[Mokuren] Come fare avverare una profezia

[BomberDede]

"beh un giro dell'isola non può farci di certo male. mi pare ovvio. e saperno di più non può farci che bene"

[Krinn]

"Buona idea! L'idea di tornare presto alla nave mi fa ribrezzo... Quantomeno sgranchiamoci un po' le gambe, con il solido terreno sotto i nostri piedi!"

[Mokuren]

Vi muovete a fare un giro dell'isola per ispezionarla meglio.

Le sue coste sono composte di una sabbia fine, quasi bianca, che è incredibilmente soffice sotto i piedi; la nebbia impedisce di avere una vista bellissima dell'oceano, ma ha l'aria di essere comunque abbastanza sconfinato.

Dal lato opposto di dove siete adesso, notate che la nebbia sembra un po' meno fitta, o comunque ci sono meno banchi, e vedete una scogliera molto alta oltre una mezza dozzina di chilometri d'acqua. Sarebbe facile da raggiungere in nave, ma di sicuro non c'è nessun posto dove attraccare.

Il promontorio a cui si riferiva la donna dev'essere quello che riuscite a malapena a scorgere da lì, almeno a giudicare dalla forma di un enorme edificio i cui contorni sono resi poco chiari dalla nebbia.

L'interno dell'isola è pervaso di vegetazione fittissima ed è pieno di piccoli animali di ogni tipo, la maggior parte dei quali comunque tende a schivarvi, eccetto gli insetti. Peraltro, sono grossi e molto colorati, alcuni non li avevate neanche mai visti.

Il faro è visibile da ogni punto dell'isola che, come avete scoperto, è effettivamente piuttosto piccola. In tre ore buone avete fatto tutto il giro della costa a piedi.

L'entroterra sembra iniziare dalla scogliera oltre l'isola, sempre che non sia semplicemente un'altra isola più grande.

[Elayne]

"Hmmmmm...

Che facciamo, ora ?" chiedo, chiaramente indecisa, anche un pò spaesata.

"Forse possiamo approffitare della nebbia e visitare questo maniero, nell'isola.

Finché c'è la nebbia, nessuno si accorgerà della nave, o si muoverà da queste parti."

[Yonas]

Yonas cammina con le mani in tasca, borbottando qualche parola in elfico.

*bah, tanto qui siamo tutti stranieri per chiunque incontriamo, non serve a nulla fare i misteriosi...*

[BomberDede]

"concordo con Erenia, tanto che siamo qui io andrei al maniero. Prima di cambiare isola aprofittiamone no?"

[Krinn]

"Già, non ho poi così tanta fretta di tornare su quella vecchia tinozza galleggiante..."

[Elayne]

Ci muoviamo sull'isola, alla ricerca del maniero, nei pochi posti dove non abbiamo ancora guardato.

Non trovandolo...

"Ma accidenti... che abbia capito male ?

Io non vedo nessuna traccia del maniero."

"Forse è sulla terra ferma ?

Certo che questa... *cosa*... non è stata poi di grandissimo aiuto.

Direi a questo punto di prendere una barca e andare al porto."

[Krinn]

*Sigh, ancora su quella bagnarola!*

"Uff... a quanto pare sì... beh, sarà bene che da quelle parti troviamo della birra perchè la lunga astinenza forzata mi sta dando sui nervi!

Andiamo, prima raggiungiamo una zona più abitata, prima potremo brindare a questa nuova terra!"

[Yonas]

Yonas sembrava seccato dalla situazione.

*mi pareva d'aver capito che questo castello non è qui... ma vabbè, meglio star zitti...*

"Beh, si torna alla nave, no?" parlò dopo un lungo tempo di silenzio. "Secondo me non fa nessuna differenza arrivare in scialuppa o con la nave, tanto siamo in ogni caso stranieri, e se la popolazione di questi luoghi è strana come quella tizia coi capelli a serpi..."

[BomberDede]

"allora è decisio, andiamo"

inizio a dirigermi verso la nave

*non im piace questo posto, isole troppo piccole e gente troppo strana*

[Mokuren]

Tornate alla nave, che nel frattempo non si è mossa. Girate intorno all'isola e proseguite verso ovest fino a raggiungere, in pochissimo tempo, la scogliera di cui vi parlava la guardiana del faro. La nebbia sembra si stia lentamente diradando.

E' piuttosto alta e a poca distanza, sulla terraferma, notate un promontorio con sopra un grande edificio, probabilmente un maniero. Non c'è traccia di erba nei paraggi, nè di altra vegetazione e c'è ancora troppa nebbia per vederne bene i dettagli.

Costeggiate la terraferma, sembra che vi troviate davvero su un altro continente, delle scogliere così alte non le avevate mai viste, non in così gran numero. Allontanandovi dal presunto maniero la vegetazione riprende a crescere come da norma, sembra molto fitta e molto verde. Il posto è molto umido.

Dopo un paio d'ore di navigazione arrivate a scorgere oltre l'ennesima scogliera quello che è un porto, costruito nell'unico spiazzo sabbioso nel raggio di qualche decina di chilometri. Passate vicino a svariati pescherecci e, attraccate ai moli, notate un discreto numero di navi che recano vessilli a voi sconosciuti. C'è vita, c'è civiltà, e sembra ci siano esseri umani, o comunque umanoidi.

