Amministratore aza Inviata 21 Agosto 2008 Amministratore Segnala Inviata 21 Agosto 2008 Come già annunciato su ICV2 il 30 maggio D&D 4E è tornato in tipografia per una seconda ristampa in quanto la prima è stata quasi esaurita dalle sole prenotazioni e dai riordini. Lo stesso articolo, poi confermato da Mike Mearls, ci informa anche che la prima stampa dei manuali era del 50% superiore a quella della 3.5 (che già era superiore a quella della 3.0). L'8 agosto sul sito WotC Bill Slavicsek ha affermato che è già partita la terza ristampa, che le avventure H1 e H2 sono in ristampa e che l'accessorio DU1 Halls of the Giant Kings in meno di un mese è scomparso dagli inventari WotC. Conclude con un: This means that, using the current trends, we’re going to crush our original projections for 4th Edition in 2008!
Fodasu Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Bhe, notizie splendide in quanto, prescindendo dall'oggetto del discorso e dalle preferenze tra le varie edizioni, mette in luce una situazione del settore in crescita... Per me è questo ciò che conta ^^
Dusdan Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 non ho capito, le ristampe sono una o due?
Amministratore aza Inviato 21 Agosto 2008 Autore Amministratore Segnala Inviato 21 Agosto 2008 C'è un diverso modo di contare le ristampe tra noi e gli americani. 1. stampa manuali (first printing) 2. fine maggio, ristampa manuali (second printing) 3. inizio agosto, ristampa manuali (third printing) In termini italiani 2 ristampe In termini americani "tre printing"
andrea15172 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Bhe, notizie splendide in quanto, prescindendo dall'oggetto del discorso e dalle preferenze tra le varie edizioni, mette in luce una situazione del settore in crescita... Per me è questo ciò che conta ^^ Ok , questo è sicuramente un fatto positivo , ma vorrei far notare che quantità non significa necessariamente qualità ( del prodotto , di gioco , di mentalità di chi lo compra ) . Per fare un esempio parallelo con un settore affine come target ai GDR , i fumetti , mi viene in mente quello che sucesse nel 1992 , quando negli USA vi fu una vera e propria bolla di vendite di fumetti , dovuta principalmente alla fuoriuscita dalla Marvel dei più importanti disegnatori di quel momento ( Lee, McFarlane , Portacio , Silvestri , Liefeld , Valentino , Larsen ) che crearono la Image Comics . Il mercato fu invaso da tonnellate di testate dalla qualità infima che generarono una vera e propria bolla speculativa ( si parlava di MILIONI di copie ), pompata ad arte dalla maggior rivista del settore dell'epoca ( Wizard - curioso eh ? ) Poi , dopo 4-5 anni , la bolla scoppiò e quelle tonnellate di carta finirono nei quarter-bins . Spero che non succeda la stessa cosa , che fra parentesi , adesso che mi viene in mente , accadde nel 2000 , agli albori del d20 system e del OGL , quando tutti si illusero che potevano far soldi mettendo sul mercato delle schifezze ( fra tutte la Fast forward Ent. ) e che generò una ondata di repulsione verso il d20 Io spero che al di là dai numeri , il settore continui ad esistere e a prosperare , e che non veniamo sommersi di robazza .
Fodasu Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Ok , questo è sicuramente un fatto positivo , ma vorrei far notare che quantità non significa necessariamente qualità ( del prodotto , di gioco , di mentalità di chi lo compra ) Ovvio, concordo e certamente considero questa realtà. Devo però anche ammettere che vi sono situazioni nelle quali le priorità si invertano, e i fatto che la qualità ceda un pò alla quantità non sia meramente cosa negativa. Vi sono periodi in cui le necessità possono risultare diverse, e una spintarella quantitativa, ad esempio, risulti bisognosa.
Dusdan Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 C'è un diverso modo di contare le ristampe tra noi e gli americani. 1. stampa manuali (first printing) 2. fine maggio, ristampa manuali (second printing) 3. inizio agosto, ristampa manuali (third printing) In termini italiani 2 ristampe In termini americani "tre printing" allora c'e` un typo, perche` parli di terza ristampa per l'8 agosto
andrea15172 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Ovvio, concordo e certamente considero questa realtà. Devo però anche ammettere che vi sono situazioni nelle quali le priorità si invertano, e i fatto che la qualità ceda un pò alla quantità non sia meramente cosa negativa. Vi sono periodi in cui le necessità possono risultare diverse, e una spintarella quantitativa, ad esempio, risulti bisognosa. Concordo pienamente . Dove lavoro , la qualità del prodotto ( di cui mi occupo ) non è costante , è soggetta alle variazioni . Quando bisogna fare legna accettiamo anche cose assimilabili allo sterco di vacca essiccato , invece nei momenti di magra mi fanno guardare anche il pelo nell'uovo . I fornitori però questo lo sanno benissimo , e nei periodi di urgenza "tirano via " e fanno le cose un tanto al cuccio . Sicuramente , in questo momento di magra generale , sentire che il proprio hobby prospera nonostante la crisi ( e negli USA quando c'è crisi si sente veramente , perchè stiamo parlando di mercato USA , che assorbe tipo il 90 % o più delle vendite WOTC ) fa piacere . Scusate se sono uscito un attimo dal seminato
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 beh anche "Và dove ti porta il cuore" è stato ristampato enne volte ed è tradotto in millemila paesi.....ciò non vuol dire che sia un bel libro Concordo con chi ha detto che comunque è positivo per il semplice fatto che il mercato del gdr (almeno D&D) continui a vivere. Sarebbe interessante capire quali siano i numeri delle vendite in Italia e in altri paesi europei dove si spera esista ancora un senso critico "diverso" da quello statunitense.....i numeri potrebbero essere diversi. Se non lo sono, o addirittura sono , in proporzione col parco utenza, superiori....complimenti alla wotc
Max_23 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Sarebbe interessante capire quali siano i numeri delle vendite in Italia e in altri paesi europei dove si spera esista ancora un senso critico "diverso" da quello statunitense.....i Pare che il senso critico sia identico invece, visto che anche in Italia D&D4E sta andando alla grande. A breve andremo in ristampa (corretta e riveduta) anche noi. Massimo Bianchini 25 Edition s.r.l./Asterion Press s.r.l.
