Tra le armi formidabili di uno Strigo vi è, senza alcun dubbio, l’Alchimia.
Il suo stesso corpo, tramite la prova delle erbe, viene mutato irreversibilmente per farne un perfetto uccisore di mostri.
Tuttavia, un Witcher continua per il resto della sua vita a preparare e usare pozioni per potenziare ulteriormente questi tratti: di volta in volta, differenti intrugli alchemici gli forniscono quel vantaggio in più del quale ha bisogno, sfruttando basi alcooliche assieme a ingredienti ottenuti dalle piante e da pezzi di mostro.
Ma quanto sono realistiche queste pozioni? Grazie a quali fenomeni potrebbero funzionare? Quale scienza si nasconde tra i misteriosi alambicchi di Kaer Morhen? Andiamo a scoprirlo assieme!
7 – Pozione di Sangue Nero
Questa pozione fa sì che il sangue del Witcher diventi dannoso per i mostri che ne vengono a contatto.
Nel primo capitolo della saga, il suo ingrediente principale è il Vetriolo, uno degli elementi alchemici con i quali vengono prodotte le pozioni nella saga.
Vetriolo viene dal latino Vitriol, sigla che significa Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem, in italiano Visita l’interno della terra, operando con rettitudine troverai la pietra nascosta.
Al fine di scavare l’interno della terra, il Vetriolo doveva essere una sostanza molto acida: per questo tale termine viene storicamente usato, nell’ambito alchemico, per indicare composti dello Zolfo, in particolare acido solforico o solfuri metallici (i sali ottenuti dall’acido solforico assieme ai metalli).
Tuttavia, inserire acido solforico nel sangue risulterebbe letale probabilmente anche per un Witcher: la consistenza bluastra del Vetriolo della saga può, invece, farci pensare ad altre sostanze come il Solfato di Zinco.
Si tratta di un composto cristallino con svariati usi medici, un rinforzante del sistema immunitario che, se la vecchia dicotomia vita/non-morte fosse valida, potrebbe danneggiare i non-morti esattamente come aiuta i viventi. Inoltre, è presente nelle ossa e potrebbe giustificare la possibilità di ricavarne, nel primo capitolo della saga videoludica, dalle zanne di animali.
6 – Pozione Bufera di Neve
Il nome inglese di questa pozione, “Blizzard”, ricorda a tutti la celebre casa produttrice di videogiochi, sebbene anch’essa prenda in prestito questo nome dal gelido vento del nord.
In questo caso, però, la pozione ha poco a che fare con il freddo: infatti, permette di rallentare il tempo percepito dal personaggio, fornendogli un vantaggio in battaglia in termini di riflessi e tempi di reazione.
Oltre al già citato Vetriolo, questa pozione contiene un quantitativo altrettanto importante di Rebis, un termine alchemico utilizzato per indicare l’unione di due elementi opposti.
Essendo una definizione estremamente vaga, è difficile trovare un suo equivalente chimico: basandoci allora sui suoi effetti, potrebbe trattarsi di una sostanza psicotropa in grado di provocare tachipsichia, un fenomeno di alterazione della percezione temporale proprio, in alcune persone, del momento di allerta del quale parleremo in un articolo su Cyberpunk 2077.
5 – Pozione del Gatto
Questa pozione migliora ulteriormente le capacità del Witcher di vedere al buio. Il suo elemento principale è il Quebrith, nome con il quale Paracelso, famoso alchimista tedesco del rinascimento, si riferiva allo Zolfo, elemento presente in alcune sostanze della retina.
Sappiamo che i witcher possono vedere già bene al buio grazie ai loro occhi da gatto: ma come fa un gatto a vedere al buio?
La retina ha due tipi di recettori: i Coni, che rappresentano circa il 20% dei recettori nell’occhio umano, permettono il riconoscimento del colori e sono più lenti a reagire ai cambiamenti di luce, mentre i Bastoncelli, che reagiscono alla luminosità, sono più rapidi e costituiscono il restante 80% dei recettori.
Tuttavia, nei gatti, i bastoncelli sono il 96% concedendo una visione più rapida ed efficace anche in situazioni di scarsa illuminazione.
Non solo, i felini (come altri mammiferi) hanno anche una membrana riflettente dietro la retina chiamata Tapetum Lucidum che permette alla luce di rimbalzare ulteriormente sui bastoncelli, amplificando il segnale: pare che anche i Witcher abbiano questa mutazione, visto come brillano i loro occhi!
4 – Pozione di rigogolo dorato
Questa pozione fornisce a Geralt immunità dai veleni e neutralizza quelli già in circolo.
Si tratta di una proprietà indubbiamente fantasiosa, visto che esistono innumerevoli veleni, ciascuno dei quali col proprio antidoto (se esiste!): tuttavia possiamo immaginare che le mutazioni del witcher possano in qualche modo vanificare in parte i veleni, così come le malattie.
Una tecnica comunemente usata per combattere i veleni ingeriti è l’assunzione di carboni attivi, ottenuti trattando la torba con alcuni tipi di acidi. Questo metodo consiste nel far assorbire il veleno da parte dei carboni attivi e poi attendere che essi vengano… rilasciati!
