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[Dimensioni] Glennascaul (Cap 2)


mantis

Messaggio consigliato

Inviato

"Bene! Direi che siamo d'accordo allora. Entrerò per primo ad Aragrad e cercherò di capire che aria tira."

*Magari mi riuscirà di contattare qualche famiglio di Grimius. Prima pensiamo al lavoro... poi...*

"Propongo però che Mizar si presenti agli inquisitori scortato da noi. Naturalmente, per rispetto al suo rango, noi lasceremo parlare lui e ci terremo a debita distanza; ma la nostra presenza servirà ugualmente a ricordare agli sgherri di Luminens che messer Mizar De Bernard non è un uomo senza potere e forse ciò li indurrà ad agire con maggiore rispetto."

Così dicendo, con un lieve sorriso sul volto Flann si esibisce in un piccolo inchino rivolto verso Mizar.

*Capitano degli inquisitori... chi è il tuo capitano? Ecco una domanda interessante alla quale mi piacerebbe avere risposta...*


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Inviato

<<Allora io e Myrsus, col carretto, andremo dopo di voi. Tu Quan è meglio che non vieni con noi, vestito così non saresti credibile, i pregiudizi verso la gente forestiera sono innumerevoli. Soprattutto per i seguaci di Luminens.

Guardatevi dagli inquisitori e cercate di capire che aria tira. A metà mattinata possiamo vederci in piazza per fare visita ai nostri amici chierici...

Se avete altre idee parlate pure..>> Dice Mizar perentorio.

Spoiler:  

@Hurik: esaminando il bambino ti sembra tutto a posto.

Inviato

"Sior Mizar, è appunto per quello che dicevo di restare qua..." dice accorato Quan non appena Mizar finisce di parlare "ormai i forestieri, ovunque, sono guardati con sospetto se non odio." aggiunge serio.

"Potrei aspettarvi qua o fuori città finché non sarà il momento di andare dagli inquisitori..."

Inviato

<<Se vuoi aspettare qui fai come credi. Non voglio obbligarti a fare nulla. L'importante è che decidiamo in fretta. Se Quan resta qui, Hurik e Flann potranno andare insieme. Dite anche la vostra.>> Risponde Mizar

Inviato

"Se Quan ritiene di voler restare... per me va bene, Mizar. Vorrà dire che mi accompagnerò al nostro loquace Hurik, se è d'accordo naturalmente" dice Flann strizzando l'occhio al giovane.

Inviato

"Perfetto. Sempre d'accordo se non c'è da restar fermi." afferma il ragazzo con decisione.

"Cercherò di essere un po' meno riservato, se è questo che preferite..."

Inviato

Dopo la breve discussione, Mizar e Myrsus si avviano verso il paese portando il carro trainato dall'asino e dicendovi di incontrarci a metà mattinata presso la locanda principale.

La giornata sembra essere buona, non fa molto freddo e la pioggia di ieri ha lasciato un forte odore di terra bagnata nell'aria. Il vento di tanto in tanto, trascina per le strade le prime foglie ingiallite, che si ammucchiano come a voler tornare insieme prima di sgretolarsi per sempre.

Per la via di fronte alla casa di Arianne e i suoi genitori, i primi viandanti iniziano a transitare, chi verso Aragrad, chi verso Lumismia, portando notizie, cose e voci.

Da dove siete le mura di pietra di Aragrad appaiono non troppo alte, ma ben difese, con guardie che, di tanto in tanto, passeggiano sulle passerelle tra torre e torre.

Spoiler:  

Voi tre, Quan, Flann e Hurik potete ora organizzarvi come meglio credete. Ditemi cosa volete fare.

Inviato

"Andiamo, Hurik. Voglio arrivare ad Aragrad prima possibile, ci vorrà del tempo per trovare le persone che cerco. Abbi cura di te, Quan; ci vediamo più tardi in paese."

Così dicendo anche Flann si incammina sulla strada.

(giunti ad Aragrad)

Giunti alle porte della cittadina, Hurik e Flann entrano mescolati agli altri viandanti, sotto lo sguardo annoiato ed indifferente degli armigeri di guardia.

Badando a non attirare l'attenzione su di sè, intanto il menestrello osserva discretamente tutt'intorno, alla ricerca di qualche volto noto.

