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[Leonard - M&M]Evolution - Capitolo 1: Genesi - La legge del più forte


Leonard Sylverblade

Messaggio consigliato

Per Gekosaurus

Spoiler:  
Scendi velocemente le scale bianche e polverose, arrivando così al terzo piano. Anche qui si trovano quattro porte vecchie e consumante, ad indicare altrettanti appartenti, forse disabitati, forse no.

Dalla prima porta, quella più vicina alle scale che hai appena sceso, sta uscendo una vecchietta, folti capelli bianchi raccolti sopra la testa, viso rugoso, bassa e coperta da un pesante cappotto invernale. La signora anziana chiude il portone e solo dopo si rende conto della tua presenza, ferma al primo gradino. Ti guarda prima con sospetto, poi ti fa un dolce sorriso.

<Buon pomeriggio bambina, come posso esserti utile?> chiede l'anziana signora, mostrando ancora il suo sorriso cordiale.

<Scusi il disturbo, signora. Mi hanno detto che in questo palazzo abita un certo... o mamma non mi ricordo... mi ricordo solo che il cognome è qualcosa come Gruber o Gray...> rispondi, mentre scendi l'ultimo gradino.

<Il signor Gruber? Oh si, abita proprio qui, al piano di sopra.> esclama la signora, indicando con l'ossuto dito indice il quarto piano. <E' la prima porta salite le scale.>

Quasi salti sul posto per la sorpresa, stai già per salutare la dolce signora, quando questa continua.

<Oh ma adesso non lo trova, il signor Gruber parte ogni tanto e non torna se non il venerdì notte o il sabato mattina.>

Per Giudicella

Spoiler:  
Clara Cornero rimane a fissare la prima porta, quella più a sinistra e vicina alle scale per scendere. La sfiora con una mano, accosta l'orecchio alla porta e sta per premere il pulsante del campanello, quando improvvisamente si ritrae.

Velocemente ti supera e scende le scale, fino a fermarsi al pianerottolo del terzo piano, e te ovviamente la segui.

Anche qui si trovano quattro porte vecchie e consumante, ad indicare altrettanti appartenti, forse disabitati, forse no.

Dalla prima porta, quella più vicina alle scale che avete appena sceso, sta uscendo una vecchietta, folti capelli bianchi raccolti sopra la testa, viso rugoso, bassa e coperta da un pesante cappotto invernale. La signora anziana chiude il portone e solo dopo si rende conto della presenza di Clara, ferma al primo gradino. La guarda prima con sospetto, poi la vecchietta fa un dolce sorriso.

<Buon pomeriggio bambina, come posso esserti utile?> chiede l'anziana signora, mostrando ancora il suo sorriso cordiale.

<Scusi il disturbo, signora. Mi hanno detto che in questo palazzo abita un certo... o mamma non mi ricordo... mi ricordo solo che il cognome è qualcosa come Gruber o Gray...> risponde Clara, mentre scende l'ultimo gradino.

<Il signor Gruber? Oh si, abita proprio qui, al piano di sopra.> esclama la signora, indicando con l'ossuto dito indice il quarto piano. <E' la prima porta salite le scale.>

Clara sembra saltare sul posto per la sorpresa, sta già per salutare la dolce signora, quando questa continua.

<Oh ma adesso non lo trova, il signor Gruber parte ogni tanto e non torna se non il venerdì notte o il sabato mattina.>

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Spoiler:  

<Accidenti e adesso come faccio?> Non faccio certo fatica a simulare il mio disappunto. Cerco di inventarmi velocemente qualcosa. <Il signor Gruber ...ecco vede... è parente di un amico di mio padre. So che è un ricercatore e mi serviva un suo parere su un servizio che sto scrivendo. Gliel'ho mandato il mese scorso per posta e gli avevo detto che sarei venuta a riprenderlo questa settimana. Devo assolutamente consegnarlo al mio redattore entro dopodomani o sono rovinata. Lei sa per caso se affida le chiavi dell'appartamento a qualcuno mentre è via o conosce per caso qualche maniera per rintracciarlo? Ho un disperato bisogno di recuperare le mie carte al più presto... ho cercato anche di chiamarlo prima di venire qui, ma non ho trovato il suo numero di telefono nell'elenco! >

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@master

Spoiler:  
passo direttamente al sabato; non ho molto da fare nella settimana se non mangiarmi le unghie fino ai gomiti dal nervosismo.

