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che fine ha fatto d&d  

78 voti

  1. 1. che fine ha fatto d&d

    • sotto alla suola delle mie scarpe
      3
    • nell' armadio chiuso a chiave
      1
    • nello scaffale
      13
    • sul tavolo da gioco
      31
    • è sempre insieme a me
      30


Messaggio consigliato


Inviato

purtroppo adesso stanno scomparendo molti degli ideali che animavano d&d.

io vorrei rincominciare da capo, pensare solo al divertimento.

ho aperto il sondaggio per sapere cosa ne pensate di quello che sta accadendo.

Sarei tentato di rispondere, così di primo acchito, che è sempre insieme a me. Però vorrei prima capire cosa intendi per "ideali che stanno scomparendo", "pensare solo al divertimento" e "quello che sta accadendo". Di solito, quando mi approccio al tavolo da gioco, sia esso reale o virtuale, tendo a non portarmi dietro altro che volontà di divertimento, la mia scheda, una matita (con gomma) e i dadi. Puoi spiegarti meglio?

:bye:

Ospite DeathFromAbove
Inviato

Non ho ancora votato, perchè sto valutando.

La mia (controversa) storia con D&D inizia con AD&D 2nd, dopo una piccola parentesi OD&D.

Dopo anni di gioco, ho decretato che il sistema non era, semplicemente, giocabile.

Da qualche mese a questa parte, mi sto (ri)avvicinando ad OD&D e AD&D 1st.

Devo dire che molti concetti, nella 3.x e sopratutto, nell'ultima "incarnazione", sono stati letteralmente ignorati e/o rimossi.

Relativamente al divertimento... che dire.

Ognuno si diverte come vuole.

Con l'edizione che vuole.

Inviato

Se qualcuno gioca con qualcosa, vuol dire che si diverte nel giocarci. Non vedo a cosa si possa pensare quando si gioca, se non al divertirsi ed allo stare in buona compagnia.

Inviato

il sondaggio è serio, l' umorismo lo ho messo appositamente.

intendo che stanno svanendo gli ideali per cui Gary ha creato d&d, cioè creare un personaggio fantastico, farlo interagire con il modo e sconfiggere im mostri(quest' ultima cosa in secodo piano).

orami la gente sta più tempo a creare un personaggio ultrafortissimo e intelligentissimo che casta di 9° nonostante sia un guerriero che il vecchio barbaro ignorante che picchia e ti fa sbellicare dalle risate per il modo di parlare al re, ricordando l' incredibile Hulk.

inendo pensare di più a divertirsi, invece di creare personaggi che superano il limite dell' immortalità.

io preferisco divertirmi, quando una persona si siede al tavolo da gioco è meglio che inizia a pensare cosa succederà, invece di sforzarsi a pensare quanti mostri ucciderà, se passerà di livello e se ucciderà il boss del dungeon, piuttosto a quello che il master ha in serbo per i giocatori, cercare di ruolare facendo il pg con int 3 molto stupido, invece di farlo sembrare Einstain.

ecco cosa sta accadendo: sia chi crea le espansioni che molti giocatori stanno rovinando d&d facendolo impuntare sul combattimento e sui personaggi forti.

che fine ha fatto il party formato da un guerriero, un ladro, un mago e un chierico? ora si usano tutte le classi più inimmaginabili per creare personaggi sempre più devastanti in combattimento e inutili all' esterno.

Ospite DeathFromAbove
Inviato

Non vedo a cosa si possa pensare quando si gioca, se non al divertirsi ed allo stare in buona compagnia.

Su questo non sono totalmente concorde.

Gioco spesso a calcetto e non tutti sembrano divertirsi.

Molti vengono in campo per sfogarsi.

Alcuni per "dimostrare" di essere i più bravi.

Altri vengono per lamentarsi.

Ho avuto esperienze simili nei GdR. Non tutti approcciano il gioco come uno svago.

Ospite DeathFromAbove
Inviato

i giochi di ruolo sono nati come svago, non come metodo per dimostrare di sessere più bravo di tutti. secondo me il divermento è prima di tutto

Non dico che sia giusto. Anzi!

Dico solo che molti hanno "fini" diversi.

