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Io credo che in italia ci sia un errore di valutazione: infatti vige l'equazione Cartoni animati=bambini, quando certi prodotti(i cartoni animati, piuttosto che i fumetti) in giappone sono rivolti ad un pubblico maturo, più adulto, in grado di comprenderne appieno i contenuti.Quindi in italia si sbaglia sin dall'inizio e la censura divine qualcosa di inevitabile per adattare i cartoni animati al target "bambini".

C'è da dire anche che chi mette in onda i programmi televisivi crede(e avolte non a torto, purtroppo) gli italiani siano dei beceri ignoranti e pure bigotti

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Principali partecipanti

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- La verità è che molti cartoni sono fatti per quelli di prima degli anni 80 che sono, ormai, cresciuti e quindi richiedono qualcosa di più maturo. Quindi per farli vedere ai ragazzi li adattano. Poi se non ricordo male Kenshiro era censurato, eccome. Georgie, Lady Oscar erano censurate. Non considerando che 30 anni fa si applicava il concetto di "autocensura" per cui si evitavano certe scene o certi concetti.

Appunto, il propinarli ai bambini è una loro scelta sbagliata per fare soldi. Attenzione non voglio fare il retorico, ma non voglio nemmeno sentir dire che "i cartoni animati sono diseducativi" a sproposito però, perchè questo è luogo comune sbagliato.

Non capisco il problema, sei adulto ed hai facolta di scelta (vedere l'anime censurato o no) e vuoi imporre ai bambini di guardare transessuali e sangue come fossero "normali".

In realtà non ce l'hai (restando nella legalità, ma, qui lo dico e qui lo nego, non mi ha mai fermato questo ;-)) e nessuno vorrebbe imporre niente, sono loro che "impongono": non andrebbero trasmessi a quell'ora, hanno un target diverso.

Poi se parliamo di anime come opere d'arte bisogna valutarle singolarmente, Sailormoon io la censurerei dal primo all'ultimo minuto, tranne la prima Dragonball lo censurerei in toto, i nuovi Gundam li debellerei dalla faccia della terra. Se poi mi censurano Mononoke o Nausicaa o Akira penso ad un'opera d'arte rovinata. Al che mi cerco la versione non censurata e me la godo.

E' chiaro che ci siano opere d'arte e schifezze, questo vale per qualsiasi cosa esistente. Quello che da fastidio è il modo in cui si reputa e si tratta un fenomeno culturale (anime e manga) da sempre bistrattato.

Scusa per lo "spezzatino" di post Oni :-p

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Poi se va a trans perchè gli piace ci passo anche sopra

Il problema non è che il bambino vada a trans, è che non guardi i transessuali con occhio razzista/discriminatorio. E ripeto, mi sembra una buona cosa che i cartoni animati insegnino ad avere una mentalità più aperta.

Se ho 10 anni e vedo uno dei mille anime in cui ci stanno due ragazzi morosi/due ragazze morose, al massimo questo mi influenzerà a vedere il mondo con occhi diversi, sta tranquillo che non mi fa diventare omosessuale se non lo sono :rolleyes:

La verità è che molti cartoni sono fatti per quelli di prima degli anni 80 che sono, ormai, cresciuti e quindi richiedono qualcosa di più maturo. Quindi per farli vedere ai ragazzi li adattano. Poi se non ricordo male Kenshiro era censurato, eccome. Georgie, Lady Oscar erano censurate. Non considerando che 30 anni fa si applicava il concetto di "autocensura" per cui si evitavano certe scene o certi concetti.

erano cartoni censurati anche 25 anni fa, da Hilary a Lady Oscar ecc. E non c'era nessuna autocensura nelle opere originali. Ma c'era la censura della Fininvest (che allora, se proprio vogliamo dirla tutta, poteva pure andare bene, ma adesso?)

Poi se parliamo di anime come opere d'arte bisogna valutarle singolarmente, Sailormoon io la censurerei dal primo all'ultimo minuto, tranne la prima Dragonball lo censurerei in toto, i nuovi Gundam li debellerei dalla faccia della terra.

