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[Leonard - M&M]Evolution - Capitolo 1: Genesi - La legge del più forte


Leonard Sylverblade

Messaggio consigliato

Per Gekosaurus

Spoiler:  
<Si, credo sia proprio il caso di distenderci un po'.> fa eco una delle Clara che hai richiamato, mentre tutte insieme sistemate il tavolo, sparecchiate e finalmente vi rilassate in salotto.

Passate una bella, seppur strana, serata, ricordando e raccontando vecchi aneddoti della vostra/tua vita. Seppur uguali, noti con piacere come ogni Clara ha qualcosa di diverso dalle altre, sicuramente dovuto alle diverse esperienze vissute.

Si fa ormai tardi, quando sonori sbadigli e le palbebre pesanti ti avvisano della tua stanchezza. "E' ora di mettersi a letto." pensi insonnolita, così chiedi gentilmente alle Clara di mettere termine alla bella serata. Loro ti salutano e, una ad una, spariscono da questa linea temporale per tornare alle loro, dove non ricorderanno nulla di questa serata.

Una doccia veloce, un cambio d'abito ancor più rapido e sei già nel tuo comodo letto, con Bruce acciambellato sul pavimento, vicino a te.

Il sonno sembra giungere pesantemente, le palpebre si chiudono sempre più frequentemente, quando il forte rumore di una sirena della polizia ti sveglia di soprassalto. Ti stai per alzare dal letto, quando ti rendi conto di essere già in piedi, in una stanza che non è la tua: sembra vecchia, piccola, buia e con un terribile puzzo di chiuso.

Le sirene si fanno sempre più vicine, quasi minacciose, sembrano proprio venire per te. Continui a guardarti intorno, cerchi disperatamente una via d fuga da dove scappare, quando eccola davanti a te, una porta di legno scuro con dei pesanti chiavistelli a chiuderla.

Velocemente le corri contro, mentre le sirene si fanno ancora più assordanti. Cominci ad aprire i chiavistelli, ma più ne apri e più ne appaiono.

<Clara.> fa una voce alle tue spalle, molto roca. Ti volti lentamente, fino a vedere alle tue spalle la sagoma di un uomo che però non riesci a vedere, quasi fosse un'ombra nell'oscurità che ti circonda. Mentre cerchi di riconoscerlo, una sottile linea rossa, luminosa, compare intorno al collo della figura. La linea si allarga lungo il resto del corpo, come liquido che cola verso il pavimento.

Non ne sai il motivo, ma sei certa che quel rosso sia sangue.

Le sirene si fanno ancora più assordanti, ti sembra che siano nella tua testa, quando il sangue di ragruppa, si condensa fino a formare due macchie:

NG

Le sirene sono ancora più forti, senti del liquido denso uscirti dal naso, quando la porta scura sia apre di scatto e...

Ti svegli di soprassalto, urlando contro il tuo riflesso nello specchio di fronte al letto. Bruce scappa via, impaurito, mentre solo ora capisci che quello che hai visto era solo un incubo. Porti istintivamente la mano alle labbra, e solo ora ti accorgi di avere del sangue che cola dal naso.

Per Hungryghoul

Spoiler:  
<Non c'è problema, Mr.Reeves.> ti risponde Mr.Coleman, continuando ad osservarti con i suoi occhi penetranti.

Capisci quanto sia sospettoso, in fondo è la prima volta che lo chiami per quello che ovviamente è un lavoro privato e non un incarico d'ufficio.

<Mi dia qualche particolare in più, Mr.Reeves.> ti chiede, mentre riceve la sua birra dalla cameriera <Chi devo rintracciare?>

<Un altro gatto a cercare il topo?>, ti sussurra Baz, stranamente interessato alla discussione.

Per Airon

Spoiler:  
<Più che qualche screzio, è stato totalmente deriso, Mr. Bledawi.> ti risponde il Dr. Evans, mentre termina il suo sigaro.

<Il Professor Gruber affermava con assoluta certezza, quasi fosse un assioma, che il genere umano fosse sul punto di un nuovo "passo evolutivo", che avremmo sviluppato abilità paranormali, utili a migliorare le nostre condizioni e le nostre possibilità di sopravvivenza contro i continui cataclismi che lo stesso genere umano ha genereato.

Affermava, cosa ancor più grave, che ciò che l'intelligenza poteva fare per la sopravvivenza non era più sufficente, aveva raggiunto il suo limite e che ora sarebbe stato il corpo a subire miglioramenti per preservare la specie.