@ Mantis:

Spoiler:  
Parto dal presupposto che Flann già conosca Aragrad, essendoci passato durante i suoi vagabondaggi. Cosa noto di diverso dal solito? C'è segno da qualche parte del passaggio degli inquisitori?
Inviato

Arrivati alle porte della città entrate senza nessun problema, visto che di giorno sono aperte a tutti.

La via principale, leggermente in salita, attraversa tutto il paese passando per una piccola piazza centrale. Negozi e bancarelle di ogni tipo sono su entrambi i lati: carne, verdura, utensili, erbe, ed altri beni, che vi inebriano di odori tipici, ben conosciuti da Flann.

La via è dominata dal massiccio castello dei Malatete, la famiglia nobile, che da anni governa il paese, circondato cipressi, che gli conferiscono un aspetto austero e misterioso.

La gente è molta, per la maggior parte viandanti. Facce mai viste di giovani e meno giovani, indaffarate nei loro affari quotidiani.

Nessuna traccia di inquisitori o membri del culto.

Tra la folla della mattina passate inosservati e siete liberi di girare per il paese. Poco dopo l'ingresso un gruppo di persone, formato da uomini, sembra discutere animatamente. Uno di loro mostra un oggetto metallico che riconoscete essere una tagliola per catturare animali, agitandola verso gli altri astanti.

Inviato
Spoiler:  
Mantis, ma gli inqusitori hanno di solito palazzi particolari come "quartier generale" nelle varie città? perché se esiste una qualche sede di inquisitori, forse qualcosa potrei conoscere...
Inviato

Spoiler:  

Nelle grandi città si. Nei piccoli centri si avvalgono delle strutture messe a disposizione dal culto di Luminens come templi, chiese, ecc...

Questo è ciò che sapete, visto che nessuno di voi ha conoscenze di tipo religioso.

Inviato

"Vi aspetterò verso metà mattina nella piazza centrale del villaggio. Ariviodisi."

Dopo aver salutato i comagni di viaggio Quan si riposa un po' all'esterno della casa, poi si avvicina al padre di Arianne e gli chiede "Sior, Arianne mi ha detto che avevate trovato tracce dei lupi qui attorno, potrebbe mostramele?"

Spoiler:  
Scusate l'assenza e le risposte stringate ma è stata una settimana piuttosto allucinogena al lavoro... ed quasi sempre impegnata le sere
Inviato

*Che succede lì?*

Incuriosito dal capannello di gente intorno all'uomo con la tagliola, Flann si avvicina in modo da poter sentire, mentre finge di guardare le merci esposte sui banchetti dei venditori.

Inviato

"Discrezione Flann" dice all'amico con voce bassa, mentre si avvicina con lui verso la confusione "vediamo di non farci riconoscere subito..."

Inviato

Al bisbiglio di avvertimento del giovane compagno, Flann risponde con un sogghigno.

"Non preoccuparti troppo di passare inosservato, Hurik, o tutti si accorgeranno di te. In realtà, sono molto interessato a quel banchetto di... di... chissà cosa offre. Che ne dici? Mi accompagni a vedere cosa vende?"

Così dicendo, Flann sorridendo punta direttamente verso il banchetto che si trova immediatamente alle spalle del gruppo di uomini che discutono.

Aggira il capannello di persone, si avvicina al banchetto e comincia a curiosare tra la mercanzia.

Spoiler:  
Naturalmente, nel mentre tento di ascoltare cosa dicono.

A proposito... che vende il banchetto?

Inviato

Cercando di capire cosa stiano borbottando quelle persone, alzando l'orecchio, Flann riesce a capire che uno di loro, probabilmente un cacciatore, dice che una delle sue tagliole è stata spezzata da un animale caduto in trappola...

<<Era una belva enorme! C'erano le sue impronte dappertutto, grandi come le mie mani....Macche cinghiale! Era un lupo, una di quelle belve che non se ne vedevano da tempo. Guardate cosa ha fatto, è riuscito a rompere questa tagliola di ferro...>> Dice mostrando la tagliola, ancora sporca di sangue, spezzata in un punto.