Spoiler:  
Sabato è arrivato: giungo di proposito con qualche minuto di anticipo alla sala prove, in modo da parcheggiare la moto in una zona un po' defilata, dove posso raggiungerla ed andarmene senza essere notato. Fumo una sigaretta un po' nervosamente ed entro in sala prove. Il fonico e l'inserviente mi salutano e mi fermo a fare due chiacchiere con loro, dissimulando al meglio il groppo allo stomaco che mi attanaglia ogni minuto di più, mentre l'ora del colloquio con Gruber si avvicina.

Quando ho esaurito le banalità congedo i due ragazzi e come al solito mi rinchiudo in sala prove, da solo, circondato solo da pareti isolanti e attrezzi di registrazione. Per la prima volta in tutta la settimana do sfogo alla tensione. Guardando il muro, da una certa distanza tiro un prodondo respiro e urlo, urlo, liberando la paura, e il nervosismo che è in me, urlo con una forza sufficiente da storidire un uomo o spaccare un bicchiere.

Poi mi accascio su una seggiola, la testa fra le mani, e aspetto che arrivi l'ora di sgattaiolare fuori.

@master: dimmi se devo fare delle prvoe di stealth o cose così, altrimenti nel prossimo post descrivo la mia uscita alla chetichella e il mio dirigermi da Gruber

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Spoiler:  
Vedendo che la giornalista non corre oltre il terzo piano non la seguo fino in fondo…e rimango nel mio cantoncino dalla quale la riesco a vedere benissimo, semplicemente allungando un po’ il collo, e aspetto. La vedo parlare con l’ossuta vecchietta; sento nitidamente ogni singola parola del loro discorso, un po’ per il silenzio di tomba che affligge quel lugubre corridoio, un po’ perché la vecchia signora ha ovviamente qualche problema di udito, dato che urla come un forsennata e scandisce ogni parola, neanche stesse parlando con una ragazza di un'altra nazione.

Capisco che a tutt’ora nell’appartamento di Gruber non c’è nessuno e certo non posso prendere iniziative viste le condizioni in cui mi ritrovo.

Non mi resta che fare quello che ho sempre fatto fino ad adesso: aspettare la prossima mossa di Clara; sapere almeno quale sarà, e poi decidere o meno di continuare a seguirla di soppiatto.

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Spoiler:  

"Cosa diamine è successo? Maledizione!"

Cercando di mantere la voce tranquilla cerco di chiudere velocemente la conversazione col detective per non insospettirlo ulteriormente.

<Ci deve esser stato un disguido allora, mi perdoni per l'errore Mr. Coleman.>

Messa giù la cornetta cerco di pensare.

"Ma come, l'uomo con cui ho parlato era senza dubbio Coleman, ne sono sicuro. Nessuno può travestirsi così bene, non siamo mica in un film. Cosa è successo? Come hanno fatto a intercettare la mia telefonata per prendere appuntamento? sono forse sotto osservazione?"

Mi guardo attorno nervosamente ed irrazionalmente come per cercare di sorprendere chi mi sita spiando.

"Calma Robert, Calma, Pensa."

<Baz, puoi descrivermi l'uomo che abbiamo incontrato due giorni fa al facebook cafe?>

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Per Gekosaurus

Spoiler:  
<Mi...mi dispiace signorina, ma il signor Gruber non lascia le chiavi a nessuno, che io sappia.> ti risponde l'anziana signora, visibilmente dispiaciuta per la tua difficile situazione. <Sta in questo appartamento veramente poco, se non per incontrare qualche suo amico, raramente. Ogni tanto si fa vivo un ragazzone, alto e dai capelli scuri, folti e arruffati, sempre molto gentile, non so se lo conosce. Ma anche lui viene solo quando il signor Gruber è nel suo appartamento.>

Per Airon

Spoiler:  
Sabato 06 Ottobre 2018, 15:24

"Ormai non ha più senso rimanere qui" pensi nervoso, mentre l'ora dell'appuntamento con Gruber si fa vicina. Sei rimasto solo tutto questo tempo nella sala prove e nessuno ti ha disturbato, come solitamente succede quado provi prima di un concerto.

L'appuntamento con Gruber è alle 16, mentre di solito rimani in saletta fino alle 17. Il concerto, invece, è stasera alle 21 al Facebook Cafè, dall'altra parte della città rispetto all'appartamento del genetista. Lo studio dove ti trovi, invece, èpiù o meno a metà strada tra i due.

Mentre ti prepari per uscire, ragioni su come andar via senza destare sospetti. Fuori dalla saletta c'è un corridoio che conduce ad alte tre sale prova, svotando a destra si torna alla receptions, mentre in fondo a sinistra, svoltato l'angolo, c'è l'uscita di sicurezza che da sul retro dello studio, dove un piccolo vicolo collega le due strade parallele. La moto è poco lontano dal vicolo.