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Pare che il senso critico sia identico invece, visto che anche in Italia D&D4E sta andando alla grande. A breve andremo in ristampa (corretta e riveduta) anche noi. Massimo Bianchini 25 Edition s.r.l./Asterion Press s.r.l. E di ciò mi dolgo, continuo a sperare (evidentemente pia illusione) che gli italiani abbiano maggior senso critico e intelligenza nel valutare le cose degli statunitensi che vogliamo sempre scimmiottare. Sia chiaro, sono , come detto, felice che le vendite vadano bene, fosse anche solo per il fatto che così il gdr (in questo specifico caso il mio amato D&D) continua a vivere e prosperare. Che a me non piaccia questa edizione non importa, ci sono le altre con cui continuare a giocare e c'è sempre la speranza che la futura 4.5 o 5.0 sia migliore. I gusti sono come le "pelotas" diceva qualcuno...e ognuno ha le sue. Più che di ristampe, forse mi sono espresso male, parlavo di numeri percentuali. 10.000 copie vendute hanno un valore diverso se messo in relazione con una utenza di 500.000 persone o con una di 5.000.000.
andrea15172 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 E di ciò mi dolgo, continuo a sperare (evidentemente pia illusione) che gli italiani abbiano maggior senso critico e intelligenza nel valutare le cose degli statunitensi che vogliamo sempre scimmiottare. Sia chiaro, sono , come detto, felice che le vendite vadano bene, fosse anche solo per il fatto che così il gdr (in questo specifico caso il mio amato D&D) continua a vivere e prosperare. Che a me non piaccia questa edizione non importa, ci sono le altre con cui continuare a giocare e c'è sempre la speranza che la futura 4.5 o 5.0 sia migliore. I gusti sono come le "pelotas" diceva qualcuno...e ognuno ha le sue. Più che di ristampe, forse mi sono espresso male, parlavo di numeri percentuali. 10.000 copie vendute hanno un valore diverso se messo in relazione con una utenza di 500.000 persone o con una di 5.000.000. Ma per la dura legge del marketing , Merin , fanno fede le copie assolute . Contano di più le 10000 copie negli UK che le 100 a S.kitts e Nevis ( 43.000 abitanti ) .
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Ma per la dura legge del marketing , Merin , fanno fede le copie assolute . Contano di più le 10000 copie negli UK che le 100 a S.kitts e Nevis ( 43.000 abitanti ) . AHAHAHA....ma dove le hai trovate? comunque saranno anche le copie assolute a farla da padrone....ma allora parliamo di numeri di copie vendute e non di ristampe. Per me non ha valore dirmi che si è già alla 4° ristampa di un libro se ogni stampa corrisponde a 50 copie Allora se la dura legge del marketing dice che è il numero di copie assoluto a contare, servono questi valori, magari rapportati a quelli della 3.0 e 3.5 a suo tempo.
orcus Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Concordo con chi ha detto che comunque è positivo per il semplice fatto che il mercato del gdr (almeno D&D) continui a vivere. QUOTE] hai detto giusto... non il mercato del gdr, bensi' solo ded. e di questo mi dispiace, visto che IMHO ci sono giochi anche di gran lunga migliori di ded che non vendono una cicca..... o giochi come cyberpunk e CoC caduti nel dimenticatoio...... scusate lo sfogo personale però non mi piace tanto questo monopolio di ded nel mondo dei giochi di ruolo......
andrea15172 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 http://it.wikipedia.org/wiki/Saint_Kitts_e_Nevis Generalmente una tiratura la si fa su una stima degli ordini e del venduto post-prenotazione secondo le indicazioni del reparto marketing . Se per esempio ci sono stati ordini ( quindi materiale già venduto ) per 10000 copie e la stima delle vendite post-prenotazioni secondo le ricerche effettuate ( è intorno alle 15000 copie , la tiratura sarà un pò superiore a 25000, per avere un pò di polmone in magazzino , tanto si sa che una volta avviata la pressa conviene fare 1000 copie in più che 1000 in meno e dovere riavviare le macchine con i costi di piazzamento fissi che esso comporta . Se poi il venduto è stato sottostimato per qualsiasi ragione e c'è una risposta notevole , ecco che c'è la necessità di una ristampa . Ma quando si parla di ristampa ( o di edizione , come si vede in libreria ) in breve tempo è indice di successo , IMHO .