Comprende ovviamente la giusta reazione del mondo accademico e scentifico.>

Dr. Evans tira un'ultima boccata dal suo sigaro e lo spegne nel grazioso posacenere in ossidiana posto tra voi, poi continua.

<Il Professor Gruber, dopo quella figuraccia, è sparito dalla faccia della terra, e sinceramente non capisco proprio cosa possa centrare lei in tutta questa storia. Sfruttare la sua immagine per curare la sua? No, non credo proprio. Gurber era folle, ma non così tanto.>

<A questo punto sono due le ipotesi: o la stanno prendendo in giro, o lei è uno di questi super-uomini che Gruber tanto sognava.> conclude Mr. Evans, ridendo sonoramente di quest'ultima affermazione.

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Spoiler:  

Sorrido alla cameriera, mentre aspetto che se ne vada.

"Quanti gatti conosci mio piccolo assistente?"

rispondo mentalmente a Baz, mentre estraggo un SBD che ho preparato ieri.

Nel disco ci sono alcune immagini di Adam, rimuovendo però l'ambiente circostante.

<Si è presentato a me con il nome di Adam Grey. Ecco alcune sue immagini. Mi rivolgo a lei, per un semplice motivo.

Quando ho cercato dei dati riguardanti questo uomo non ho trovato nulla di ufficiale, nemmeno il suo certificato di nascita. Voglio sapere perchè mi ha mentito, senza doverlo denunciare e metterlo nei guai."

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@master

Spoiler:  
Se il pezzo qui sotto è troppo sbrigativo e va "giocato" più approfonditamente, dì pure. Ho solo pensato di non perdere tempo in chiacchiere, ma se il rettore non si accontenta modificherò.

Spoiler:  
Cerco di mantenere contenuta la mia risata, mentre accompagno quella del rettore: voglio a tutti i costi evitare una risata troppo forte che sia chiaramente forzata.

«Ah ah ah! Sarebbe di sicuro un bel colpo per il mio agente! Sono convinto che darebbe l'anima per rappresentare l'Uomo Ragno!».

Aspetto che l'ilarità prosegua verso la sua naturale conclusione, poi continuo la conversazione vaga di poco prima, cercando di non toccare di nuovo l'argomento Gruber.

Offro al rettore due biglietti per il mio spettacolo di lì a due settimane e accenno vagamente alla possibilità di un concerto di beneficenza per la ricerca scientifica.

Quando ormai anche i convenevoli volgono al termine, faccio per andarmene. «É stato un piacere conoscerla, Dr Evans, anche se probabilmente le ho solo fatto perdere tempo. Credo che assumerò un paio di guardie di sicurezza per tenere lontano quei soggetti che mi hanno avvicinato per conto del fantomatico professor Gruber, e starò il più alla larga possibile da quei soggetti. Buona giornata!» finisco, tendendogli la mano.

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Spoiler:  

Tengo indietro la testa mentre cerco di raggiungere il cassetto del comodino dove ripongo normalmente i fazzoletti. Le mani si muovono alla cieca; tastano, spostano e rovesciano vari oggetti, rovistando nervosamente fino a trovare finalmente la morbida confezione di kleenex.

Premo il fazzoletto sul naso per fermare la piccola emorragia, ma con scarsi risultati. Qualche goccia mi sta ancora colando lungo la mano e mi accorgo che anche sulle lenzuola si stanno allargando delle piccole macchie rosse. Mi affretto a raggiungere il bagno. <Dannazione!> Apro il miscelatore sull'acqua fredda e mi sciacquo via il sangue dalle mani e dal viso. Quando alzo lo sguardo verso lo specchio, mi accorgo del pallore del viso e delle ciocche di capelli che il sudore mi ha incollato al collo. Il sangue rincomincia a scorrere e devo tamponare nuovamente il naso con il fazzoletto imbevuto di acqua gelida. Mi sforzo di non pensare a quello che ho visto, ma so per certo che è reale e che accadrà. E' inutile: lo stesso sangue che si disperde nell'acqua e scivola via sul lavandino mi riporta alla mente l'immagine confusa del corpo straziato e di quelle lettere. NG. "Sono sicuramente delle iniziali" mi convinco "La 'G' può stare per Grey o Gruber, ma nessuno dei due ha un nome che incomincia per 'N'. Forse si tratta di un loro parente, o potrebbe trattarsi di un'altra persona o persino di una sigla di una società." L'emorragia sembra essere passata. Recupero il mio taccuino dove ho annotato la telefonata di stamattina e aggiungo le lettere 'NG'. "Ci dev'essere un legame..."

