orcus Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Inviato 23 Novembre 2008 <<mio caro Fairbanks, lo vorrei anche io>> dico ridendo, per cercare di sdrammatizzare.
Ashrat Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Inviato 23 Novembre 2008 Valuto la casetta, e mi chiedo cosa i miei accompagnatori ci trovino da ridire. Mi stringo nelle spalle. Una casa piccola è facile da riscaldare. Stanotte non soffriremo il freddo, signori. Scelgo una branda, e ci sistemo accanto le mie cose. Annuisco soddisfatto. Immagino dovremo rivolgerci alla locanda per i pasti, no?
Enry Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 <<Decisamente si,Mister Crick;se siete tutti daccordo,potremmo andarci subito per una bella tazza di te,e per fare la conoscenza di Mister Eastey>>
orcus Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 << io sono già pronto e in prima linea, Mr Fairbanks. Non vedo l'ora di mangiare qualcosa, la mia pancia è qui che chiede vendetta>> intanto sistemo le ultime cose della mia valigia e mi dirigo verso il bagnetto, per darmi una rinfrescata al viso prima di muoverci verso la locanda.
Kruppe Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 Sorrido divertito alle proteste dei miei compagni di viaggio di estrazione sociale più elevata: evidentemente nessuno di loro deve aver passato più di qualche ora in nave. <<Suvvia, signori, a me sembra che la casa sia grande più che a sufficienza per quattro persone, e come ha detto il nostro beneamato mister Crick, riscaldarla non sarà un problema.>> Quando Fairbanks fa cenno al te non riesco a trattenere un largo sorriso: ecco una delle tradizioni inglesi che amo di più! <<Speriamo solo che il latte sia fresco...>>
Fodasu Inviato 24 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 24 Novembre 2008 [DM] Spoiler: Quindi vi avviate TUTTI in Locanda?
Enry Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 MMhh... Chissà perchè non ci siamo sistemati in Locanda,questo posto è davvero misero... Mister Eastey ci ha preso per dei popolani? Quasi quasi mollo tutto e torno direttamente a Oxford... No,ho preso un impegno e lo manterrò! Controllo che la casa non abbia porte o finestre da cui possa entrare qualcuno in nostra assenza,poi:<<Orbene signori,siamo tutti daccordo nell'andare in Locanda?>>
orcus Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 <<aspettavo giusto voi, signori. Per me si può benissimo andare>>
Ashrat Inviato 25 Novembre 2008 Segnala Inviato 25 Novembre 2008 Mi permetto di accompagnarmi a voi, signori. Mi sistemo il berretto sul capo e passo le mani sulla giacca, sgualcita dal lungo viaggio. Non voglio fare brutta figura.
Fodasu Inviato 25 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 25 Novembre 2008 [NARRAZIONE 21] #TUTTI: Dopo esservi un attimo orientati con la nuova situazione, visionata l'abitazione e posate le valige, uscite dalla casetta e vi dirigete in gruppo alla Locanda. Attraversate quindi la piazza in tragitto circolare, cercando di evitare la pioggia sotto le tettoie, e arrivate di fronte alla porta di legno di quella che pare la locanda in questione: la Locanda Blackhorse. Entrate, la porta cigola e vi trovate in una sala a luce soffusa, resa a tono rossastro dal colore tipico del legno di quelle zone e dal cupo cielo al di fuori. All'interno trovate otto tavoli, di forme, misure e sedie differenti, e solo un paio di uomini seduti al bancone, in silenzio. Subito, quello che sembra il gestore, e che focalizzate essere il Sig. Eastey, lascia il panno con cui stava pulendo il legno di un tavolo per venirvi incontro. E' un uomo basso, magro e con capelli corti e biondi coperti da un basco in lana. <<Salve, Salve Signori, bentrovati. Permettetemi di darvi il benvenuto a nome di questa cittadina. Io sono il proprietario di questa locanda e di quella piccola casetta che avete affittato: il mio nome è Olaf Eastey. Il viaggio dev'esser stato faticoso e non privo di noie, soprattutto con il tempo di questi giorni... Non preoccupatevi di nulla: vitto e alloggio, pranzo, colazione e cena, sono tutte coperte. Ha provveduto il Signor Leamington! Vedrete che la vostra sceneggiatura si scriverà da sola, in un posto calmo come Stainton. Spero che la dimora sia di vostro gradimento. E' un pò stretta per quattro Signori di città, ma è ben riscaldata e le condutture sono state ristrutturate 2 settimane fa! E per qualsiasi cosa (si indica) sapete dove trovarmi. Ma il viaggio vi avrà messo fame, e sente... Prego prego, posso portarvi qualcosa?>> Parla così, mentre vi accompagna ad un tavolo adatto al vostro numero, vicino al muro est della stanza. Una cosa, però, vi ha subito fatto sobbalzare (almeno in pensiero): l'uomo ha parlato di un Sig. Leamington e di una sceneggiatura. Intuite facilmente che potrebbe trattarsi di una copertura escogitata dal Prof. Noble per se, per voi e per le motivazioni che vi portano in quel luogo.
