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[Silver] Un nuovo mondo per noi


Silver

Messaggio consigliato

Giuseppe, Tommaso

<Dovete esser nuovi davvero messeri! Nuovi della vita! VOI ignoti popolani avete l'ardire di richiedere urgente colloquio con lord Phenix il saggio? E quale prova o logica spiegazione avete da apportare in vostro favore? Perchè vedete, messeri, io non ne veggio alcuna> dice l'uomo in tono altezzoso e solenne. Sembra alquanto offeso. Nell'udire il timbro concitato di queste parole un piccolo roditore bianco fa capolino da una tasca della tunica dell'uomo e osserva la situazione con aria di intelligente curiosità

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Nicola, Francesco, Daniele

Seguite il cadetto attraverso vari corridoi, sembra tutto tranquillo dentro l'accademia, ma visto l'orario è comprensibile.

Raggiungete una porta che si distingue dalle altre per dimensione e pregio artistico, non può che condurre alla sala del rettore...

Entrate. Un uomo imponente siede serafico dietro una solida scrivania, venite presto fatti accomodare su tre poltroncine che, a dispetto del loro aspetto esteriore, non sono più comode delle panche di prima. Siete da soli con il rettore.

<Salve e benvenuti! Come avrete immaginato sono sir Ferand e sono il rettore> esordisce sir Ferand con voce sicura. <Siete qui per entrare nell'accademia, vero? Bene... Sappiate che la vita qui dentro non è facile nè agiata, ma l'addestramento che forniamo è il migliore! Partite avvantaggiati, signori. Una vecchia conoscenza mi ha parlato bene di voi e finora non si è mai sbagliata. Adesso ditemi, per quale motivo desiderate addestrarvi presso l'accademia?> la voce di Ferand non suona particolarmente amichevole, ma non è aggressiva; avete la netta impressione di parlare con qualcuno abituato a dare ordini... ed a vederli eseguiti

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Salve a lei, signor Ferand. Siamo lieti di fare la sua conoscienza, il mio nome è Nicola. Il modo di fare dell'uomo non mi intimorisce, anzi, mi da una certa sicurezza: vedere un uomo autoritario ed evidentemente competente nel suo lavoro mi rassicura

"Per fortuna sembra a posto...dopo tutti quei vaneggiamenti del vecchio avevo paura che ci portasse in una gabbia di matti"

Il motivo per cui voglio addestrarmi qui...non so se riuscirò a spiegarmi. Noi, tutti quanti dico includendo con un gesto anche i miei compagni veniamo da un luogo in cui la possibilità di forgiare il proprio destino è guidata da dei binari; li non è possibilei decidere semplicemente di voler viaggiare basandosi solo sulle proprie forze, non si può scegliere una vita senza certezze, perchè chiunque ci provi finisce per diventare un senzatetto, un reietto. Quello che io davvero vorrei è la forza, la capacità ed il coraggio di poter costruire davvero il futuro, non adattarmi

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Mi tolgo dalla posizione di umiltà, alzo la testa, pancia in dentro e petto in fuori ed esclamo:<Mi scusi se mi permetto messere, ma parlando sempre da persona ignorante, penso che queste siano spiegazioni che non debbo di certo dare a lei. Siamo disposti ad aspettare anche giorni per incontrarlo, ma di certo non penso che debba darvi alcun conto; quindi se mi vuole fare l'immensa gentilezza di dirci dove e quando potremmo trovarlo le sarei infinitamente riconoscente, altrimenti vado a cercare aiuto da qualsiasi altra parte che ospiti persone che si dimostrino più umili ed educate di lei.>

Accenno tutto ciò con un sorriso sarcastico.

"Ringrazia dio...o meglio, ringrazia il tuo dio che sono più debole di te...arrr"

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Alla torre della stregoneria

<Zotico impudente! Entri in casa d'altri e pretendi udienza senza neppure degnarti di spiegarne il motivo! Sarei tentato di...>

Il discorso dell'uomo viene interrotto dal rauco strillo del corvo e dalle parole della donna che si trova lì

<Suvvia, Reginald, non essere troppo duro con loro, hanno l'aria spaesata e non sembrano cattivi... magari se evitassi di aggredirli in tal guisa sarebbero più pronti a spiegarsi...>

<Non credo alle mie orecchie! Li difendi?>

<Sto solo dicendo che non è saggio chiudere gli occhi quando ancora non si sa quanto ci possa essere da vedere>

La metafora usata dalla donna sembra far presa sull'animo di Reginald

<Fa un po' come ti aggrada... io me ne chiamo fuori!> Ciò detto la voce di Reginald assume un tono decisamente più grave mentre recita <Ptar! Setz jos oard!>. Quelle sillabe non hanno alcun senso per voi ma, che crediate o meno alle vostre orecchie, non potete ignorare i vostri occhi: Raginald è appena scomparso!