Decido di fare una ricerca in internet. "Sarà come cercare un ago in un pagliaio... ci ho già provato stamattina, ma d'altro canto dubito che sarò in grado di riprendere sonno tanto velocemente." Il notebook si accende tra il sibilare di ventole e l'ammiccare dei led e carica il sistema operativo a una lentezza disarmante. Avvio il browser-web e inzio a cercare i numeri di telefono del genetista (di cui ho anche l'indirizzo) e del mio misterioso interlocutore. "Potrei non trovare nulla: io stessa, da personaggio pubblico, ho scelto che il mio numero non venisse mostrato negli elenchi e nel database online per tutela della privacy ma vale la pena provare."

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Per Hungryghoul

Spoiler:  
Mr. Coleman osserva l'SBD mentre lo prende tra le mani, pensieroso.

<Mmm...capisco, Mr. Reeves. Uno sconosciuto la contatta e lei giustamente è preoccupato. Immagino che questa sua richiesta sia quindi..."personale" e non d'ufficio.>

Senza attendere una tua risposta, continua le sue riflessioni, rigirandosi il piccolo disco in mano.

<Posso facilmente intuire che se lei riesce a darmi un disco con delle immagini di questa persona, allora deve averla contattata in un luogo tenuto sotto controllo da telecamere, o al limite deve essere riuscito a rimediare qualche fotografia. Non può, o non vuole, darmi informazioni più dettagliate?> ti chiede, mentre posa il dischetto e riprende in mano il boccale di birra.

Per Airon

Spoiler:  
Nota: non ti preoccupare, va benissimo così.

<Buona giornata a lei, Mr. Bledawi, e grazie infinite per i biglietti.> ti risponde il panciuto rettore, mentre stringe calorosamente la tua mano.

<Per la serata di beneficenza...sarebbe un'idea fantastica, sono sicuro dell'esistenza di più di un paio di fans tra i ricercatori.> continua, mentre ti accompagna alla porta e ti saluta.

Torni a passo lento alla tua moto, parcheggiata subito fuori l'edifico, osservata e invidiata da molti studenti. Metti velocemente il casco per evitare possibili fans rompiscatole e corri via, uscendo dal college e rimmentendoti nel traffico cittadino.

Le parole del rettore ti hanno colpito, in qualche modo.

"A questo punto sono due le ipotesi: o la stanno prendendo in giro, o lei è uno di questi super-uomini che Gruber tanto sognava."

ed i pensieri sono tanti, ma solo uno sembra prendere il sopravvento sugli altri:

"Cosa fare ora?"

Per Gekosaurus

Spoiler:  
Cominci immediatamente a cercare il numero di telefono di Gruber, partendo dal suo indirizzo: l'indizio sembra promettente e la ricerca facile...ma presto si rivela un buco nell'accqua. A quell'indirizzo corrispondono diversi numeri di telefono, ma nessuno porta il nome di Adam Gray o di Joachin Gruber.

Procedi allora al contrario, filtrando i dati dell'elenco telematico per nome, ma anche qui la ricerca sembra poco profiqua: nessun Joachin Gruber e una montagna di Adam Gray, tanto è comune il nome nella metropoli di LC.

Noti solo ora, dal tuo pc, che sono quasi le sei di mattina: troppo tardi per rimettersi a dormire e troppo presto per andare a lavoro.

Le immagini del sogno continuano a girarti per la testa, come fotogrammi di un vecchio film che ricordi a malapena.

"Possibile che non possa fare niente?" è il tuo pensiero fisso, presa dallo sconforto di questi ultimi insuccessi.

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Spoiler:  
Dopo aver passato diverse ore al computer mi sento le braccia e le gambe pesanti e completamente intorpidite. Mi abbandono a un lungo sbadiglio mentre mi stiracchio e mi allungo sulla poltroncina, godendomi per qualche istante la piacevole sensazione delle membra che si sgranchiscono. "Sarei molto tentata di prendermi una giornata di riposo e starmene a casa: potrei dormire un po' e riprendere le ricerche piuttosto che andare al lavoro" penso guardando il letto. "Ma no! Non camberebbe proprio nulla: per quanto possa rimunginare non riesco a farmi venire in mente nessuna idea che possa suggerirmi una nuova strada da seguire per reperire informazioni su queste persone." Mi sento profondamente confusa e stanca, ma anche irritata, nervosa e stizzita per aver perso tutto questo tempo in ricerche infruttuose. Lancio la penna sulla scrivania rassegnandomi, tuttaltro che serenamente, a interrompere la mia indagine. "Credo sia meglio che mi prepari un buon caffè." Ho un malditesta feroce causato dalla notte insonne. "Nero e forte. Speriamo che mi aiuti." Accendo la televisione e impreco immediatamente: nonostante il volume non sia alto, i suoni mi rimbombano dentro la testa dandomi l'impressione che stia per scoppiare. Abbasso il volume in maniera che sia appena percettibile e inizio a preparmi il caffè gettando di tanto in tanto un'occhiata distratta alla TV. "Ripensandoci bene... se intendo fare visita a Gruber oggi stesso, potrebbe non essere una cattiva idea prendermi la giornata libera." Mi prendo un po' di tempo per pensarci, nel frattempo decido di dare un'occhiata alle ultime notizie. Sorseggiando il caffè, cerco un notiziario.
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Spoiler:  

