però l’esercito del dovette riorganizzarsi, e non c’era tempo per inutili funerali. Il secondo attacco da parte dell’ esercito maligno, invece fu mirato e preciso come il primo, ma questa volta atteso. Volevano attaccare la città elfica di Potrak famosa per le fucine incantate, capaci di rifornire un esercito in brevissimo tempo, ma proprio per questo il male fallì. Durante la sanguinosa battaglia di corpi in terra se ne contavano a migliaia, tra elfi, goblin, halfling, orchi, umani, vampiri e minoranze; da ambo le fazioni. Gli attacchi seguenti andarono con alti e bassi da parte delle città del Luxus che ora infuriava anch’esso sulle terre nemiche. Non avendo ne vincitori ne vinti, le due Terre firmarono un trattato che aveva queste indicazioni:

- Nessuno di ambo le Terre deve oltrepassare la barriera perimetrica che separa le due terre nemiche.

- Lo scrigno, contenente Il cimelio Vampiresco, rimane di proprietà delle Terre del Luxus.

- Le regioni: Mashikioma, Natigawa, Ritighke, vengono a fare parte delle Terre del Oscurios, la cui popolazione non deve trasgredire al suo nuovo governo.

Solo tre furono i punti stimati: uno per entrambe, uno per il Luxus, uno per l’ Oscurios. Se trasgrediti punibili con la morte, patto eccezioni.

Ma ora che il sigillo si allenta. Non si può ricostruire se non prendendo i sei elementi: aria, acqua, fuoco, terra, luce, oscurità. Ma gli dei non daranno ai terrestri i loro frutti se non in una battaglia corpo a corpo, uno contro uno. Tutti quelli che ci hanno provato hanno perito inutilmente, sono andati al macello come mucche a mattatoio, senza quasi possibilità di attaccare. Loro non sono malefici, anzi, noi abitanti di questa Terra li veneriamo, ci danno frutti, piogge, brezze, calore, e l’alternarsi indispensabile del giorno e della notte, ma non solo ci danno anche potere magico. Però loro non possono donare i loro frutti a una persona non in grado di mantenerli, di poterli usare. Agli dei non importa se la suddetta persona sia di ordinamento buono o cattivo, ma ha premura solo di lasciarla ad un essere in grado di ottenere il pesante fardello datogli. Solo un gruppo di valorosi, ebbero portato lo sperato risultato, ogni uno vinse contro un Dio e riportò nella Terra dell’Alba questi frutti in modo che creassero il sigillo, in questo caso, da usare nel peggiore evenienza. Ma alla morte dei sei il sigillo sta perdendo potere. Alla rottura di esso, non si riuscirà a governare la situazione. Un uomo qualunque potrebbe essere il padrone del mondo, prenderà i frutti per crearne armi, armature, scudi e cimeli indistruttibili se non dopo la sua morte, ma quell’aggeggio gli impedirà di morire. Oggi, Nella Terra dell’Alba solo un gruppo di sei arcimaghi, uno per ogni terra alleata, ne sa la posizione perché lo sorvegli incessantemente, scagliandoci contro incantesimi di riparazione e opportunamente costruendoci barriere. Ma come si sa i poteri solo limitati, finita la formula l’incantesimo non durerà per sempre. Ma ora il sigillo si allenta. E noi non possiamo fare altro che aspettarci una catastrofe.

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 2
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Giorni popolari

Principali partecipanti

Così in velocità:

1)Occhio alla punteggiatura, è troppo frammentario e i punti spesso sono dove dovrebbero stare le virgole. ;-)

2)Occhio ai tempi, passi dal presente storico al passato remoto, per poi tornare al presente e al futuro... Deciditi! :-D

3)Il fatto che l'imperatore vampiro abbia un nome giapponese stona un pochino, o meglio lì isolato non si capisce se sia una scelta fatta tanto per fare o se i vampiri siano in effetti dei simil-nipponici. :confused:

4)Io toglierei le parentesi in cui traduci Oscurios e Luxus: fai ragionare un minimo il lettore, ci arriverà da solo che significano oscuro (forse intendevi oscurità?) e luce.

5)A volte ci sono delle cadute che potrei definire di stile ("patto eccezioni" e "ogni uno", ad esempio...), minano la scorrevolezza.

In generale però, per essere un super-giovane hai avuto una bella idea e lo stimolo per realizzarla, il che è già tanto. Continua così e corri subito a dare una revisionata, io aspetto di leggere questa prima parte rivista e poi un po' di storia in più. :-D

Link al commento
Condividi su altri siti

Ecco il mio prologo "corretto", se le trovate ditemi altri errori o cadute di stile, grazie Aerys per i consigli utilissimi, spero continuerai ad assistermi...

