Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Se ho capito il senso del topic: Il pronome personale "te" non svolge mai la funzione di soggetto, ruolo proprio del pronome personale "tu". spiegalo a strike tra l'altro mi sembra che i pronomi personali siano uno dei pochi rimasugli di declinazioni della lingua italiana. differenza tra ti e te? ti do` questa cosa questa cosa te la do do a te questa cosa boh
Kursk Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Nel verbo avere... HA, HO ed HANNO vogliono una piccola H davanti per distinguerli da A (preposizione), O (congiunzione?) ed ANNO (sostantivo maschile) che hanno significati ben distinti... :
Sethis Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 per ricordarsi dove mettere l'accento, tenere a mente che è presente solo per distinguere due particelle uguali: da (preposizione) e dà (verbo) si (particella riflessiva) e sì (affermazione) quindi so, qui, qua non richiedono l'accento
Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 inoltre se` (parla di se`) va con l'accento, ma "se stesso" no
doria Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Dopo il punto si mette una maiuscola (Ad esempio: Marco è bello. La moto di marco è brutta)
Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Dopo il punto si mette una maiuscola (Ad esempio: Marco è bello. La moto di marco è brutta)e dopo la punteggiatura si mette lo spazio. eccezione per la parentesi aperta. edit: per evitare fraintendimenti: non era riferito al tuo post: l'ho quotato perche` mi piaceva continuare la frase.
Strikeiron Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 spiegalo a strike tra l'altro mi sembra che i pronomi personali siano uno dei pochi rimasugli di declinazioni della lingua italiana. differenza tra ti e te? ti do` questa cosa questa cosa te la do do a te questa cosa boh In che senso? Sapevo anch'io che "tu" viene usato come soggetto tipo "tu hai fatto qualcosa" e te invece come complemento oggetto, del genere "Hanno chiamato te?". Poi è invalso l'uso di entrambe le forme in qualsiasi caso, senza più fare distinzione (del genere che non ci irrita sentire "E te vieni?" al posto di "E tu vieni?"). Ma mi pare che Aerys intendesse il topic in maniera differente. Forse voleva intendere come si scrive...
doria Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Ma mi pare che Aerys intendesse il topic in maniera differente. Forse voleva intendere come si scrive... No. A quanto mi è parso di capire, Aerys vuole proprio che si inseriscano consigli sulla grammatica e, magari, anche sullo stile... edit: per evitare fraintendimenti: non era riferito al tuo post: l'ho quotato perche` mi piaceva continuare la frase. Certo, certo. Era chiaro
Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Poi è invalso l'uso di entrambe le forme in qualsiasi caso, senza più fare distinzione (del genere che non ci irrita sentire "E te vieni?" al posto di "E tu vieni?").parla per te
Strikeiron Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 parla per te Intendi che io sbaglio l'utilizzo del tu/te? Può darsi... ma sicuramente (e non immodestamente) di grammatica ne so parecchio. Effetti collaterali dell'avere per madre una maestra elementare.
Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Intendi che io sbaglio l'utilizzo del tu/te? Può darsi... ma sicuramente (e non immodestamente) di grammatica ne so parecchio. Effetti collaterali dell'avere per madre una maestra elementare.intendo che forse a te non da` fastidio, a me ne da` abbastanza.
Strikeiron Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 intendo che forse a te non da` fastidio, a me ne da` abbastanza. Apri un giornale e leggi un articolo. Forse i cerini per bruciarlo lo prenderesti molto prima di finire di leggere l'articolo in questione.
Enry Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Anche a me... Lo sento scorretto,stonato anche se ogni tanto ci casco anche io,trascinato dal dialogo... Mi sembra un intrusione dialettale(il te si usa nel romanesco e nel bresciano),boh... Ciao. Enry.
Dusdan Inviato 20 Agosto 2008 Segnala Inviato 20 Agosto 2008 Apri un giornale e leggi un articolo. Forse i cerini per bruciarlo lo prenderesti molto prima di finire di leggere l'articolo in questione.ma non certo per un te al posto di un tu. su un giornale ci trovi di molto peggio.
Kursk Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Dopo il punto si mette una maiuscola (Ad esempio: Marco è bello. La moto di marco è brutta) Peccato che i nomi propri vadano SEMPRE in maiuscolo!
Sethis Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 per evitare fraintendimenti: non era riferito al tuo post: l'ho quotato perche` mi piaceva continuare la frase. ed è altamente sconsigliato ripetere i due punti nella stessa frase...
