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Mi presento, Andrea, illustratore


Messaggio consigliato

la penso come te, anche se preferisco cercare di inserirmi a metà strada :)

Comunque sia secondo me l'illustrazione fantasy sta perdendo molto in questi anni proprio per i motivi sopra detti. Se guardiamo molte delle illustrazioni degli anni '70 '80 '90 ci accorgiamo che a livello di dettaglio erano meno curate, non perchè gli illustratori non le volessero curare, ma perchè non c'era bisogno di aggiungere dettagli su dettagli per rendere più potente il disegno. Portandoti un esempio, mi emoziona maggiormente uno schizzo di un folletto di Brian Froud fatto magari in trenta minuti, che una copertina di Paolo Barbieri con una stragnocca perfetta fatta in 12 ore...

Ma si sa...il mercato è il mercato... :)

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se Barbieri ha fatto questo in sole 12 ore è meglio che cominci a correre perché se lo prendoooo...

no beh, io ovviamente amo il dettaglio. Chi lo sa fare veramente riesce a non renderlo inessenziale (poi io amo anche gli "inutili manierismi dello stile"). Certo, a volte è usato per dare valore a qualcosa non studiato nelle basi, per mascherare delle mancanze di fondo, allora può essere un buon esercizio tecnico ma nulla di più. E a volte, per vivere, basta anche solo la tecnica... bisogna vedere cosa si vuole fare.

Comunque sono d'accordo che il dettaglio vada ben dosato per rendere l'immagine efficace, altrimenti appesantisce e l'occhio non sa dove guardare. Ma come tutte le sintesi, è qualcosa di molto difficile da imparare.

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se Barbieri ha fatto questo in sole 12 ore è meglio che cominci a correre perché se lo prendoooo...

no beh, io ovviamente amo il dettaglio. Chi lo sa fare veramente riesce a non renderlo inessenziale (poi io amo anche gli "inutili manierismi dello stile"). Certo, a volte è usato per dare valore a qualcosa non studiato nelle basi, per mascherare delle mancanze di fondo, allora può essere un buon esercizio tecnico ma nulla di più. E a volte, per vivere, basta anche solo la tecnica... bisogna vedere cosa si vuole fare.

Comunque sono d'accordo che il dettaglio vada ben dosato per rendere l'immagine efficace, altrimenti appesantisce e l'occhio non sa dove guardare. Ma come tutte le sintesi, è qualcosa di molto difficile da imparare.

12 ore era per dire :)

comunque sono d'accordo con quanto detto sulla questione dei dettagli. E ovviamente non voglio sminuire il lavoro di chi è in grado di farli. Il mio ragionamento in generale è questo " ...bene, sappiamo fare una cosa super dettagliata, adesso concentriamoci su ciò che possiamo comunicare con questa capacità..."

Quello che vedo invece in molti illustatori fantasy che hanno pubblicato copertine per tutti quei nuovi romanzi fantasy, è proprio la cosa inversa ovvero "...bene, sappiamo fare una cosa super dettagliata. Ciao"

Almeno è quello che a me traspare da quelle illustrazioni. Poi ripeto che sono gusti personali

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si Niji, ti do ragione in parte...

Guardando le illustrazioni in giro per la rete e non, mi rendo conto che spesso utilizzare la gnocca o una quantità di dettagli inverosimile non aiuta affatto l'illustrazione in se..

prendiamo i vampiri che vanno tanto di moda adesso...tutti uguali, bellini e perfettini(vedete victoria frances...)

Una illustrazione dovrebbe essere un contorno ad un racconto e il dettaglio dovrebbe essere riferito a quello... Senza considerare che il dettaglio non dovrebbe essere considerato solo una "qualità tecnica di esecuzione" ma anche il "saper cosa evidenziare" sempre in riferimento alla storia....

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si Niji, ti do ragione in parte...

Guardando le illustrazioni in giro per la rete e non, mi rendo conto che spesso utilizzare la gnocca o una quantità di dettagli inverosimile non aiuta affatto l'illustrazione in se..

prendiamo i vampiri che vanno tanto di moda adesso...tutti uguali, bellini e perfettini(vedete victoria frances...)

Una illustrazione dovrebbe essere un contorno ad un racconto e il dettaglio dovrebbe essere riferito a quello... Senza considerare che il dettaglio non dovrebbe essere considerato solo una "qualità tecnica di esecuzione" ma anche il "saper cosa evidenziare" sempre in riferimento alla storia....

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sì lo so che era per dire sulle 12 ore... scherzavo!

comunque è vero quello che dici: è che è più facile mettere dettagli ovunque che capire dove hanno senso e dove no, dove aiutano l'espressività e dove confondono e basta. Però bisogna conoscere il dettaglio per poter decidere in maniera conscia dove e come applicarlo, è uno step successivo non precedente, per come la vedo io.

