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Fin lì c'ero arrivato anche io(grazie) il problema è sorto nell'innestare qualcosa di nuovo in un background già esistente e che per di + vive di magia alla 3.X

Che piaccia o no 4° è l'evoluzione della 3.X tanto è vero che portano lo stesso nome Dungeon&Dragon se la wizard non avesse voluto sottolineare il legame lo avrebbe chiamato in un altro modo......

Il sistema che si basa sul lanciare il d20.

La 4° è un gioco diverso, i cambiamenti della struttura stessa del gioco sono immani

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Non puoi considerare l'ambientazione a se stante dalla magia, e la magia è profondamente legata alle regole. Sarebbe bello avere un'ambientazione che possa essere usata da una edizione all'altra, ma non verrà fatto molto più probabilmente perchè non è pensabile sviluppare un'ambientazione slegata dalla magia per un gioco fantasy in cui ci sono maghi, e finchè l'ambientazione sarà legata alla magia, cambiare il sistema magico come è stato fatto dalla 3.x alla 4° comporterà un'inevitabile stravolgimento dell'ambientazione...

Ma infatti è esattamente quello che intendevo io. Nel post che hai citato volevo solo specificare che il problema all'interno di un'ambientazione non nasce nel momento in cui i maghi hanno incantesimi anche a volontà oltre a dei preparati (in gioco è una cosa marginale), ma piuttosto nel momento in cui al variare del sistema di magia degli avvenimenti storici importanti diventano non plausibili, o determinate società/regni/città importanti per l'ambientazione perdono la loro coerenza.

In questo caso, chi deve riscrivere l'ambientazione, si trova davanti a due scelte:

a) eliminare tutto ciò che è diventato inconsistente senza dire bef

B) portare avanti la cronologia, inserendo un grosso stravolgimento/disastro/catastrofe

Il primo caso non era assolutamente percorribile, perchè avrebbe significato la creazione di una nuova ambientazione. Sarebbe stato forse molto peggio.

Volendo cercare di dare continuità alla cosa (per soddisfare gli utenti, per dare l'idea di essere sostanzialmente rimasti nello "stesso posto") la seconda scelta era praticamente d'obbligo.

Per cui non me la sento di criticare su questo punto. Una volta deciso di fare un'edizione molto diversa (nel sistema magico) dalla precedente, questa "rivoluzione" dei reami era praticamente inevitabile. Si può discutere sulla scelta che ci sta a monte, ma mi pare sia già stato fatto abbondantemente.

Per quanto mi riguarda, l'edizione è la terza e l'anno è il 1372 :lol:

Ma penso che chi giocherà in quarta, se ne sarà soddisfatto, troverà molto belli anche i nuovi Reami (si legga la frase anche con il significato alternativo di: il salto 3E-4E è molto più grosso del salto Reami3E-Reami4E, ragion per cui chi fa il primo farà anche il secondo con il medesimo entusiasmo).

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Va bene tagliare la bacinella di png, divinità e quant'altro, ma così si esagera.. non sono più i Reami, potevano chiamarlo "umbria e marche dimenticati".

ps: molti problemi derivano dai libri, perchè non la smettono di far fare saghe su ladri figli di arcidiavoli che fanno a pezzi i balor con un rutto? (regina ragno, erevis cale e le varie nuove saghe).. contraddittorio.

Tra l'altro a memoria, i nuovi FR avranno la cosmologia nuova del manuale del DM.

Quindi cambia anche quella.

Ora posso smettere di leggere questo topic e mettere un macigno sulla 4E

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Il sistema che si basa sul lanciare il d20.

La 4° è un gioco diverso, i cambiamenti della struttura stessa del gioco sono immani

Provero a scriverlo in maniera lenta una parola alla volta così magari lo capisci meglio

Lo

so

benissimo

anche

io

che

è

un

gioco

diverso

il

problema

è

proprio

questo

che

hanno

fatto

cambiamenti

immani

a

D&D

e come hanno deturpato(ovviamente IMHO) D&D deturperanno Faerun

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perchè non la smettono di far fare saghe su ladri figli di arcidiavoli che fanno a pezzi i balor con un rutto? (regina ragno, erevis cale e le varie nuove saghe).. contraddittorio.