Inviato

il sondaggio è serio, l'umorismo l'ho messo appositamente.

intendo che stanno svanendo gli ideali per cui Gary ha creato d&d, cioè creare un personaggio fantastico, farlo interagire con il modo e sconfiggere i mostri (quest'ultima cosa in secodo piano).

oramai la gente passa più tempo a creare un personaggio molto forte e intelligentissimo che casta di 9° nonostante sia un guerriero, piuttosto che il vecchio barbaro ignorante che picchia e ti fa sbellicare dalle risate per il modo di parlare al re, ricordando l' incredibile Hulk.

intendo pensare di più a divertirsi, invece di creare personaggi che superano il limite dell'immortalità.

io preferisco divertirmi, quando una persona si siede al tavolo da gioco è meglio che inizi a pensare cosa succederà, invece di sforzarsi a pensare quanti mostri ucciderà, se passerà di livello e se ucciderà il boss del dungeon, piuttosto a quello che il master ha in serbo per i giocatori, cercare di ruolare facendo il pg con int 3 molto stupido, invece di farlo sembrare Einstein.

ecco cosa sta accadendo: sia chi crea le espansioni che molti giocatori stanno rovinando d&d facendolo impuntare sul combattimento e sui personaggi forti.

che fine ha fatto il party formato da un guerriero, un ladro, un mago e un chierico? ora si usano tutte le classi più inimmaginabili per creare personaggi sempre più devastanti in combattimento e inutili all' esterno.

Dopo la mia piccola opera di correzione refusi (lo so, sono uno spaccamaroni ;-)), mi chiedo: ma non eri proprio tu a voler fare il personaggio più cattivo e potente del mondo? Senza ironia, lo chiedo perché in caso mi fa piacere notare che hai cambiato indirizzo.

Io la situazione non la vedo così negativa come tu la racconti, mi sembra piuttosto che molto dipenda dalle persone più che dai sistemi. Io sto per iniziare (in parte è già iniziata, ma in piccolissima parte) una campagna D&D 4.0 e sono sicuro che sarà molto interpretativa perché il gruppo è adatto a renderla interpretativa. Il sistema non può che dare una base, delle regole (più o meno specifiche), poi sta alle persone dare vita al sistema e creare qualcosa di memorabile che non abbia solo a che fare con l'uccisione del tale mostro o del tale boss.

Tra l'altro, se non sbaglio, tu sei anche un DM, quindi hai grande potere da questo punto di vista. Dipingi cose interessanti per i tuoi giocatori, premia l'interpretazione sulle uccisioni, dai loro scelte e fai loro percepire quanto siano importanti queste scelte e il modo in cui le si compie. Insomma, puoi fare molto dal mio punto di vista.

Resto sulla prima risposta. D&D è sempre con me (e spero lo sarà anche di più in futuro).

:bye:

Inviato

Gioco spesso a calcetto e non tutti sembrano divertirsi.

Molti vengono in campo per sfogarsi.

Alcuni per "dimostrare" di essere i più bravi.

Altri vengono per lamentarsi.

Hai afferrato il punto: non comprendo il senso di queste motivazioni. Sarà per la ricerca della soddisfazione personale, per bisogno di emergere, o che so io. Ma preferisco il divertirsi in gruppo.

Inviato

mhà... in realtà l'idea originale di Gygax credo fosse quella di un gioco molto semplice di ...dungeon e draghi, ovvero di personaggi fantastici che si riuniscono in un gruppo per esplorare sotteranei e massacrare mostri. Non molto distante da Heroquest direi....

La scoperta del GdR (e in specifico anche D&D) come strumento per creare belle storie o per interpretare personaggi "viventi" credo che sia venuta dopo, col tempo e con la diffusione del GdR stesso.

Per quanto riguarda il divertimento concordo con quanto è stato detto. C'è chi gioca per divertirsi e chi no. Coloro che giocano per divertirsi si divertono con quello che hanno a seconda dei loro gusti e delle loro opportunità.

Io personalmente masterizzo D&D con fini e obbiettivi specifici.

Non masterizzo per divertirmi. niente affatto.

Però ho scelto D&D come strumento privilegiato per costruire storie fantastiche, e perciò posso rispondere che (in questo senso) è un po' "sempre con me"

Anche perchè:

come in origine l'abbia pensato il fù signor Gygax non mi importa più di tanto.

come l'abbiano pensato i creatori della 3.5 (l'edizione che uso) non mi importa più di tanto.

