kender Inviato 11 Dicembre 2008 Segnala Inviato 11 Dicembre 2008 *Al è ca! Bon* Lo sguardo dell'uomo si posa sul carretto e sembra indagarne lo stato e valutare il volume del carico sotto il telo. "Spero che non abbiano toccato nulla. Ma credo siano stati troppo rapidi nella fuga per prendere qualcosa." "Vedete di lui un attimo" dice indicando con un cenno della testa il morto sull'asino e subito accelera il passo per raggiungere il carretto. I suoi passi sono molto rapidi, quasi una corsa, e prima che i suoi nuovi compagni di viaggio possano replicare raggiunge il carretto e solleva le stoffe che lo ricoprono ed inizia ad esaminarne il contenuto. Spoiler: Mantis: mi pare che manchi qualcosa?
mantis Inviato 12 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 12 Dicembre 2008 "E' fondamentale mettereil cadavere nel carro e coprirlo, così non daremo nell'occhio. Ho paura che dopo quello che è successo anche la scorsa notte qualcuno, e voi sapete a chi mi riferisco, cerchi i responsabili e non saprei come giustificare certe cose." Dice Mizar guardando Hurik e Myrsus. "Se incontriamo qualcuno diremo di essere mercanti, anzi io sarò il mercante e voi la mia scorta. Prenderò le sue veci fino a che non riusciremo a sepperlirlo. Come si chiamava quest'uomo?". Continua rivolgendosi ad Atul. "Voi che ne pensate? Se vi vengono in mente idee migliori tiratele fuori." Conclude
kender Inviato 12 Dicembre 2008 Segnala Inviato 12 Dicembre 2008 Lo sguardo dell'uomo si posa ancora per qualche attimo sul contenuto del carro, poi senza girarsi dice "Sono d'accordo con voi, signore." ed inizia a spostare con cura il telo che copre il carretto. "Per prima cosa dobbiamo fare un po' di posto qua, ma non ci dovrebbero essere problemi. Se mi aiutate staremo un lampo."
jed_na Inviato 13 Dicembre 2008 Segnala Inviato 13 Dicembre 2008 Flann si avvicina al carretto per aiutare Atul. "Se posso suggerire... potrebbe essere una buona idea nascondere il corpo del mercante sotto la sua stessa mercanzia, magari avvolto in una stoffa capiente. In questo modo, non avremmo troppo da temere eventuali armigeri zelanti che volessero controllare il carico." Mentre si dà da fare per fare spazio sul carretto, d'un tratto si ferma e dice: "Forse, Atul, il tuo sfortunato mercante ha con sé qualche carta che ci aiuterebbe nella nostra messinscena... magari il nome di qualche familiare, o qualche socio in affari, che ne dici? Vuoi controllare?" Spoiler: Cosa contiene il carro?
Elin Inviato 13 Dicembre 2008 Segnala Inviato 13 Dicembre 2008 "Per me sta bene Mizar. Facciamo solo in fretta, ne abbiamo passate già troppe ultimamente. Se non vi dispiace anzichè darvi una mano con il carro penserei a curarmi ancora. Le mie ferite sono troppo visibili e non vorrei attirare troppo l'attenzione" Spoiler: Se nessuno ha nulla in contrario io mi lancerei ancora qualche incantesimo di cura... Sono ancora troppo ferito...
Kruppe Inviato 13 Dicembre 2008 Segnala Inviato 13 Dicembre 2008 <Forse è meglio se lasci quella tua ferita, per quanto dolorosa, e viaggi sul carretto. Potremo giustificare il morto con un agguato ed un rapimento notturno, in caso di brutti incontri. Se vieni qui posso farti una buona fasciatura. In tanti anni ne ho viste tante.>>. Si sentono nell'aria le parole di Mizar <<Dubito che sarei molto credibile come scorta... Probabilmente è meglio che anch'io mi finga mercante. Del resto qualcosa conosco di soldi e denaro. La mia famiglia se ne è sempre occupata a Murandia. Anche se forse dovrei procurami un pugnale o qualche arma del genere. Non ci ho pensato alla partenza. Sono indiscreto se chiedo cosa c'è sul carretto, cadaveri vari a parte?>> interviene Myrsus con lugubre ironia. Spoiler: Scusate se sono mancato questa settimana ma ho avuto problemi con la linea, che con tutta probabilità dureranno fino alla settimana prossima
Elin Inviato 14 Dicembre 2008 Segnala Inviato 14 Dicembre 2008 "Va bene Myrsus, credo che la tua sia una storia abbastanza credibile. Fasciami pure e speriamo di non fare brutti incontri per ora. Ma alla prima sosta cittadina voglio curarmi, in queste condizioni sono una scorta molto poco utile."