è un discorso di gusti: io cancellerei dalla memoria delle persone Naruto, onepiece, death note e mille altri anime ultra sopravvalutati, ma questo non mi dà il diritto di dire "questi vanno nel cesso e possono essere censurati, mentre l'ultimo anime di Matsumoto pieno di donne nude lo mandiamo alle 2 del pomeriggio perchè è di Matsumoto". Se si censura si censura, sennò non lo si fa, non si decide in base ai gusti personali e di volta in volta.

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Continuo a non essere daccordo, voi parlate di crociata per salvare gli anime...ma da cosa?

La censura neglio orari in cui la tv è fruita dai bambini ci sta (a maggior ragione se la accettavi 25anni fa), se vuoi le versioni originali li puoi avere anche legalmente spendendo bei soldoni finanziando il mondo degli autori e produttori di anime.

In realtà per me il discorso è inverso da quello che fai tu, Dark: i cartoni animati sono un prodotto per bambini che, non essendo titolari di un conto in banca, non garantiscono il giusto apporto economico quindi forzano il prodotto verso un pubblico più maturo salvo poi censurarlo per renderlo fruibile ai più giovani.

Beh credo di essere la persona meno razzista che io conosca me questo non c'entra nulla con l'educazione. A mio figlio insegnerò le cose secondo il corso naturale della vita e il concetto di rispetto per tutte le persone. Il concetto di transessuale sarà una delle ultime lezioni ed avverrà quando sarà maturo per apprenderlo.

Il problema non è che i cartoni animati sono diseducativi, il discorso è che i cartoni animati hanno una presa maggiore su un pubblico infantile e quindi, per quella fascia di età, mandano un segnale più forte. Se il messaggio che passa è "inadatto" per i bambini bisogna apporre censura per limitarne la portata.

Non voglio fare il moralista (anche perchè non lo sono) ma i danni e rischi indotti dalla televisione ("cattiva maestra" come direbbe Popper) sono reali e far finta che non esistono è decisamente peggiore della censura. Oltre ai diritti ci sono anche le responsabilità.

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Non capisco il problema, sei adulto ed hai facolta di scelta (vedere l'anime censurato o no) e vuoi imporre ai bambini di guardare transessuali e sangue come fossero "normali".

Nessuno vuole imporre ai bambini di guardare programmi a loro non adatti. Ma non è nemmeno giusto che io non possa vedermi in TV programmi per adulti non censurati senza dovermeli per forza comprare oppure scaricare illegalmente da internet (che poi non è un bel messaggio da dare ai più piccoli).

Piccola battuta:

Per non turbare i più piccoli, durante la fascia protetta metteranno le mutande al David di Michelangelo.

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Nessuno vuole imporre ai bambini di guardare programmi a loro non adatti. Ma non è nemmeno giusto che io non possa vedermi in TV programmi per adulti non censurati senza dovermeli per forza comprare oppure scaricare illegalmente da internet (che poi non è un bel messaggio da dare ai più piccoli).

Quindi si potrebbero trasmettere film come "Rocco invade la Polonia" o "Cicciolina e Moana ai mondiali" (per i nostalgici), magari alle 16 passiamo la serie "I Pornissimi" (in rivalità a "I Bellissimi"),

Piccola battuta:

Per non turbare i più piccoli, durante la fascia protetta metteranno le mutande al David di Michelangelo.

:-D

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Quindi si potrebbero trasmettere film come "Rocco invade la Polonia" o "Cicciolina e Moana ai mondiali" (per i nostalgici), magari alle 16 passiamo la serie "I Pornissimi" (in rivalità a "I Bellissimi"),

Hai mai visto "veline"? ore 20:35, italiani davanti alla TV=40 milioni.

Mai visto una puntata di Studio Aperto? ore 12.30 e 18.30 (alle 18.30 i bambini sono pure a casa da soli).

Con gli esempi mi fermo qui. La mia non è una crociata "pro anime" ma solo una questione di logica: la TV non è più censurata (come, appunto, 25 anni fa, quando era tutto censurato, si andava a catechismo e gli anime erano veramente una delle poche cose scabrose/violente in TV), e allora perchè censuriamo dei cartoni animati che sono il più delle volte innocui?

