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  • Mike Mearls: "D&D non è più Cool"

    aza
    • 809 visualizzazioni
    • In una recente intervista, Mike Mearls, ex direttore creativo di Dungeons & Dragons, riflette sul declino del fascino del celebre gioco di ruolo.

    Nella sua recente intervista con Ben Riggs, Mike Mearls ha condiviso la sua opinione sul fatto che Dungeons & Dragons abbia ormai passato il suo momento di gloria e sia tornato a non essere più "cool". Mearls è stato il capo designer della 5ª edizione di D&D ed è diventato Direttore Creativo del franchise nel 2018. Ha lavorato per Wizards of the Coast fino al suo licenziamento nel 2023. Attualmente è Executive Producer dei giochi di ruolo per Chaosium, l’editore di Call of Cthulhu.

    La mia teoria è che, guardando all'OGL (Open Game License), il vero effetto sia stato quello di far perdere a D&D il suo fascino. D&D era diventato cool, no? Avevi gente come Joe Manganiello e altri personaggi famosi che parlavano apertamente del loro amore per il gioco. D&D era visto come qualcosa di interessante, creativo, divertente e fuori dagli schemi. Ma penso che l’OGL abbia spezzato quel legame tra la Wizards e l’idea di creatività che è sempre stata alla base del marchio D&D, proprio perché è un gioco di ruolo. E ora non so se sia possibile ricucire quello strappo.

    In sostanza, mi viene in mente il concetto del "Mandato del Cielo": credo che quello che sia successo è che la Wizards abbia perso quel mandato—e non mi sembra nemmeno che stiano cercando di riconquistarlo.

    Trovo affascinante che sia stato Charlie Hall a scrivere quell’articolo. Lo stesso Charlie Hall che aveva recensito in modo entusiasta i manuali delle regole 5.5. E ora, improvvisamente, scrive: "Questa è la vostra occasione, perché D&D sembra in difficoltà." Ma come si spiega questa contraddizione? È come se dicessi: "Ecco i due nuovi film di Star Wars. Sono i migliori, i più incredibili mai realizzati. Ah, e a proposito, Star Wars non è mai stato così debole. Ora è il momento per altre saghe di fantascienza." Non ha senso! Per me, è tutta una questione di contesto.

    Magari questo è davvero il miglior Player’s Handbook mai scritto—ma l’atmosfera che si respira, il pubblico, le persone che giocano—non sembrano entusiaste. Non c’è quel fermento, quell’energia che ti aspetteresti. E dove sono i prodotti delle terze parti? Ecco cosa mi chiedo. Perché uno penserebbe: "Ah, c’è un’opportunità qui." Ricorda quando è uscita la 3.0, ancora prima che si parlasse di OGL: la White Wolf aveva già pubblicato un manuale dei mostri, e alla GenCon c’erano già diverse avventure. La licenza non era nemmeno ufficiale, e già trovavi materiale nei negozi. Ora non vediamo niente di tutto questo, nonostante ci sia quello che dovrebbe essere il nuovo standard. Anzi, stiamo vedendo l’opposto—i creatori stanno prendendo le distanze da D&D. Ed è anche quello che sto facendo io.

    Ehi—già che ci siamo, vi lascio il link al mio Patreon: patreon.com/mikemearls. L'anno scorso, in questo periodo, mentre valutavo le mie opzioni dopo l’esperienza con la Wizards, pensavo: "Magari potrei iniziare a creare contenuti compatibili con la 5E." Ma ora mi rendo conto che… non mi interessa più. Mi sembra noioso. È come cercare di formare una band hair metal nel 1992. Voglio dire—no, no, no. Tutti sono depressi, indossano camicie di flanella. Siamo a Seattle, piove. È il momento dei Nirvana, amico. Non è più tempo dei Poison. E questa è la sensazione che ho adesso. Sì, è vero, i Poison pubblicavano ancora album negli anni '90. Vendevano ancora centinaia di migliaia, magari un milione di copie. Ma non avevano più quell’energia. La scena si era spostata altrove.

    Ma la cosa interessante, per me, è che la cultura dei giochi di ruolo è ancora viva e vegeta. E questo è ciò che trovo affascinante del mondo dei giochi—soprattutto dei giochi di ruolo da tavolo (TTRPG). Non credo ci sia mai stato un periodo in cui i TTRPG prosperavano, con tutta questa energia e entusiasmo intorno a loro, mentre D&D non era in crescita. Ma penso che è proprio quello che sta succedendo adesso. Siamo in acque davvero strane, dove D&D sembra aver perso il suo fascino.