mantis Inviato 15 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 15 Dicembre 2008 "Se volevi un pugnale Myrsus..." dice Mizar sarcasticamente guardando il carico "... hai solo l'imbarazzo della scelta". Scoprendo il carro notate decine di armi da taglio di buona fattura: pugnali, spade corte e lunghe, punte di lancia. Ci sono poi delle coperte, cibo per il viaggio e alcuni oggetti del mercante.
kender Inviato 15 Dicembre 2008 Segnala Inviato 15 Dicembre 2008 Atul si gira a guardare il cadavere dell'uomo e con un tono che vorrebbe essere freddo e distaccato ma lascia trasparire una certa delusione dice "Questo puaret si chiamava Meldrin Elevaperon, di Lumismia, e come potete immaginare era un mercante d'armi. Eravamo in viaggio verso il Silvallis, Daverlana per la precisione, dove ci aspetta un commerciante suo conoscente. Credo che avesse una lista della consegna da fare. Vorrei terminare questo viaggio per lui e far avere il ricavato alla famiglia; almeno questo glielo devo, visto che non sono riuscito a proteggere la sua vita." Quindi, guardando di nuovo il carro e gli effetti personali del'uomo, dice "Ad ogni modo meglio controllare che non avesse altre cose da fare di cui non sapevo nulla." ed inizia a mettere da parte gli oggetti del mercante. Spoiler: Mantis: Trovo qualcosa di particolare tra gli oggetti del mercante?
mantis Inviato 16 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 16 Dicembre 2008 Guardando tra le cose del mercante il giovane dagli strani vestiti non trova nulla di particolare a parte una lista dettagliata delle merci che doveva consegnare e il nome del destinatario. Caricate il cadavere sul carro coprendolo con premura senza lasciare che nulla possa essere scorto da occhi indiscreti. Attaccare il mulo al carro e iniziate ad incamminarvi verso la vostra meta. Poi Mizar vi dice: "Aragrad, il villaggio più vicino, è ad un giorno e mezzo di cammino. Dovremmo arrivare domani in serata. Solo lì potremo lasciare il corpo e dargli una degna sepoltura. Stanotte ci fermeremo in una locanda lungo la strada. Cerchiamo di non dare troppo nell'occhio, anche se sarà difficile, temo". Poi avvicinandosi a Myrsus, gli dice qualcosa a bassa voce e continua: "Voi due, stranieri, raccontatemi qualcosa della vostra vita, dopotutto dobbiamo essere compagni di viaggio e non mi piace viaggiare con gente che conosco poco..." Spoiler: @Quan: non trovi niente di particolare. @Tutti: non riuscite a capire cosa Mizar dice a Myrsus.
jed_na Inviato 16 Dicembre 2008 Segnala Inviato 16 Dicembre 2008 Comodamente seduto sul carro, finalmente Flann si gode un momento di pace. Per prima cosa si premura di fasciarsi la ferita al braccio, pulendola al meglio; poi, con fare distratto, riempie la sua pipa prendendo un pizzico di una sostanza nera simile a tabacco da un sacchetto e l'accende. Aspira un paio di boccate, sbuffando via volute di fumo denso e dall'aroma acre; soddisfatto, si ingegna alla ricerca della posizione più confortevole possibile. La domanda di Mizar provoca un pigro sorriso sul suo volto pallido. Voltando la testa in direzione del suo interlocutore e dopo una generosa tirata dalla pipa, risponde così: "Messere, tu apri la porta ed inviti il ladro in casa! Chiedere ad un cantastorie di raccontare la sua storia... significa finire invischiato per molti giorni a seguire in una lunga epopea di improbabili avventure e mirabolanti avvenimenti. Ma per tua fortuna, la vita di questo povero menestrello non ha nulla di epico o di mirabolante, e può essere raccontata in poco tempo. Come ho già avuto l'onore di dirvi, il mio nome è Flann, allo stesso modo di mio padre e di suo padre prima di lui. Sono nato nel meraviglioso regno di Silvallis proprio alle soglie dell'autunno, quando l'oro e l'arancio cominciano a coprire ogni cosa; il mio era un villaggio come tanti, sulle pendici della foresta di Lenver. Poiché il mio vecchio era un bardo famoso e rispettato tra la mia gente, fu naturale per me seguire le orme del mio genitore... per quanto, devo ammettere, l'arte che pratico è solo un pallido riflesso della sua. Ebbi una bella infanzia; ancora adesso nei miei sogni ricordo l'odore dei falò, dei cibi cotti e del vino generoso dei nostri colli, ed il suono delle armonie delle canzoni di mio padre intorno al fuoco." Per un attimo un'ombra di tristezza vela lo sguardo di Flann e la sua calda voce assume un tono cupo quasi impercettibile: "Ma dopo