Dalla descrizione della pozione scopriamo che uno dei suoi ingredienti principali è l’etere: ma cos’è l’etere?
Si tratta di una parola che si riferisce a due categorie molto diverse.
L’Etere Dietilico è una sostanza chimica, composto di carbonio, idrogeno e ossigeno, storicamente utilizzata per le anestesie e tutt’ora come solvente.
Tuttavia, l’etere è anche una sostanza immaginaria che si credeva permeasse l’universo: originariamente teorizzata dai filosofi greci come costituente base del mondo oltre la luna, per secoli si è pensato, in ambito fisico, che fosse il mezzo attraverso il quale si propaga la luce (per questo chiamato anche etere luminifero).
Fu solo nel 1887 che l’esperimento di Michaelson e Morley dimostrò l’inesistenza di questo elemento, ponendo le basi per quella che sarebbe stata la teoria della relatività.
Ma questa è un’altra storia…
3 – Pozioni curative e rinvigorenti
Le pozioni che hanno effetti curativi o rigenerativi su salute e resistenza fisica sono molteplici: Decotto di Raffard il Bianco, Gufo Fulvo, Luna Piena, Rondine…
Tutte queste pozioni potrebbero avere sostanzialmente due effetti: migliorare le capacità fisiche e ridurre il dolore.
Nel primo caso abbiamo sostanze dopanti: si tratta di sostanze capaci di migliorare le performance atletiche, soprattutto riducendo il senso di fatica, largamente vietate nelle competizioni sportive. Un esempio noto sono le anfetamine, in grado di migliorare anche la concentrazione del soggetto, oppure le foglie di coca. Come ne parleremo in un articolo su cyberpunk, vi assicuro che non ne avete bisogno.
Nel secondo caso abbiamo analgesisi e antidolorifici: si tratta di sostanze in grado di ridurre il dolore e in parte la fatica, anch’esse ampiamente bandite dalle gare sportive, come il metadone.
A queste sostanze si potrebbe poi aggiungere i coagulanti e antiemorragici che aiutano la cicatrizzazione delle ferite, come ad esempio la vitamina K.
2 – Il Miele Bianco
Tutte queste pozioni, in The Witcher, sono sostanzialmente tossiche: se bevute da una persona normale, possono essere fatali, e anche un witcher che abusi di esse avrà effetti nefasti, evidenti nella faccia di Geralt.
Per questo i cacciatori di mostri hanno inventato una sostanza in grado di purificare il corpo dalle tossine: il Miele Bianco è preparato con alcuni dei componenti precedenti ed è in grado di azzerare tanto gli effetti delle pozioni ingerite quanto la loro tossicità sul corpo e l’effetto dell’alcool alla base delle pozioni.
Per quanto riguarda lo smaltimento della sbornia i farmaci da banco più comuni contengono dosaggi di caffeina e acido acetilsalecilico, principio attivo dell’Aspirina e originariamente ottenuto dalla bollitura del salice. Le sostanza psicotrope citate prima richiedono invece richiedono, spesso, l’uso di antagonisti.
Alcune delle sostanze che hanno effetto sull’organismo, infatti, vanno a interagire con il corpo umano legandosi a specifiche proteine dette recettori, che poi attivano l’effetto sul corpo.
I recettori possono interagire con più sostanze diverse. Un antagonista è una molecola che può occupare lo stesso recettore di una sostanza psicotropa senta attivarlo.
Un esempio pratico è il Naloxone, un farmaco antagonista di oppiacei come eroina e morfina usato, ad esempio, per bloccare le crisi respiratorie proprie dell’overdose da tali sostanze.
1 – Spada d’argento
La Spada d’argento è l’arma più classica dei Witcher: la tradizione vuole che essi viaggino con due spade, una di acciaio per gli uomini e una d’argento per i mostri.
Ovviamente, la spada d’argento non è fatta d’argento, o almeno non interamente.
Secondo la tradizione, infatti, è composta di ferro meteorico: si tratta del metallo ottenibile da alcuni meteoriti ferrosi caduti sulla terra. Storicamente, questi meteoriti sono stati ampiamente usati dalle popolazioni locali (e per questo sono ormai rarissimi) a causa della eccellente qualità del metallo di cui erano composti, spesso una lega di ferro e nickel.
L’efficacia della spada contro i mostri, tuttavia, non è dovuta a tale incredibile materiale, bensì al rivestimento di argento assieme alla presenza di rune magiche.
Ma come mai l’argento è comunemente riconosciuto, nel mondo antico, come un potente alleato contro creature e incantesimi malvagi?
Si da il caso che l’argento abbia delle lievi ma non per questo trascurabili proprietà antibatteriche e veniva usato nell’antichità come strumento, ad esempio, per la purificazione dell’acqua.
BONUS: Nella vostra campagna di Dungeons & Dragons 5e
Dopo aver creato e condiviso delle regole per le pozioni di The Witcher con il web, ho scoperto la community locale di D&D 5e Homebrew Italia creata da Simone, che ringrazio per il supporto e che, casualmente, stava già lavorando a una versione ben più approfondita dell’intera classe dello Strigo per D&D quinta edizione.
Ho così deciso di condividere con voi la sua versione, che potete trovare quì.
Scarica “Lo Strigo” per D&D quinta edizione
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