     


    Tipo Articolo: Interviste

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    Lord Danarc

    Inviato

    1 ora fa, firwood ha scritto:

    Il punto è: cosa cambi per giustificare una 6E? A livello di marketing hai bisogno di qualcosa per rialzare le vendite, ma nel frattempo non hai (o non sai) cosa fare per mettere sul mercato un prodotto che sia innovativo (col rischio di perdere i clienti che amano quel prodotto) o viceversa allungare il brodo per accontentare l'attuale base giocante con qualche novità minore.

    Ah concordo, è proprio per questo che prima scrivevo che mancano le idee. Dopo 10 anni avrebbe senso iniziare a pensare a qualcosaltro, anche se la 5e è andata benissimo. ora è in parabola discendente e secondo me a livello di marketing avrebbe avuto un ottimo riscontro tirare fuori qualcosa per i 50 anni, invece manco tutti e tre i manuali base in box edizione spaciale sono riusciti a fare, e non me ne capacito. Lo so che l'ho già detto ma davvero non me lo spiego.

    1 ora fa, firwood ha scritto:

    se trovi noioso giocarci, la colpa non è del sistema: o come master ti trovi davanti a giocatori demotivati o poco interessati, oppure come giocatore la storia non ti prende o il master non riesce a gestire a in modo compatibile con i gusti dei giocatori le sessioni di gioco.

    Credo intendesse che D&D5e è noiosa, cosa che trovo anche io, e questo è colpa di come è stata strutturata l'edizione. D&D in generale non può esserlo anche perchè non è possibile parlare di D&D in generale. Pensa alla differenza tra la 3e e la 4e, o tra il BECMI e la 5. 

    Maxwell Monster

    Inviato

    5 ore fa, firwood ha scritto:

    Oddio, visto quello che hanno fatto, mi sembra decisamente ovvio che la 5E sia MORTA.

    Non ha nessun senso continuare a supportare una versione obsoleta, altrimenti vanifichi le spese fatte sulla nuova edizione. Dal punto di vista commerciale è ineccepibile.

     

    6 ore fa, Grimorio ha scritto:

    Perché secondo me Hasbro ha deciso di abbandonare la 5a interamente, dubito vedremo mai planescape o spelljammer per la 5a 

    mi riferisco anche al suo continuo la 5.5\2024 .

    dato che dovrebbe esser compatibile senza troppi sforzi .

    non hanno P.R. , 

     non annunciano , ne pianificano nulla per l ' Italia .

    • Amministratore
    aza

    Inviato

    4 ore fa, Maiden ha scritto:

    Io credo che non vedremo una sesta edizione e che il cartaceo... Beh, azzardo che potrebbe praticamente sparire con la prossima evoluzione. Secondo me siamo al punto del non ritorno e che Dungeons and Dragons come brand, sia alle porte del cambiamento, della vera trasformazione. Rimarranno gli appassionati del vecchio modo di giocare (cartaceo, dadi) e non morirà, ma il retail sarà proiettato nel digitale.

    Mia personalissima opinione: il GdR cartaceo probabilmente non morirà mai, ma sì, il mainstream sarà sempre più digitale. La domanda vera è: quanto cambierà l’esperienza di gioco e quanto il pubblico sarà disposto ad accettare questa evoluzione.

    Per quel che riguarda l'intervista a Mearls concordo su tutto. D&D al momento è in mano ad una azienda (Hasbro) che non ha idea di che cosa sia e di che cosa il pubblico (quello vero, non quello casual) voglia.

    Nel frattempo concede il marchio per sviluppare contenuti di iGaming (gioco d'azzardo), in particolare slot machine. Il primo titolo, Dungeons & Dragons Tales of Riches, uscirà nel 2025... han capito proprio tutto...

    https://igamingbusiness.com/company-news/games-global-unveils-exciting-partnership-with-hasbro/

    • Mi piace 2
    firwood

    Inviato (modificato)

    46 minuti fa, aza ha scritto:

    Nel frattempo concede il marchio per sviluppare contenuti di iGaming (gioco d'azzardo), in particolare slot machine. Il primo titolo, Dungeons & Dragons Tales of Riches, uscirà nel 2025... han capito proprio tutto...

    https://igamingbusiness.com/company-news/games-global-unveils-exciting-partnership-with-hasbro/

    Agli azionisti, ormai i veri padroni di tutto, interessa solo il guadagno, ma non il normale guadagno, vogliono sempre di più. Non si accontentano di guadagnare, sparo una cifra a caso e totalmente irrealistica, un milione di dollari al mese. Ne vogliono 10, e l'anno dopo, 10 non bastano, ne voglio 20 e via dicendo.