Mi interessa invece quello che ho e come lo uso io.

Come lo utilizzi la gioventù odierna...mi interessa sì, ma per motivi sociologici, pedagogici e per un discorso di "continuazione della mia scuola", non è certo come lo "pensano" gli altri che ha il potere di influenzare il valore intrinseco del gioco come lo concepisco io.

Ospite DeathFromAbove
Inviato

Hai afferrato il punto: non comprendo il senso di queste motivazioni. Sarà per la ricerca della soddisfazione personale, per bisogno di emergere, o che so io. Ma preferisco il divertirsi in gruppo.

Larin,

condivido il tuo pensiero al 100%.

Ma, purtroppo, l'esperienza "su campo" :-D è questa.

Non tutti hanno "il divertimento" con fine ultimo.

Inviato

alcune volte si è sul fondo del barile, ora mi sono alzato a suon di calci rotanti, no penso più a fare pg pp.

la maggior parte dei giocatori ha iniziato ruolando, però è stato spinto sul fondo del barile dai creatori delle nuove edizioni, che stanno portando alla campagna uccidi mostri per pp.

ormai è poca la gente che preferisce ruolare, forse perchè non si guadagnano punti esperienza, forse perchèpreferiscono l' azione a una scenetta quasi comica di un litiglio alla locanda tra uno gnomo e un mezzorco. però sbagliano, secondo me d&d è nato per divertirsi e stare con gli amici interpretando personaggi fantastici, non per uccidere mostri e diventare il re del mondo e il giocatore più forte dell' universo che sfrutta incantesimi da lui creati cheh riescono a fare 24d6 e sono di primo livello, creati con la scusa che sono ai livelli epici.

d&d per me non è un gioco che si fa con carta e penna, ma un ideale che spinge un gruppo di amici a stare insieme qualche ora una volta alla settimana.

Inviato

intendo che stanno svanendo gli ideali per cui Gary ha creato d&d

Io dico di no.

Io dico invece che quegli ideali si stanno recuperando.

Chainmail, poi d&d, etc... a detta dello stesso AUTORE, erano nati con il solo scopo si INDIVIDUALIZZARE IL WARGAME.

Lo stesso Gary ha espressamente affermato che gli ideali che lo spingevano erano semplicemente il prendere un gioco fichissimo come il wargame (che adorava) e rivoluzionarne la prospettiva, portandola da una moltitudine di milizie che per ovvie ragioni si combattevano tra loro senza troppa varietà di azioni, ad un solo unico EROE, che facesse le stesse cose di un esercito, ma in modo più ''da Eroe'', interagendo sommariamente anche un pò con il mondo, ma sempre con la finalità di fare l'eroe: combattere orde di nemici.

Bene, a me sembra che d&d stia tornando alla sua essenza.

E la 4° edizione merita tutto il mio rispetto apposta per questo: ha chiarito i suoi fini, e questi persegue.

Un d&d che disciplinasse in modo accurato l'addestramento, arti diverse da quelle belliche, rapporti emotivi, etc... questo si che sarebbe una ''perdita dei suoi ideali''.

:mrgreen:

Ad ogni modo, d&d sta sempre li: sulla mia scaffalatura.

Non lo apro da circa 3 anni, ma è sempre d&d: The Boss. ^^

Inviato

Beh Fodatsu a te D&D non piace quindi riesci ad essere distaccato. Il la quarta ed. la trovo forse eccessivamente telegrafica... Però sono gusti...

Mi sembra esagerato pensare di essere stati sul fondo del barile e mi sembra esagerata questa pena visto che, come diceva il buon Nicto, le quattro edizioni di D&D sono e restano quattro giochi diversi. La cosa bella è che in Italia si trovano giocatori per tutte e quattro le edizioni e quindi io non vedo il problema...

La scatola rossa è sullo scaffale pronta per il prossimo mese quando ci sarà il partitone.

La advanced è in salotto che la sto leggendo in italiano finalmente

La terza è sul tavolo perché la sto usando attualmente.

La quarta è sul tavolo del mio amico e la proveremo...