l'estate arriva l'inverno, e come tutte le cose belle anche quel periodo magico finì. La guerra oscura era appena terminata, le schiere di Luminens trionfanti..." Poi la sua espressione si fa di nuovo scanzonata, mentre tira un'altra boccata di fumo davanti a sé: "... e con la pace il mondo offriva nuove possibilità, nuove avventure. Cosa c'è di meglio agli occhi di un fanciullo improvvisamente accortosi di essere diventato un giovane uomo? Fuggii di casa, e diventai giramondo. Così ora vago tra i reami del Sacro Impero Luminoso, offrendo storie e musica in cambio di una giusta paga, o di ospitalità." Dopo una pausa studiata, riprende a parlare: "E questo è quanto, miei buoni signori, conviderò per ora con voi della mia storia. Magari in altri momenti vi annoierò con le mie avventure, o con buffi episodi che m'è accaduto di vedere durante i miei vagabondaggi, se così vorrete. Piuttosto, se non ritenete eccessiva la libertà che si prende questo imprudente menestrello, avrei piacere anch'io di conoscere i vostri nomi, e la parte della vostra storia che riterrete opportuno condividere con me. Ho l'impressione che la vostra storia sia ben più interessante della mia... tanto più che i vostri passi vi conducono dritti nel bel mezzo della Foresta Fuligginosa, e perfino con una certa fretta, a quanto vedo. E' così dunque, oppure sbaglio?"
Elin Inviato 16 Dicembre 2008 Segnala Inviato 16 Dicembre 2008 Come al solito Hurik tenta di intervenire, cercando un dialogo, un contatto. "Beh piacere. Io sono Hurik, un mercenario come tanti. Che fa la vita che fanno tanti come me. Sangue e ossa rotte mi pagano il pane. In qualche paese mi hanno chiamato cacciatore di demoni, uccisore dell'occulto. Ma io sono solo un mercenario." Ma come al solito le sue parole sono fredde, distaccate, le parole di uomo che ha visto la solitudine troppo spesso sua compagna di viaggio.
mantis Inviato 17 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 17 Dicembre 2008 Camminando verso la vostra meta la strada e il tempo scorrono sotto i vostri piedi fino a che, giunta sera, arrivate in un luogo lungo la via, simile a quello visitato la sera prima, tra le dolci colline che circondano la foresta Fuligginosa. Fortunatamente, oltre viandanti di varia natura la strada era sgombra di pericolli particolari. "Eccoci arrivati finalmente. Ora dovremmo organizzarci sul come facciamo per alloggiare" Dice Mizar. "Non me la sento di lasciare il carro sguarnito. Potrebbero scoprire il cadavere. Idee?" Spoiler: Se qualcuno vuol fare qualcosa durante il giorno basta che me lo dice.
kender Inviato 17 Dicembre 2008 Segnala Inviato 17 Dicembre 2008 Non appena il carro si era messo in marcia Quan aveva preso da una sacca buttata in un angolo del carro un pesante mantello grigio e si era coperto: ora dei suoi colori non resta che un ricordo e tutto quello che lo identifica come straniero sono la sua capigliatura, o meglio il fatto che abbia la testa completamente rasata tranne un lungo codino e la sua carnagione brunita. Dopo aver sentito il racconto del menestrello e del mercenario era rimasto a lungo in silenzio guardando ora la strada di fronte a sé, ora i nuovi compagni di viaggio come se fosse assorto in profonde riflettessioni *No sai se fidami... ma no pues sei un bausar, al è di mieg il me onor* Quando ormai il pomeriggio era inoltrato aveva rotto il silenzio "Il mio nome è Quan e provengo da Imbuty, nel centro dell'Estralia. Vi prego di chiamarmi Atul, il mio vero nome è rimasto nella mia terra natale e non vorrei che mi raggiungesse in queste terre straniere." Il suo sguardo torna a perdersi all'orizzonte, verso sud, come se gli scorressero davanti i ricordi della sua terra. "Ero... sono uno dei guerrieri Lath N'Amha, orgoglio militare della nostra nazione, addestrati ad essere letali combattenti. Il fato volle mettere sulla mia strada un arrogante nobile ed è per questo che ora vivo come un esiliato, mercenario, offrendo la mia scimitarra al servizio di chi lo richiede." Dopo qualche attimo di silenzio in cui aveva osservato con profonda attenzione tutti i suoi compagni di viaggio aveva proseguito "Voi mi avete salvato la vita, ora la mia vita è legata a voi da un debito eterno; potrete contare sulla mia scimitarra e sulla mia vita." Dopo qualche minuto di silenzio si era voltato verso Mizar e Myrsus "...e voi che mi dite di voi altri? Chi siete? Cosa vi spinge sulle strade di questo mondo?"
