Joe Perficio Inviata 30 Agosto 2008 Segnala Inviata 30 Agosto 2008 Questo racconto è una mia idea per un fumetto fantasy, ero un po' restio a postarlo, ma la curiosità di vedere cosa ne pensate è grande quindi... sorbitevelo! “IL VECCHIO CAVALIERE” La luce lunare risplende sulle guglie della cattedrale di Ortes, le lanterne si accendono poco dopo il tramonto, prima che le porte si chiudano un ultimo viandante le attraversa ciondolante, appoggiandosi al fodero della sua spada, ed entrando in una taverna. Nella taverna chiede soltanto una zuppa di verdure e dell’acqua, intanto ad un altro tavolo alcuni uomini stanno divertendosi con Siara, una bellissima ragazza dai capelli rossi e con una benda da pirata sull’occhio sinistro, la quale sembra che ci stia. Dopo un po’ di moine Siara si impossessa della borsa delle monete di uno di loro senza dare nell’occhio e si allontana con la scusa di voler bere qualcosa, Garrick la ferma con il fodero della spada, rammentandogli che non è cosa giusta appropriarsi della roba altrui. Siara, praticamente costretta a farlo, si siede di fronte a questo vecchio uomo, proponendogli la metà del malloppo che ha rubato, quando il proprietario della borsa si avvicina al tavolo. “Brutta sgualdrinella da quattro soldi, ridammi la mia borsa!” “E così le mutande potevo rubartele ma la borsa no?! Ed io cosa ci guadagnavo?” “Quello che ti sei guadagnato è soltanto un occhio nero!” L’uomo si avventa su Siara, ma viene fermato dal tocco gentile del fodero della spada di Garrick. “Non si tratta così una donzella. So che vi ha derubato messere, ma se la colpite adesso sarete in torto più di lei!” L’uomo si gira verso Garrick e lo osserva avvicinandosi al suo volto. “E tu chi sei? Suo nonno?” “No, sono soltanto un viandante. Ma non sopporto ne i ladri come lei, ne i barbari come voi!” “Ragazzi, il vecchio qui vuole una lezione!” Uno scatto, un urlo, uno scintillio da parte di due lame che si scontrano e la rissa comincia. Garrick ed il grosso bestione hanno le loro lame incrociate, da sotto il cappuccio del primo si nota soltanto una silhouette del volto, dopodichè gli occhi si illuminano di una rabbia giovanile, ma le sue vecchie ossa non riescono a spingere l’uomo a più di qualche centimetro, mentre una spinta del gigante lo scaraventa a terra. Siara intanto combatte facendo balzi su ogni tavolo, e ogni colpo reclama sangue, uno dei rissaioli si avvicina lentamente non visto alle spalle della ragazza ma viene colto all’improvviso da dei dolori lancinanti alla gamba, come se qualcosa lo avesse morso, Siara si gira verso di lui e sorride consapevole del suo dolore. La rissa va per le lunghe, al gigante su Garrick se ne aggiungono altri due ed il vecchio guerriero si rende conto che la sua fine è prossima, quando un grosso martello da guerra rotea in aria fino a posizionarsi con un tonfo in mezzo ai contendenti distruggendo il pavimento. Sull’entrata della taverna si trova Barthud, un uomo capra alquanto muscoloso e con gli occhi di ghiaccio. “Garrick, per fortuna sono arrivato in tempo!” “Ce ne hai messo sempre troppo Barthud!” L’uomo grosso strabuzza gli occhi verso Barthud. “Tu... tu... sei..!.” “Si, l’ho notato anch’io!” Barthud si avvicina al gigante e riprende il suo maglio poggiandolo sulla spalla, il gigante si fa indietro spaventato alla vista dell’uomo capra, e da la colpa della rissa a Siara, cominciandola a cercare con lo sguardo ma inutilmente. Allora il grosso uomo si scusa con Barthud e Garrick ritornando al suo tavolo. Una volta che Barthud e Garrick escono dalla taverna il bestione fa notare ai suoi compagni che anche se era soltanto un vecchio combatteva con la foga di un giovane guerriero, ma qualcosa di più importante lo fa pensare ad altro, la sua borsa delle