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  • Asmodee Italia tradurrà in italiano Baldur's Gate III

    SilentWolf
    • 2.510 visualizzazioni
    • La Asmodee Italia ha annunciato che sarà lei a tradurre in italiano il videogioco realizzato da Larian Studios.

    Qualche settimana fa Asmodee Italia ha annunciato che sarà lei ad occuparsi della localizzazione in italiano di Baldur's Gate III, seguito della celebre saga videoludica di Baldur's Gate (Baldur's Gate e Baldur's Gate II: Shadows of Amn) che sarà realizzato dai Larian Studios (già autori di Divinity e Divinity II). Baldur's Gate III, che sarà un diretto seguito dell'Avventura per D&D 5e Baldur's Gate: Discesa nell'Avernus, è attualmente disponibile per PC e Stadia in versione accesso anticipato (si tratta di una versione ancora incompleta, contenente solo la prima parte del gioco). La versione definitiva del videogioco di ruolo dovrebbe, invece, essere rilasciata durante il 2021.

    Qui di seguito potete leggere l'annuncio ufficiale rilasciato dalla Asmodee Italia in merito alla traduzione di Baldur's Gate III. Approfittiamo dell'occasione per ricordarvi che la WotC e La Gale Force 9 hanno negli ultimi giorni trovato un accordo sulla gestione della localizzazione dei manuali di D&D 5e, motivo per cui fra non molto anche la Asmodee Italia dovrebbe poter di nuovo ricominciare a tradurre e pubblicare la versione italiana di D&D 5e.

    Asmodee Italia annuncia la traduzione italiana per Baldur’s Gate 3

    Pubblicata il 27/01/2021

    Asmodee Italia è orgogliosa di annunciare che si occuperà della traduzione italiana di Baldur’s Gate 3, il videogioco di ruolo di Larian Studios atteso da tempo che lo scorso ottobre è stato rilasciato in early access per Steam e GOG su PC/Mac e per Google Stadia. La traduzione italiana sarà rilasciata contemporaneamente all’uscita completa del gioco, ambientato nel mondo di Dungeons & Dragons. I giocatori possono confrontarsi già adesso con il primo atto del gioco, che include indicativamente il 25% del contenuto totale: 46.000 stringhe di dialogo inglese, 600 PNG e 146 azioni e incantesimi di ogni genere. Dalla sua uscita in early access, il gioco ha già ricevuto molteplici aggiornamenti mano a mano che lo sviluppo prosegue con il supporto della community stessa.

    Baldur’s Gate 3 è un immenso videogioco di ruolo cinematografico basato sulla 5a Edizione di Dungeons & Dragons che include un sistema di creazione del personaggio estremamente dettagliato, nel quale potrete ricreare il vostro avatar basandovi su 16 razze e sottorazze diverse di D&D, selezionare i suoi trucchetti, abilità e caratteristiche ed entrare in un mondo dove saranno le vostre scelte a definire l’intera storia.

    Baldur’s Gate 3 espande il pluripremiato gameplay narrativo di Larian Studios con l’avvento della narrativa cinematografica e con i tiri di dado per le decisioni cruciali, sia all’interno che all’esterno del combattimento. Le opzioni di dialogo hanno spesso molteplici risposte, e per avere successo in alcune di esse dovrete effettuare un tiro di dado, basandovi quindi in egual misura sulla fortuna, le capacità del vostro personaggio e le circostanze della situazione.

    • La modalità multiplayer online per un massimo di 4 giocatori consente a voi e ai vostri amici di unire le forze in combattimento e di dividere il gruppo per compiere imprese e perseguire obiettivi personali: progettate il piano perfetto assieme a loro… o inserite un elemento di caos quando i vostri amici meno se lo aspettano.
       
    • Il combattimento a turni evoluto è basato sul regolamento di D&D 5e: iniziativa di squadra, vantaggio e svantaggio e modificatori ai tiri si uniscono alle inquadrature di combattimento, alle interazioni ambientali espanse e a una nuova fluidità che premia la strategia e la pianificazione in combattimento.
       
    • Sarete voi a decidere il fato dei Forgotten Realms attraverso le vostre scelte e il tiro dei dadi. Chiunque sia il vostro personaggio o qualunque esito abbiano i vostri tiri, il mondo e i suoi abitanti reagiranno alla vostra storia.
       
