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[Mokuren] Come fare avverare una profezia


Mokuren

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Inviato

"Una bocca magica ???

E dove starebbe la bocca ?" dico mentre cerco instintivamente (e stupidamente) di guardare di nuovo l'oggetto, per capire dove possa essere disegnata una bocca.


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Inviato

La pietra si inserisce facilmente nel piatto, ma non si attiva finché non viene appoggiata da qualche parte.

Nel momento in cui lo strumento tocca una superficie piatta, compare l'immagine di un uomo di mezza età, con abiti buoni ma rovinati dal tempo e dagli elementi, ha l'aria un po' smunta e terribilmente stanca, ma nonostante la brutta cera riesce a dare un'impressione signorile.

L'immagine è semitrasparente e chiaramente illusoria, e lo si vede armeggiare con qualcosa, poco convinto, poi si sistema il cappello a tricorno cercando di ordinare i lunghi ricci castani ma ormai unti e secchi che gli scendono fino al petto.

"Funziona?", borbotta mentre si siede, e quando lo fa compare anche l'immagine della sedia, che è uguale a quella della sua stanza. "Razza di arnese, ora che mi serve è quasi impossibile che verrà recuperato", il suo sorriso è stentatissimo, come se cercasse di sorridere all'ironia, ma non riuscisse a raccogliere altro che cupa rassegnazione.

"Il mio nome è Hollar Amut", dice l'immagine a bassa voce e sporgendosi verso lo strumento, come una specie di congiura, si sente in sottofondo lo sciabordio delle onde e lo scricchiolare del legno, più accentuato di quanto siate abituati. Forse sta anche piovendo. "Sono il capitano di questa nave maledetta del maledetto regno di Dalmar e della sua maledetta spedizione esplorativa".

Una breve pausa, poi riprende, "Se qualcuno dovesse trovare questo cristallo, la nostra nave sarà in fondo al mare, e io anche. Ma la cosa più importante è che capiate questo", e si sporge ancora per essere quanto più vicino al cristallo possibile, scandendo bene le parole, "Non andate a cercare il continente perduto".

Torna a sedersi più normalmente, ma per nulla rilassato, "La profezia era sbagliata, quasi tutte lo sono, l'unica differenza tra un pazzo e un profeta è la fortuna di azzeccarne una ogni tanto. Le profezie di questa qui poi, peggio di tutte. Ho sempre avuto il massimo rispetto per il mio re, ma nemmeno in punto di morte gli perdonerò mai di essersi fidato di quella pazza".

Si toglie un attimo il cappello, passandosi la mano sulla fronte, "Non ho mai fatto un viaggio così lungo, avrei potuto essere ovunque nel mondo conosciuto ormai, e invece niente. Non abbiamo più cibo, i miei patetici tentativi di nasconderlo all'equipaggio non hanno retto più di mezza giornata. Ho messo da parte delle razioni nella mia cassa, ma temo che anche quelle non resteranno nascoste a lungo".

Un attimo di pausa, in qui sembra che il legno cigoli più forte del normale, quindi riprende, "L'equipaggio è allo stremo. Hanno capito che non possiamo nè arrivare nè tornare e tutto ciò che ci aspetta è di morire di stenti in un posto che non esiste. Sono ormai tre giorni che nessuno apre bocca, nessuno alza lo sguardo. Ne ho passati di brutti momenti, ma qui la tensione è tale che se uno emettesse un suono, anche per schiarirsi la gola, tutti quanti si salterebbero alla gola, uno all'altro, fino a spargersi le interiora a vicenda sul ponte".

Si asciuga di nuovo la fronte, questa volta senza togliersi il cappello, "Il re ci ha dato cinque avventurieri di scorta. Ha detto che avremmo avuto bisogno di gente capace e piena di risorse nel nuovo mondo. L'unica cosa che sono riusciti a fare è riempire appieno il ruolo degli estranei e diventare la valvola di sfogo. E' da una settimana che li ho confinati nei loro alloggi, ho chiuso le porte e ho nascosto le chiavi, è stato tutto ciò che potevo fare per salvarli".

Un'altra pausa, questa volta si toglie il cappello e lo getta via, facendolo sparire dall'immagine illusoria, se possibile la sua aria si fa ancora più abbattuta, "Questa mattina il nostromo è rimasto davanti alla porta dei miei alloggi, aspettando che uscissi. Quando l'ho visto, senza guardarmi mi ha detto: "o ci dai le chiavi di quei porci, o le prendiamo dal tuo cadavere", e così...".

Sospira, si passa una mano sulla faccia, la pausa si dilunga, dopo un po' riprende, "... Li ammazzeranno stanotte, e non oso pensare a come, o a cosa gli faranno, o cosa faranno alle signore. Ho acconsentito a questo scempio, pregando che mi faccia guadagnare qualche altra ora di vita".