Sorrido mentre continuo a sorseggiare il mio cocktail, sopratutto quando mi anestetizza per un secondo la gola.

"Si è una richiesta personale, non da parte del mio ufficio, ma ho pensato di rivolgermi a lei dato che ci siamo già conosciuti in altre occasioni.

Per altre informazioni, le ho dato tutto quello che sono riuscito a rimediare. Anch'io mi diverto a fare l'investigatore dilettante, fin da bambino."

Sorrido conciliante.

"Allora, questo è il lavoro, per il quale richiedo la massima segretezza, dato che non vorrei che qualcosa trapelasse ai soci più anziani ed invidiosi dello studio. Questi sono i miei termini, accetta?"

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  • 3 settimane dopo...

Per Gekosaurus

Spoiler:  
Martedì 2 Ottobre 2018, 6:02

I canali scorrono velocemente sullo schermo del tuo televisore, mentre li cambi con il tuo telecomando, rapida e nervosa.

Finalmente trovi un telegiornale che, casualmente, è proprio della CNN: i bei vestiti eleganti e stretti, i lunghi capelli biondi e la parlantina veloce e fluida non possono che essere quelle della tua collega, Susan Dobbs.

Le notizie sembrano essere sempre le stesse, da qualche giorno a questa parte: i conflitti sulla striscia di Gaza continuano, mentre l'Europa Unita cerca degli accordi diplomatici tra le nazioni coinvolte nel conflitto; il presidente degli Stati Uniti rinnova la presenza delle forze militari americane in "supporto ai bisognosi", annunciandolo in un vorticante discorso colmo di frasi retoriche, mentre l'economia mondiale vede ancora una volta l'Europa Unita in testa nel "gioco" della borsa.

Per il resto, le notizie sembrano essere sempre le solite, utili a riempire quei tempi morti del telegiornale...e la bocca cialtronante di Susan.

Per Hungryghoul

Spoiler:  
<Come diceva sempre il mio vecchio, "un lavoro non si rifiuta mai". Accetto l'incarico, Mr. Reeves. Ovviamente la parcella è sempre la stessa d'ufficio, a queste condizioni.>

Mr. Coleman, con quei modi di chi sa tutto ed è convinto di aver ragione, si alza dal tavolo, ti saluta con un rapido "Arrivederci" ed un sorriso, e va al bancone, a pagare la sua birra.

<Bazzopzu pensa che quell'umano è interessante...> esclama il diavoletto, affascinato e divertito.

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Spoiler:  

Continuando a restare ancora un pò nel locale, per non essere visto uscire assieme all'investigatore, Robert ne approfitta per rilassarsi un pò.

Dopotutto il suo lavoro è già abbastanza stressante, per non parlare delle marachelle di Baz. Inoltre la paura che qualcuno potesse essere a conoscenza del suo segreto lo atterriva. Quasi oziosamente allora chiede mentalmente a Baz

<Strano che qualcuno ti piaccia Baz. Di solito quando porto qualche donna a casa ti disgustano, non le trovi mai interessanti. Cosa ha di interessante questo Coleman?>

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Spoiler:  

"Ok. Perlomeno ora so che deve ancora accadere." E questo pensiero mi tranquillizza un po'. Decido di non diseratare l'ufficio, confidando che sia il posto migliore per avere informazioni qualora venga a conoscenza di un fatto di cronaca che possa rivelarsi attinente al sogno di stanotte. "Prenderò qualche ora di permesso questo pomeriggio per far visita a Gruber." Rimetto un po' in ordine la casa: riordino la cucina, spengo il notebook e la TV e approfitto dell'ora per farmi una doccia. Quando sento la chiave di Marysol che gira nella serratura, sono quasi pronta per uscire.