Solitamente a quest'ora, esclusa Sandy alla receptions, il manager e il produttore al piano di sopra, non c'è nessun'altro.

Per Giudicella

Spoiler:  
<Accidenti e adesso come faccio?> esclama con dissapunto Clara. <Il signor Gruber ...ecco vede... è parente di un amico di mio padre. So che è un ricercatore e mi serviva un suo parere su un servizio che sto scrivendo. Gliel'ho mandato il mese scorso per posta e gli avevo detto che sarei venuta a riprenderlo questa settimana. Devo assolutamente consegnarlo al mio redattore entro dopodomani o sono rovinata. Lei sa per caso se affida le chiavi dell'appartamento a qualcuno mentre è via o conosce per caso qualche maniera per rintracciarlo? Ho un disperato bisogno di recuperare le mie carte al più presto... ho cercato anche di chiamarlo prima di venire qui, ma non ho trovato il suo numero di telefono nell'elenco! >

<Mi...mi dispiace signorina, ma il signor Gruber non lascia le chiavi a nessuno, che io sappia.> risponde l'anziana signora, visibilmente dispiaciuta per la sua difficile situazione. <Sta in questo appartamento veramente poco, se non per incontrare qualche suo amico, raramente. Ogni tanto si fa vivo un ragazzone, alto e dai capelli scuri, folti e arruffati, sempre molto gentile, non so se lo conosce. Ma anche lui viene solo quando il signor Gruber è nel suo appartamento.>

Con sorpresa ti rendi conto che la descrizione fatta dalla signora calza con l'immagine di Adam Grey, quando ti è "venuto a trovare" al Liberty College.

Per Hungryghoul

Spoiler:  
Bazzopzu continua a svolazzarti intorno, lo sguardo perso nel vuoto, pensieroso.

<L'umano interessante? Alto 183 centimetri, sesso maschile, carnagione chiara, capelli mori scuri, occhi celesti chiari.>

La descrizione di Bazzopzu corrisponde, eppure Coleman al telefono sembrava non ricordare del vostro incontro.

"Cosa è successo?" continui a chiederti. Che Coleman abbia dimenticato l'incarico, che stava fingendo, che al Facebook Cafè non fosse il vero Coleman, o...troppe supposizioni ti girano per la testa, e il giorno dell'appuntamento è domani!

Nota off-game: a quanto pare "le acque cominciano a muoversi" e più di qualche persona è già arrivata a sabato. Sentiti libero di fare quello che vuoi, ma vorrei mantenere un certo allineamento temporale tra le trame, quindi se non hai nulla di importante da fare, scrivi pure un post dove indichi che aspetti sabato, altrimenti continua giocando come preferisci.

Per The Scarecrow

Spoiler:  
Mi dispiace non essere riuscito a scriverti prima, faccio qui il riassunto che avrei dovuto farti per e-mail, poi aspetta il mio prossimo post. Rispondimi per MP o per e-mail una volta che hai letto questo post e se hai domande falle pure.

Martedì 02 Ottobre 2018, ore 02:12

Stai uscendo dal "Red Shorts", il locale dove "lavori" ormai da più di un anno. Sei uscita dalla porta sul retro, per evitare qualche ubriaco male intenzionato, anche se oramai persone del genere non ti fanno più paura. Le tue abilità e LA tua "abilità" ti danno coraggio ogni volta che passi per quello stretto vicolo.

<Mi scusi, signorina Kerr.> esclama una voce alle tue spalle. Rimani paralizzata sul posto, poi lentamente ti giri per capire chi possa essere.

Noti un uomo, tra i trenta e i quarant'anni, fisico robusto ed allenato, nascosto da un giubotto militare slacciato su una maglietta scura. Capelli neri e folti, barba incolta, l'uomo si avvicina.

<Mi scusi, signorina Kerr. Il mio nome è Adam Grey.>

<Come...come sa il mio nome?> chiedi timidamente allo sconosciuto.

<Oh, so cose ben più importanti su di lei, signorina Kerr. Ad esempio, so che potrebbe stendermi qui con uno dei suoi "pugni d'acciaio".> risponde Grey, quasi ridendo di quanto appena detto.

La paura ti assate, instintivamente stringi i pugni per scattare in posizione di difesa, ma l'uomo fa un passo indietro, alzando le mani.

