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  • I Mondi del Design #61: Viene Prima il Personaggio o il Background?


    Lucane
    • 851 visualizzazioni
    • Secondo voi ha più senso impostare nel detaglio un background prima di iniziare a giocare un personaggio oppure è più naturale farlo sviluppare nel corso del gioco?

    I Mondi del Design #60: La Morte dal Cielo (trovate i link agli articoli precedenti di questa serie nell'articolo #60)

    Articolo del 09 Aprile 2021

    Si dovrebbe creare una storia elaborata per un personaggio, oppure dovrebbero essere le avventure del personaggio a raccontare la loro storia?

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    L'altro giorno stavo leggendo una parte della Guida Omnicomprensiva di Xanathar per la Quinta Edizione di Dungeons&Dragons, precisamente le tabelle che dovrebbero aiutare i giocatori a dare forma al passato dei loro personaggi. Sono un supporto all'immaginazione per coloro che vogliono un background dettagliato. Ci può volere facilmente un'ora o anche di più a crearne uno. 

    Un background dettagliato può includere una lista di familiari, amici, luoghi in cui il personaggio ha vissuto, e probabilmente parecchie esperienze importanti o formative. Mentre leggevo, ho avuto una piccola rivelazione sul target del mercato dei giochi di ruolo.

    I GdR Non Sono Più una Novità

    Dopo oltre 45 anni, praticamente tutti i giocatori di giochi da tavolo (che siano effettivamente giochi da tavolo o altro) in tutto il mondo sono entrati a contatto con i GDR. Potrebbero aver deciso di non volere il fantasy, o che i GDR sono troppo poco strutturati per loro, o non volerli giocare per molte altre ragioni, o non riuscire a trovare una campagna in cui giocare, ma sanno che esistono e sono disponibili.

    Di conseguenza, se un editore vuole espandere la sua portata, incrementare le vendite al di fuori del suo bacino di utenti, allora dovrà attirare persone che non siano giocatori, o che sono giocatori solo da pochissimo tempo. Questo significa non aderire ai temi ricorrenti tipici del panorama ludico e anzi espandersi in direzioni che raccontano storie differenti.

    Includerei anche i video giocatori in questo gruppo di giocatori che sono familiari con i GDR da tavolo, anche se non ci giocano. I video giochi di prima categoria sono spesso "esperienze" con un avatar puro a rappresentare il personaggio. Questo deriva in gran parte da D&D. O per metterla in un altro modo, anche se ci sono dei giocatori che non giocano ai giochi di ruolo da tavolo, sono comunque familiari con le basi dello stile di gioco alla D&D.

    Una Nuova Utenza

    I GDR principali, come D&D, hanno tutto l'interesse nell'ampliare la propria attrattiva per i non giocatori, per le persone che non sono ancora approdate nei GDR o che sono entrate in questo mondo da poco tempo. Questo in gran parte riflette il coro sempre crescente di voci variegate che oggi giocano ai GDR. Supplementi come la Xanathar stanno riempiendo i buchi dei regolamenti di gioco tradizionali con più opzioni narrative che non sono limitate al fatto che "conosciate o meno D&D".

    Subito prima di leggere il libro di Xanathar, ho dato uno sguardo al sito Cortex Prime. Leggendo le regole iniziali e la descrizione è chiaro che il gioco supporta la narrazione in maniera più dettagliata rispetto al D&D tradizionale. Si, si tirano i dadi, ma è pensato per essere "pronto a collaborare a una storia condivisa" (citando dal sito). Ed è gratis.

    Per giocatori che desiderano condividere storie epiche sulle avventure dei loro personaggi, creare una storia a priori aiuta i giocatori a entrare nel gioco prima ancora di iniziare. È un approccio differente rispetto a quello con cui io sono stato introdotto ai giochi da tavolo.

    Sviluppare una Storia

    Questo non significa che i giochi da tavolo tradizionali non elaborino le proprie storie. La differenza è che quando giocavo io, iniziavamo con delle schede vuote come personaggi e poi le avventure determinavano la storia. I generatori di background non erano necessari in quanto il personaggio avrebbe potuto non durare a lungo, e l'assunto era che la storia sarebbe venuta in seguito all'evolversi del personaggio. 

    Per esempio, i miei primi personaggi non avevano neppure un nome all'inizio, per non parlare di background. Erano "Wiz l'Elfo", "Muscolo il guerriero", e "quel maledetto nano", che poi divennero Orion, Eradan e Yilderim. I personaggi evolvevano tramite le proprie azioni ed esperienze durante le avventure come parte del gioco, non da una storia inventata a priori.

    Sviluppare una storia a priori è molto rilevante per il modo in cui D&D è strutturato. La differenziazione dei poteri dei personaggi viene in un secondo momento: più il personaggio sale di livello, più diventa unico. Ma all'inizio, i personaggi sono in un certo senso tutti simili, a meno che non si sviluppi una storia per loro.

    Questo può certamente intaccare la piacevolezza del gioco per un gruppo: non c'è nulla di più frustrante che creare una storia elaborata per un personaggio solo per vederlo morire ignominiosamente poco dopo. Giochi narrativi come Cortex supportano lo sviluppo del personaggio fin dall'inizio: D&D fa evolvere le storie dei personaggi in maniera progressiva. Grazia alla Xanathar, ora i giocatori possono dare forma alle storie senza avanzamenti di livello...ma il gioco è ancora abbastanza letale da fare in modo che qualsiasi personaggio possa morire se sfortunato. 

    Tocca a Voi: Supportate dei background elaborati nelle vostre partite?



    Tipo Articolo: Approfondimenti

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    Commento consigliato

    d20.club

    Inviato

    In breve, se parliamo di giochi  tipo d&d: meglio solo tratteggiara a grandi linee il pg prima di giocare. Ossia: aprirsi all'inaspettato e alla scoperta; farlo evolvere in base a quello che vivremo assieme al tavolo. Arrivare con un piatto precotto e pretendere di farlo ingurgitare a tutto il tavolo, anziché divertirsi a cucinarlo assieme, è sminuente dell'esperienza di gioco.

    Ne avevamo discusso in dettaglio qualche mese fa.

    Poi ci sono giochi in cui il background o la personalità hanno effetti meccanici: allora bisgona lavorarci un po' prima, almeno per le parti che hanno conseguenze meccaniche (per citare un esempio molto leggero sul tema backgorund, ma sicuramente più strutturato di d&d, basta 13th age; per la personalità, penso al vecchio cavalieri del tempio, che prevedeva dei tratti di personalità valutati in 2d6, 3d6 o 4d6, che tiravi per vedere come avresti reagito a una situazione in cui venissero chiamati in causa).

    Poi, non capisco quest'enfasi dell'autore dell'articolo secondo cui la tendenza a fare background o personalità complesse prima di sedersi al tavolo sarebbe una tendenza dell'ultima ora; onestamente già negli anni '90, almeno da vampiri in poi (1992), era la norma a quasi tutti i tavoli (anche se credo lo si possa predatare già ai moduli di dragonlance, che sono del 1984).

    -toni

    Lopolipo.96

    Inviato

    Certo, l'importante che sia ben fatto e che il giocatore stesso riesca a gestirlo



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