Per nulla impressionata da tale manifestazione la donna si rivolge a voi: <Per quanto permaloso possa apparire messer Reginald non aveva tutti i torti. Se lorsignori intendono davvero incontrare lord Phenix dovranno presentare una valida motivazione... non credo che la testardaggine pagherà>

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Dopo lo stupore iniziale per aver visto attuare un incantesimo vero davanti ai miei occhi, recupero la posizione di semi-inchino e dico:

<Mi scusi per il tono di sfida che ho assunto contro il suo collega, ma vede sono abbastanza sconvolto da quello che mi è successo oggi, e farei qualunque cosa pur di incontrare il responsabile...mi scusi se non mi sono presentato prima, il mio nome è Giuseppe, ed il mio amico si chiama Tommaso, potrebbe gentilmente dirmi come potrei fare? Le posso assicurare che la mia motivazione è più che valida, ed il fatto che voglia dirla a lui è solo perchè devo essere sicuro di rivelarla ad una persona della quale mi posso fidare anche se non conosco.>

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Ancora nella torre

<Spero capiate che non mi è possibile presentarmi presso il lord, dire che messer Giuseppe lo attende con notizie confidenziali ed sperare in una risposta. Messere, ho anche io le mie faccende a cui badare; siate più preciso o non aspettatevi altro aiuto.>

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Nella torre

<Non mi è possibile lasciare questo piano, ora. Questo spazio è anche dedicato alla compravendita di oggetti magici e ne sono responsabile... Comunque voglio accontentarvi... Tamora seda ikvar ganhe! Bene... Non allontanatevi da me. Nessuno più lontano di tre metri potrà udire le nostre voci >

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<Ok, praticamente per non portarla troppo per le lunghe, sò che le sembrerà una cosa assurda, ma noi non veniamo da Faerun, anzi, non veniamo neanche da Toril...

Veniamo da un altro pianeta...o meglio per farvi comprendere, da un altro piano.

Non sappiamo come siamo giunti fin qui ma volevamo sapere come potremmo tornare a casa.

Sappiamo tutto di Faerun e della magia, anche se da noi non è conosciuta.

La prego, se può farlo ci aiuti!!!>

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Nella torre

La maga parla a Giuseppe in tono pacato. Sembra interessata alla questione, non fosse altro che per curiosità femminile. Anche il corvo fissa Giuseppe con insistenza

<Un altro piano di esistenza... beh non mi pare una notizia tanto scandalosa! Vedi, magari se tu affermassi una simile cosa dinanzi ad un popolano questi rimarrebbe interdetto! Ma noi maghi conosciamo la verità! La buona notizia è che c'è più di un modo per rimandare una creatura sul suo piano, la cattiva è che non è una cosa prettamente... economica... Eppure guardandoti non avrei mai detto che tu fossi un esterno... Questa è la tua vera forma? Mi ritengo abbastanza esperta di cosmologia, sai dirmi quale è il nome del tuo piano originario? Hai nominato Toril, quindi non sei uno sprovveduto...>

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All'accademia invece

<Voi altri siete silenziosi vedo... - dice Ferand senza inflessione - devo quindi assumere che le parole del vostro compagno valgano anche per voi? Bene. Le vostre aspirazioni sono nobili e giuste ai miei occhi. Sarete addestrati all'accademia! Da questo momento in poi chiamatemi signore! Non tollererò insubordinazioni!>

Ferand fa una pausa come per riorganizzare le idee

<A questo punto non resta che la questione della vostra retta mensile. Mi sono già accordato con Aidoy per questo. Quell'uomo crede talmente in voi che è stato disposto a versare in anticipo la vostra iscrizione, ma per il resto dovrete arrangiarvi da soli. Comunque c'è una possibilità per voi. Se durante i corsi manterrete buoni giudizi e svolgerete qualche mansione per l'accademia sarete in grado di pagarvi gli studi. Avrete altresì vitto ed alloggio garantiti. Allora è tutto chiaro?>

Avete la netta impressione che l'unica risposta adatta a questa domanda sia il canonico "sì, signore!" . Comunque avete ancora la possibilità di fare qualche domanda

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<Il problema non è tanto questo, lo so che voi maghi siete esperti di cosmologia, ma non so se conoscete il mio piano di provenienza...si chiama Italia, sul pianeta Terra...le sembrerà strano, ma noi di questo mondo conosciamo tutto perchè nel nostro...beh...lasciamo perdere, comunque avremmo bisogno di un addestramento per uscire all'avventura e guadagnare qualcosa di concreto...potrei frequentare questa scuola di stregoneria? Mi ha sempre affascinato la magia arcana...>

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Nella torre

<Ti esprimi in modo strano e sono sicura che non mi stai raccontando tutto... Uscire da questa avventura? Intendi il corpo materiale? Cosa stai affermando di essere?> la maga osserva Giuseppe con sospetto

<Ad ogni modo QUESTA non è una scuola è una torre della stregoneria! Non ci sono studenti qui, ma solo esperti incantatori che traggono giovamento dal lavorare insieme. Se come dici vuoi intraprendere gli studi arcani ti conviene provare ad entrare nell'accademia di neverwinter nel Nido del mendicante. E' lì che molti di noi si sono addestrati. Ma dubito che accetteranno la tua iscrizione, sembri un po' troppo grande>

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All'accademia

Gli occhi di Ferand si accendono alle parole di Daniele.