<Ciao Marysol>

<Buongiorno Signora Clara>

Sarei tentata di chiederle di chiamarmi questo pomeriggio: ho paura che possa andare storto qualcosa. La vedo aggrottare la fronte

<Va tutto bene, signora Clara?>

Accenno un sorriso per prendere coraggio.

<Si grazie Marysol, ho solo fatto un brutto sogno e sono ancora un po' scossa. Ci vediamo questa sera>. Esco di casa e vado al lavoro.

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  • 2 settimane dopo...

Per Hungryghoul

Spoiler:  
<Bazopzu pensa che umano è interessante perché umano ha cervello come terzo occhio, a differenza di umani femmina che sono...viscide, subdole come i demoni.> risponde il diavoletto, schifato al solo pensiero di una donna.

<Umano invece è molto intelligente, forse più di Robert. Ha capito tutto solo parlando.>

Per Gekosaurus

Spoiler:  
Il traffico, come ogni mattina, è infernale: per quanto una persona possa uscire presto, ci saranno sempre altre diecimila persone che saranno uscite alla stessa ora.

Arrivi finalmente in ufficio con pochi minuti di ritardo, saluti velocemente la ragazza alla reception ("La solita sguardina tutte curve e niente cervello") e ti infili tra le porte dell'ascensore, poco prima che si richiudano.

Diversi <Buongiorno.> ti accompagnano fino alla tua scrivania, dove le scartoffie ti aspettano, quasi minacciose.

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Spoiler:  

Dopo aver acceso il computer e sistemato le mie cose, alzo la cornetta per chiamare il caporedattore, se voglio andare a far visita a Gruber mi servirà un permesso di lavoro per questo pomeriggio. Fortunatamente non ho troppe difficoltà ad ottenerlo: il mio capo mi ha assegnato il lavoro di archiviazione, proprio per darmi un pò di tregua dopo un periodo particolarmente duro di servizi molto impegnativi che mi hanno costretto a stare lontano da casa per quasi una settimana intera.

Riprendo il mio lavoro, ma fatico a mantenere la concentrazione sull'articolo che sto leggendo (la conferenza di stato sul coordinamento internazionale delle forze di pace in Medio Oriente); i miei pensieri vanno all'incontro di questa sera, alla misteriosa persona che mi ha convocato e soprattutto a come ha scoperto quello che ho sempre tenuto nascosto. "Quali sono le sue intenzioni? Cosa vuole da me?" Il mio lavoro mi insegna a mettermi sempre molte domande, ma la parte difficile è sempre la stessa: trovare le risposte. In questo costante stato di distrazione mi riscopro a leggere e rileggere più volte la stessa riga senza afferrarne mai il significato, scocco occhiate furtive all'orologio del computer nella speranza di vedere passare rapidamente il tempo, ma purtroppo accade esattamente il contrario: più lo guardo e più il tempo sembra non passare mai. Un brivido mi sale su per schiena poi quando improvvisamente si riaffaccia vivida sulla mia memoria la scena vista nel sogno. Questo pensiero finalmente mi costringe ad occuparmi nuovamente del mio lavoro.

Finalmente il vociare e il movimento crescente per gli uffici, annunciano l'arrivo della pausa pranzo. "Ringraziando il cielo è passata anche questa giornata". Mi affretto a lasciare l'ufficio, ma prima di prendere la macchina e dirigermi da Gruber decido di mangiare qualcosa in mensa prima per cercare di dominare il mio nervosismo. Per una mezzora riesco a distrarmi, nella confusione della mensa come se la sola presenza di tanta altra gente mi consentisse di allontanare momentaneamente i miei problemi. Per un attimo riprovo una sensazione di smarrimento quando salgo in macchina, ma ora riesco a dominarla. Mi fermo davanti al 34 di 17'Street e il mio sguardo va a cercare il 4° piano. "Ok, ci siamo. Mr Gruber, Mr Gray spero siate preparati alla sorpresa."

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Spoiler:  
Il fatidico sabato si avvicina, e io non so cosa fare. L'incontro con Evans è servito solo a farmi inquietare di più, e adesso passo il tempo guardando l'orologio, fumando, e evadendo i piccoli impegni mondani che riempiono la mia vita. Ormai ho deciso di andare al colloquio con Gruber: la mia unica perplessità è se dirlo a qualcuno o sgattaiolare di nascosto.

master

Spoiler:  
com'è fatta la sala prove, e chi c'è nei dintorni di solito? è verosimile che ne esca e rientri senza farmi vedere?
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Per Gekosaurus

Spoiler:  
Martedì 2 Ottobre 2018, 15:12

Sei nella parte povera della città, composta da centri di raccolta, discount e case popolari, palazzi tutti uguali posti uno accanto all'altro, utili a quelle persone che non possono permettersi di meglio, e a creare tra loro vicoli deserti e bui. Le strade e i palazzi sono dissestati, poco curati e sporchi, ma non certo come quei quartieracci che si vedono nei vecchi film polizieschi.

