doria Inviato 30 Agosto 2010 Autore Segnala Inviato 30 Agosto 2010 Dopo due anni di silenzio, direi che è tornato il momento di postare qualcosa. Quello che segue non è altro che uno dei risultati di una sorta di zibaldone di pensieri che sto scrivendo. Va preso in questo modo: un pensiero momentaneo che ho cercato di esprimere a parole. Non so come sia il risultato, ditemi voi! EDIT: eliminato il secondo paragrafo! _________________________________________________________________________________________ Dissolvenza, parole, suoni e ricordi vorticano fondendosi in dolce tristezza. La notte, cullata dai passi dell'orologio antico, sogna e si pasce dei piccoli lumi, che tingono il nero suo manto di un mare di stelle: è il buio, il ricordo e la morte; è la vita, la gioia e il pianto. E' la bellezza nascosta di lacrime amare, che confortano cuori di giovani amanti; è la furia, indomita, di un vento stringente, che scuote le chiome e scompare, svanendo; è il tiepido fuoco di una luce brillante, che infine singhiozza e poi sfuma, nel cielo lontano; è l'animo umano vivente, nella vita passata e presente, nella storia, maestra di vita che appare, ma di cui nulla è per sempre. La notte è benigna, furiosa è la notte, sposa sincera in candida veste; culla nello stupore, acceso dal buio, da rumori nascosti; veglia, se dormi e pensi alla vita, distrutta dal giorno. La notte silente ti accoglie; la luce soffusa ti cerca: è la casa, il ritorno, l'attesa quello che il cuore desidera
Jack Ryan Inviato 31 Agosto 2010 Segnala Inviato 31 Agosto 2010 Devo dire che è molto evocativa; tuttavia rimane a tratti piuttosto oscura, in particolare il passaggio: "Brillano occhi di solinghi viandanti e danzano gioie nell'attesa della liberazione, che solo dal canto di un dono sincero poteva venire, dal vento impetuoso di un uomo, dai veri compagni del viaggio". Mi sembra un po' indecifrabile; questo fa sì che sembri un po' fuori posto. Ma in fondo magari è solo una mia impressione.
doria Inviato 31 Agosto 2010 Autore Segnala Inviato 31 Agosto 2010 Dopo due anni di silenzio, direi che è tornato il momento di postare qualcosa. Quello che segue non è altro che uno dei risultati di una sorta di zibaldone di pensieri che sto scrivendo. Va preso in questo modo: un pensiero momentaneo che ho cercato di esprimere a parole. Non so come sia il risultato, ditemi voi! EDIT: eliminato il secondo paragrafo. _________________________________________________________________________________________ Dissolvenza, parole, suoni e ricordi vorticano fondendosi in dolce tristezza. La notte, cullata dai passi dell'orologio antico, sogna e si pasce dei piccoli lumi, che tingono il nero suo manto di un mare di stelle: è il buio, il ricordo e la morte; è la vita, la gioia e il pianto. E' la bellezza nascosta di lacrime amare, che confortano cuori di giovani amanti; è la furia, indomita, di un vento stringente, che scuote le chiome e scompare, svanendo; è il tiepido fuoco di una luce brillante, che infine singhiozza e poi sfuma, nel cielo lontano; è l'animo umano vivente, nella vita passata e presente, nella storia, maestra di vita che appare, ma di cui nulla è per sempre. La notte è benigna, furiosa è la notte, sposa sincera in candida veste; culla nello stupore, acceso dal buio, da rumori nascosti; veglia, se dormi e pensi alla vita, distrutta dal giorno. La notte silente ti accoglie; la luce soffusa ti cerca: è la casa, il ritorno, l'attesa quello che il cuore desidera
doria Inviato 31 Agosto 2010 Autore Segnala Inviato 31 Agosto 2010 Non capisco perchè abbia deciso di mettermi un altro post esattamente identico. Dicevo: seguendo il tuo consiglio ho eliminato il secondo paragrafo. Tutto il testo è criptico perchè voleva esprimere il mio stato d'animo in quel momento! Grazie mille per aver commentato!
