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Inviato

alla faccia della regola: quella e` una serie di eccezioni :-p

Appunto... :-(

A proposito. Secondo me si dice fuori dal, ma il dizionario mi dice fuori del... per esempio:

fuori della città invece di fuori dalla città....

Inviato

Sempre secondo l'Accademia della Crusca e le varie grammatiche che ho a casa

Secondo la grammatica italiana, la preposizione impropria «fuori» regge la preposizione propria «di»; quindi la forma corretta è «fuori del».

Però ormai si usa «fuori dal». La cosa è abbastanza indifferente.

Inviato

Sempre secondo l'Accademia della Crusca e le varie grammatiche che ho a casa

Secondo la grammatica italiana, la preposizione impropria «fuori» regge la preposizione propria «di»; quindi la forma corretta è «fuori del».

Però ormai si usa «fuori dal». La cosa è abbastanza indifferente.

in effetti si dice "fuori di testa"

pero` anche "fuori dal coro": dovrei dire "fuori del coro"?

Inviato

Bello questo topic. Finalmente posso chiedere aiuto per un dubbio linguistico :-). Correggetemi se sbaglio.

Il plurale di chirurgo è chirurghi.

Il plurale di archeologo è archeologi (almeno credo).

Ma il plurale di sarcofago? Sarcofagi? Sarcofaghi?

C'è una regola?

:confused:

Inviato

Bello questo topic. Finalmente posso chiedere aiuto per un dubbio linguistico :-). Correggetemi se sbaglio.

Il plurale di chirurgo è chirurghi.

Il plurale di archeologo è archeologi (almeno credo).

Ma il plurale di sarcofago? Sarcofagi? Sarcofaghi?

C'è una regola?

:confused:

quoto:

In genere, i nomi maschili terminanti in -co e in -go hanno il plurale in -chi e in -ghi se hanno l'accento sulla penultima sillaba (castìgo-castìghi), in -ci e in -gi se hanno l'accento sulla terzultima (mònaco-mònaci, aspàrago-aspàragi).

Le numerose eccezioni a questa tendenza (amìco-amìci, òbbligo-òbblighi), suggeriscono di ricorrere al dizionario nei casi dubbi.

Inviato

Salve a tutti... c'è sempre da imparare da un topic come questo, così, se me lo concedete, vorrei approfittare delle conoscenze linguistiche di chiunque avrà voglia di sciogliere questo mio dubbio...

Da qualche giorno ho cambiato la mia firma adottando la traduzione di una frase inglese che ho trovato su un altro forum (eh sì... non leggo solo DL punitemi pure :-()

Posto la frase in modo che sia chiaro il mio dubbio:

Alcune teorie sostengono l'esistenza di un numero infinito di universi alternativi che nel loro insieme contengono ogni possibile risultato di ogni evento immaginabile.

Mi piace pensare che da qualche parte, in questo infinito mare di possibilità realizzate, ci sia un posto in cui quello che avete appena letto qui sopra sarebbe stato un commento intelligente...

Penso che il senso sia chiaro tuttavia non sono certo della correttezza dei tempi usati nel secondo perioido...

Inviato

quoto:

Le numerose eccezioni a questa tendenza (amìco-amìci, òbbligo-òbblighi), suggeriscono di ricorrere al dizionario nei casi dubbi.

Grazie mille della risposta. Insomma, però, come sempre nella nostra lingua sono più le eccezioni che le regole.

Ma chi l'ha inventato l'italiano? :-) Forse l'hanno pensato a posta per vendere più dizionari?

Inviato

stavo per rimproverare un compagno diellino per un racconto postato, poi come sempre ho fatto una ricerca su internet per verificare che la mia intuizione fosse corretta e purtroppo ho avuto una parziale smentita.. per questo faccio appello a questo topic.. è corretto utilizzare la formula "più ben" (ad es. "più ben vestita", "più ben attrezzata", "più ben curata")? ero convintissimo che si trattasse di un errore e che si dovesse usare "meglio", però ho visto che viene diverse volte proposta.. si tratta forse di una forma colloquiale accettata anche nello scritto?

Inviato

"I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. In filologia, i puntini, posti fra parentesi quadre, servono a segnalare l’omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato (Malagoli 1912 scriveva: «se indicano un’omissione di lettere in una parola, sono tanti i puntini quante le lettere che mancano»)."

Chi vuole intendere intenda.

(Fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/)

Inviato

"I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. In filologia, i puntini, posti fra parentesi quadre, servono a segnalare l’omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato (Malagoli 1912 scriveva: «se indicano un’omissione di lettere in una parola, sono tanti i puntini quante le lettere che mancano»)."

Chi vuole intendere intenda.

(Fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/)

ti ringrazio della preziosa segnalazione.. in fondo, immagino continuerò a usarne due per le comunicazioni informali e discorsive, come questa ad esempio, in quanto purtroppo, me ne rendo conto, si tratta più di un tic che di un utilizzo dettato dal ritmo o dalle pause del discorso.. mentre di certo continuerò a non usarne quando scrivo racconti, poesie, favole, lettere di lavoro, lettere d'amore, ecc. ecc.

Inviato

Prima, scrivendo un messaggio nel topic sull'ultimo disco dei Metallica, mi sono reso conto della seguente cosa: le due frasi

Quattro musicisti, che suonano insieme da vent'anni...

e

Quattro musicisti, che suonino insieme da vent'anni...

Sono entrambe giuste, ma hanno significati diversi. la prima e` una relativa ed e` un dato di fatto, la seconda credo sia una concessiva, ma non ci giurerei.

Con buona pace di chi crede che il congiuntivo sia inutile.

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