Enry Inviato 20 Novembre 2008 Segnala Inviato 20 Novembre 2008 <<Siamo distanti una decina di chilometri dalla nostra meta,non credo ci vorrà molto>> Mister McFarland mi sembra molto sensibile alle pene altrui...
orcus Inviato 20 Novembre 2008 Segnala Inviato 20 Novembre 2008 PETER MCFARLAND<< meno male..... sinceramente non vedo l'ora di inziare le ricerche! credo che professionalmente questo lavoro potrà aiutare molto la mia crescita.... e poi ultimamente le cose non mi stanno andando benissimo, ho davvero bisogno di buttarmi sul lavoro...>>
Fodasu Inviato 20 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 20 Novembre 2008 [NARRAZIONE 17] #TUTTI: Uscite da Doncaster e la strada lastricata muta lentamente in un viale largo e morbido, la cui terra da segno di un clima recentemente piovoso. E' presto, sono quasi le 9 del mattino e la luce filtra debole dalle nubi grige. Ecco una goccia, poi un altra, un altra ancora e in meno di una decina di minuti fuori città ecco a farvi compagnia nuovamente una pioggia fine e fitta. Il cocchiere è avvolto in un manto scuro, che lo copre fino agli occhi, sui quali è posto il cappello nero che avete visto prima. L'interno della carrozza è un nido di tessuto e lana, ma non è certo caldo quanto il vagone appena abbandonato. E lo avvertite sempre più chiaramente. Così proseguite in questo che dovrebbe essere un breve viaggio: poco più di 10 km. Una ventina di minuti circa e sarete a Stainton.
Kruppe Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Mi siedo il più comodamente possibile sulla carrozza, e fisso il melanconico paesaggio che passa dal finestrino. Il confronto coi colorati e vivi paesaggi Indiani, Africani e Cinesi è impietoso... e la pioggia non aiuta. Il mio umore si scurisce. <<Dannato tempo inglese! Non vedo l'ora di arrivare e di mettermi davanti ad un camino!>>
Fodasu Inviato 21 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 21 Novembre 2008 [DM] Spoiler: Perfetto. Ora vorrei che narrasse ORCUS. (per motivi che sa)
orcus Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Rimango fermo, sbigottito, ad osservare il campo verde al di fuori del finestrino. il mio cervello ancora non riesce a comporre un pensiero logico su quello che ha appena visto. Ma stavo sognando? oppure c'era davvero? << o mio dio, Peter>> penso tra me e me, ancora incredulo<< adesso inizi pure ad avere le visioni? diamine!! hai proprio bisogno di ritornare ad occuparti di qualcosa.... la malattia di Richard e questa disoccupazione forzata ultimamente ti han proprio fatto saltare il cervello... ma si può.... ahahah!! stai diventando pazzo Peter....>> A questi pensieri, non riesco a trattenere un piccolo, vago sorriso, che dipinge il mio volto. Ma dentro di me, nonostante cerco di nasconderlo, iniziano a nascere pensieri inquietanti..... e se non fosse stato un sogno? Rabbrividendo, mi stringo ancor di piu' nella mia giacca, cercando di distogliere il piu' possibile lo sguardo dal finestrino e, soprattutto, da quel campo dannato.......
Enry Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Dannato tempaccio,spero di trovare un camino caldo,quando arriviamo... <<Rimpiango il caldo del vagone,adesso!>>
Kruppe Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Guardo un'attimo l'espressione un po' stranita di McFarland. Evidentemente non sono l'unico a cui il tedioso paesaggio inglese fa un brutto effetto. <<A chi lo dice, Mr Fairbanks, a chi lo dice. Un camino ed un pasto caldo, ecco cosa ci vorrebbe! E magari un buon giornale per vedere quali brutture stanno accadendo nel gran mondo.>>
Fodasu Inviato 21 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 21 Novembre 2008 [NARRAZIONE 18] #TUTTI: Tutti riuscite a percepire il sobbalzo di McFARLAND, dopo aver osservato il finestrino: pare che qualcosa l'abbia scosso, ma voi, persino DONALDSON che sta seduto sul sedile opposto, di fianco allo stesso finestrino, non avete visto o sentito nulla di diverso da pioggia, erba e zoccoli.