Prologo

Il sigillo si allenta. Tra poco non potrà più contenere al sicuro il cimelio appartenente alla Città della Morte; una collana che dona al possessore la completa immortalità. Fu creato su ordine dell’imperatore vampiro Sirius da maghi vampiri di quella terra. Ma, dopo l’ invasione nella sua città da parte dei paladini dell’Alba, che sapevano dalla creazione di questo oggetto, il potente fardello venne imprigionato in uno scrigno munito di un potente sigillo firmato da parte dei capi delle Sei Terre. Le altre quattro terre che non aderirono si unirono alla Terra Maledetta (dove si trova la Città della Morte) per sorreggerla nel successivo ed inevitabile attacco da parte delle altre terre. La collana era solo un pretesto plausibile per attaccare la Terra Maledetta, infatti, quella dell’ Alba aveva diverse tensioni con l’altra perché non l’aveva mai sostenuta in politica, come in economia e… di questo ne era quasi certa, la Terra Maledetta inviava regolarmente truppe di banditi a fare razzia in diverse città dell’Alba, devastandone gli incassi, distruggendo le carovane, seminando vittime.

La battaglia infuriò pesantemente sul Mondo tant’ è vero che essa viene tuttora ricordata come la “Guerra delle Undici Terre”. Ma torniamo al passato, l’attacco fu a sorpresa ed avvenne, da parte delle Terre che a quel tempo venivano chiamate dell’ Oscurios capeggiate dalla Città della Morte . Inviarono sicari, in varie città del Luxus, capeggiate dalla Città dell’Alba, con un esercito organizzato; durante la notte eliminando alcuni dei generali maggiori. Ma era un’azione suicida infatti tutti i sicari vennero uccisi. Purtroppo però l’esercito dovette riorganizzarsi, e non c’era tempo per inutili funerali. Il secondo attacco da parte dell’ esercito maligno, invece fu mirato e preciso come il primo, ma questa volta atteso. Volevano attaccare la città elfica di Potrak famosa per le fucine incantate, capaci di rifornire un esercito in brevissimo tempo, ma proprio per questo il male fallì. Durante la sanguinosa battaglia di corpi in terra se ne contavano a migliaia, tra elfi, goblin, halfling, orchi, umani, vampiri e minoranze; da tutte e due le fazioni. Gli attacchi seguenti andarono con alti e bassi da parte delle città del Luxus che ora infuriava anch’essa sulle terre nemiche. Non avendo ne vincitori ne vinti, le due Terre firmarono un trattato che aveva queste indicazioni:

- Nessuno tra le terre nemiche deve oltrepassare la barriera perimetrica che separa le due terre nemiche.

- Lo scrigno, contenente Il cimelio Vampiresco, rimane di proprietà delle Terre del Luxus.

- Le regioni: Mashikioma, Natigawa, Ritighke, vengono a fare parte delle Terre del Oscurios, la cui popolazione non deve trasgredire al suo nuovo governo.

Solo tre furono i punti stimati: uno per entrambe, uno per il Luxus, uno per l’ Oscurios. Se trasgrediti punibili con la morte, escluso eccezioni approvate dai capi delle Undici Terre.

Ma ora che il sigillo si allenta, non si può ricostruire se non prendendo i sei elementi: aria, acqua, fuoco, terra, luce, oscurità. Ma gli dei non daranno ai terrestri i loro frutti se non in una battaglia corpo a corpo, uno contro uno. Tutti quelli che ci hanno provato hanno perito inutilmente, sono andati al macello come mucche a mattatoio, senza quasi possibilità di attaccare. Gli Dei non sono malefici, anzi, noi abitanti di questa Terra li veneriamo, ci danno frutti, piogge, brezze, calore, e l’alternarsi indispensabile del giorno e della notte, ma non solo ci danno anche potere magico. Però loro non possono donare i loro frutti a una persona non in grado di mantenerli, di poterli usare. Agli dei non importa se la suddetta persona sia di ordinamento buono o cattivo, ma ha premura solo di lasciarla ad un essere in grado di ottenere il pesante fardello datogli. Solo un gruppo di valorosi, ebbero portato lo sperato risultato, ogni uno vinse contro un Dio e riportò nella Terra dell’Alba questi frutti in modo che creassero il sigillo, in questo caso, da usare nella peggiore evenienza. Ma alla morte dei sei il sigillo sta perdendo potere. Alla rottura di esso, non si riuscirà a governare la situazione. Un uomo qualunque potrebbe essere il padrone del mondo, prenderà i frutti per crearne armi, armature, scudi e altri oggetti indistruttibili, se non dopo la sua morte, ma quell’aggeggio gli impedirà di morire. Oggi, Nella Terra dell’Alba solo un gruppo di sei arcimaghi, uno per ogni terra alleata, ne sa la posizione perché lo sorvegli incessantemente, scagliandoci contro incantesimi di riparazione e opportunamente costruendoci barriere. Ma come si sa i poteri solo limitati, finita la formula l’incantesimo non durerà per sempre. Ma ora il sigillo si allenta. E noi non possiamo fare altro che aspettarci una catastrofe.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...