Il 34 di 17'street è uno di questi palazzi per povera gente: alti, grigi, con alcune finestre rotte o sistemate alla ben'e meglio, con carta, tende e sbarre di legno. Il 4° piano piano, allo stesso modo degli altri, risulta disastrato, ma abitato. Un paio di tende un po' rovinate ornano una finestra, fuori da un'altra sono appesi dei panni ad asciugare. Quali tra queste è dell'appartamento di Gruber? Impossibile capirlo da fuori.

Per Airon

Spoiler:  
Considerando che in passato hai usato la sala per esercitare i tuoi poteri, hai modo di poterla liberare da persone indesiderate. In questo modo non avresti nessun problema a tenere la saletta libera tra le 15 e le 18, ad esempio, e scappare via prima delle 16 per andare all'appuntamento.

Ovviamente non parliamo di una saletta qualsiasi, ma di uno studio di registrazione importante, con uscite secondarie per quegli artisti che non vogliono avere grane con i fans che li aspettano fuori.

Per Giudicella

Spoiler:  
Martedì 2 Ottobre 2018, 15:12

Sei nella parte povera della città, composta da centri di raccolta, discount e case popolari, palazzi tutti uguali posti uno accanto all'altro, utili a quelle persone che non possono permettersi di meglio, e a creare tra loro vicoli deserti e bui. Le strade e i palazzi sono dissestati, poco curati e sporchi, ma non certo come quei quartieracci che si vedono nei vecchi film polizieschi.

Hai lasciato la tua piccola utilitaria (con i tuoi vestiti) in vicolo poco distante l'appartamento di Gruber e ti sei incamminata verso la lunga via, fino a raggiungere l'indirizzo.

Il 34 di 17'street è uno di questi palazzi per povera gente: alti, grigi, con alcune finestre rotte o sistemate alla ben'e meglio, con carta, tende e sbarre di legno. Il 4° piano piano, allo stesso modo degli altri, risulta disastrato, ma abitato. Un paio di tende un po' rovinate ornano una finestra, fuori da un'altra sono appesi dei panni ad asciugare. Quali tra queste è dell'appartamento di Gruber? Impossibile capirlo da fuori.

Di fronte il palazzo noti una macchina, un SUV metallizzato che ha appena parcheggiato. La proprietaria, una ragazza dai capelli bruni e ben vestita, sembra interessata al tuo stesso palazzo...e al quarto piano, in particolare. La sua faccia ti è familiare, ma non riesci a ricordare dove l'avresti potuta già vedere, ne riesci ad associarle un nome.

"Vestita" in quel modo non ti può vedere, ma fa freddo, e speri proprio di non cominciare a starnutire da un momento all'altro.

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Spoiler:  

Rispondo divertito a Baz

<E' un bene che sia intelligente, così il suo lavoro lo farà bene. Sul fatto che possa essere più intelligente di me vedremo. Al massimo posso chiedere a te di scoprire qualche suo segretuccio per tenerlo buono? Se per te è così interessante dovrebbe piacerti seguirlo per un po...>

"Chissà cosa troverà quest'uomo. E chissà come deciderà di utilizzare quello che scoprirà. Avrò fatto bene?"

Il pensiero torna ad inquietarmi, facendomi passare la voglia divertirmi. Pagato il conto ed offerta una buona mancia alla cameriera che mi ha servito esco dal locale.

"E' ora di tornare al lavoro, questa storia mi ha portato via troppo tempo, inoltre così facendo riuscirò a non pensare a questa faccenda"

Tornato in ufficio mi immergo al lavoro, senza pensare più ad altro.

@DM

Spoiler:  

Essenzialemente Robert torna alla vita di tutti i giorni, annegando i suoi problemi nel lavoro, aspettando la data dell'incontro o notizie da Coleman.

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Spoiler:  
Fiduciosa del fatto che non può accorgersi della mia presenza, mi avvicino alla ragazza dai capelli scuri per cercare di accertarmi su quali siano le sue intenzioni. Anche lei è intenta ad osservare le finestre logore e arrugginite di quel palazzone di periferia.