doria Inviato 4 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 4 Settembre 2013 Ciao a tutti! E' da un bel po' che non rivitalizzo questo mio topic: è venuto il momento di farlo. Avendo aperto un mio blog personale, ho intenzione di sfruttare questo topic per consigli e osservazioni rispetto ai racconti che inserirò nel blog in questione. La mia idea è di pubblicare piccole storie a partire da alcune foto che faccio durante le mie giornate, delle sorte di ritratti, di schizzi di ciò che mi sembra di intravedere nelle cose affascinanti o angoscianti che vedo e immortalo. ecco il link: http://justanovel.wordpress.com Mano a mano pubblicherò quanto scritto. Al momento ho pubblicato un video, una sorta di manifesto di quello che andrò a fare sul blog nei prossimi mesi. Se qualcuno volesse iniziare a commentare il video sarebbe cosa molto ben accetta! http://justanovel.wordpress.com/2013/09/03/first-steps/ Per il momento, saluti! n.b. sia i video che pubblicherò che i racconti sono originariamente scritti in inglese. Di conseguenza, per chi sia in grado di farlo, sarebbe consigliabile la lettura o visione dei medesimi in inglese. Sul sito sarà sempre riportata anche la versione in italiano che, però, essendo una traduzione potrebbe risultare meno valida dell'originale
doria Inviato 5 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 5 Settembre 2013 Primo piccolo post. Argomento: la storia e l'insegnamento! Non è esattamente un racconto...però ha una sua qualità letteraria che si presta ad essere commentata da chi voglia! http://justanovel.wordpress.com/2013/09/05/la-storia-non-serve-a-nulla-who-cares-about-history/
bobon123 Inviato 5 Settembre 2013 Segnala Inviato 5 Settembre 2013 Onestamente non mi sembra che la versione inglese sia l'originale e l'italiana la traduzione. Lo stile mi sembra decisamente italiano. Periodi lunghi e pieni di incisi, come quella che segue, non sono considerate sinonimo di buon stile nella perfida Albione. The same Caesar that would have seen himself forced to choose, on hold along the river Rubicon, between entering in Rome without being celebrated as the winner of Gauls, thus becoming dishonoured as nobody in history before and thus leaving Pompeius free to do what he wanted, or violating the Roman Law to defend the common sense of a victory that was his and also of that Rome that was refusing him. Anche i termini sono più ricercati in italiano che in inglese. Alessandro sbaraglia i Persiani, Alexander defeats them. Per il resto non è molto nelle mie corde. E' ben scritto ma lo trovo poco aggressivo. Se volevi sostenere una tesi, scivola via nei troppi esempi sulla storia viva e vibrante, la conclusione arriva smorta, l'incipit retorico e provocatorio viene allungato con esempi e poi addormentato con una conclusione altrettanto retorica. Se volevi fare esempi di storia viva e vibrante, l'incipit retorico e provocatorio è semplicemente di troppo. In generale l'articolo mi sembra una via di mezzo: una mezza argomentazione, qualche esempio. Difficilmente un articolo che fa pensare chi lo legge, anche per via del tema non propriamente originale.
doria Inviato 5 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 5 Settembre 2013 Onestamente non mi sembra che la versione inglese sia l'originale e l'italiana la traduzione. Lo stile mi sembra decisamente italiano. Periodi lunghi e pieni di incisi, come quella che segue, non sono considerate sinonimo di buon stile nella perfida Albione. Anche i termini sono più ricercati in italiano che in inglese. Alessandro sbaraglia i Persiani, Alexander defeats them. Per il resto non è molto nelle mie corde. E' ben scritto ma lo trovo poco aggressivo. Se volevi sostenere una tesi, scivola via nei troppi esempi sulla storia viva e vibrante, la conclusione arriva smorta, l'incipit retorico e provocatorio viene allungato con esempi e poi addormentato con una conclusione altrettanto retorica. Se volevi fare esempi di storia viva e vibrante, l'incipit retorico e provocatorio è semplicemente di troppo. In generale l'articolo mi sembra una via di mezzo: una mezza argomentazione, qualche esempio. Difficilmente un articolo che fa pensare chi lo legge, anche per via del tema non propriamente originale. Esatto...questo testo lo ho evidentemente scritto prima