Non è vero che i cartoni hanno più presa sui bambini rispetto a film e telefilm, anzi, almeno i bambini (talvolta) riconoscono che gli anime sono finzione, mentre si rendono benissimo conto che "veline" e "amici di Maria de Filippi" sono la realtà! Ne è una prova tangibile il fatto che tutti noi che abbiam visto Ken Shiro o i Cavalieri dello Zodiaco non censurati non siamo diventati serial killer, mentre i 13enni d'oggi che hanno visto 7 edizioni di amici pensano che la cosa importante nella vita sia "diventare ballerini" (quando non calciatori...).

i cartoni animati sono un prodotto per bambini che, non essendo titolari di un conto in banca, non garantiscono il giusto apporto economico quindi forzano il prodotto verso un pubblico più maturo salvo poi censurarlo per renderlo fruibile ai più giovani.

Questa non l'ho capita: gli anime NON SONO un prodotto per bambini, non lo sono mai stato (eccetto quelli apposta come il già citato "ufo baby") e al massimo vengon visti da noi italiani come un prodotto per bambini. Riguardo al discorso poi che i bambini non garantiscono l'apporto economico è falso: il mercato dell'infanzia è uno dei più ambiti perchè i bambini riescono a far comprare praticamente qualunque cosa ai propri genitori. Comunque il problema non si pone: non è che son prodotti per bambini che vengon "insanguinati" per farli piacere agli adulti, son prodotti per adulti/adolescenti per vengono (in Italia) censurati per farli andar bene ai bambini.

Il concetto di transessuale sarà una delle ultime lezioni ed avverrà quando sarà maturo per apprenderlo.

Mi sembra giusto. Ma tu decidi per tuo figlio, non per tutti i figli d'Italia, e permettimi di dire che io a mio figlio insegnerei a 3 anni le diversità umane, così che quando ne avrà 10 non chiamerà nessuno checca, nessuno negro, nessuno sporco indiano. Se aspetto a insegnargliele a 15 anni, non servirà a nulla.

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Mi sembra evidente che la discussione abbia perso il suo scopo "costruttivo" e si sia attestata a "questo è il mio parere, punto". Quindi mi limito a fare tre osservazioni: 1- dai tuoi discorsi capisco (sbagliando) che a te da fastidio che gli anime siano fruiti anche ad un pubblico più giovane. 2- giri i miei concetti travisandone il senso. 3 Kenshiro era censurato.

Oni

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La censura neglio orari in cui la tv è fruita dai bambini ci sta (a maggior ragione se la accettavi 25anni fa), se vuoi le versioni originali li puoi avere anche legalmente spendendo bei soldoni finanziando il mondo degli autori e produttori di anime.

Non posso concordare. La censura non ci sta. MAI. Se pensi che i bambini possano essere traumatizzati da uno schizzo di sangue o da un riferimento al sesso, non mandi in onda quei cartoni a quell'ora. Trasmetti quelli per i più piccini, o quelli americani (quelli sì autocensurati). Ma a quel punto mi applichi lo stesso criterio ai telegiornali o ai mille reality, come già si diceva.

Oppure si accetta l'idea che anche i bambini sono capaci di distinguere tra fantasia e realtà, e che, esattamente come noi, non resteranno segnati a vita se capiscono che il nonno di Remì è morto. Senza arrivare alle esagerazioni di "Rocco sbarca a Bucarest": sono più che certo che tutti sono in grado di capire la differenza tra un porno e un cartone in cui una ragazza parla di mestruazioni!

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Quindi si potrebbero trasmettere film come "Rocco invade la Polonia" o "Cicciolina e Moana ai mondiali" (per i nostalgici), magari alle 16 passiamo la serie "I Pornissimi" (in rivalità a "I Bellissimi"),

Si, si potrebbero trasmettere ma ad orari adeguati. Ad ognuno il suo. I bambini hanno il diritto di vedere cartoni adatti alla loro età, ma lo stesso vale per i ragazzi e per gli adulti.

Ciò che fanno le emittenti TV è adattare un prodotto, creato per un pubblico di una certa età, alle esigenze di un pubblico più giovane.

In pratica è come se trasmettessero alle 16 del pomeriggio Rocco invade la Polonia togliendo tutte le scene ed i riferimenti al sesso. Ti pare sensato?