<La prego signorina, non volevo spaventarla, la mia intenzione era portare la sua attenzione su questo argomento. Mi manda il signor Joachim Gruber, è un genetista e può darle una mano, o almeno chiarire i suoi dubbi. Il signor Gruber la invita nel suo appartamento al 34 di 17'Street, 4° piano, questo sabato alle quattro del pomeriggio.>

Rimani in silenzio, a soppesare quanto hai appena appreso, quando l'uomo continua.

<Io non posso far altro che invitarla ad accettare, signorina Kerr, nel suo interesse. Arrivederci.> conclude Adam Grey, poi ti volta le spalle e se ne va così come è venuto.

Nonostante le tue capacità, pensi, quest'uomo ti ha reso di nuovo spaventata come un anno fa.

Mercoledì 03 Ottobre 2018, ore 16:03

Hai passato il martedì chiusa in casa, turbata e pensierosa per l'incontro di ieri notte, ma ti sei fatta forza e hai deciso di giocare d'anticipo su Adam Grey e Joachim Gruber, così hai acceso il pc è hai cercato informazioni.

Su Adam Grey non hai trovato nulla: il mondo è pieno di "Adam Grey", è come cercare un ago in un pagliaio.

Su Joachim Gruber, invece, hai avuto molta più fortuna:

Joachim Gruber (Berna, 15 Luglio 1947, ???) è un genetista svizzero.

Biografia

Dal 1965 al 1970 studia genetica all'università di Amburgo, grazie ad una borsa di studio vinta per meriti scolastici. Dal 1970 al 1985 lavora direttamente per l'università dove a studiato, prima come ricercatore, poi come professore proprio alla cattedra di genetica.

In questi anni scrive diversi trattati sul legame tra genetica ed evoluzione, e sulle sue teorie evoluzionistiche del genere umano negli anni futuri. A causa di questi trattati e del modo "pratico" di trattare un argomento così delicato, viene deriso e denigrato da una buona parte dei colleghi non solo universitari, ma dell'intero ambito scentifico.

Dal 1985 al 1988 rimane disoccupato, licenziato dall'università per la scomoda immagine che gli era associata.

Nel 1989 sembra trovare un finanziatore, di cui non si conoscono informazioni, disposto ad aiutarlo nelle sue ricerche e studi a favore della teoria che tanto ama.

Dal 1990 non si hanno più notizie di Joachim Gruber. Senza famiglia ne amici, l'"evoluzionista pazzo", come malignamente lo chiamavano i suoi colleghi, letteralmente sparisce dalla faccia della terra.

A quanto pare questo Joachim Gruber esiste veramente, ma la sua storia ti lascia ancora più turbata, così hai deciso di andarlo a trovare prima del tempo.

"34 di 17'Street, 4° piano", ripassi mentalmente.

La 17'Strett è nella parte povera della città, composta da centri di raccolta, discount e case popolari, palazzi tutti uguali posti uno accanto all'altro, utili a quelle persone che non possono permettersi di meglio, e a creare tra loro vicoli deserti e bui. Le strade e i palazzi sono dissestati, poco curati e sporchi, ma non certo come quei quartieracci che si vedono nei vecchi film polizieschi.

Il 34 di 17'street è uno di questi palazzi per povera gente: alti, grigi, con alcune finestre rotte o sistemate alla ben'e meglio, con carta, tende e sbarre di legno. Il 4° piano piano, allo stesso modo degli altri, risulta disastrato, ma abitato. Un paio di tende un po' rovinate ornano una finestra, fuori da un'altra sono appesi dei panni ad asciugare. Quali tra queste è dell'appartamento di Gruber? Impossibile capirlo da fuori.

Così raccogli il tuo coraggio e decidi di entrare.

L'interno del palazzo è molto più rovinato di quanto si potrebbe immaginare da fuori: diverse crepe salgono lungo le pareti, il cui intonaco ora scricchiola sotto le tue scarpe, e alcune delle porte al pian terreno sono sbarrate da grosse travi.

L'ascensore, una di quelle scatole metalliche degli anni '90, è li ad aspettarti con le porte spalancate. Salì timorosa, premi il tasto con un "4" logoro e consumato, e l'ascendore esita, cigola, poi lentamente sale, ondeggiando.

Dopo una salita che ti sembra durare una eternità, l'ascensore si ferma, spalanca le porte ed esci velocemente da quella macchina infernale.

Al piano ci sono quattro porte in legno, dall'aspetto massiccio nonostante "l'età", nessuna di queste però ha targhette ad indicare chi vi abita.

Cerchi disperatamente un indizio che indichi quale sia l'appartamento di Gruber, ma viste da fuori le porte sono tutte uguali.

Decidi di tentare la sorte, così cominci bussando alla prima porta a partire da sinistra, quella più vicina alle scale, ma non risponde nessuno.