In effetti me lo sono chiesto anche io... mi è capitato, un po' di mesi fa di leggere un romanzo di Dragonlance, "La leggenda di Weasel". E' un romanzo recente, non uno di quelli "storici" dell'ambientazione. Il protagonista è piuttosto normale, e anche un po' codardo. E' un umano banalissimo che potrebbe, se proprio lo volessimo trasporre, anche non avere livelli da pg. Eppure il romanzo mi è piaciuto lo stesso.

PS: suvvia, la regina ragno è ancora accettabile: i protagonisti dovrebbero averei tutti l'equivalente di meno di venti livelli... e poi rimangono confinati sotto terra o morti :lol:

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In questo caso, chi deve riscrivere l'ambientazione, si trova davanti a due scelte:

a) eliminare tutto ciò che è diventato inconsistente senza dire bef

B) portare avanti la cronologia, inserendo un grosso stravolgimento/disastro/catastrofe

Il primo caso non era assolutamente percorribile, perchè avrebbe significato la creazione di una nuova ambientazione. Sarebbe stato forse molto peggio.

Volendo cercare di dare continuità alla cosa (per soddisfare gli utenti, per dare l'idea di essere sostanzialmente rimasti nello "stesso posto") la seconda scelta era praticamente d'obbligo.

Non ha mai amato particolarmente i Forgotten Realms, ma mi sorge un quesito: capisco e condivido quello che vuoi dire, ma se cambia la geografia, cambia la magia, cambia il sistema planare, cambiano le razze comuni (dato che bisognerà far posto a un gran numero di tiefling, dragonidi ed eladrin, sena contare quanto sono diversi gli elfi), scompaiono divinità, png e organizzazioni, si resetta la continuity storica... la continuità dove resta? Nel nome? :confused:

Di fronte a cambiamenti così grandi, sarebbe stato IMHO più soddisfacente per i giocatori creare una nuova ambientazione da zero.

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La questione è: quanti sarebbero stati a lamentarsi se i Reami non fossero cambiati?

Risposta: moltissimi.

Vuoi perché ci si sarebbe lamentati delle pecche della passata edizione, vuoi chi si sarebbe lamentato del poco coraggio, chi avrebbe gridato allo scandalo nel vedersi propinato un brodo già riscaldato in 3.0 e 3.5.

Io capisco gli appassionati dell'ambientazione che possano essere un po'preoccupati di perdere alcuni punti di riferimento.

Sta di fatto che i Reami per molti erano un'ambientazione ormai divenuta soffocante, e serviva uno snellimento. Troppe culture, troppe orgnaizzazioni, troppi png, troppi dèi.

Io apprezzo che si siano lanciati in un compito di questo tipo, e probabilmente li comprerò. Se non avessero modificato nulla, avrei lasciato perdere.

In fondo chi ama e gioca la versione 3.0 ha poi molte difficoltà?

Non credo.

Anche ammettendo che le regole sono da rivedere, non è mica così difficile adattare alla 4ed l'ambientazione precedente. Certo, su alcuni particolari si dovrà sorvolare, ma il flavour si può mantenere senza grossi problemi.

In compenso questa piccola rivoluzione potrebbe (non è detto che lo faccia, valuteremo quando uscirà il materiale) portare aria fresca in una linea che ne ha bisogno.

Badate, sono uno di quelli che definisce il manuale d'ambientazione di FR 3.0 forse il migliore della passata edizione. Il suo difetto però è sempre stata l'ipertrofia.

Troppa magia, troppa carne al fuoco in ogni dove. Sembrava non ci fosse spazio per le storie dei Pg.