    Un branco di morti di fame senza etica, ignoranti e con solo il loro ultraguadagno in testa. Mi fanno schifo.

    E questo vale ormai per tutti i settori, dove ormai l'economia reale è stata soppiantata dalla finanza, i cui magheggi gonfiano a dismisura certi numeri e poi salta tutto per aria. E a farne le spese sono quelli che lavorano per davvero.

    Per fortuna che ormai ho un'età nella quale non me ne frega assolutamente nulla di rincorrere l'ultimo prodotto uscito, riuscendo a godermi quello che ho al 100%. Non invidio i ragazzini di oggi, cui viene inculcato il consumismo più sfrenato abbinato ad un'ignoranza sempre più abissale per tenerli buoni buoni, con l'anello al naso e poterli manipolare in modo da soddisfare le esigenze di quelli che tirano le fila del mercato. 

    Modificato da firwood
    Correzione errori ortografici
    • Mi piace 2
    Maxwell Monster

    Inviato

    6 ore fa, Maiden ha scritto:

    Io credo che non vedremo una sesta edizione e che il cartaceo... Beh, azzardo che potrebbe praticamente sparire con la prossima evoluzione. Secondo me siamo al punto del non ritorno e che Dungeons and Dragons come brand, sia alle porte del cambiamento, della vera trasformazione. Rimarranno gli appassionati del vecchio modo di giocare (cartaceo, dadi) e non morirà, ma il retail sarà proiettato nel digitale.

    temo molto probabile .

     da parte mia , niente digitale ed inglese .

     campo di cartacei in italiano e retrocloni .

    se esce altro , ben venga ,

     se si ferma da subito , mi arrangio con quello che ho .

    Lord Danarc

    Inviato

    Il 5/2/2025 at 23:16, firwood ha scritto:

    Agli azionisti, ormai i veri padroni di tutto, interessa solo il guadagno, ma non il normale guadagno, vogliono sempre di più. Non si accontentano di guadagnare, sparo una cifra a caso e totalmente irrealistica, un milione di dollari al mese. Ne vogliono 10, e l'anno dopo, 10 non bastano, ne voglio 20 e via dicendo.

    Un branco di morti di fame senza etica, ignoranti e con solo il loro ultraguadagno in testa. Mi fanno schifo.

    Capitalismo.

    Per il resto, concordo con @aza, il GDR cartaceo non morirà mai, e la dimostrazione è stata il post pandemia. In molti credevano che non si sarebbe tornato indietro sul gaming su VTT, e invece è accaduto. Io stesso, alla proposta nel gruppo di continuare a giocare con Roll20, poi Foundry, ho semplicemente detto "no". Il GDR è stare insieme, giocare, vedersi, interpretare, mangiare e bere. Sebbene il VTT offra opportunità non possibili finora (ad esempio nella campagna iniziata martedì siamo tre dall'italia, uno dall'Austria, uno dalla Germania e uno dal Galles, cosa che non ci permette di giocare altrimenti), laddove possibile il gioco non è sostituibile, anche per problemi meccanici. Il canale non è totalmente adeguato (quando si parla in molti non si capisce), l'imporovvisazione delle scelte non è praticamente possibile se non con una preparazione assurda prima, e quindi i sandbox dettagliati sono scoraggiati, salvo se acquistati ecc.

    Quindi il GDR rimarrà quello che è sempre stato, e non darei per morto D&D, non è morto con la 4e, ma certo nel momento di massimo splendore tecnico è iniziata una discesa che non si sa dove finirà.

    Personalmente ho comprato solo Planescape in inglese e avevo deciso che non avrei più comprato manuali in italiano vista la scarza qualità. Purtroppo credo che i FR me li comprerò, non so in che lingua. Ma questo è detto da uno che ama i FR e D&D, se il mercato si restringerà non so che scelte faranno quei geni della WOTC/Hasbro.

    Pippomaster92

    Inviato

    Personalmente non ho molto interesse per i prodotti Hasbro, ma non per motivi particolari: non uso avventure prefatte, non uso ambientazioni prefatte, alla fine uso solo regolamenti e bestiari. 