Provi allora con la seconda, ma ottieni lo stesso esito della precedente.

Cominci a scoraggiarti quando provi con la terza, quando una giovane signora ti apre. Mora, piccola e minuta, porta una parannanza sporca di polvere e dei vestiti un po' logori, vecchi di qualche anno.

<Scusi, chi è lei?> fa la giovare guardandoti sospettosa.

<Mi perdoni signora, mi chiamo...Sarah e sto cercando il signor Gruber, ma non so quale sia il suo appartamento.> rispondi, in tono convincente.

<Il signor Gruber? No, non lo trova in mezzo la settimana. Torna raramente, e se torna arriva il venerdì notte o il sabato mattina.> ti risponde la casalinga.

<Cavolo, è un peccato. Mi può indicare il suo appartamento tra questi?> continui quasi sfacciatamente.

<Certo, è la prima porta.> ti risponde, indicando quella vicino le scale.

<Grazie mille e scusi il disturbo.> concludi, poi prendi rapidamente le scale per andare via, un po' delusa.

Mentre aspetti l'autobus per tornare a casa, rifletti su quali altre possibilità puoi tentare, ma ti rendi conto di aver fatto tutto ciò che ti era possibile. Non ti resta che aspettare sabato e preparti all'inaspettato.

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Spoiler:  
“Dannazione!”. Mi guardo un po’ attorno per capire se le pareti di quell’atrio mi avrebbero suggerito qualcosa da fare, come agire ma… nulla; l’unica cosa che percepisco in questo momento è il freddo del posto, il silenzio di tomba e la consapevolezza che nessuno in quel palazzo sarebbe stato in grado di dare più informazioni di quante già la sorda nonnetta aveva dato a Clara: “Beh..se Gruber non c’è, tanto vale che lasci la Cornero nella sua ricerca e…perché no, farmi viva dinnanzi a lei cercando di estorcerle quel che lei abbia potuto scoprire in mia assenza o, quel che già sa! Di certo qualche informazione riuscirà pure a darmela…per dinci! Tutte quelle scuse mi fanno solo capire quanto lei ci tenga a incontrare questo tizio, ora devo sapere perché!”.

Ho già un piano bello stampato nella mia mente: “chissà se tra i ricercatori, scienziati o ancor meglio i giornalisti scientifici che conosco o che conosce il professore, troverò uno che ha il numero di Clara Cornero".

La chiamerò in mattinata: “Domani ti aspetta una bella sorpresina, Clara!”

Mi faccio coraggio…trattengo il respiro e tutto d’un fiato mi faccio di corsa la rampa delle scale che mi porta dritta al portone e di lì, giù per la strada.

Dinnanzi a me, in tutta la sua magnificenza e un po’ fuori luogo, rivedo il SUV di Clara, nero e lucido come appena uscito dall’autolavaggio.

Sbirciando dai finestrini potrei trovarne il numero dell’ufficio su qualche foglio buttato sul sedile, o addirittura del cellulare, o forse semplicemente trovare qualcosa con cui potrei ricattarla…non si sa mai.

Un’occhiata fugace male non farà.

Mi avvicino ancora invisibile al finestrino del posto guida e…

[uso Raccogliere Informazioni per cercare tra i miei contatti il numero di telefono di Clara Cornero]

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Spoiler:  

"Dannato Baz, è un mentitore talmente abile che nemmeno io riesco a capire quando mente. Se ha mai detto la verità in vita sua. Chi diavolo era quella persona, era sicuro che fosse mr. Coleman, ed io sono bravo a capire le persone... Cosa può essere successo."

Mi butto all'indietro poggiando tutto il peso sullo schienale della poltrona in pelle sbuffando per cercare di attenuare l'ansia.

<Maledizione, sono incastrato.> sbuffo ad alta voce.

"Potrei mandare la polizia domani all'ora dell'appuntamento con una telefonata anonima, ma di sicuro non cambierebbe niente, ho solo un viso e due nomi.

Non posso fare altro che presentarmi al luogo dell'incontro e sapere cosa vogliono da me, di sicuro vorranno soldi e forse allora potro raccogliere qualche prova per incastrarli per benino."

Altro sbuffo nervoso.

"sarà meglio rimettersi al lavoro, questi sciacalli dei miei colleghi non vedono l'ora di sfilarmi il posto da sotto il sedere"

Spoiler:  

Robert continua a lavorare ma esce presto per dirigersi alla chiesa del suo quartiere, uno dei pochi luoghi dove Baz non lo segue, per cercare di farsi coraggio per domani pregando.