monete non c’è più. Barthud e Garrick fuori dalla taverna si incamminano verso il centro della città, quando vengono fermati da una voce familiare, almeno a Garrick, Siara li ha seguiti. “Grazie per avermi aiutata!” “Chi diavolo sei tu?” Barthud quasi si spaventa alla silenziosa apparizione. “Ci sta seguendo da quando siamo usciti dalla taverna, sei brava a nasconderti, ti ho quasi persa di vista in quel vicolo buio. Ma poi ti ho ribeccata sul tetto di quella casa abbandonata! È lei la causa di quella scaramuccia di prima!” “Potevi stare più attenta, il mio amico stava per lasciarci le penne!” “Lui poteva anche farsi gli affaracci suoi, comunque il mio nome è Siara!” “Io sono Barthud e lui è Garrick!” “Garrick? Qualche anno fa ho sentito parlare di un giovane guerriero di nome Garrick! Ma dicono che oramai sia morto! Lo chiamavano Garrick l’infallibile!” “Anche Garrick il cavaliere... difendeva gli oppressi ed i deboli, mentre adesso è soltanto un vecchio guscio in cui batte un giovane cuore!” Garrick si allontana dai due, come un vecchio e stanco viaggiatore, sempre appoggiandosi al fodero della spada. “Hai visto cosa hai fatto? Sei contenta adesso!” “Ma non parlavo di lui... oppure si..?” Barthud insegue la figura ciondolante del suo compagno lasciando Siara da sola, la quale comincia a riflettere, quand’ecco che da un piccolo cespuglio il suono inconfondibile di Chuji le fa pensare ad altro. Chuji riappare prendendo la sua vera forma, un incrocio tra una volpe ed un ermellino, e salta in braccio a Siara, porgendogli un sacchetto di monete e Siara si dirige verso la zona opposta dei due compari. Verda sta dormendo tranquillamente nelle sue stanze, quando un’ombra si avvicina al suo letto, l’ombra di una mano si accosta alla coperta dell’uomo, ma viene fermata dalle sue possenti e ruvide mani. “Finché respiri posso sentirti, Siara” “D’accordo Verda, anche questa volta hai vinto tu!” “Cosa ti porta da queste parti, Capelli Rossi?” “Ho qualche informazione da chiederti!” “Lo sai che le mie informazioni costano un occhio della testa... oh, scusa!” Siara conosce Verda da anni oramai, lo sa che la prende in giro per farle commettere qualche errore, ma lei ha come ripagare la sua preziosa conoscenza. “Questo credo che possa essere sufficiente!” Lancia un sacchetto di monete verso Verda che lo prende al volo e poi lo esamina come un pescatore peserebbe del pesce su di una bilancia. “A quanto pare alla locanda qualcuno sta lavando i piatti! Cosa cerchi esattamente?” “Voglio sapere cosa sai su un certo Garrick!” Le labbra di Verda sorridono. Ripeto non è un racconto ma una storia per un fumetto!
demiurgo Inviato 30 Agosto 2008 Segnala Inviato 30 Agosto 2008 Bello, niente male. Mentre leggevo immaginavo le vignette Qualche critica costruttiva, da profano: - ho il sospetto che Siara possa risultare un po' stereotipata, ma è solo una impressione da queste prime poche righe (di certo il personaggio si svilupperà in seguito). - una scena che mi lascia un po' di dubbi è quella dove Garrick si allontana offeso. Sembra una reazione un po' eccessiva (per un personaggio così dignitoso) alle poche parole scambiate nel dialogo precedente. Forse dovresti rinforzare il dialogo rendendolo più pungente, o riproporzionare la reazione del vecchio guerriero. Comunque mi sembra un ottimo lavoro, un bell'inizio. Solo una curiosità: come è fatto l'uomo-capra?
il signore oscuro Inviato 30 Agosto 2008 Segnala Inviato 30 Agosto 2008 forse parlando di ded l' uomo capra potrebbe essere quello che c' è anche su il libro delle imprese eroiche, ora non mi ricor il nome. molto bello, potresti mandarlo avanti anche come racconto. ti prego vai avanti, mi piace molto come racconto
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