Ora speriamo che il palco spetti a loro.

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Quello che mi chiedo è: c'è bisogno di riproporre i Forgotten Realms per la quarta edizione a queste condizioni?

Se, come dici, si può lasciare l'adattamento della versione 3.0 dei FR ai vecchi giocatori appassionati, e se i nuovi FR saranno completamente diversi (perché sono proprio i png, le organizzazioni, gli dei e la storia del mondo a fare l'ambientazione: modificandoli, l'ambientazione cambia radicalmente) io avrei visto come più sensato e coraggioso da parte della Wizard lasciare da parte i Reami e fare spazio a una nuova ambientazione, piuttosto che mantenerne solo il nome per... quale motivo? Tradizione? Ragioni commerciali?

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Quello che mi chiedo è: c'è bisogno di riproporre i Forgotten Realms per la quarta edizione a queste condizioni?

Se, come dici, si può lasciare l'adattamento della versione 3.0 dei FR ai vecchi giocatori appassionati, e se i nuovi FR saranno completamente diversi (perché sono proprio i png, le organizzazioni, gli dei e la storia del mondo a fare l'ambientazione: modificandoli, l'ambientazione cambia radicalmente) io avrei visto come più sensato e coraggioso da parte della Wizard lasciare da parte i Reami e fare spazio a una nuova ambientazione, piuttosto che mantenerne solo il nome per... quale motivo? Tradizione? Ragioni commerciali?

per lo stesso motivo per cui la 4e si chiama D&D: per sfruttare il marchio
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Quello che mi chiedo è: c'è bisogno di riproporre i Forgotten Realms per la quarta edizione a queste condizioni?

Se, come dici, si può lasciare l'adattamento della versione 3.0 dei FR ai vecchi giocatori appassionati, e se i nuovi FR saranno completamente diversi (perché sono proprio i png, le organizzazioni, gli dei e la storia del mondo a fare l'ambientazione: modificandoli, l'ambientazione cambia radicalmente)

Lasciare l'adattamento della versione 3.0 è molto più facile dirlo che farlo e bisogna scendere a molti compromessi rendendo l'ambientazione poco credibile

Cmq saranno diversi, non completamente diversi.. si sfoltiscono le divinità e questo vuol dire che ce ne sono di meno, qualcuna nuova forse ma le basi sono quelle. I png sono morti in molti ma non tutti, stessa cosa per le organizzazioni.

io avrei visto come più sensato e coraggioso da parte della Wizard lasciare da parte i Reami e fare spazio a una nuova ambientazione, piuttosto che mantenerne solo il nome per... quale motivo? Tradizione? Ragioni commerciali?

Perchè l'idea di giocare in questi nuovi FR, se a te o ad altri non piace, piace invece a me e ad altri.

Se si vuole che i Reami siano in un certo qual modo simili al mondo vero la storia deve andare avanti e può farlo quasi solo fra un'edizione e un'altra. Se si vuole che i FR restino un mondo fisso nella storiacontinuate a giocare in quelli 3.x, ma non costringete anche noi che vogliamo una ventata di novità.

Potrebbe anche essere un libro interessante come gli eroi di allora tentano inutilmente di fermare lo spellplague (se ho scritto giusto), e poi ci sarà spazio per mille altri libri post crisi.

I salti avanti nella storia con cambiamenti di ambientazione sono un'ottimo spunto anche per nuovi libri che avranno più libertà. Inoltre c'è un nostro pg nella campagna introduttiva che stiamo giocando che è il discendente di un nostro vecchio pg e a livello gdr saltano fuori scene molto belle (è anche bravo il tipo che lo inteerpreta ovviamente)

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A parte tutte le altre considerazioni se cambi edizione hai due scelte:

1) fai una nuova edizione dell'ambientazione

2) non rifai una nuova edizioen dell'ambientazione

nel primo caso è chiaro che non puoi rifarla uguale o quasi uguale a quella vecchia altrimenti io che la ricompro a fare?

nel secondo caso gli appassionati ti linciano (giustamente). Guarda che è venuto fuori solo per aver posticipato di qualche mese l'uscita di alcune classi.