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Spoiler:  

<Capisco... beh la ringrazio veramente tanto per l'aiuto signora. Lascerò un biglietto al signor Gruber sotto la porta allora. Sembra non ci sia altro che possa fare.> Con aria sconfitta mi congedo dalla gentile signora e risalgo al piano di sopra frugando nella borsetta. "Cosa posso fare ancora per parlare con quest'uomo? Mi sembra di averle tentate tutte senza un briciolo di fortuna. Potrei scomodare qualcuno di veramente importante, ma per cosa? Una premonizione e un possibile pericolo sulla segretezza delle mie capacità: è abbastanza?" Raggiungo il pianerottolo e mi dirigo verso la porta di Gruber. Recupero un biglietto da visita e aggiungo a penna con la mia scrittura chiara e tondeggiante "IMPORTANTE: CHIAMARE QUANTO PRIMA" nel biglietto c'è solo il numero dell'ufficio, ma sarà sufficiente. Guardo speranzosa la porta, come se si potesse aprire da sola e rispondere alle mie mille domande, poi mi chino sul pavimento, poggio il biglietto a terra e lo spingo dentro con un colpetto leggero ma deciso per assicurarmi che non rimanga visibile dall'esterno o che possa essere sfilato via. "Se sarò fortunata Gruber noterà il biglietto appena rientrato e forse riuscirò a parlarci prima del fatidico appuntamento di sabato. Sempre che non sia lui l'uomo che ho visto morire nel mio sogno: il suo cadavere potrebbe essere giusto dietro questa porta e il mio biglietto già intriso di sangue. Più ripenso a tutta questa storia e più non mi piace." Torno verso alla macchina e mi dirigo a casa.

Spoiler:  

Per oggi preferisco rimuginare sugli avvenimenti, la giornata per me può chiudersi qui.

Sono ancora indeciso se giocarmi l'ultima carta usando la feats Connected. Prendo tempo sino al pomeriggio di domani. Nel frattempo per quanto infruttuose siano continuo a fare ricerche: seguo ogni traccia che possa portarmi a un contatto telefonico con lui (controllo a chi è intestato l'appartamento, se Gruber ha parenti o multe non pagate, cerco di risalire a un'eventuale compagnia assicurative, etc).

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  • 2 mesi dopo...

Sabato 06 Ottobre 2018, 15:57

La 17' Strada è deserta, se si escludono le poche, vecchie macchine parcheggiate, qualche sacco della spazzatura fuori posto e un paio di gatti randagi. I palazzi, un tempo tutti grigi e tutti uguali, ora si distinguono dal numero di finestre rotte, dai graffiti sui muri e dalla vernice scrostata. In lontanza, il rumore del traffico cittadino è appena percettibile, quasi fosse piena estate, in una città deserta.

Un dei due gatti, nero come la pece, avanza lentamente sulll'asfalto, attraversando la strada per raggiungere il prossimo cassonetto, alla ricerca di cibo. Fa poco caso all'automobile blu che si avvicina e che parcheggia, accostandosi al marciapiede di fronte il numero 34. Dall'auto scende una donna, dai capelli bruni e ben vestita, che chiude la macchina alle sue spalle e attraversa velocemente la strada.

Il gatto da solo uno sguardo alla donna, ed un nuovo rumore lo distrae: il rombo di una moto rompe il silenzio, e una Ducati svolta velocemente in direzione del 34 di 17' Street e si ferma proprio di fronte al palazzo. Il motociclista, un ragazzo magrebino dalla pelle ramata e i capelli scuri, scende agilmente dalla moto, ripone il casco nel bauletto e fa per dirigersi verso il portone, quando si accorge della ragazza, appena arrivata. I due sguardi si incrociano, occhi colmi di imbarazzo, forse paura.

Ma non c'è modo, ne un attimo per parlare o presentarsi, che un autobus attira la loro attenzione: questo si ferma all'incrocio più vicino, apre le porte e due ragazze, tra i 20 e 25 anni (una bionda ad esile, molto carina, l'altra mora, la tipica ragazza acqua e sapone), scendono e si dirigono...allo stesso medesimo palazzo. Le due camminano lente, prima adocchiandosi, curiose ed estranee, poi prestando gli stessi sguardi alla coppia arrivata per prima. Pochi passi inquieti le separano dai due, ed ecco arrivare un quinto uomo, alto e in giacca e cravatta. Sembra bofonchiare qualcosa tra se, ma il tempo per percorrere qualche metro ed ecco che i cinque, perfetti sconosciuti, si ritrovano in un imbarazzante silenzio, di fronte al grande portone del numero 34.