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 non è un monopolio attento..... Si sanno vendere meglio, e non gliene puoi fare una colpa, anzi. C'è chi decide come la wotc e la 25th edition di pubblicizzare molto i suoi prodotti e attivarsi affinché il maggiro numero di persone conosca il D&D e altre realtà che non lo fanno. Ognuno fa il proprio lavoro. EDIT:@Andrea15 ecc ecc: va bene......ma quante sono queste copie? Siamo al solito discorso che fanno in pubblicità "30% in meno di (metti quello che vuoi)" e fine. Si ma rispetto a cosa? paragonato a cosa? Qual è il metro di giudizio? "Il libro è un successo, siamo alla quarta ristampa" fine. A cosa equivalgono? A quante copie? il numero di copie di stampa sono uguali per tutti? Per tutte le case editrici? per tutti i libri? O forse per Ken Follet si stampano (ad esempio) 100.000 copie e per Roberto Carcadé (nome inventato di autore scarsissimo ) 500 copie? Non riesco evidentemente ad essere chiaro e di ciò a questo punto mi scuso. Che senso ha parlare di "successo" editoriale se non mi comunichi QUANTE copie sono state VENDUTE REALMENTE? Non ordinate, non previste, non preventivate e pre-qualcosa. Quante persone, fisicamente, hanno sborsato i soldi di tasca propria e hanno comperato quel libro.
LetBloodline Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 E di ciò mi dolgo, continuo a sperare (evidentemente pia illusione) che gli italiani abbiano maggior senso critico e intelligenza nel valutare le cose degli statunitensi che vogliamo sempre scimmiottare. Sia chiaro, sono , come detto, felice che le vendite vadano bene, fosse anche solo per il fatto che così il gdr (in questo specifico caso il mio amato D&D) continua a vivere e prosperare. Che a me non piaccia questa edizione non importa, ci sono le altre con cui continuare a giocare e c'è sempre la speranza che la futura 4.5 o 5.0 sia migliore. I gusti sono come le "pelotas" diceva qualcuno...e ognuno ha le sue. Più che di ristampe, forse mi sono espresso male, parlavo di numeri percentuali. 10.000 copie vendute hanno un valore diverso se messo in relazione con una utenza di 500.000 persone o con una di 5.000.000. Bella l'assunzione che il tuo senso critico e la tua intelligenza sia il picco massimo raggiungibile dall'umanità e che quindi chi non la pensa come te sia inferiore in questi campi
andrea15172 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Il monopolio è una forma di mercato dove un unico venditore offre un prodotto o un servizio per il quale non esistono sostituti stretti (monopolio naturale) oppure opera in ambito protetto (monopolio legale, protetto da barriere giuridiche). Deriva dal greco μόνος (monos: «solo») e πόλιον (pòlion, da πόλειν — vendere). Gestione esclusiva dei traffici commerciali. Per ragioni storiche / commerciali D&D è di gran lunga il gioco più diffuso . Ma non opera in regime di monopolio . Le alternative ci sono , eccome , ma bisogna cercarsele .
Max_23 Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 D&D occupa a grandi spanne l'80% del mercato complessivo dei GdR, MdT ne detiene il 10% e gli altri GdR messi assieme (con una punta per Warhammer) il restante 10%. Poi si può dire che D&D dalla prima alla quarta edizione faccia schifo, ma d'altra parte direi che siamo pienamente nell'ambito del "De Gustibus", e del "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace." Massimo Bianchini 25 Edition s.r.l./Asterion Press s.r.l.
Merin Inviato 21 Agosto 2008 Segnala Inviato 21 Agosto 2008 Bella l'assunzione che il tuo senso critico e la tua intelligenza sia il picco massimo raggiungibile dall'umanità e che quindi chi non la pensa come te sia inferiore in questi campi no, ma ognuno esprime le proprie opinioni e se per me, purtroppo,gli italiani sono diventati una massa di senza cervello che seguono le mode e scimmiottano gli statunitensi posso dirlo. (sebbene sia un discorso generalizzato, non prettamente riferito al D&D) Se leggi la prima frase della mia firma sai anche il perché Alcune volte pecco di non-diplomazia, hai ragione. EDIT: @Orcus: Max_23 ha fornito dati percentuali sulla diffusione del D&D rispetto ad altri. Sicuramente per ottenere quei risultati gli investimenti fatti, sia in pubblicità che in altri ambiti, è superiore a quelli fatti da altre realtà meno conosciute, ma come dici tu, non per forza di minor qualità. Questo però non è monopolio da parte loro, è legge di libero mercato. Io investo soldi ed energie per ottenere che il mio prodotto venga conosciuto il più possibile ed apprezato, nonché ovviamente acquistato.
Messaggio consigliato