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Perchè l'idea di giocare in questi nuovi FR, se a te o ad altri non piace, piace invece a me e ad altri.

Se si vuole che i Reami siano in un certo qual modo simili al mondo vero la storia deve andare avanti e può farlo quasi solo fra un'edizione e un'altra. Se si vuole che i FR restino un mondo fisso nella storiacontinuate a giocare in quelli 3.x, ma non costringete anche noi che vogliamo una ventata di novità.

Potrebbe anche essere un libro interessante come gli eroi di allora tentano inutilmente di fermare lo spellplague (se ho scritto giusto), e poi ci sarà spazio per mille altri libri post crisi.

La storia nelle ambientazioni è sempre andata avanti, senza bisogno di stravolgimenti epocali. Senza citare Dragonlance, dove è possibile giocare in svariati periodi della storia del mondo, basta riferirsi a Ravenloft: nel corso della storia dell'ambientazione (e tutto nell'ambito della seconda edizione) ci sono stati eventi importanti che hanno cambiato profondamente il mondo, dalla Grande Congiunzione all'avvento del Grim Reaper, si sono creati nuovi domini e altri sono scomparsi, sono morti dei png (anche fondamentali per l'ambientazione, si vedano Van Richten o Azalin) e altri hanno cambiato status, tutte cose che hanno dato spunti per bellissime storie e avventure. Ma Ravenloft è rimasto quello che era, con storia, geografia, png, organizzazioni e mood familiari e riconoscibili per i giocatori.

Si badi bene, non dico che l'ambientazione non sarebbe dovuta andare avanti, anche di molto, non contesto i 100 anni di salto: mi dà da pensare che in questi 100 anni lo stravolgimento sia stato tale che tutto ciò che è avvenuto nel passato non abbia più influenza sul futuro (e alla fine il punto mi sembra sia quello, liberare sviluppatori e nuovi giocatori dalle pastoie di una continuity troppo ingombrante). Se arrivi a tagiare i legami col passato fino a quel punto, l'ambientazione potrà avere lo stesso nome, ma sarà necessariamente un'altra (non rivista: un'altra del tutto). Niente da ridire, e lungi da me impedire a qualcuno di divertirsi. Ma di Forgotten Realm a quel punto resta solo il nome.

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Se arrivi a tagiare i legami col passato fino a quel punto, l'ambientazione potrà avere lo stesso nome, ma sarà necessariamente un'altra

Così come il gioco ha tagliato i legami col passato, ha lo stesso nome, ma è necessariamente un altro.

Non è che dico che la cosa mi piaccia, anzi: dico solo che la mutazione dell'ambientazione epitome di D&D era da attendersi come logica e inevitabile conseguenza della mutazione, ancora più grande, di D&D stesso.

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  • 2 settimane dopo...

Disrettamente dalla GenCON segnalo questo articolo sui nuovi Reami apparso oggi sul sito WotC:

http://www.wizards.com/default.asp?x=dnd/4dnd/20080816

Interessante la parte relativa alle "Questions"...

Sbaglio o dice che i png famosi sono stati trattati, alla fin fine, come mostri (ognuno con i suoi poteri particolari senza classi da pg)?

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  • 2 settimane dopo...

mmmh... capisco che sia bello dare unicità ai PnG iconici, però una delle cose secondo me belle di un GdR con personaggi "Speciali" è quella di avere comunque la possibilità di tentare di diventare come loro...

voglio dire per renderli unici basta anche dargli una qualche arma o oggetto appunto unico che conferisce poteri partciolari, quindi difficilmente un PG potrà avere la stessa cosa, ma almeno nel suo percorso può comunque cercare di avvicinarsi al suo "idolo"...

in questo modo secondo me li si rende un pò troppo distanti...

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