mantis Inviato 19 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 19 Dicembre 2008 "Non parlate tutti insieme, mi raccomando!" Continua Mizar ironicamente riportandovi al presente. "Abbiamo un cadavere da nascondere ed evitare di finire tutti con un cappio al collo... Quindi fatevi venire qualche idea in testa, sennò l'unica soluzione è dormire all'aperto e, onestamente, visto cosa gira là fuori, preferirei evitarlo!"
kender Inviato 19 Dicembre 2008 Segnala Inviato 19 Dicembre 2008 "Se si riferisce ai briganti non credo che avranno voglia di avvicinarsi, visto che credono abbiamo dei mostri come alleati." Sentenzia Quan con un lieve sorriso. Quindi prosegue "Ad ogni modo è vero, non è prudente restare in giro la notte; potrebbero essercene altri, o peggio, in giro. Per tutte le luci che gli itrurici accendono ci sono sempre angoli oscuri da cui escono mostri." il suo sguardo torna a perdersi nel vuoto del tramonto, come se ricordi lontani si affollassero nella sua mente. Come se si riscuotesse da un sogno si mette a guardare il carro, pensieroso e dopo qualche tempo dice "Nascondere il carro con sopra il povero signor Elevaperon nel bosco non è una soluzione che mi piace, potrebbero trovarlo comunque e rintracciarci; inoltre non vorrei abbandonare nel nulla il suo cadavere, senza una degna sepoltura." Quindi volgendosi a guardare Myrsus dice "Tuttavia vedendo le capacità del giovane incantatore... Tu! sei stato in grado di far apparire un demone, saresti in grado di camuffare il cadavere per una persona viva ma malata o molto debole in modo che lo portiamo in una camera senza destare troppi sospetti? Poi all'alba partiremo senza dare troppo nell'occhio."
jed_na Inviato 20 Dicembre 2008 Segnala Inviato 20 Dicembre 2008 "Questa sembra una buona idea, Atul" dice Flann facendo un cenno d'intesa all'estralo "Ma, a pensarci bene, siamo sicuri che sia così necessario nascondere il cadavere? In fondo, non è un segreto per nessuno che questi boschi sono abitati da briganti e da altre creature ben più terribili. Abbiamo anche carte che giustificherebbero la nostra storia. E cosa c'è di più onorevole del voler rendere le spoglie del povero mercante alla famiglia?" Così argomentando, si gira verso gli altri per osservarne le reazioni: "Potremmo essere gli affranti compagni di viaggio del mercante e tu, messer Mizar, il suo inconsolabile amico e socio in affari. Con un buon canovaccio, otterremo di certo rifugio e pasti caldi" conclude sorridendo.
Elin Inviato 20 Dicembre 2008 Segnala Inviato 20 Dicembre 2008 "Credo anche io che la storia di Flann sia la migliore. Quantomeno abbiamo meno da nascondere. Scoprissero che il morto è sotto l'effetto di un incanto finiremmo sicuramente per essere fermati, interrogati e via dicendo. Facendo finta invece che è un nostro compagno morto quantomeno sarebbe una storia più vera."
kender Inviato 21 Dicembre 2008 Segnala Inviato 21 Dicembre 2008 "Ma Sior Mizar, allora perché dicevate di nascondere il cadavere?" domanda Quan guardando Mizar con sguardo interrogativo "avevo pensato fosse pericoloso portarsi dietro il cadavere di un pover uomo, anche se era nostro diritto farlo per dargli una degna sepoltura. Certo alle volte gli inquisitori si appigliano a qualsiasi scusa ma questo sarebbe troppo anche per loro..." lasciando la frase in sospeso come ad aspettare una conferma di quanto appena detto.
mantis Inviato 22 Dicembre 2008 Autore Segnala Inviato 22 Dicembre 2008 "La mia paura è che, non nascondendolo, possiamo dare nell'occhio, ma se preferite possiamo fare come dite voi. Sono aperto a qualsiasi soluzione, pur che prevalga il buon senso. L'idea proposta mi sembra buona, se la perseguiamo allora decidiamo cosa dire e cosa fare! Ma dobbiamo essere molto credibili." Conclude Mizar
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