Più la osservo e più mi dà la sensazione di un volto che ho già visto da qualche parte. Mi sforzo di pensare dove già potrei averla vista; forse è una collega del professor Patakopulos o forse una famosa ricercatrice della quale ho seguito qualche seminario all’università ma, non riesco proprio a ricordare.

"Di certo con quella macchina non è una di quelle a cui mancano i soldi" penso tra me e me.

Mi avvicino sperando che la vicinanza mi aiuti a ricordare meglio.

Mi fermo a due passi da lei e la osservo attentamente: il suo sguardo è perso tra le finestre del quarto piano, forse anche lei come me ha qualcosa a che fare col professor Gruber. "Non posso perdere questa occasione".

Decido di seguirla fino a dove potrò senza farmi accorgere, sperando di non dover stare troppo in giro senza vestiti, altrimenti anche questa volta un bel raffreddore non me lo toglie nessuno!

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Spoiler:  

Di certo se il nostro genetista vive realmente qui immagino non abbia fatto fortuna con le sue teorie. O si tratterà dell'appartamento di Gray?"

Parcheggio dall'altro lato della strada. Scendo dall'auto, attivo l'antifurto e inforcando un paio di occhiali neri mi dirigo verso il palazzo. "Ho idea che la mia macchina non passerà inosservata in questo quartiere. Da non credere! Sono quasi più preoccupata per la macchina che per me stessa. Non è da me. La verità è che qui ho la stesse chance di passare inosservata di un mammuth in un supermercato, e la cosa non mi piace per nulla."

Entro nel palazzo e prendo l'ascensore per il quarto piano. Quando metto piede nel pianerottolo do un'occhiata alle targhe alle porte per individuare quella giusta. Un pensiero si insinua prepotentemente nella mia testa...

Spoiler:  
...l'ambiente ha qualcosa di familiare con quanto ho visto nel sogno?

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Per Hungryghoul

Spoiler:  
Venerdì 05 Ottobre 2018, 11:36

Sei nel tuo ufficio, indaffarato di lavoro e al telefono con un cliente importante (e decisamente rompiscatole).

<Certo, Mr. Mercury. Ovviamente, Mr. Mercury. Sarà fatto, Mr. Mer...>

<Mr. Mercury passa le notti con umani maschi vestiti da umani femmine.> esclama Bazzopzu, mentre gioca distratto con una palletta di plastica trovata chi sà dove.

<...cury. Arr...derc...Mr..rcury.> balbetti, distratto e scosso da quanto detto dal diavoletto. Rimetti a posto la cornetta e chiedi, sperando di aver sentito male.

<C...cosa hai detto, Bazzopzu?>

Il diavoletto vola verso il tuo viso, lasciando la palletta al suolo, e quando oramai e a pochi centimetri, un ampio sorriso spunta sul suo brutto muso.

<Scherzetto!>

Arrabbiato per la presa in giro, lo scacci come fosse una mosca fastidiosa, così Bazzopzu, che ride ancora violentemente, torna a giocare con la sua pallina.

Ancora furioso, il tuo sguardo cade sull'orologio appeso al muro. E' venerdì mattina, sono già passati due giorni da quando hai incotrato il detective. Forse è ancora presto per avere delle risposte, ma conoscendo le sue abilità rimani comunque preoccupato.

Ci pensi su qualche secondo, poi ancora titubante prendi la cornetta e componi velocemente il numero di cellulare di Mr. Coleman.

Il telefono squilla per due, tre volte, poi la voce del giovane dagli occhi di ghiaccio ti risponde.

<Pronto?>

<Buongiorno Mr. Coleman, sono Mr. Reeves.>

<Buongiorno. Mi dica tutto.>

<Vorrei...vorrei sapere come proseguono le indagini.>

Attimo di silenzio, è evidente che Mr. Coleman è come...sorpreso.

<Indagini? Di che indagini parla? Il suo ufficio non mi ha assegnato niente, questa settimana.>

La risposta ti lascia di sasso. "Forse non ha capito la domanda." pensi dubbioso.

<Le ho chiesto di cercarmi informazioni su un uomo, Adam Grey, ricorda? Ne abbiamo parlato mercoledì sera al Facebook cafè.>

Ancora silenzio.

<No Mr. Reeves, si sbaglia, non mi assegnato nessuna indagine, nemmeno di tipo personale.>

"Ma...che sta succedendo?" ti chiedi, confuso.