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Oppure si accetta l'idea che anche i bambini sono capaci di distinguere tra fantasia e realtà

Questo è il nodo: i bambini stanno imparando a distinguere cosa è finzione e cosa è realtà e la tv (in particolare i cartoni) influenza in maniera devastante questa percezione. In particolare i cartoni perchè sono il maggiore (solo???) tema che i bambini seguono in tv. Se al tg fanno vedere le interiora in terra il danno per gli infanti è relativo perchè semplicemente non sono attirati dal tg e gli dedicano poca se non nulla attenzione, se passa un messaggio errato in un cartone, dove il grado di attenzione è più elevato, il "danno" non è lo stesso.

Odio la censura come negazione di libertà di espressione, ma li dove ha uno scopo terapeutico-educativo (parliamo di bambini) allora le cose cambiano. In presenza di bambini è "naturale" autocensurarsi.

In pratica è come se trasmettessero alle 16 del pomeriggio Rocco invade la Polonia togliendo tutte le scene ed i riferimenti al sesso. Ti pare sensato?

No, durerebbero troppo poco le puntate e trama e dialoghi non reggerebbero.

Concordo che l'ideale sarebbe evitare anime (con un carattere più "adulto") negli orari di fruizione dei bambini. Ma probabilmente si parlerebbe di censura perchè dovrebbero essere passati dopo le 22, il che darebbe comunque fastidio.

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Occhio però, che se si ha paura di quello che possono vedere i bambini ci si sta insieme e si visionano le trasmissioni invece di lasciarceli da soli. Detta questa ovvietà (che però andava ricordata IMHO), c'è da dire che esiste anche il codice di autoregolamentazione, che prevede fasce protette in cui non trasmettere proprio contenuti non adatti ai bambini, non materiale riadattato (aggiungo io, ma mi pare lecito). Trasmettere gli Anime "da adulti" (e non intendo gli Hentai ovviamente) dalle 22 in poi non mi darebbe nessun fastidio, anzi lo apprezzerei davvero se sapessi che si tratta di materiale integrale.

Io non sono contro il proteggere i bambini, ma contro chi lo fa in modo sbagliato.

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1- dai tuoi discorsi capisco (sbagliando) che a te da fastidio che gli anime siano fruiti anche ad un pubblico più giovane

Questo lo capisci solo tu, mi dispiace (e lo dici pure che stai sbagliando...).

. 2- giri i miei concetti travisandone il senso.

Direi più tu, dato che se ho capito male qualcosa di quello che hai detto basta rispiegarlo, io ho semplicemente ribattuto ai tuoi punti, e mi sembra anzi che sia stato tu a mettermi in bocca delle cose (vedi "tu non vorresti che i bambini vedessero gli anime"... mah)

Ciò che fanno le emittenti TV è adattare un prodotto, creato per un pubblico di una certa età, alle esigenze di un pubblico più giovane.

In pratica è come se trasmettessero alle 16 del pomeriggio Rocco invade la Polonia togliendo tutte le scene ed i riferimenti al sesso. Ti pare sensato?

Chiaro, limpido, pulito, meglio di così non si poteva dire.

Per il discorso "cartoni fanno più male", continui a ribadire solo una tua opinione, non supportata da fatti. Mia nipote capisce che la magia delle Winx non esiste, mentre si convince che per far strada nella vita bisogna avere i vestiti griffati e mostrare le tette. Mi sembra che questo messaggio non derivi dal violento cartone animato, ma da tutto il resto della programmazione.

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Questo è il nodo: i bambini stanno imparando a distinguere cosa è finzione e cosa è realtà e la tv (in particolare i cartoni) influenza in maniera devastante questa percezione. In particolare i cartoni perchè sono il maggiore (solo???) tema che i bambini seguono in tv. Se al tg fanno vedere le interiora in terra il danno per gli infanti è relativo perchè semplicemente non sono attirati dal tg e gli dedicano poca se non nulla attenzione, se passa un messaggio errato in un cartone, dove il grado di attenzione è più elevato, il "danno" non è lo stesso.

Uscendo per un attimo dallo schema "giusto-sbagliato", il passaggio sulle "interiora in terra" mi ha fatto riflettere su una cosa: nei cartoni, a parte gli accenni sessuali, quella che viene censurata non è la violenza in sè, ma i suoi effetti. Si mostra tranquillamente gente che infila shuriken, spade, braccia o raggi al plasma nella schiena di qualcuno. Ma si censurano il sangue e la morte. Si censurano il dolore e la sofferenza che seguono inevitabilmente un atto violento, come a dire che quegli atti non hanno conseguenze. Se mai un cartone possa avere la colpa di desensibilizzare alla violenza (e, come psicologo, non lo credo, benché la cosa sia controversa), questo messaggio non amplierebbe questo effetto?