Tutti gli autori delle copertine di nuovi romanzi fantasy... sono tanti, molto giovani e hanno a disposizione uno strumento incredibile. Dagli tempo, Barbieri diventa più espressivo ogni giorno che passa... per me è già bravissimo, ma non abbiamo ancora visto tutto.

Ci sono artisti che hanno un'espressività incredibile e una composizione potente con un livello di realismo eccelso: questi sono i maestri (pochi e con molta esperienza)

(questa l'ho vista ora e mi sono appena innamorata! :heartbeat)

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sì lo so che era per dire sulle 12 ore... scherzavo!

comunque è vero quello che dici: è che è più facile mettere dettagli ovunque che capire dove hanno senso e dove no, dove aiutano l'espressività e dove confondono e basta. Però bisogna conoscere il dettaglio per poter decidere in maniera conscia dove e come applicarlo, è uno step successivo non precedente, per come la vedo io.

Tutti gli autori delle copertine di nuovi romanzi fantasy... sono tanti, molto giovani e hanno a disposizione uno strumento incredibile. Dagli tempo, Barbieri diventa più espressivo ogni giorno che passa... per me è già bravissimo, ma non abbiamo ancora visto tutto.

Ci sono artisti che hanno un'espressività incredibile e una composizione potente con un livello di realismo eccelso: questi sono i maestri (pochi e con molta esperienza)

(questa l'ho vista ora e mi sono appena innamorata! :heartbeat)

tutto vero si! Sono d'accordo che si debba procedere in quel modo per avere pieno controllo su quello che si vuole fare...

Ma nulla ci vieta di cercare di ottenere un' immagine potente ed efficace anche quando non si ha la piena padronanza di tutte le tecniche. Anzi secondo è me è giusto sforzarsi di pensare sempre a questa cosa... Per assurdo un disegnatore meno tecnico potrebbe ottenere un risultato più efficace di un disegnatore espertissimo su ogni tecnica. Non ci scordiamo che il disegno è tecnica, ma è anche anima...

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il problema credo che sia l'idea classica che il fantasy sia uguale al fotorealismo come il fatto che bisogni fare già uno sforzo a leggere e immaginare la scena e quindi l'immagine non deve essere da ispirazione ma da sostituto all'immaginazione.

L'immagine postata da Niji è un esempio:

sostituiamo la tecnica, al posto della precisione anatomica uno stile fumetto ma con gli stessi colori. Il risultato espressivo non cambia,perchè spesso è solo un fatto di composizione...

Il mio problema è che confido in una potenza maggiore solo nella composizione e non della tecnica che vedo come mezzo e non come fine..

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ovviamente la base di tutto è la composizione e la palette dei colori, lo stile è una scelta, ma ogni sintesi deve prevedere una padronanza estrema del tutto. Il fumettista deve conoscere il disegno realistico in ogni suo particolare anche più di un illustratore "classico" per poter scegliere consciamente cosa "tenere" e cosa no... e la precisione anatomica ci vuole sempre, se c'è una distorsione, è consapevole e mirata, ma bisogna conoscere le regole prima di decidere se e come romperle.

Poi sono d'accordo che purtroppo spesso ci si concentra fin da subito sul soggetto e sul dettaglio quando la base è la composizione, che viene troppo trascurata. (io per prima... ho comprato l'altro ieri il mio primo libro di composizione... tanto per dire!)

Qua sto andando ovviamente a parlare sul discorso "illustrazione fantasy di oggi" in generale non riferendomi ai disegni di Lepracauno :P

E, altrettanto ovviamente, questo è il MIO modo di vedere le cose, personalissimo e senza pretese di universalità!

Per i disegni di Lepra, a me piacciono molto. Confesso che mi piacciono più le matite che le colorazioni digitali, di molti. Quello per il calendario mi piace in toto, invece, ad esempio.

Credo che il suo percorso sia ottimo, diverso dal mio e da quello di molti, che scoprono la composizione con fatica fin troppo tardi, lui presta una naturale attenzione a questo e non mi salterebbe mai in testa di dire che sta sbagliando! anzi!

D'altra parte, quasi sempre si percorrono delle spirali, per trovare degli equilibri.

(per l'immagine che ho citato: è un esempio di come il dettaglio se ben usato non blocchi l'espressività ma piuttosto l'esalti. Sicuramente avrebbe funzionato anche con altre tecniche - purché utilizzate con altrettanta consapevolezza -, perché la base è solida e chiara. Tuttavia la trovo talmente ben dosata che dubito che in altro modo sarebbe stata più efficace, ma qua va molto a gusti personali.)

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ringrazio per i complimenti Niji!!!

mi fa sempre piacere avere degli apprezzamenti da gente del tuo calibro.

Mi piacerebbe poter continuare nel settore fantasy ma spesso impatto con il problema di questo mio stile. Purtroppo son cresciuto in un ambiente accademico in cui se si ha uno stile meglio non cambiarlo mai e poi mai....

questo è diventato frustrante in quanto vedendo milioni di stili diversi anche il mio è andato via via modificandosi e ramifandosi....