Per Giudicella

Spoiler:  
La ragazza guarda ancora per qualche istante il palazzo, poi inforca gli occhiali da sole, scende dalla macchina e si incammina verso il palazzo, dopo aver chiuso l'auto con l'antifurto. La segui silenziosa all'interno del palazzo, superando l'ampio portone di legno.

L'interno del palazzo è molto più rovinato di quanto si potrebbe immaginare da fuori: diverse crepe salgono lungo le pareti, il cui intonaco ora scricchiola sotto i tuoi piedi, e alcune delle porte al pian terreno sono sbarrate da grosse travi.

L'ascensore, una di quelle scatole metalliche degli anni '90, è li ad aspettarvi con le porte spalancate. Superi velocemente la ragazza e ti accosti alla parete di metallo, fredda, mentre lei sale, preme il quarto tasto e l'ascendore esita, cigola, poi lentamente sale, ondeggiando.

Quando oramai hai la schiena congelata, l'ascensore si ferma, spalanca le porte ed esci velocemente da quella macchina infernale.

Al piano ci sono quattro porte in legno, dall'aspetto massiccio nonostante "l'età".

La ragazza si toglie gli occhiali da sole e comincia ad osservare attentamente le porte alla ricerca di qualcosa ma che, evidentemente, non trova.

Ora finalmente riesci a guardare in viso, attentamente, la ragazza, e il suo ricordo ti colpisce come un fulmine a cel sereno:

è Clara Cornero, la giornalista numero uno della CNN!

Per Gekosaurus

Spoiler:  
L'interno del palazzo è molto più rovinato di quanto si potrebbe immaginare da fuori: diverse crepe salgono lungo le pareti, il cui intonaco ora scricchiola sotto le tue scarpe, e alcune delle porte al pian terreno sono sbarrate da grosse travi.

L'ascensore, una di quelle scatole metalliche degli anni '90, è li ad aspettarti con le porte spalancate. Salì timorosa, premi il tasto con un "4" logoro e consumato, e l'ascendore esita, cigola, poi lentamente sale, ondeggiando.

Dopo una salita che ti sembra durare una eternità, l'ascensore si ferma, spalanca le porte ed esci velocemente da quella macchina infernale.

Al piano ci sono quattro porte in legno, dall'aspetto massiccio nonostante "l'età", nessuna di queste però ha targhette ad indicare chi vi abita.

Le porte...hanno un aspetto familiare...ma sarà così o è solo suggestione?

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Spoiler:  

"Temo dovrò provarle tutte" penso osservando le porte.

Mi avvio verso la prima porta a sinistra dell'ascensore. La osservo per un secondo cercando di capire se effettivamente il sogno mi abbia suggestionato a tal punto da farmi strani scherzi. La sfioro con la mano, come se mi potesse trasmettere qualche sensazione in grado di cancellare il dubbio dai miei sospetti. Sto quasi per suonare il campanello tendendo l'orecchio per assicurarmi che funzioni e per captare eventuali rumori dall'interno, quando improvvisamente mi viene un'idea che reputo migliore.

"Meglio chiedere a un altro inquilino, magari al piano di sotto. Stavolta però prendo le scale" penso scoccando un'occhiata diffidente verso l'ascensore.

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Spoiler:  
Il pungente freddo autunnale comincia a farsi sentire sulla mia pelle ma cerco di non curarmene: se anche quella giornalista è salita al quarto piano, la possibilità che anche lei, come me, abbia a che fare con Gruber si è fatta molto più elevata. Faccio un profondo respiro e rimango intenta ad osservarla aspettando la sua prossima mossa.

Nel frattempo mi accosto ad un angolino caldo tra una rampa di scale e l’altra, un po’ per il tepore, un po’ per la paura che, se qualcuno dovesse scendere dalle scale, mi potrebbe dare uno strattone ed accorgersi della mia “invisibile” presenza.

Chiusa in quel angolo mi interrogo su come mai una giornalista di fama della portata di Clara Cornero potesse essere lì per Gruber. Forse anche lei, come me, ha qualche strano potere…”di certo non rendersi invisibile, altrimenti avrebbe avuto la stessa mia pensata!”, o forse per altri motivi, poco importa. Anche se fosse li per una semplice intervista per il suo network, l’importante è che, per ora, è l’unica via di accesso all’interno di quei fatiscenti appartamenti, sperando che all’interno di questi un impianto di riscaldamento, anche dei più rudimentali, mi avrebbe di sicuro fatto sentire più a mio agio!

“Sbrigati Santi Numi!!!” penso tra me e me mentre Clara Cornero è ancora indecisa sul da farsi…

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