Enry Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Questo qui si spaventa vedendo il proprio riflesso nel finestrino... Andiamo bene...
orcus Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Noto chiaramente le espressioni strabiliate dei miei compagni di viaggio: probabilmente mi ritengono un pazzoide... ma non hanno forse ragione? cavolo, mi sono spaventato guardando fuori dal finestrino.....robe da matti. E quasi mi convinco di non essermi immaginato nulla. Ho bisogno di riposo: è chiaro. Una volta a Stainton, un pasto caldo mi rimetterà in sesto. Facendo finta che non sia successo niente, cerco di attaccar parola con i miei compagni, riallacciandomi al loro discorso, prima della scenetta comica a cui ho fatto da protagonista. << lei ha ragione, Sir Donaldson>> esordisco, cercando di non far notare il mio evidente imbarazzo. <<una volta a Stainton spero che ci sia ad accoglierci un buon pasto caldo..... questa dannata umidità mi sta davvero entrando nelle ossa>> concludo, sperando di risultare convincente nel modo di fare. Spoiler: se è fattibile, vorrei tentare una prova di persuasione sututti, per cercare di convincerli, con queste poche parole e il modo di fare che sono tranquillo e in me non c'è nulla di strano..... ci credo poco ma chiedere non costa nulla:-p
Ashrat Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Sorrido comprensivo a McFarland, annuendo. I signori di città hanno tutti le loro stranezze, si sa. Colpa dei fumi di quelle dannate fabbriche. Per essere questa stagione, il tempo non è così male. E' una bella campagna commento, perdendomi nel guardare fuori dal finestrino.
Enry Inviato 21 Novembre 2008 Segnala Inviato 21 Novembre 2008 Sarebbe bella senza questo tempaccio,fuori è tutto uguale;quanto mai mi sono mosso da Oxford... <<Sapete,signori,spero che la persona che dobbiamo incontrare sappia il fatto suo;quattro nuovi arrivi in città non sono il massimo,in quanto a segretezza e discrezione!>>
Fodasu Inviato 21 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 21 Novembre 2008 [NARRAZIONE 19] #TUTTI: I minuti passano, e Stainton, teoricamente, si avvicina. La carrozza muove più lenta a causa del terreno reso difficoltoso dalle condizioni atmosferiche, e i cavalli avanzano malavoglia mentre il cocchiere si trova costretto a una doccia fuori programma lunga oltre mezzora. Come detto prima, tutti avete notato, chi più chi meno, il sobbalzare di McFARLAND, il quale subito vi tranquillizza, o almeno ci prova, sdrammatizzando la situazione. [carisma] Spoiler: Nota: una prova così ''facile'' e soprattutto GENERICA ricade in miglior modo sotto un check di carisma. Tutti, ovviamente, non avvertite timore o altro a seguito del piccolo sussulto di McFARLAND: cosa può averlo spaventato se non un animale di campagna o qualche povero sventurato non al sicuro, come voi, dentro una carrozza? Al massimo, vi limitate a constatare quali peculiari compagni di viaggio vi abbia posto la sorte accanto. In CRICK, tuttavia, l'accadimento alimenta ulteriormente la piccola miscela di ''emozioni'' nata sul vagone poco prima.