    Detto questo, credo che il futuro del cartaceo non sia in pericolo. Potrebbe sparire la localizzazione, non è affatto conveniente e ha creato tanti problemi che probabilmente sarà la prima spesa a saltare. Io preferisco leggere in lingua originale, ma anche così non fosse non intendo spendere di più per pagare una traduzione che abbassa il livello del materiale XD

    Per quanto riguarda l'andazzo di D&D in generale io, da fan sfegatato e tutt'altro che turista, non sono insoddisfatto. Nemmeno elettrizzato, eh. Diciamo che forse la Wizard/Hasbro potrebbe prendere appunti dalla Paizo (che fa un bordello di roba costosa e sbilanciata, ma almeno curata sotto ogni altro aspetto) o dalla Riot (che riesce a vendere un gioco del cacchio con un fandom orribile e ci produce sopra una roba come Arcane). 

    Vediamo come si procede con "l'ideologia woke". Personalmente penso che tanto ciascuno al tavolo fa come vuole, e che il rispetto delle altre persone è un attimino più in alto, nella scala dei valori, delle proprie preferenze ad un gioco make-believe (che appunto non possono essere cambiate perché al nostro tavolo ci giochiamo noi, non la Hasbro). 
     

    Grimorio

    Inviato (modificato)

    44 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

     

    Vediamo come si procede con "l'ideologia woke". Personalmente penso che tanto ciascuno al tavolo fa come vuole, e che il rispetto delle altre persone è un attimino più in alto, nella scala dei valori, delle proprie preferenze ad un gioco make-believe (che appunto non possono essere cambiate perché al nostro tavolo ci giochiamo noi, non la Hasbro). 
     

    Eccetto che il woke applicato a D&D non è assolutamente improntato all'insegna del rispetto, ma del disprezzo.

    Disprezzo verso i creatori originali, verso i vecchi moduli e anche verso i fan che ci hanno giocato prima dell'acquisizione della WOTC e addirittura disprezzo verso certe culture o gruppi etnici che vengono associati a orchi e drow.

    Modificato da Grimorio
    • Mi piace 1
    Pippomaster92

    Inviato

    7 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Eccetto che il woke applicato a D&D non è assolutamente improntato all'insegna del rispetto, ma del disprezzo.

    Disprezzo verso i creatori originali, verso i vecchi moduli e anche verso i fan che ci hanno giocato prima dell'acquisizione della WOTC.

    Aspetta, stai cadendo nella straw man fallacy. Alcune persone che sostengono la fantomatica "ideologia woke" hanno attaccato i creatori originali e i giocatori che si approcciano al gioco in modo diverso dal loro. 

    Non per questo si deve generalizzare eh. 
    Io critico molti vecchi moduli e parecchi vecchi giocatori. Per quanto riguarda gli autori... beh, se incontri il Buddha uccidilo, non li tengo su un altarino. Non per questo disprezzo la comunità del gdr. Anzi, sono per l'inclusione anche di chi non vuole l'inclusione. 

    • Mi piace 2
    Grimorio

    Inviato

    1 minuto fa, Pippomaster92 ha scritto:

    Aspetta, stai cadendo nella straw man fallacy. Alcune persone che sostengono la fantomatica "ideologia woke" hanno attaccato i creatori originali e i giocatori che si approcciano al gioco in modo diverso dal loro. 

    Non per questo si deve generalizzare eh. 
    Io critico molti vecchi moduli e parecchi vecchi giocatori. Per quanto riguarda gli autori... beh, se incontri il Buddha uccidilo, non li tengo su un altarino. Non per questo disprezzo la comunità del gdr. Anzi, sono per l'inclusione anche di chi non vuole l'inclusione. 

    Perdonami, devo essermi espresso male, chiaramente non intendevo assolutamente insinuare qualcosa su di te. Mi riferivo all'ideologia woke in generale e ai tanti esempi ed articoli (scritti anche sui prodotti della stessa WOTC) che hanno fatto del disprezzo verso il passato e chi ne ha fatto parte il loro punto forte.

    Pippomaster92

    Inviato

    Ma è come dire che non ti piacciono gli elefanti perché Annibale li ha usati per invadere l'Italia. Possono non piacerti quegli elefanti, ma non tutti gli elefanti

    Del resto è presto detto: da un lato alcune persone ritenute woke disprezzano un certo modo di giocare; dall'altro alcune persone che chiameremo per semplicità grognard disprezzano un certo modo di giocare.

    Ciascuna delle due parti può lecitamente lamentarsi dell'altra?
    No.

    Chi invece è davvero inclusivo può invece commentare lecitamente il comportamento delle sopracitate due parti? Si. 

    easy peasy 

    • Mi piace 1
    michele Va

    Inviato

    l'ego è
    quella cosa che
    alcuni a 20 anni hanno già risolto, mentre alcuni muoiono raccontando al bar sport di aver avuto più di mille donne

    • Mi piace 1



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