in italiano, anche perché non è un racconto...ed hai assolutamente ragione, nella perfida Albione una frase di quella lunghezza risulta abbastanza odiosa. Ergo ho editato per adattare a quell'esigenza, seguendo il tuo consiglio! E' chiaro anche che non volevo sostenere una tesi, ma dare un accenno di risposta, che per forza di cosa risulta troncata a metà. La conclusione non mi pare retorica: andando nelle classi trovi di tutto tranne che una "testimonianza", trovi solo l'esplicazione di una realtà pensata come vera (poi che "accende i cuori" sia retorico è vero...mi è venuto in automatico pensando al discorso di piazza Venezia). Non capisco la frase sulla argomentazione, in quanto non volevo argomentare. Era una sorta di ritratto di ciò che accade...se avessi voluto parlare di cosa è la storia non avrei portato degli esempi, quanto meno non solo, ma avrei lungamente argomentato cosa sia la storia (cosa che forse farò in futuro in un altro post). Inizialmente il post voleva essere argomentativo, poi, grazie al consiglio di un'amica, ho preferito mostrare piuttosto che dire. In questo modo per forza di cose appare tutto meno aggressivo, perché mi metto nella posizione di chi, non "sapendo" argomentare, preferisce cercare di far vedere. Ho preferito questa scelta perché l'uditorio che leggerà il post è costituito in parte da un folto "esercito" di ragazzi tra la terza media e i primi anni di superiori. Per quanto riguarda la lingua, nell'altro post che ho messo appare evidente che ho scritto prima in inglese: il video nella versione "britannica" è molto più bello e ricercato di quello nella versione in italiano. Grazie per il commento e sono ben disponibile ad eventuali tue risposte e contro-risposte. Andrea
bobon123 Inviato 5 Settembre 2013 Segnala Inviato 5 Settembre 2013 Inizialmente il post voleva essere argomentativo, poi, grazie al consiglio di un'amica, ho preferito mostrare piuttosto che dire. In questo modo per forza di cose appare tutto meno aggressivo, perché mi metto nella posizione di chi, non "sapendo" argomentare, preferisce cercare di far vedere. Forse è per questo che vedo la discrasia tra inizio e fine, tra incipit provocatorio e proseguimento che sfuma negli esempi. Forse era iniziato per essere qualcosa ed è proseguito essendo altro. Se vuoi fare una lista di esempi, di storia viva, cambierei l'inizio e il titolo, darei un taglio più chiaramente emozionale al pezzo. Se inizi con una research question, scusa per l'anglicismo, devi rispondervi nel testo, argomentare la tua posizione e riassumerla nella conclusione. Per carità, anche la transizione che ha partorito il testo può avere un intento artistico, se portato avanti e chiarito. Ad esempio esplicitare una crescente confusione nel tentativo di difendere il ruolo della storia, portare avanti la confusione sino a rendere chiaro che l'esperienza sia l'unica argomentazione, può essere di per sé un'argomentazione. Ma nel pezzo non si ha l'idea di volutamente confusionario, ma di un effettivo tentativo non riuscito di rendere il ruolo della storia. Sa un po' di via di mezzo e cambiamento in corsa, che è poi quello che scrivi qui sia successo, piuttosto che di idea studiata. Se questo è quello che vuoi fare io lo chiarirei maggiormente nel testo per poi renderlo esplicito in un paragrafo finale che torni ad essere aggressivo come l'incipit.
doria Inviato 5 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 5 Settembre 2013 Dici cose effettivamente plausibili...probabilmente eliminando la parte iniziale retorica si potrebbe eliminare il senso di discrasia, ne risulterebbe un semplice quadretto, che era un po' lo scopo, quanto meno il secondo scopo, del post! Solo una cosa...nel cambiamento l'attenzionevsi sposta da cosa sia la storia a perché mi piace e come farla piacere...quindi, tolte le prime righe, la necessitá di dire cosa sia la storia sfuma...Grazie mille e buona notte! 1
doria Inviato 10 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 10 Settembre 2013 Pubblicato breve racconto (?). Ben accette critiche, correzioni e commenti vari! http://justanovel.wordpress.com/2013/09/08/i-colori-dellincenso/ p.s. dato che gli esami premono ho accantonato per il momento la traduzione/scrittura in inglese. Purtroppo il tempo non posso ancora crearlo!