(Vi svelo un trucco da "vecchio" se alla voce "località" sui forum siete sinceri e non mettete torri oscure varie vi contattano sempre) :)

Inviato

allora bisogna seguire quello che si pensava fin dall' inizio su d&d: un gioco per divertirsi con gli amici.

Beh, ma questo credo sia IL principio alla base DEL gdr, e non di UN Gdr.

Se c'è quello, buona camicia a tutti ^^.

Inviato

allora bisogna seguire quello che si pensava fin dall' inizio su d&d: un gioco per divertirsi con gli amici.

non di più, non pensavano a personaggi aultraforti, ma al divertimanto.

Beh, ma questo credo sia IL principio alla base DEL gdr, e non di UN Gdr.

Se c'è quello, buona camicia a tutti ^^.

Mi permetto di aggiungere che, IMHO, è IL principio dei giochi in generale ^^

Vorrei far notare a signore oscuro che "personaggi ultraforti" è tutto fuorchè sinonimo di "non-divertimento". Ognuno nel suo gruppo si diverte come meglio crede ;-)

Per questo IMHO il topic ha poco senso se affrontato come "ma dove stiamo andando...?"

Inviato

allora bisogna seguire quello che si pensava fin dall' inizio su d&d: un gioco per divertirsi con gli amici.

non di più, non pensavano a personaggi aultraforti, ma al divertimanto.

Secondo me, o Signore Oscuro, non è tanto una questione di tornare alle origini o di fedeltà all'idea originale.

Come ho già scritto l'idea originale secondo me non è tanto interessante.

Piuttosto: abbiamo questo prodotto, com'è? quali potenzialità ha? come lo usiamo noi? quali sono i nostri obbiettivi?

Con questo strumento che ci è dato infatti possiamo giocare per il gusto della sfida e divertirci in modo semplice, affrontando mostri e tirando dadi.

possiamo anche giocare in modo artistico, puntando alla creazione di una bella storia tutti insieme.

Possiamo giocare in modo raffinato e teatrale, con lo scopo di mettere in gioco le nostre doti interpretative.

possiamo infine giocare per un divertimento di tipo tecnico e competitivo, inseguendo le combo varie ed il powerplaying.

possiamo fare, ovviamente, un insieme di tutte queste cose o una delle varie vie di mezzo.

Ecc...

Non possiamo discriminare i modi diversi di utilizzare il gioco perchè non ve n'è uno giusto e uno sbagliato.

(Semmai possiamo dire che ve no sono di più "impegnati" e di meno "impegnati").

L'importante è la Consapevolezza! La coscienza del fatto che si gioca in un certo modo perchè così si vuole! perchè è il modo che abbiamo scelto per raggiungere lo scopo che noi vogliamo e per il quale giochiamo: che sia il creare il personaggio più forte, che sia il passare allegramente una serata, che sia raccontarsi una storia fantastica, che sia fare sperimentazione teatrale.

io personamente trovo che uno strumento così potente sia assai sprecato se usato unicamente per passare il tempo a divertirsi tirando i dadi e superando le sfide (a questo punto vi sono altri stumenti molto più azzeccati per questo genere di scopi).

Penso anche che lo stile della Storia sia quello che più valorizza questo strumento perchè mette in atto lo specifico del GdR.

Per cui io ho scelto il mio stile, che è quello della Storia. e l'ho scelto con cognizione.

Ma non biasimo affatto chi invece gioca solo per divertirsi senza pretese o per giocare a fare il PP... sono altri modi di usare lo stesso strumento che vanno incontro ad altri gusti e necessità...

basta che sia per loro una scelta consapevole.

La cosa triste, secondo me, è che è molto raro che sia una scelta ragionata...spesso infatti i giocatori (soprattutto i novelli) prendono il primo approccio che incontrano (dedotto dai manuali, proposto dal loro master...) e si fermano a quello, pensando che sia il solo approccio possibile o pensando automaticamente che sia l'approccio più giusto.

E aggiungerei che spesso questo "approccio iniziale" non è quello della Storia ma quello che, volgarizzato, corrisponde ad un gioco fatto solo (dietro ad una facciata lussureggiante) di numeri, dadi e avanzamento fine a sé stesso (complice anche l'ottica a cui ci abituano i videogiochi)...

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