Sul videocitofono, a coprire i pulsanti e la telecamera, c'è un foglio ingiallito, attaccato con dello scotch, riportante la scritta "Guasto. Il portone è aperto".

Per tutti:

Spoiler:  
Scusate la lunga assenza, ora finalmente le cose si sono sistemate e posso riprendere il PbF con regolarità.

Vi ho fatto arrivare direttamente all'appuntamento, evitando di dilungarci troppo e arrivando così nel cuore del PbF.

Siete arrivati, nell'ordine: Gekosaurus, Airon, Giudicella e The Scarecrow, poi Hungryghoul.

Se qualcuno di voi vuole scrivere una descrizione di se, lo faccia adesso.

D'ora in avanti, non c'è bisogno di utilizzare gli spoiler, fintanto che i pg sono insieme. Semplicemente ruolate. :-D

Utilizzeremo gli spoiler sono se i pg sono separati, per domande al master o per i pensieri dei Pg, se credete che non possano essere di dominio pubblico (intenzioni dei pg, azioni premeditate o cose simili).

Per Gekosaurus e Giudicella:

Spoiler:  
Il ragazzo indiano, lo riconoscete subito, è Farouk Bledawi, in arte "FaBle", noto cantante di Liberty City. Suona spesso in molti locali della città, e sta emergendo anche su larga scala.

Per Giudicella, Airon e Hungryghoul e The Scarecrow:

Spoiler:  
La ragazza bruna e ben vestita è Clara Cornero, nota giornalista della CNN.
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Clara è una donna sui 35 anni, di carnagione chiara e di statura e corporatura media (170 cm e 59 Kg). Nonostante non sia più giovanissima, ha il fisico asciutto e tonico di chi si mantiene in forma frequentando una palestra o praticando una qualche attività sportività. Il viso è pieno, incorniciato da una liscia chioma castana con riflessi biondi che scende poco oltre le spalle. Gli occhi marroni e le sopracciglia leggermente folte danno al suo sguardo una particolare profondità e un'aria vagamente indagatoria. La bocca impreziosisce il volto con morbide e seducenti labbra carnose.

Immagine

Rivolgo un'occhiata sospettosa alle altre persone poi entro con piglio deciso nel palazzo.

Per il master

Spoiler:  
L'incontro con queste persone mi rende nervosa e ancor più sospettosa: prima di presentarmi all'appuntamento faccio visita alla simpatica signora del piano di sotto, giusto per salutarla e per portarle una scatola di cioccolattini sdebitandomi del disturbo dell'ultima volta.

PS. Ho portato con me un piccolo registratore, se mai mi dovesse servire: lo userò soltanto prima di bussare alla porta di Gruber

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Robert è vestito in maniera impeccabile e costosa, tutto del suo aspetto sembra esser ricercato per esprimere professionalità. Il suo aspetto curato si conciglia bene con il suo sguardo serio ed attento.

<Non mi aspettavo di trovare tanta gente gente qui. Siete anche voi qui per l'appuntamento con il dottore?>

"Che cos significa questo assebramento? e Che ci fa una giornalista come la Cornero qui? Non è quello che pensavo. O forse è un trucco. Stiamo all'erta Baz." Penso tra me e me.

Spoiler:  
nm0005023
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Neela è piccola ed esile (164 cm per poco meno di 50 kg) ma molto bella e la sua canotta nera, i pantaloni verde militare stile "tascone" con un paio di nike ultimo modello "nano-pump" ed il giubbottino scuro in fibre "stress-tek" la rendono veramente accattivante. La sua è una bellezza spontanea e semplice. [gdr off: mi sto attenendo ai suoi valori di Carisma, eh eh]

Capelli biondi di lunghezza media e raccolti a coda con un elastico nero.

Trucco leggero. Occhi grigi.

A seguire la foto:

www.thetailsection.com/Image/0000033916_20061027013202.jpg

Mi guardo intorno, incerta, incuriosita, più che allarmata:

<Salve... ehm, anche voi qui per...> indicando incerta il citofono sgangherato.

[gdr off: ragazzi, scusate per la dimensione dell'immagine! Non sono anzi non è megalomane, Neela: è che non è possibile linkare l'immagine rielaborata per piccole dimensioni ma solo allegare il link della stessa che fa riferimento ad un sito che la dà a quasi 1000 pixel di dimensioni...]

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"Ma... doveva essere una cosa segreta! Non posso permettermi di farmi vedere qui da altra gente!" penso, non appena mi levo il casco e noto che altra gente si dirige verso lo stesso palazzo.