orcus Inviato 25 Novembre 2008 Segnala Inviato 25 Novembre 2008 Mentre mi siedo al tavolo non posso fare a meno di sghignazzare tra me e me per la storiella raccontata da Eastey. Sg Leamington? sceneggiatura? non c'è che dire: Noble sta facendo le cose per bene. Non che ne dubitassi, ovviamente. << grazie signor Eastey, lei è veramente gentile. mi scusi intanto la maleducazione, non mi sono ancora presentato: peter Mcfarland, piacere di conoscerla!>> e porgo la mano al gestore della locanda. << che cosa ha di buono da offrirci? personalmente avrei voglia di mettere qualcosa di caldo sotto i denti, il mio stomaco sta brontolando da parecchio ormai e credo sia tempo di saziarlo.>>
Kruppe Inviato 25 Novembre 2008 Segnala Inviato 25 Novembre 2008 Una sceneggiatura? Noble avrebbe potuto informarci meglio sulla nostra copertura! Magari ci ha dato anche dei nomi falsi che noi non conosciamo! Speriamo che i miei compagni non rivelino i loro veri nomi... <<Carne, possibilmente>>
Enry Inviato 25 Novembre 2008 Segnala Inviato 25 Novembre 2008 (Troppo tardi,la birra rossa si è già presentata...) Sceneggiatura?? E chi è Mister Leamington??<<Salve,sono Mister Hohn Holmes... Gradirei del tè bollente,grazie>>
Fodasu Inviato 26 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 26 Novembre 2008 [NARRAZIONE 22] #TUTTI: Intento a prendere le vostre ordinazioni, l'uomo non si accorge del nome falso usato da FAIRBANKS. Nello stesso modo, non si accorge del fatto che, mentre FAIRBANKS ha dato un nome falso, McFARLAND lo ha dato vero. Perchè dovrebbe accorgersene? Lo scoprirete a breve... Ad ogni modo, prende le ordinazioni [anche quella di CRICK quando la darà] e si dirige nel retro del bancone, tornando però dopo qualche istante: <<Ah, quasi dimenticavo! Ecco a voi la chiave di riserva della casa, la chiave del bagno e la missiva di Mr. Leavington... Torno il prima possibile con le vostre ordinazioni.>> Così dicendo riparte, lasciando sul tavolo le due chiavi e la lettera sigillata.
Kruppe Inviato 27 Novembre 2008 Segnala Inviato 27 Novembre 2008 Una lettera del fantomatico mister Leamington! Speriamo di trovare qualche risposta alle nostre domande... Afferro la busta e la lacero, leggendone il contenuto.
Ashrat Inviato 27 Novembre 2008 Segnala Inviato 27 Novembre 2008 Sorvolo sulle presentazioni con mr. Eastey, limitandomi a ordinare una porzione di polpettone e un boccale di birra robusta. Attendo che il locandiere si allontani prima di parlare ai miei accompagnatori. Sceneggiatura... dovremmo essere una compagnia di operetta? borbotto con tono poco udibile. Lancio un'occhiata alla lettera, ma non mi azzardo a toccarla, sarebbe scortese nei confronti degli altri. Preferisco guardarmi intorno, per notare se abbiamo attirato troppa attenzione da parte di qualcuno.
orcus Inviato 27 Novembre 2008 Segnala Inviato 27 Novembre 2008 Intanto che aspetto Sir Donaldson affinchè finisca di leggere, cosi' da passare la lettera, ripenso al fatto accaduto poco prima: Di getto, mi sono presentato al signor Eastey col mio vero nome. Fairbanks ne ha dato uno falso... avvampo, preso dal panico. Spero di non aver combinato un disastro. Mi guardo in giro distrattamente, rimuginando su ciò che è accaduto, sperando davvero con tutto il cuore di non aver commesso un errore irrimediabile.
Enry Inviato 27 Novembre 2008 Segnala Inviato 27 Novembre 2008 Visto che siamo soli,con voce bassa dico: <<Signori,ho preferito non dare la mia vera identità perchè,qui,temo di non potermi fidare troppo,di nessuno,o quasi. Probabilmente sono un po' paranoico,ma preferisco essere un paranoico vivo per molto a lungo...>>
Fodasu Inviato 27 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 27 Novembre 2008 [NARRAZIONE 23] #TUTTI: DON apre la busta delicatamente e ne estrae un foglio scritto a penna. Su di esso poche parole di benvenuto e introduzione: <<''Benvenuti a Stainton, Signori. Spero che il viaggio non vi abbia tediato troppo e che la dimora non vi stringa eccessivamente: sapete, è li che abitai quando ero un giovane ricercatore dedicato alla storia di questa affascinante cittadina. Ma non divaghiamo... Dunque, a quest'ora il gentile Sig. Eastey dovrebbe avervi già fornito le dovute istruzioni sul luogo, vitto e alloggio, quindi evito di dilungarmi sul punto. Mi limito quindi ad augurare a voi, Signori, una lieta permanenza e tanta ispirazione per il completamento della vostra sceneggiatura: ''La notte e la nebbia''. Sono certo che sarà un successo di proporzioni nazionali! Un sorriso. Sig. L. Leamington Ps: quasi dimenticavo di raccomandarvi di controllare che tutte e CINQUE le vostre valige siano state deposte dalla carrozza. Sapete, con la mia disattenzione queste son cose che mi terrorizzano. Nuovamente, buona permanenza.''>> Questo leggete sul foglio, ma notate una maggiore quantità di inchiostro, quasi una battitura in grassetto, sulla parola ''CINQUE'', che per altro vi da da riflettere, considerando che le vostre valige sapete essere quattro...
orcus Inviato 28 Novembre 2008 Segnala Inviato 28 Novembre 2008 mi soffermo con lo sguardo sul cinque, intento a pensare il senso di questa affermazione del caro Noble/Leamington. Cinque valigie? ma se siamo in 4? deve essersi sbagliato. Ma se si fosse sbagliato avrebbe forse rimarcato la parola piu' e piu' volte? no. << signori, abbiamo un bagaglio in piu'. E, a questo punto, sono curioso di sapere cosa contiene>> sussurro a voce bassa, cercando di mantenere un tono comprensibile ai miei compagni ma non ad altri eventuali clienti della locanda: non posso rischiare ancora come ho fatto qualche minuto prima...
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