doria Inviato 11 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 11 Settembre 2013 Racconto a puntate; parte I, Tramonto a Haven: Haven è una piccola cittadina dell’Impero degli Anziani, appigliata ad una scogliera sul mare del Sud. E’ un piccolo avamposto militare, dove mercenari, mercanti e pellegrini fanno tappa per dirigersi verso le terre dell’Est. Si narra che il primo degli Illuminati, mitici fondatori dell’Impero, fosse sbarcato proprio in queste zone, dove avrebbe fondato un tempio le cui rovine riposano sulla piana ad ovest della città. Le varie attività di pesca, unite ad una delle sedi della Gilda degli Alchimisti Rossi, caratterizzano la cultura e l’economia di questo villaggio. Da “I miei viaggi, storie di un pellegrino, di Aburius dei Landever, anno VIII del Regno di Vetius il Vecchio” Era il tramonto, L’acqua scorreva rapida dinanzi agli occhi del ragazzo, tingendosi di raggi rossastri che schiumavano tra le onde. Haven scintillava qualche centinaio di metri più avanti, un piccolo agglomerato di case a picco sulla scogliera. Il molo sorgeva più sotto. Anche da quella distanza si intuiva il contorno dell’ingresso della galleria, che, inerpicandosi per più di duecento metri, risaliva dal mare fino alle prime case del paese. Il ragazzo si teneva stretto alle redini, volando sul dorso di un’aquila gigante. Era un giovane volatile, striato da piume gialle e nere, segnato sul volto da una cicatrice grigiastra, vecchia ferita che si allungava sopra all’occhio destro senza sfiorarlo. Portandosi a pochi centrimetri dall’acqua, i due incominciarono un rapido volo radente, che si aprì la strada tra gli spruzzi e la fuga dei pesci spaventati. Rallentarono solo quando le vele dei pescherecci apparvero sullo sfondo della scogliera... Il racconto continua su: http://justanovel.wordpress.com/2013/09/10/racconto-breve-parte-1-tramonto-a-haven/
bobon123 Inviato 11 Settembre 2013 Segnala Inviato 11 Settembre 2013 Il racconto "I colori dell'incenso" è davvero molto carino, sia come tema che come realizzazione. Con qualche editing, ho visto di molto peggio pubblicato. Qualche commento, Attese qualche attimo, la pausa teatrale di una tensione che voleva inutilmente creare, e, infine, cominciò a parlare, con voce intensa. Mi sembra che, molto meta, la punteggiatura sia usata a sua volta per una pausa teatrale inutile. Se è volutamente meta, complimenti per l'idea ma mi sembra un po' fuori posto nel tipo di racconto. Se non è voluto, pulirei un po' di virgole inutili: "cominciò a parlare con voce intensa". Non c'è un verbo, non è una proposizione, perché la virgola? Toglierei anche "infine", che aggiunge un inutile inciso e le rispettive due virgole. Ho quotato questa frase ma avrei potuto citarne molte: in generale trovo la punteggiatura che usi un po' eccessiva. Capisco l'effetto "pausa teatrale", ma cercare di recuperare il filo in mezzo ad incisi e punteggiatura aggiuntiva rende la lettura molto meno scorrevole e facile. Cito solo un'altra frase: Seguì, le braccia ingessate lungo i fianchi, i legionari romani mentre stendevano Gesù, mentre stringevano una volta di più la corona di spine e, sporcando il martello del sangue di un folle, mentre lo inchiodavano al legno. In generale preferisci l'estetica poetica alla semplicità narrativa, questione di gusti. Capisco l'inversione temporale nella prima frase, "Con le braccia ingessate lungo i fianchi seguì i legionari romani..." non era esteticamente gradevole e "seguì" è sufficentemente breve da non causare problemi nel rigirare la frase. Personalmente avrei semplicemente tolto l'inciso sulla posizione delle braccia, che non mi sembra aggiunga niente, ma sono appunto questione di gusti. Ho più difficoltà a capire il motivo dell'inciso "sporcando il mantello del sangue di un folle" posto prima della frase a cui fa riferimento "mentre lo inchiodavano al legno". Nell'ordine naturale "e mentre lo inchiodavano al legno sporcando il mantello del sangue di un folle" mi sembra sia più forte sia molto più facile da leggere (in particolare perché è una frase che ha cinque virgole). Tutto sommato i commenti che ho son tutti simili: asciuga un po' il racconto, togli il grasso e lascia il muscolo. E' molto ben scritto, cerca di facilitarne la lettura. 1