Altra pausa, il suo sguardo è vuoto, in sottofondo si sente come un rumore di passi che si avvicinano e poi si allontanano, come se ci fosse un gran movimento di persone. "Possano gli dei perdonare la mia codardia".

Dopodiché, l'immagine svanisce. Non c'è altro sul cristallo, e la registrazione, agli occhi di chi capisce gli strumenti arcani, sembra risalire alla sera prima.

Inviato

Ascolto attenta tutta la registrazione. cerco quindi di ricordarmi se qualcosa possa aiutarmi nella mia memoria riguardo ad una profezia

*profezia...e perchè non ricordo di essermi imbarcata? e non dovrebbero esserci segni di lotta?*

guardo distrattamente il nano e rispondo

"quando salverò le mie belle chiappe avrai tutte le gare che vorrai. sempre che tu sia in grado di salvare le TUE di chiappe"

mi giro verso gli altri

"bene, nessuno si ricorda come è salito su questa nave, non ci sono segni di lotta e possiamo solo sperare di trovare un nuovo mondo....suggerimenti??"

Inviato

"Il fatto che non ci siano traccie di lotta è infatti strano.

Pensandoci bene, dalla magia, si sa che il capitano ci aveva chiusi a chiave.

Non ho però visto nessuna chiave, in giro.

Che sia sparita con l'equipaggio ?

No, se abbiamo perso la memoria, allora dovrebbero esserci traccie di combattimento, di sangue, e tanto altro.

Non siamo quindi noi i responsabili di quella... sciagura.

Forse qualcuno ci ha portati qui, con la magia, e cerca di farci credere che eravamo a bordo da tanti mesi ?"

Erenia fa i 100 passi, mentre continua a pensare a voce alta.

"Eppure i nostri vestiti erano logori.

Abbiamo forse realmente perso la memoria.

Ma tutti insieme ?

Sarà sicuramente magia.

C'è qualcun'altro, o qualcos'altro, su questa nave."

Inviato

Guardo con sufficienza l'elfa, dopo aver visto la sua reazione all'esplosione di Rurik.

*Nient'altro che un altra femmina indisciplinata... Almeno sembra sapere qualcosa della materia arcana.*

Quindi, dopo aver sentito il messaggio dell'ex capitano, e la riflessione della donna in armatura, esprimo la mia opinione.

"Si, l'olezzo della stregoneria, in questa situazione, è sempre più intenso. La mancanza della nostra memoria e l'assenza di ogni altro membro dell'equipaggio ne è un chiaro segnale."

Guardo quindi all'orizzonte, corrugando la fronte.

"Non ci rimane che proseguire, e cercare un modo per comunicare con il Dalmar."

Inviato

*Oh, non mi perdo certo l'occasione di salvare le mie chiappe tenendo un occhio di riguardo alle tue, Thysistra!*

"Ha, affare fatto, Thysistra! Farò in modo di assicurarmi che le tue chiappe rimangano abbastanza in forma da sedersi sugli sgabelli da taverna, hehehe...

Comunque, cosa abbiamo qui?"

Osservo con un minimo di stupore la registrazione.

"Hmm, dove diavolo saranno finiti tutti quanti dopo aver lasciato questo messaggio? Non so chi altri possa esserci, abbiamo già setacciato questa nave da cima a fondo.

Per carità, una direzione vale l'altra dato che non si vede altro che acqua, quindi tanto vale dirigerci verso ovest.

E credo che dovremo cercare altri indizi su cosa è successo e organizzare dei turni di guardia per la notte, e vedere se in qualcuno di quegli altri libri è spiegato come far andare più speditamente questa baracca, tutto questo dopo un buon pasto, ovviamente."

Inviato

Non c'è nulla che vi dia alcun genere di indizio su dove siete, e non ricevete segni di nessun tipo. La nave continua semplicemente a dirigersi verso ovest per tutta la mattinata.

Quando il sole dovrebbe essere alto sopra la vostra testa, viene come intercettato da delle nuvole, illuminandovi con una luce più fioca, come sbiadita. Pare che ci sia un banco di nebbia dritto davanti a voi e che non abbiate molta altra scelta se non infilarvici dentro.

Non è particolarmente fitta a conti fatti ed è sempre più gradevole di un sole che picchia dritto sulla testa.

Aguzzando bene la vista, però, si può scorgere qualcosa in fondo alla nebbia, o comunque bene al suo interno. Una specie di luce intermittente.

Inviato

Yonas, sempre silenzioso, si avvicina al pennone e lo risale, stazionando sulla coffa. Aguzza la vista elfica per scorgere meglio dentro alla foschia.