Il mare è ancora molto calmo e ci sono dei moli liberi per poter attraccare, non notate provenire dal porto nessun segnale particolare rivolto a voi, come se fossero abituati a ricevere imbarcazioni sconosciute.

[BomberDede]

*alla fine eccoci qui*

prima di attraccare mi giro verso tutti gli altri

"Allora, siamo in un nuovo continente. Ritengo molto poco saggio dividerci e andare ognuno a cercare informazioni per conto suo. Direi di restare tutti uniti.

e c'è una questione che dobbiamo affrontare prima di scendere: la serpe ci ha detto che è un luogo con dei poco di buono. Riveliamo le nostre vere identità? diciamo a tutti che veniamo da un altro continente? come vogliamo comportarci?"

faccio un attimo di pausa e aggiungo velocemente

"dal canto mio penso sia meglio tenere un profilo bassissimo e non rivelare proprio nulla"

[Yonas]

"A chi ci domanda da dove veniamo, rispondiamo con un neutrale <da non molto distante da qui>... Ma..."

Molti pensieri affollavano la mente del giovane elfo.

*bisogna... ricrearsi una vita qui? e la profezia?*

[vitellio]

*Sigh.*

"Non conosciamo nulla del luogo. Non sappiamo nemmeno che faccia abbiano gli abitanti. E, a meno di miracoli, non parleranno nemmeno la nostra stessa lingua. Il fatto che siamo degli stranieri salterà subito all'occhio."

Guardo i miei compagni di viaggio.

"Non dico di annunciarci, sarebbe sciocco, ma nemmeno di raccontare balle a domande dirette. Sarebbe quantomeno controproducente, visto che ci scoprirebbero subito. E partire nella nostra missione con la fama di "Stranieri Bugiardi" non penso sia positivo."

Quindo, tornando sull'argomento dell'attracco.

"Per prima cosa, doremo cercare un autorità portuale, per vedere di poter lasciare la nostra barca in loro custodia. Poi vedremo dove dirigerci."

[Elayne]

Guardo Ingvarr, e poi aggiungo.

"Credo che abbia ragione Ingvarr.

Anche se non credo che avremo problemi per la lingua, stranamente.

Anche la creatura di prima parlava la nostra lingua, e l'ha usata PRIMA di sapere CHI fossimo.

Quindi dovremo essere tranquilli sotto questo punto di vista."

Ci penso su un attimo.

"Vedremo meglio cosa ci dovremo aspettare, una volta sbarcati.

Speriamo che tutto vada bene."

[Krinn]

"Bah, quella era una serpe, Erenia. Potrebbe aver mosso le labbra e aver parlato nelle nostre teste, senza bisogno di sapere la nostra lingua, ad ogni modo credo che scopriremo a breve se avremo problemi di lingua o meno. E appunto perchè è una serpe, non credo che ci sia da fidarsi a priori di quanto ha detto riguardo questa gente.

Ingvarr ha ragione, non voglio passare per uno straniero bugiardo. Con un po' di fortuna non dovremo nemmeno preoccuparci della nave."

[Mokuren]

Dirigete la nave verso un molo libero, ed in quel momento fate rapida esperienza della vita su una nave e del suo funzionamento. Nel modo sbagliato.

In cinque e senza marinai è estremamente difficile fare attraccare correttamente una nave, e difatti il panico del personale a terra è notevole nel vedere che non hanno a che fare con dei professionisti, e sembrano non essercene abbastanza per fare tutto.

"Gettate le cime! Le cime!", urla qualcuno, mentre qualcun altro continua a urlarvi di rallentare, come ha fatto da quando si è accorto che volevate attraccare, ma riuscite a sentirlo solo adesso.

Grazie alle cime e alla solidità del molo, andate a sbattere a velocità non pericolosa e la nave si ferma.

Dopo aver fatto scorrere la passerella, riuscite a scendere al molo, dove come prevedibile vi aspettano dei marinai a metà tra l'irritato, il confuso e lo stupito, e nel mentre si fa strada un uomo un po' grassoccio con una lunga barba bianca e un cappello bicorno blu scuro con sul fronte un'effige che non riconoscete.

"Ma dico, dove avete imparato a navigare voialtri?", sbraita con comprensibile stupore, "Sembra che tutta la vostra ciurma sia ubriaca!".

Quindi vi squadra un attimo, e capisce in meno di mezzo secondo che non siete marinai, il che lo rende visibilmente confuso, più di prima, "Dov'è la ciurma? E dove accidenti è il capitano?".

[vitellio]

"Ci piacerebbe saperlo anche a noi, signore. Ci siamo trovati a poca distanza dalla costa senza sapere dove tutti siano finiti. Siamo gli unici a bordo di questa nave."

Prendo quindi la scala di corda, e la lancio giù dal bordo della nave, dopo averla appesa. Quindi inizio a scenderla.

Arrivato sul fondo, mi pongo di fronte all'uomo che mi aveva parlato, porgendogli la mano.

"Comunque piacere, il mio nome è Ingvarr Johansson, i miei compagni di viaggio si presenteranno da soli a breve."

[BomberDede]

stando leggermente in disparte faccio un cenno col capo

"il mio nome è Thysistra, piacere"