@master

Spoiler:  

In un disperato tentativo di non farmi notare, rimango un po' indietro, fingendo magari di allacciare una scarpa, per poi entrare per ultimo, due passi dietro gli altri.

se servisse all'occorrenza ho +14 a bluff

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Amber è una giovane ragazza di non più di trent'anni, molto alta, bionda e con un portamento austero nonostante il suo viso molto dolce e dalle linee morbide. Poco trucco e faccia da brava ragazza universitaria. All'arrivo dell'appuntamento indossa una camicetta rossa aderente e jeans a sigaretta. Con se porta la valigetta del'università, una ventiquattrore di cuoio, contenente dispense e alcuni attrezzi da laboratorio.

Immagine tipo di Amber

Spoiler:  
Vedendo tutte quella gente all'appuntamento, capisco che io e Clara non siamo l'uniche ad aver a che fare con il fantomatico dottor Gruber. Più mi guardo intorno e scorro quei visi con aria inquietata e più mi pento di non essermi presentata invisibile.

Mi avvicino a Clara, e lascio passare avanti il resto della ciurma rimanendo un pò indietro cercando di non farmi notare più di tanto.

Spoiler:  
Ovviamente il mio avvicinamento a Clara è dovuto al fatto che la sua faccia mi è ovviamente più famigliare delle altre, e conosco bene le sue intenzioni
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Uno ad uno, il gruppo di estranei entra nel vecchio palazzo dal videocitofono rotto. Solo il giovane magrbino rimane indietro, disinteressato a quanto succede.

L'atrio è ancora più disastrato della facciata esterna: l'intonaco è tutto a terra, che scricchiola ad ogni passo, mentre le pareti, ora nude, mostrano diverse crepe che salgono fino ai piani superiori.

Clara, con passo deciso, si dirige al vecchio ascensore che si trova al centro, incastrato nella tromba delle scale. Le porte si aprono e rapidamente schiaccia un pulsante che si illumina di un giallo sporco al suo tocco. Solo Amber, la giovane studentessa, riesce a staccarsi dal gruppo e ad infilarsi tra le porte, prima che si chiudano.

Per Giudicella

Spoiler:  
Butti un occhio distratto alla pulsantiera, rendendoti conto che Clara è diretta al terzo piano, e non al quarto.

Per Giudicella e Gekosaurus

Spoiler:  
Fino a che non vi riunite al gruppo, vi prego di mettere il dialogo sotto spoiler, indirizzandolo all'altro (nel caso di cose "pubblice") o solo a me (per pensieri o azioni "private").

Gli altri, rimasti indietro, non possono far altro che aspettare o prendere le scale...

Per Airon

Spoiler:  
Rimani indietro, fuori al portone quanto basta per poter comunque guardare all'interno cosa succede. Non sai se gli altri ti ritengono "coinvolto" o meno, ma almeno per ora l'attenzione non è su di te.
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<Beh, non so voi ma io di quell'affare non mi fido> indicando la cabina cigolante dell'ascensore <Preferisco farmela a piedi>

Per il master:

Spoiler:  
"Non si sa mai dovessi diventare solida durante la salita nella cabina. I cavi non ce la farebbero a reggere il mio peso!" penso tra me e me mentre il battito cardiaco accelera per l'insolita situazione.
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@Master:

Spoiler:  
Quando la ragazza entra nell'ascensore, mi sento subito a disagio. "Tutta quella gente nell'atrio... che ci fanno qui? Questa storia mi sta facendo diventare paranoica. Calma e ragiona, Clara: non è detto che siano qui per Gruber. Magari in questo palazzo c'è una festa, e quel Fable è qui per cantare... in un posto come questo?" L'agitazione dura solo un istante poi decido cosa fare.

@Giudicella:

Spoiler:  
<Scusami per non averti aspettato, pensavo fossi insieme agli altri. A che piano vai?> Chiedo con un sorriso imbarazzato tenendo il dito vicino alla pulsantiera in attesa della sua risposta per correggere la rotta dell'ascensore e farmi perdonare la scortesia.
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master

Spoiler:  
Ancora spaventato dall'aver trovato altre persone la dove mi aspettavo un colloquio segreto, ma in parte rinquorato dal vedere altra gente nella mia situazione, salgo su per le scale sino al IV piano.

Se altri imboccano le scale prima di me, salgo circa mezza rampa dietro gli altri, sperando che non mi facciano domande e che, ma non ci credo troppo, non mi abbiano riconosciuto.

Se si fermano a piani diversi bene, proseguo, Se invece vedo che tutti salgono al IV, non ha più molto senso stare da parte e mi avvicino, comunque senza rompere il silenzio.

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