Ma adesso ho una domanda: a chi converebbe chiedere per avere lavoro visto il mio stile!??!

Il mio è troppo maturo per i bimbini e troppo scontato per i grandi e troppo artistico per dei manuali e troppo "tecnico" per essere "artistoide".....

che faccio!??!?!

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Grazie per la cartolina:P

Quoto Lillyen, nel teatro avresti una maggior libertà di movimento e il tuo stile poco convenzionale (che in alcuni tratti mi ricorda quello di Pericoli) troverebbe sicuramente terreno fertile. Inoltre c'è sempre l'illustrazione, magari non improntata per forza sul fantasy, molte copertine riportano semplicemente un'immagine che funzioni, senza che debba essere necessariamente collegata con il genere del libro stesso.

Per quanto riguarda il discorso virtuosismo tecnico/espressività penso che le strade percorribili siano diverse e che, specialmente con l'avvento del digitale, sia estremamente facile lasciarsi trasportare e "esagerare" rendendo tutto troppo patinato e finto, soprattutto a causa dello strumento zoom é_è Tuttavia riconosco che il problema non risiede solo nel dettaglio, perché se è vero che molti illustratori mettono dettagli su dettagli riducendo tutto a una specie di vetrina delle loro capacità, è altrettanto vero che ci sono artisti che curano tutto nei minimi particolari e producono immagini dalla fortissima carica espressiva. Credo che si debba essere in grado, come faceva notare Niji, di conoscere e saper applicare le regole, prima di infrangerle. Qualcuno che voglia avere uno stile più dinamico e immediato deve conoscere le cose meglio di chi si mette a cesellare i dettagli, altrimenti il risultato sarà solo un guazzabuglio di pennellate che non portano da nessuna parte...perchè se vuoi usare pochi elementi, saranno quelli a dover fare tutto il lavoro, e se sbagli di una virgola non può funzionare.

@Lepra: non capisco il tuo attaccamento allo stile che hai "sempre avuto" (passami il termine), onestamente. Trovo che una volontà di non-cambiamento sia quanto di più lesivo si possa immaginare, specialmente nell'arte. E' giusto e sacrosanto voler avere uno stile personale, ma questo stile deve rispecchiare te, deve essere te, parlare per te, esprimere quello che tu sei, e se questo stile non cambierà con te, mentirà. Se un tuo disegno di, mettiamo, 5 anni fa, eseguito con determinati crismi, un dato segno, dati colori, ecc. può esprimere ciò che eri tu 5 anni fa, come potrebbe farlo essendo eseguito esattamente alla stessa maniera oggi? sarebbe come se, per capire cosa e come pensi oggi, leggessi un tuo tema della 5a elementare, capisci bene che non è concepibile. Non bisogna avere paura di sbagliare, di andare a sbattere, di finire in vicoli ciechi...tra l'altro oggi l'interesse sulla scena artistica è talmente scarso che non c'è nemmeno il problema di perdere la faccia :lol: Tanto di può sempre cambiare, tornare indietro, rivedere il proprio lavoro e il proprio metodo e buttarlo alle ortiche, o correggerlo e miglioralo...non siamo dei capi di stato (che tra l'altro se ne fregano molto più di noi :P) le nostre scelte non uccidono nessuno, magari possono turbarci, non funzionare e addirittura farci vergognare a volte, ma il bello è che si può SEMPRE migliorare e rimediare. Io ultimamente stavo producendo immagini molto sterili, con poco carattere...certo, è frustrante, tanto lavoro per nulla...però me ne sono accorto, e sto cercando di capire in cosa sbaglio e come posso migliorarmi. Certo, ci vorranno un bel po' di ricerca, sudore, errori e prove su prove, ma sono sicuro che il gioco valga la candela. Ovviamente non sto dicendo che devi CAMBIARE il tuo stile, così di sana pianta, anche perché come ben sai lo ritengo valido e intrigante...però se vedi cose nelle illustrazioni di altri artisti che ti piacciono e senti la spinta ad utilizzarle nei tuoi lavori fallo, perché non stai affatto svilendo il tuo stile, ma lo stai arricchendo, facendolo crescere con te.

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grazie Akeiron.

Il mio stile negli anni è ovviamente cambiato, si è evoluto. Il digitale mi ha fatto iniziare a lavorare in maniera e stile diverso.

La ricerca non mi sorprende ma diciamo che sono appena uscito da una di queste crisi ed è stata realmente faticosa e dispendiosa.

Ora purtroppo mi ritrovo alla fine di quel percorso in una situazione borderline...

Da un lato troppo poco e dall'altro troppo.

Ovviamente ogni giorno ci sono centinaia di illustratori che mi piacciono e pian piano noto che li sto assimilando. è normale e lo capisco.

Mi trovo in un piccolo limbo e spero solo di ricominciare ad uscirne, almeno con le idee chiare..

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