A questo punto, un altro uomo barbuto, vestito con un giaccone in pelle sembra essersi infervorito più del primo <<Quelle maledette bestie, sono loro che hanno ammazzato i miei animali, cosa fa il conte invece di stare chiuso nel suo castello, tocca a lui vigilare su questo villaggio, sennò lo faremo noi. Da soli!>>. Così dicendo tutto gli altri sembrano d'accordo.

Nel frattempo Quan e il padre di Arianne fanno un giro attorno al casolare. L'uomo sempre molto disponibile, ti mostra le tracce che ha trovato, stupendosi del fatto che gli animali nella stalla non sono stati toccati, come ogni tanto può capitare a causa di volpi, faine, e così via. Le tracce che ti mostra sono di animali molto grandi, tipo quelli che avete incontrato voi ieri notte; non semplici lupi.

Spoiler:  

L'avventura si farà ora un po' più investigativa, spero vi piaccia lo stesso...

Inviato

"Beh, credo parlino delle creature che abbiamo incontrato noi questa notte"

sussurra al suo compagno.

"A quanto pare non era la prima volta che si vedevano in giro quei lupi. Sarà meglio ricordarsi di dirlo agli altri quando li vediamo..."

Spoiler:  
Per quanto mi riguarda mi piace anche di più se è investigativa! Piuttosto scusate se non riesco a dedicare tutto il tempo che vorrei al PbF! Cercherò di essere il più presente possibile! è che spesso in questi giorni me ne vado fuori per lavoro, a volte anche un paio di giorni...
Inviato

"Sì, hai ragione... bisognerà informarne gli altri."

Flann si trattiene ancora un po' davanti al banchetto, fingendo di esaminare la mercanzia, finchè non si convince di aver sentito tutto quel che valeva la pena di sentire. A questo punto, si gira verso il suo compagno e gli fa un cenno d'intesa.

"Vieni Hurik, è tempo che io ti offra da bere. Seguimi."

(se Hurik non ha obiezioni)

Con decisione, il menestrello si fa largo tra la folla gettando di tanto in tanto l'occhio alle sue spalle per esser certo di esser seguito dal giovane; finchè, dopo aver attraversato la piazza principale del paese, i due si dirigono verso la taverna.

All'ingresso, fa bella mostra di sè un'insegna di legno, annerita dal tempo e dalle intemperie, che recita:

Alla Taverna di Mastro Coppiere

fino a scoppiare c'è sempre da bere.

Cibo e canzoni, le sale son piene!

Nè freddo nè buio qui devi temere!

Se drame tieni, vedrai ti conviene;

che a scroccar qui tu puoi solo ottenere

un grosso calcio nel grasso sedere.

@ tutti

Spoiler:  
Scusate, non ho resistito... :cow: :cow: :cowjoy::cow: :cow:

Una volta dentro, Flann si guarda intorno come se stesse cercando un tavolo libero...

Inviato

L'insegna della taverna, poco lontano dalla porta principale della città, dice: "La botte".

Scendete le scale che portano al seminterrato aprendo la porta. A quest'ora della mattina non c'è quasi nessuno se non qualcuno che fa colazione con latte e formaggio.

Il luogo è angusto e stretto. Avvicinandovi al bancone l'oste vi sorride a mezza bocca, meravigliato.

<<Non mi serve un menestrello, non è questo il periodo per le canzoni....>> dice serio.

Spoiler:  

Allego mappa del paese.... ;-)

post-10-14347050297466_thumb.jpg

Inviato

Alle parole dell'oste le labbra tirate del menestrello disegnano sul volto pallido un sorriso beffardo.

"Anch'io sono lieto di rivederti, Jacor. Stai pur tranquillo, non sono venuto qui per sprecare la mia musica con te, oste della malora! Ho degli... affari da sbrigare." Una breve pausa, seguita da un'occhiata significativa; poi Flann riprende il discorso con lo stesso tono impertinente di prima. "Piuttosto, per tutta la mattina ho decantato al mio amico qui presente le virtù di quel piscio che ti ostini a chiamare birra. Perchè non ce ne porti due boccali a quel tavolo appartato laggiù e poi non ti unisci a noi? Non credo che i tuoi affari ne risentiranno. Così potremo parlare un po' dei vecchi tempi... e magari anche dei nuovi."

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