Dees Inviato 23 Agosto 2008 Segnala Inviato 23 Agosto 2008 Bisogna solo ricordarsi cosa vuole "è" e cosa vuole "é"
viridiana Inviato 24 Agosto 2008 Segnala Inviato 24 Agosto 2008 approposito o a proposito? apposto o a posto?
Dusdan Inviato 24 Agosto 2008 Segnala Inviato 24 Agosto 2008 approposito o a proposito? apposto o a posto? le seconde che hai detto
Strikeiron Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Inviato 25 Agosto 2008 alla faccia della regola: quella e` una serie di eccezioni Appunto... A proposito. Secondo me si dice fuori dal, ma il dizionario mi dice fuori del... per esempio: fuori della città invece di fuori dalla città....
Merin Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Inviato 25 Agosto 2008 Un errore ampiamente commesso è quello riguardo a "diffidate dalle imitazioni". La versione corretta è "diffidate delle imitazioni"
Dees Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Inviato 25 Agosto 2008 Sempre secondo l'Accademia della Crusca e le varie grammatiche che ho a casa Secondo la grammatica italiana, la preposizione impropria «fuori» regge la preposizione propria «di»; quindi la forma corretta è «fuori del». Però ormai si usa «fuori dal». La cosa è abbastanza indifferente.
Dusdan Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Inviato 25 Agosto 2008 Sempre secondo l'Accademia della Crusca e le varie grammatiche che ho a casa Secondo la grammatica italiana, la preposizione impropria «fuori» regge la preposizione propria «di»; quindi la forma corretta è «fuori del». Però ormai si usa «fuori dal». La cosa è abbastanza indifferente. in effetti si dice "fuori di testa" pero` anche "fuori dal coro": dovrei dire "fuori del coro"?
Dees Inviato 25 Agosto 2008 Segnala Inviato 25 Agosto 2008 Se si interpreta in maniera rigida, credo di sì.
Strikeiron Inviato 27 Agosto 2008 Segnala Inviato 27 Agosto 2008 Ho un dubbio su dei tempi verbali. E' corretto scrivere: "Lei aveva appena trovato più mele di quante lui avrebbe mai potuto immaginare"?
demiurgo Inviato 28 Agosto 2008 Segnala Inviato 28 Agosto 2008 Bello questo topic. Finalmente posso chiedere aiuto per un dubbio linguistico . Correggetemi se sbaglio. Il plurale di chirurgo è chirurghi. Il plurale di archeologo è archeologi (almeno credo). Ma il plurale di sarcofago? Sarcofagi? Sarcofaghi? C'è una regola?
Dees Inviato 28 Agosto 2008 Segnala Inviato 28 Agosto 2008 Bello questo topic. Finalmente posso chiedere aiuto per un dubbio linguistico . Correggetemi se sbaglio. Il plurale di chirurgo è chirurghi. Il plurale di archeologo è archeologi (almeno credo). Ma il plurale di sarcofago? Sarcofagi? Sarcofaghi? C'è una regola? quoto: In genere, i nomi maschili terminanti in -co e in -go hanno il plurale in -chi e in -ghi se hanno l'accento sulla penultima sillaba (castìgo-castìghi), in -ci e in -gi se hanno l'accento sulla terzultima (mònaco-mònaci, aspàrago-aspàragi). Le numerose eccezioni a questa tendenza (amìco-amìci, òbbligo-òbblighi), suggeriscono di ricorrere al dizionario nei casi dubbi.
Silver Inviato 5 Settembre 2008 Segnala Inviato 5 Settembre 2008 Salve a tutti... c'è sempre da imparare da un topic come questo, così, se me lo concedete, vorrei approfittare delle conoscenze linguistiche di chiunque avrà voglia di sciogliere questo mio dubbio... Da qualche giorno ho cambiato la mia firma adottando la traduzione di una frase inglese che ho trovato su un altro forum (eh sì... non leggo solo DL punitemi pure ) Posto la frase in modo che sia chiaro il mio dubbio: Alcune teorie sostengono l'esistenza di un numero infinito di universi alternativi che nel loro insieme contengono ogni possibile risultato di ogni evento immaginabile. Mi piace pensare che da qualche parte, in questo infinito mare di possibilità realizzate, ci sia un posto in cui quello che avete appena letto qui sopra sarebbe stato un commento intelligente... Penso che il senso sia chiaro tuttavia non sono certo della correttezza dei tempi usati nel secondo perioido...
demiurgo Inviato 5 Settembre 2008 Segnala Inviato 5 Settembre 2008 quoto: Le numerose eccezioni a questa tendenza (amìco-amìci, òbbligo-òbblighi), suggeriscono di ricorrere al dizionario nei casi dubbi. Grazie mille della risposta. Insomma, però, come sempre nella nostra lingua sono più le eccezioni che le regole. Ma chi l'ha inventato l'italiano? Forse l'hanno pensato a posta per vendere più dizionari?
raemar Inviato 5 Settembre 2008 Segnala Inviato 5 Settembre 2008 stavo per rimproverare un compagno diellino per un racconto postato, poi come sempre ho fatto una ricerca su internet per verificare che la mia intuizione fosse corretta e purtroppo ho avuto una parziale smentita.. per questo faccio appello a questo topic.. è corretto utilizzare la formula "più ben" (ad es. "più ben vestita", "più ben attrezzata", "più ben curata")? ero convintissimo che si trattasse di un errore e che si dovesse usare "meglio", però ho visto che viene diverse volte proposta.. si tratta forse di una forma colloquiale accettata anche nello scritto?
Aerys II Inviato 15 Settembre 2008 Autore Segnala Inviato 15 Settembre 2008 "I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. In filologia, i puntini, posti fra parentesi quadre, servono a segnalare l’omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato (Malagoli 1912 scriveva: «se indicano un’omissione di lettere in una parola, sono tanti i puntini quante le lettere che mancano»)." Chi vuole intendere intenda. (Fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/)
raemar Inviato 15 Settembre 2008 Segnala Inviato 15 Settembre 2008 "I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. In filologia, i puntini, posti fra parentesi quadre, servono a segnalare l’omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato (Malagoli 1912 scriveva: «se indicano un’omissione di lettere in una parola, sono tanti i puntini quante le lettere che mancano»)." Chi vuole intendere intenda. (Fonte: http://www.accademiadellacrusca.it/) ti ringrazio della preziosa segnalazione.. in fondo, immagino continuerò a usarne due per le comunicazioni informali e discorsive, come questa ad esempio, in quanto purtroppo, me ne rendo conto, si tratta più di un tic che di un utilizzo dettato dal ritmo o dalle pause del discorso.. mentre di certo continuerò a non usarne quando scrivo racconti, poesie, favole, lettere di lavoro, lettere d'amore, ecc. ecc.
Dusdan Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Inviato 16 Settembre 2008 Prima, scrivendo un messaggio nel topic sull'ultimo disco dei Metallica, mi sono reso conto della seguente cosa: le due frasi Quattro musicisti, che suonano insieme da vent'anni... e Quattro musicisti, che suonino insieme da vent'anni... Sono entrambe giuste, ma hanno significati diversi. la prima e` una relativa ed e` un dato di fatto, la seconda credo sia una concessiva, ma non ci giurerei. Con buona pace di chi crede che il congiuntivo sia inutile.
Strikeiron Inviato 16 Settembre 2008 Segnala Inviato 16 Settembre 2008 Il congiuntivo è un tempo verbale che esprime il dubbio. Per questo sarebbe fondamentale nel parlato.
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