<Cadetto, ti rivolgerai a me chiamando signore! Non sono incline a perdonare due volte lo stesso sbaglio... Ed ora, se non c'è altro in libertà, il cadetto Bertrand ha l'incarico di mostrarvi la scuola. Portategli rispetto.>

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cadetto dell'accademia di neverwinter, incredibile. Quasi non ci credo, e di certo non me ne rendo ancora conto

con questi pensieri alzo la testa e, con sguardo sicuro pronuncio:

<sì singore.>

Quindi, voltatomi per seguire Bertrand, dico agli altri:

<Andiamo ragazzi, e vediamo che succede ora. Mi sa che ne vedremo delle belle>

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All'accademia

Come promesso il cadetto Bertrand vi mostra l'intera accademia. La struttura è meno labirintica di quel pensavate e presto riuscite a memorizzare l'ubicazione di tutti i luoghi importanti: i dormitori divisi in quattro camerate (una è riservata alle donne), i bagni, la mensa con la cucina, la palestra, il serraglio, le aule divise per specialità, il salone delle cerimonie, la biblioteca, la sala d'arme dove i cadetti si addestrano al combattimento, il cortile, la stalla, la sala del rettore e le stanze dei professori e poco altro. Bertrand è abbastanza paziente e risponde alle vostre curiosità. Si preoccupa anche (a quanto pare ne ha l'autorità) di assegnarvi un posto nel dormitorio (siete nella stessa camerata assieme ad una altra 30ina di cadetti).

Le regole generali di vita all'interno dell'accademia sono simili a quelle di una caserma; bisogna alzarsi e coricarsi entro certi orari ed i pasti sono serviti ad ore ben precise; bisogna rispettare i superiori ed i cadetti più anziani, uscire è permesso ma solo in giorni ed orari stabiliti.

Due di voi trovano impiego presso le cucine e la mensa, il terzo presso la stalla. Il lavoro da voi prestato in tali sedi varrà come retta mensile.

Scoprite che non esiste un "anno accademico". I cadetti vengono addestrati continuatamente e si diplomano quando i loro istruttori li ritengono idonei.

Esplorare l'accademia vi porta via buona parte del pomeriggio; alle 6 prendete posto in mensa per la cena assieme alla maggior parte dei cadetti e approfittate di gusto del rancio offerto dell'accademia senza stare troppo a chiedervi cosa di preciso state ingoiando. La fame si rivela un ottimo condimento. Gli altri cadetti vi guardano con curiosità, siete gli unici a non indossare ancora l'uniforme. Nessuno vi rivolge la parola o siede vicino a voi.

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Nel frattempo Giuseppe e Tommaso

Buttando un occhio alle proprie spalle timorosi di veder sbucare di nuovo quell'arcigno mago, Giuseppe e Tommaso escono correndo dalla torre attirandosi qualche sguardo indispettito. Tenendosi alla larga dalla "Maschera", tanto per non rischiare di essere messi subito al lavoro dall'oste, fanno qualche domanda in giro.

La porta che conduce al nido del mendicante è facile da trovare.

Giuseppe sta per attraversarla quando ad un tratto si ferma

@Giuseppe

Spoiler:  
Osservare: l'ipermetropia paga! Non troppo lontano dalla porta noti un uomo piuttosto alto e robusto, è vestito esattamente come te ed in questo momento sta parlando con un buffo figuro, una specie di vecchio umano (o vecchio gnomo?). Non credi che ti abbiano notato... Osservi meglio la scena, stenti a credere ai tuoi occhi... ma tu quello lo conosci!?
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"Si certo nonnetto... e le telecamere di scherzi a parte quando escono? Oppure è tipo un programmino nuovo per nerd a cui piace prendere in giro le persone che non riescono ad essere? Certo che per farti un trucco così deve essere intervenuto almeno Stephen Spielberg ed il suo cast. "

parlando con il vecchio uscito da star wars

*vuoi vedere che mo divento famoso? devo sfruttare questa possibilità meglio di quei fessi del grande fratello, io non mi abbasserò a fare il ridicolo con maurizio costanzo*

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