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Piccola nota sulle censure negli anime.

Spesso sono stati censurati anche i caratteri giapponesi (invece di tradurli si piazzava un bel fermo immagine), o riferimenti alla religione giapponese.

Posso capire il discorso di eliminare scene non adeguate ai minori, ma non credo che un bambino venga turbato dal sapere che c'è altro oltre alla chiesa cattolica...

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Uscendo per un attimo dallo schema "giusto-sbagliato", il passaggio sulle "interiora in terra" mi ha fatto riflettere su una cosa: nei cartoni, a parte gli accenni sessuali, quella che viene censurata non è la violenza in sè, ma i suoi effetti. Si mostra tranquillamente gente che infila shuriken, spade, braccia o raggi al plasma nella schiena di qualcuno. Ma si censurano il sangue e la morte. Si censurano il dolore e la sofferenza che seguono inevitabilmente un atto violento, come a dire che quegli atti non hanno conseguenze. Se mai un cartone possa avere la colpa di desensibilizzare alla violenza (e, come psicologo, non lo credo, benché la cosa sia controversa), questo messaggio non amplierebbe questo effetto?

Concordo con questo discorso, infatti io parlo di "messaggio errato". Non era una difesa nei confronti del modo in cui viene applicata oggi la censura in tv. Credo che far arrivare determinati messaggi a bambini sia errato, far passare la violenza come qualcosa di non sbagliato e senza conseguenze ne è un esempio. Poi ci sono le censure che non condivido come quelle legate alla religione o alla libertà di espressione.

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Uscendo per un attimo dallo schema "giusto-sbagliato", il passaggio sulle "interiora in terra" mi ha fatto riflettere su una cosa: nei cartoni, a parte gli accenni sessuali, quella che viene censurata non è la violenza in sè, ma i suoi effetti. Si mostra tranquillamente gente che infila shuriken, spade, braccia o raggi al plasma nella schiena di qualcuno. Ma si censurano il sangue e la morte. Si censurano il dolore e la sofferenza che seguono inevitabilmente un atto violento, come a dire che quegli atti non hanno conseguenze. Se mai un cartone possa avere la colpa di desensibilizzare alla violenza (e, come psicologo, non lo credo, benché la cosa sia controversa), questo messaggio non amplierebbe questo effetto?

e questa è una cosa vera. magari potrebbe far pensare che tanto anche se infilo un dito nell'occhio a un mio amico non gli farà poi cosi male....

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Riflettendoci su:

1) in giappone gli anime hanno un'enorme produzione e hanno target diversi

2) le televisioni hanno un interesse economico (e i bambini riescono a far tendere l'ago della bilancia di una famiglia anche se non hanno in mano il conto corrente)

a logica mi viene da dire che le TV nostre comprino un bel po' di anime (che presumo siano abbastanza economici data l'alta produzione) che hanno avuto successo per farli vedere in italia, senza fregarsene del target originale e andandoci di pesanti censure per ottenere il target dei bambini, anche se il cartone era per ragazzi/adulti

Ricordo ancora di quando vedevo "E' quasi magia johnny" e di quanto sono rimasto scottato nel capire che avevano stravolto l'intera storia a forza di censure:banghead::banghead: (la storia ha molto più senso in "Kimagure Orange Road" e il caro Johnny - kyosuke -risulta meno stupido)

Inoltre non dimentichiamo i produttori. Ad esempio la Panini per far trasmettere Black Lagoon su MTV si è messa daccordo con l'emittente TV per fare un doppiaggio con termini soft per la messa in onda, e a chi l'ha accusata di avere fatto un prodotto censurato ha risposto che nei DVD ci sarebbero stati i sottotitoli (e solo loro) fedeli ai dialoghi originali (al che ho visto gente rispondere che si sarebbe tenuto i fansub dato che sono anche quelli con i soli sottotitoli e che il DVD lo avrebbero acquistato solo per il doppiaggio coerente, cosa che non c'era)

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