orcus Inviato 22 Novembre 2008 Segnala Inviato 22 Novembre 2008 << beh, Mr Fairbanks, io penso che la persona che incontreremo cercherà di fare il possibile. Noble ama circondarsi con persone di fiducia e che sanno il fatto loro. basterà stare tranquilli e cercare di non farci scappare nulla di bocca, alla fine non penso sia difficile. dobbiamo solo farci gli affari nostri.>>
Kruppe Inviato 22 Novembre 2008 Segnala Inviato 22 Novembre 2008 <<Si, quattro stranieri in una volta possono destare qualche sospetto, ma l'arrivo scaglionato di quattro stranieri tutti lo stesso giorno sarebbe stato decisamente peggio, non trova?>>
Enry Inviato 22 Novembre 2008 Segnala Inviato 22 Novembre 2008 <<Credo che siano ugualmente situazioni eccezionali,per una piccola cittadina>>
Fodasu Inviato 23 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 23 Novembre 2008 [NARRAZIONE 20] Così chiaccherate del più e del meno, e il viaggio prosegue, la pioggia non cessa e gli zoccoli dei cavalli affondano nel fango producendo un suono costante e morbido. Trascorrono dunque poco più di una trentina di minuti dalla partenza da Doncaster, e tra la pioggia riuscite a distinguere un: <<Ooooh!>>, seguito dal lento arrestarsi dei cavalli. Guardate fuori dal finestrino, e vedete delle luci: poche lanterne tentano di illuminare un atmosfera grigia e incupita dalla pioggia, per le vie di un piccolo paesino. Le case sembrando quasi prevalentemente in legno, e le strade non sono lastricate in alcun punto. Tuttavia, gli edifici sono abbastanza numerosi, al punto da farvi credere che si tratti di una piccola cittadina di circa 500 persone, dislocate in abitazioni suddivise in piccoli gruppetti da tre o quattro e disposte in modo da coprire un area quadrata di circa un km per lato (molto approssimativo). Distinguete, dal finestrino, chiaramente un grande edificio, una locanda, qualche bottega e una chiesa: probabilmente vi trovate nel centro cittadino, in piazza. La carrozza muove lenta fino a un edificio molto piccolo, una minuscola casetta in legno tra i vicoli sul retro della chiesa, e qui si ferma. Il cocchiere scende, e senza neppure aprirvi la porta si affretta a prendere i bagagli e a posizionarli all'entrata della casetta, un attimo dopo aver bussato. Dal finestrino vedete chiaramente che la porta dell'abitazione si apre, e ne esce un omino, quasi un ragazzo, vestito in modo molto pesante che da delle chiavi al cocchiere, parla un attimo con lui, gli stringe la mano e si allontana di corsa, andandosi ad infilare in locanda. A primo impatti vi pare un custode o qualcosa del genere. Il cocchiere quindi vi apre lo sportellino, estrae la scaletta e vi fa scendere rapidi sino a portarvi sulla soglia, e quindi dentro la casetta. La scena poteva essere peggiore... La casetta pare accogliente, anche se davvero molto piccola. Un camino, una piccola zona cucina e un bagno sono le uniche aree che si separano dall'ambiente principale: un salotto abbastanza ampio con un tappeto bianco panna, un tavolo di legno e quattro brande affiancate lungo una parete. Nulla più, se non qualche oggetto d'arredamento qui e la. Insomma, un vero buco. Il cocchiere vi porta all'interno e vi da le chiavi, dicendo: <<Signori, spero che il viaggio non sia stato troppo di fastidio. Queste sono le chiavi e questa è la casa che avete affittato da Londra per 45 giorni. Per qualsiasi problema, idraulico o simile, rivolgetevi al Signor Eastey. Lo troverete nella Locanda che da sulla piazza. Con questo, Signori, vi auguro una piacevole permanenza. Arrivedevi.>> Si mette il cappello, sale in carrozza e parte verso l'uscita dalla cittadina. Vi trovate ora in quella casa, illuminata da quattro lumi a olio fissati a muro, e con le valige disposte all'atrio.
orcus Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Inviato 23 Novembre 2008 Vero che non avrei certo preteso una reggia, ma diamine, questa abitazione è davvero troppo..... piccola!!! ci staremo tutti qua dentro? sembra una casetta per nani... ma non avevano di meglio? << signori, sembra che questa sia la nostra nuova casetta!! credo che dovremo rimpicciolirci un pò tutti!!!>> Sorridendo mi avvicino ad una branda e inizio a disfare la valigia. Intanto il mio stomaco inizia a borbottare. spero che i miei compagni si diano una mossa a disfare il tutto perchè ho una voglia matta di andare a mangiare qualcosa...
Enry Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Inviato 23 Novembre 2008 Per Giove,avrei dovuto restare a Oxford! Chi me l'ha fatto fare... Mi avvicino a un giaciglio e vi infilo sotto la valigia. <<Signori,quanto vorrei che questo fosse uno scherzo...>>
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