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 mi rendo conto sia difficile ma dovreste studiare un modo per cui, se di appunti si deve parlare, siano ordinati e facilmente consultabili. Per ora non vedo utilità, ordine, e facilità di lettura nel topic. Aerys dovrebbe chiarire, visto che non mi sembra sia stata compresa a pieno, la dinamica del progetto (io almeno continuo a non capirla fino in fondo). Come vorrebbe che questi "appunti" fossero sviluppati. La finalità è chiara, è il modus operandi che non sembra esserlo. Soprattutto in cosa si dovrebbe distinguere dalle migliaia di pagine di rapida e facile consultazione su internet e dalle migliaia di libri a disposizione. Molto utili sono i consigli che Beppe Severgnini fornisce nel suo libro che a suo tempo consiglia per queste stesse finalità: "L'italiano: lezioni semiserie"....17,50 euro, ora anche in edizione economica a 5,90 euro. Potrei trasporre sul forum alcune chicche dello scrittore tratte da questo libro, aggiungendo miei commenti personali o, come state facendo voi, quello che mi viene in mente.....ma ha senso? E' quello che Aerys intendeva? Forse sono l'unico a non aver compreso le dinamiche di questo progetto....allora se qualche anima pia fosse disposta a (ri)spiegarmelo, gliene sarei grato
Aerys II Inviato 21 Agosto 2008 Autore Segnala Inviato 21 Agosto 2008 @Merin: stavo appunto per inviare un MP ai Mods per ordinare il topic. Ripeto: dai un'occhiata al topic Città nell'area Off Topic per chiarire ciò che ho in mente: ogni T giorni il tread andrebbe riordinato "scremando" i contenuti e aggiornando il primo post in modo da ottenere un prontuario in un unico intervento. P.S. ed è altamente sconsigliato ripetere i due punti nella stessa frase... E' arcaico, ma non è un errore, vedi ad esempio certi testi passaggi di Pirandello per situazioni di uso dei doppi due punti in un autore "eccellente". ,-)
Dees Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 inoltre se` (parla di se`) va con l'accento, ma "se stesso" no Non proprio. Sarebbe, comunque, sé ^^ (ma forse hai la tastiera senza accenti) Accedemia della Crusca: se stesso o sé stesso? Secondo me è necessario andare oltre ad una cieca applicazione della regola per capire il problema. Lo scopo della regola che prescrive la grafia "se stesso" e "se medesimo" è la parsimonia di accenti grafici. Il risparmio sull'accento grafico è proprio dei monosillabi, ma ci sono eccezioni per ragioni diacritiche (tra il resto sarebbe interessante avere esempî di grafie diacritiche in altre lingue), come accade per "là" e "la". Quando "sé" è seguito da stesso o medesimo, il significato è tanto chiaro che una distinzione dalla congiunzione "se" non è più necessaria. Questa è la ragione della regola. Di contro si può obiettare che scrivere la stessa parola in due modi distinti può generare confusione e che un accento in più da scrivere non è poi gran fatica. Le migliori grammatiche consigliano pertanto la grafia non accentata (in conformità al principio del massimo risparmio), senza biasimare troppo chi si attarda ad accentare. Trascrivo dalla Grammatica Italiana di Luca Serianni, UTET, 1989: "Senza reale utilità la regola di non accentare 'sé' quando sia seguito da 'stesso' o 'medesimo', giacché in questo caso non potrebbe confondersi con la congiunzione: è preferibile non introdurre inutili eccezioni e scrivere 'sé stesso', 'sé medesimo'. Va osservato, tuttavia, che la grafia 'se stesso' è attualmente preponderante: su 27 esempi tratti da romanzi e giornali contemporanei BRUNET 1985:209 ha rilevato ben 26 forme senza accento." (I,§177b). Quanto alla pronuncia, 'sé' ha la 'e' chiusa per chi voglia attenersi allo standard. Non è sbagliato accentare. E, da http://www.garzantilinguistica.it/dubbi_ita.html sé stesso se stesso La norma ortografica per la quale il pronome sé dovrebbe perdere l'accento se seguito da stesso è un'inutile complicazione. Il pronome sé va accentato, come avviene per altri monosillabi, per evitare la confusione con la preposizione se.
Dusdan Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Non proprio. Sarebbe, comunque, sé ^^ (ma forse hai la tastiera senza accentiinfatti, tastiera US
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