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J.R.R. Tolkien vs R.E.Howard


Chi è il padre del Genere Fantasy?  

84 voti

  1. 1. Chi è il padre del Genere Fantasy?

    • Tolkien
      58
    • Howard
      15
    • Nessuno dei due
      11


Messaggio consigliato

Di Tolkien ho letto la Compagnia dell'Anello è l'ho trovato noioso, davvero.

Di Howard ho letto invece Solomon Kane che è veramente un opera senza eguali.

Comunque penso che colui che ha dato una botta al fantasy è Tolkien, ma non per questo Howard non deve mica essere escluso dai più grandi scrittori di tutti i tempi.

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Principali partecipanti

Non sono paragonabili. Appartengono a due mondi differenti: Tolkien ha scritto un'epopea per l'Inghilterra sul modello delle saghe nordiche (non sono nemmeno sicuro che il termine "fantasy" sia il più adatto), per di più con dei coprotagonisti alquanto improbabili (gli hobbit) ed uno stile che passa da Dickens a quello degli scaldi antichi; Howard scrive racconti di Sword & Sorcery per riviste americane, con personaggi sovrumani (o dovrei dire superumani, visto l'interesse che lo scrittore mostra per certe teorie sul popolo ariano...) ed uno stile altrettanto muscolare. L'unico elemento che li accomuna è che i loro personaggi eroici in genere hanno capelli neri ed occhi grigi. Mi sembra un po' poco per poter fare un confronto, visto l'abisso di differenza in contesto, target di lettori ed epoca di pubblicazione (Howard, texano, scrive racconti per Weird Tales e muore nel '36, Tolkien, inglese, inventa storie epiche per dilettare il suo gruppo di amici professori e comincia a scrivere romanzi nel '37 senza passare da riviste). Tanto per ripetere un abusatissimo luogo comune, è come paragonare mele ed arance.

Postilla- i due hanno anche un'altra cosa che li distingue nettamente: l'atteggiamento nei confronti della guerra e dell'eroismo. Howard viveva in una zona tranquilla, non aveva mai dovuto vivere la guerra da vicino, era affascinato da romanzi di avventura e di cappa e spada perché molto lontani dalla sua esperienza; Tolkien, che le saghe nordiche le conosceva alla perfezione, era stato sulla Somme dove aveva perso alcuni dei suoi migliori amici, e visto la guerra in tutto il suo orrore. Esemplificativo di questo contrasto è il modo in cui affrontano il mito di Beowulf ed il resoconto di episodi storici: Howard esalta l'eroe che va a combattere da solo il mostro nella sua tana, o il guerriero irlandese che a Clontarf getta l'armatura per combattere a torso nudo e dimostrare il proprio sprezzo del pericolo; Tolkien definisce il giovane Beowulf un irresponsabile che mette a repentaglio la vita sua e di altri per combattere Grendel e sua madre tutto da solo, e dà dell'imbecille a Beorthnoth che permette ai danesi di attraversare un guado prima di ingaggiare battaglia, pur di mostrare la propria cavalleria, condannando così a morte sé stesso e la sua scorta.

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