Spoiler:  
Pecezione +8, visione crepuscolare.
Inviato

*Una luca ?*

"Terra ???" faccio eco al nano.

"Bene, ottimo!!!

Sembra che la provvidenza sia dalla nostra parte!!!

Se questa è veramente la 'terra promessa', vi rendete conto dell'importanza dell'avvenimento ?"

Comincio a trepidare per l'impazienza.

"E per noi, è passata appena UNA notte!!!

Non potevamo essere più fortunati!!!"

Inviato

Avvicinandovi con la nave, vi inoltrate nella nebbia per scoprire che, a conti fatti, non è così fitta come sembrava.

Superato il banco più denso, si apre a voi un'isola, non particolarmente grande e di cui riuscite a vedere i confini mentre vi avvicinate. E' ricoperta da una fittissima vegetazione, palme e altri alberi con foglie larghe e molto scure.

Uno spiazzo molto largo, come una radura, fa da ingresso a quello che è effettivamente un faro, dipinto di bianco e molto alto. Un piccolo pontile consente l'accesso dal mare, evitando così di costringervi ad arenarvi sugli scogli.

Sfortunatamente, si tratta di un pontile molto piccolo e non adatto ad attraccare una nave delle vostre dimensioni. Ovviamente ci sono delle scialuppe per questo.

Non c'è nessuno in vista, ma a forza di avvicinarsi si iniziano a sentire i richiami di gabbiani, uccelli e qualche altra bestia.

Inviato

Yonas, soddisfatto di vedere terra in così breve tempo, scende sorridente dal pennone e dice agli altri: "Sì, è davvero terra, e quella luce è un faro". Ritorna al timone e girando tutto a babordo, fa mettere la nave di traverso.

"Bisogna lanciare l'àncora qui", dice dal pontile rialzato. Dopo aver rifissato la corda intorno al timone per non farlo muovere secondo le correnti, scende sul ponte e giocherellando con una freccia tra le dita di una mano, dice: "Quel faro è illuminato e ciò vuol dire che qualcuno avrà attizzato un fuoco lì dentro. Aspettiamoci altre presenze, qui...."

Inviato

Annuisco, e sorrido vedendo che la terra si avvicina.

"Bene, è arrivata l'ora di gettare l'ancora, prima di avvicinarsi troppo e rischiare di andarci a scontrare con degli scogli. Poi dovremo procedere a mettere in acqua delle scialuppe, e remare fino a terra."

Detto questo, inizio ad avvicinarmi alle vele, per calarle, aspettando che gli altri seguano il mio esempio.

Inviato

Cerco la leva per gettare l'ancora, la attivo e mi fiondo a recuperare un po' di cibo e acqua da mettere su una scialuppa.

"Haha, speriamo di trovare una buona taverna una volta a riva, c'è da festeggiare adeguatamente!

Andiamo, salite!"

Aspetto che gli altri salgano sulla scialuppa, quindi la faccio calare in acqua, e sono pronto a remare per arrivare a terra il più presto possibile.

Inviato

Arrivate senza problemi al pontile, dove attraccate. Notate che non ci sono altre barche, come se foste gli unici sull'isola, ciònonostante il faro funziona perfettamente.

L'erba sulla radura è umidiccia per la nebbia, o forse ha piovuto di recente. C'è odore di piante in giro, non esiste altro modo per descriverlo, piante fresche è la cosa che ci va più vicino.

Oltre la radura c'è un sentiero che conduce nella vegetazione, che diventa fittissima nell'arco di qualche decina di metri. Il faro è molto largo alla base, come se chiunque vi abitasse lo facesse al pianterreno. Ci sono delle finestre ai lati, ma sono di un vetro non perfettamente liscio, perciò offrono una visione estremamente sfocata e distorta di quello che c'è dall'altra parte.

La porta è chiusa a chiave.

Inviato

"Ma che strano posto. Anche se incantevole." dico compiaciuta mentre scendo dalla barca.

"Il faro c'è.

Bravo Ingvarr." gli dico sorridendo.

"Buona intuizione."

"Dalla porta sembra che chiunque ci abiti non sia molto diverso da noi, in stazza."

Guardo poi il nano.

"Beh, forse non TUTTI."

"Non credo ti dia però fastidio, Rurik. In fondo, più alti sono, più birra avranno, no ?" finisco, con una leggera e fresca risata cristallina.

Inviato

arrivati sull'isola mi rilasso un attimo

"nano, che ne diresti di distruggere la porta?"

*abbiamo bisogno di un posto dove dormire e di cibo, chissà come faremo*

mi guardo intorno pensierosa

*e questo sarebbe il nuovo mondo? mi pare piccolino per essere un mondo. mi puzza*

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