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  • Riflessioni sul Drago #11: Parla lo Stregone!

    DL Staff
    • 95 visualizzazioni
    • Continuamo a tradurre questa rubrica, che va ad analizzare numero per numero la storia editoriale della celebre rivista Dragon, uno dei pilastri della vita editoriale di Dungeons & Dragons attraverso le edizioni.

    Riflessioni sul Drago #1: Un Nuovo Arrivo
    Riflessioni sul Drago #2: Ricco di Narrativa ma Scarso di Meccaniche 
    Riflessioni sul Drago #3: Scoppia la Polemica
    Riflessioni sul Drago #4: A Proposito di Tékumel
    Riflessioni su Drago #5: Tracciare Nuove Direzioni
    Riflessioni sul Drago #6: é Nata una Star (Trek)
    Riflessioni sul Drago #7: Chi Ha Inventato D&D?
    Riflessioni sul Drago #8: Un Multiverso Tutto Nuovo
    Riflessioni sul Drago #9: Benvenuto Wormy!
    Riflessioni sul Drago #10: Snit e Orge

    Articolo di M.T. Black del 16 Settembre 2018

    Il numero 11 di The Dragon fu pubblicato a dicembre 1977. Ha 38 pagine e un prezzo di copertina di $1.50. Questo numero vide l'introduzione di una nuova rubrica importante.

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    L'editor Tim Kask parla ancora di narrativa, annunciando una nuova storia di Fritz Leiber in questo numero e storie future di Andre Norton e L. Sprague de Camp. Kask menziona con orgoglio che una delle storie di Gardner Fox pubblicate da The Dragon, Shadow of a Demon, è stata inclusa nell'antologia di Lin Carter "The Year's Best Fantasy Stories: 3". Sebbene Kask amasse pubblicare buona narrativa, i lettori erano generalmente meno entusiasti.

    Kask nota anche come il gioco da tavolo del numero precedente, Snit Smashing, è stato così ben accolto che un sequel, Snit's Revenge, viene incluso in questo numero. Questi giochi consolidarono la reputazione di Tom Wham come designer.

    Conclude il suo editoriale con una buona notizia per i fan: The Dragon sarà pubblicato mensilmente! Questo era un ulteriore segno della crescita e della popolarità della rivista.

    Questo numero contiene molti articoli interessanti. Vengono proposti due nuovi sotto-sistemi di combattimento. Le regole per il bastone da combattimento di Jim Ward sono un po' macchinose e non ebbero seguito. Le regole per il combattimento corpo a corpo di Rob Kuntz sono più eleganti, sicuramente migliori delle regole per la lotta che apparvero successivamente in AD&D.

    C'è anche un'altra rubrica Seal of the Imperium di M.A.R. Barker. Se non sbaglio, è l'ultima cosa che pubblicò con la TSR, anche se The Dragon continuò a pubblicare articoli su Empire of the Petal Throne per un paio d'anni.

    C'è un articolo breve ma profondo di Thomas Filmore, che incoraggia i giocatori a sviluppare il background e la personalità dei loro personaggi. Scrive:

    Quando crei il tuo prossimo personaggio, prova a investire più di sei tiri di dado. Prova a creare un background variegato. Dagli uno scopo e una ragione per essere dov'è. Potrebbe essere un ricco arrogante, abituato a ottenere tutto grazie a posizione e ricchezza, e che si aspetta lo stesso ora. O forse era un servo che si è ribellato, uccidendo uno degli uomini del suo signore, ed è ora un avventuriero/fuorilegge. Come reagirebbe il tuo personaggio all'autorità? Cosa vuole dalla vita? Ha un problema con l'alcol? E' un donnaiolo? È coraggioso? Avido? Furbo? Cosa vuole dall'avventura? Investendo qualche minuto nello sviluppo del tuo personaggio, puoi ampliare il gioco in centinaia di nuove direzioni.

    Questi concetti sembrano basilari e ovvi oggi, ma nel 1977 erano ancora in fase di elaborazione. Non trovo molto altro su Thomas Filmore, ma questo piccolo articolo è citato ancora oggi.

    Un altro articolo è firmato da Gary Gygax, con il titolo curioso View from the Telescope Wondering Which End is Which. In esso, difende il diritto della TSR di proteggere la propria proprietà intellettuale e nega che stessero agendo in modo anti-competitivo. Scrive:

    Per ribadire la nostra posizione, TSR non si oppone alla concorrenza onesta. Non loderemo i nostri imitatori, ma neanche cercheremo di farli uscire dal mercato. Francamente, siamo troppo impegnati a gestire i nostri affari per preoccuparci eccessivamente dei concorrenti. TSR collabora con alcune aziende per produrre prodotti associati a D&D, offerte che arricchiscono il gioco. Per questa collaborazione e per il diritto di esporre il logo D&D, riceviamo una piccola royalty per compensarci dei nostri investimenti passati e presenti in tempo e denaro. In nessun caso permetteremo a individui o aziende di utilizzare senza autorizzazione i nostri materiali.

    È difficile non essere d'accordo con quanto scritto, ma la TSR sviluppò presto una reputazione di essere eccessivamente pronta alle cause legali. L'ironia è che Gygax stesso sarebbe diventato il bersaglio preferito degli avvocati della TSR nel prossimo futuro.

    L'articolo più importante del numero secondo me, è From the Sorcerer’s Scroll di Robert J. Kuntz, una delle figure più affascinanti ed enigmatiche della storia iniziale del gioco.

    Da adolescente a Lake Geneva, Kuntz sviluppò una passione per il gioco e divenne il protetto precoce di Gygax. Partecipò al playtest originale di D&D dal 1972 fino alla prima pubblicazione nel 1974. Fu autore di opere importanti come il supplemento Greyhawk e Deities and Demigods. Fu il sesto dipendente a tempo pieno della TSR, ma lasciò quando si rese conto che il lavoro comportava più amministrazione che progettazione.

    Dopo la TSR, Kuntz continuò a contribuire come freelancer. La sua carriera è caratterizzata da un'attività editoriale impressionante ma discontinua, con apparizioni sporadiche e un'aria da nomade. È una figura genuinamente interessante e originale.

    From the Sorcerer’s Scroll era pensata come una rubrica regolare per pubblicare nuovo materiale e rispondere a domande dei giocatori. Tuttavia, il primo articolo si concentrò principalmente sugli aspetti commerciali di D&D, come il calendario dei prodotti e il successo del gioco all'estero.

    Kuntz scrisse solo altri due articoli per questa rubrica prima che Gygax la prendesse in mano, trasformandola in una piattaforma per condividere nuovo materiale e riflessioni sul design del gioco e sull'industria RPG. È una delle rubriche più interessanti dei primi numeri di The Dragon e offre intuizioni affascinanti sullo sviluppo dell'hobby.

    Nel prossimo numero, il grande Cthulhu emerge dagli abissi e si scontra con D&D!



    Tipo Articolo: Approfondimenti

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    Commento consigliato

    Lord Danarc

    Inviato

    3 ore fa, DL Staff ha scritto:

    Fu il sesto dipendente a tempo pieno della TSR, ma lasciò quando si rese conto che il lavoro comportava più amministrazione che progettazione.

    Mi sembra che questo possa ormai essere applicato a tutto ahahahahah



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