doria Inviato 11 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 11 Settembre 2013 Il racconto "I colori dell'incenso" è davvero molto carino, sia come tema che come realizzazione. Con qualche editing, ho visto di molto peggio pubblicato. Qualche commento, Mi sembra che, molto meta, la punteggiatura sia usata a sua volta per una pausa teatrale inutile. Se è volutamente meta, complimenti per l'idea ma mi sembra un po' fuori posto nel tipo di racconto. Se non è voluto, pulirei un po' di virgole inutili: "cominciò a parlare con voce intensa". Non c'è un verbo, non è una proposizione, perché la virgola? Toglierei anche "infine", che aggiunge un inutile inciso e le rispettive due virgole. Ho quotato questa frase ma avrei potuto citarne molte: in generale trovo la punteggiatura che usi un po' eccessiva. Capisco l'effetto "pausa teatrale", ma cercare di recuperare il filo in mezzo ad incisi e punteggiatura aggiuntiva rende la lettura molto meno scorrevole e facile. Cito solo un'altra frase: In generale preferisci l'estetica poetica alla semplicità narrativa, questione di gusti. Capisco l'inversione temporale nella prima frase, "Con le braccia ingessate lungo i fianchi seguì i legionari romani..." non era esteticamente gradevole e "seguì" è sufficentemente breve da non causare problemi nel rigirare la frase. Personalmente avrei semplicemente tolto l'inciso sulla posizione delle braccia, che non mi sembra aggiunga niente, ma sono appunto questione di gusti. Ho più difficoltà a capire il motivo dell'inciso "sporcando il mantello del sangue di un folle" posto prima della frase a cui fa riferimento "mentre lo inchiodavano al legno". Nell'ordine naturale "e mentre lo inchiodavano al legno sporcando il mantello del sangue di un folle" mi sembra sia più forte sia molto più facile da leggere (in particolare perché è una frase che ha cinque virgole). Tutto sommato i commenti che ho son tutti simili: asciuga un po' il racconto, togli il grasso e lascia il muscolo. E' molto ben scritto, cerca di facilitarne la lettura. Ottimo commento! Grazie! E' un po' il dubbio sorto anche a me. Infatti ho cercato di evitare il problema nell'altro racconto, quello intitolato "Tramonto a Haven". Vedrò che posso fare! Quando edito, cercando chiaramente di conciliare il tutto con i miei gusti, ti avviso... In generale decisamente si: preferisco l'estetica poetica, anche se a volte, me ne rendo conto, esagero...ma continuare a scrivere serve proprio a migliorare!
bobon123 Inviato 11 Settembre 2013 Segnala Inviato 11 Settembre 2013 Per quanto riguarda il nuovo racconto, l'inizio è un po' faticoso ma il resto scorre bene. Sono molto curioso di sapere come va avanti. In particolare all'inizio, qualche parte va un po' limata L’acqua scorreva rapida dinanzi agli occhi del ragazzo, tingendosi di raggi rossastri che schiumavano tra le onde Raggi rossastri che schiumano? Con che accezione è usato il verbo schiumare? I raggi fanno la schiuma? Tolgono la schiuma? Non capisco la frase. giovane volatile, striato da piume gialle e nere, segnato sul volto da una cicatrice grigiastra, vecchia ferita Se il volatile è giovane, la ferita non può essere più vecchia di lui. Ovviamente una ferita può essere vecchia (per essere una ferita) e il volatile giovane (per essere un volatile). Ma non sapendo l'età media di un'Aquila gigante l'aggettivo istintivamente stona. Fu passando attraverso quel fumo e dopo essersi fermato sul molo che il ragazzo scese dall’animale Qui ho un problema logico, non mi è chiaro cosa succede anche per via dell'ordine non cronologico in cui spesso scrivi le frasi. In questo caso crea confusione. Vediamo le due possibilità: - Prima passa attraverso il fumo, in volo, e poi si ferma sul molo. Successivamente scende dall'animale. In questo caso la frase non regge, visto il gerundio in passando che fa riferimento a "scese": deve passare attraverso il fumo mentre scende dall'animale, non in volo. - Prima si ferma sul molo e poi scende dall'animale passando attraverso il fumo. In questo caso la frase sarebbe corretta ma difficilissima da districare visto l'ordine scelto per le frasi. Cosa aggiunge rispetto a "Dopo essersi fermato sul molo il ragazzo scese dall'animale passando attraverso quel fumo", che è semplicissima da leggere e non crea incertezza nel significante? Contro il caso 2 si aggiunge anche il fatto che l'immagine dell'aquila che passa in volo nel fumo è bella, mentre l'aquila che si ferma nel fumo costringendo il ragazzo a scendere in mezzo al fumo è grottesca. Quindi il lettore si trova tra un significante 1 non corretto logicamente e un significante 2 esteticamente e stilisticamente meno elegante. E rinuncia a provare a immaginare la scena. Aspetto la seconda parte!
doria Inviato 12 Settembre 2013 Autore Segnala Inviato 12 Settembre 2013 La prima frase era un problema che avevo pensato anche io...gli altri due punti no, perché il mio cervello li registrava come a posto...stanotte daró una sistemata! Sai? Sei proprio un dono con i tuoi consigli! Posso chiederti quanti anni hai, come ti chiami e di dove sei? (Magari rispondi via pm!)
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