    • La nuova modalità di iniziativa basata sui turni dei giocatori vi permette di mettere in pausa il mondo attorno a voi in qualsiasi momento, anche al di fuori del combattimento. Che scorgiate un’opportunità di vantaggio tattico prima del combattimento, che desideriate compiere un furto con precisione millimetrica o che dobbiate sfuggire a una trappola demoniaca, adesso niente vi impedirà di farlo! Separate il vostro gruppo, tendete un’imboscata, muovetevi di soppiatto nell’oscurità… siate gli artefici della vostra fortuna!

    Baldur’s Gate 3 è stato rilasciato in early access per Steam e GOG su PC/Mac e per Google Stadia lo scorso ottobre, data che ha segnato l’inizio del viaggio verso l’uscita completa che includerà anche la traduzione italiana ad opera di Asmodee Italia.

    Su Larian Studios

    Larian Studios è uno sviluppatore indipendente di videogiochi RPG fondato nel 1996 a Ghent (Belgio). Attualmente conta oltre 200 dipendenti distribuiti su cinque studios differenti: Ghent, San Pietroburgo, Quebec, Dublino e Malesia. Larian è maggiormente conosciuto per l’universo di Divinity, introdotto nel 2002 con il videogioco Divine Divinity. Nel 2014, Larian ha rilasciato Divinity: Original Sin, un RPG classico vincitore di oltre 150 tra premi e nomination. Nel 2017 ha distribuito il sequel Divinity: Original Sin 2, acclamato dalla critica, seguito nel 2018 dalla Definitive Edition per PlayStation 4 e X-Box che ha ricevuto un rating di 93 su Metacritic; la versione per Nintendo Switch, uscita nel 2019, include una progressione di salvataggio multipiattaforma tra Nintendo Switch e Steam. Divinity: Original Sin 2 è inoltre vincitore di un Bafta per “Best Multiplayer Game”. Nell’ottobre del 2020, Larian Studios ha rilasciato la versione early access di Baldur’s Gate 3.

    Su Asmodee Italia

    Asmodee Italia è una casa editrice che localizza, pubblica e distribuisce giochi da tavolo e giochi di ruolo. Come parte del celebre gruppo francese Asmodee, uno dei principali editori internazionali di giochi, vanta un ampio assortimento di titoli innovativi, fra i quali alcuni dei fenomeni di maggior successo degli ultimi anni: le linee Dobble, Cortex, Dixit, Ticket To Ride, Concept ed Exploding Kittens.



    Tipo News: Generica

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    SilentWolf

    Inviato

    In questo momento, Nocciolupo ha scritto:

    Si sa anche se verrà doppiato o se sarà soltanto tradotto?

    L'annuncio della Asmodee non lo specifica. In ogni caso credo si limiteranno a tradurre semplicemente i testi. Non mi pare, infatti, che la Asmodee possieda anche uno studio di doppiaggio. Nulla esclude che la Asmodee abbia accettato l'incarico della traduzione dei testi mentre un'altra azienda ha ricevuto quello di doppiare i personaggi. Al momento, però, non ci sono informazioni a riguardo. Come ho già detto, comunque, personalmente mi aspetto che tradurranno solo i testi.

    Sono giochi molto grossi e costosi da tradurre, vista la grande mole di dialoghi, e l'italiano non è una lingua così diffusa da ripagare un simile investimento. Considerato questo aspetto, per noi è già un'ottima notizia che tradurranno i testi. Come successe per Planescape: Torment, infatti, c'era pure il rischio che il gioco non lo traducessero affatto.

    Grimorio

    Inviato

    4 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    L'annuncio della Asmodee non lo specifica. In ogni caso credo si limiteranno a tradurre semplicemente i testi. Non mi pare, infatti, che la Asmodee possieda anche uno studio di doppiaggio. Nulla esclude che la Asmodee abbia accettato l'incarico della traduzione dei testi mentre un'altra azienda ha ricevuto quello di doppiare i personaggi. Al momento, però, non ci sono informazioni a riguardo. Come ho già detto, comunque, personalmente mi aspetto che tradurranno solo i testi.

    Sono giochi molto grossi e costosi da tradurre, vista la grande mole di dialoghi, e l'italiano non è una lingua così diffusa da ripagare un simile investimento. Considerato questo aspetto, per noi è già un'ottima notizia che tradurranno i testi. Come successe per Planescape: Torment, infatti, c'era pure il rischio che il gioco non lo traducessero affatto.

    Vero, ma come ho detto nell'articolo sulla riappacificazione tra WOTC e GF9 il mio timore è che, non sapendo quando la cosa si sarebbe risolta, abbiano dirottato lo staff che si occupava della traduzione dei manuali verso la traduzione di BGIII, e che quindi a parte i due che devono solo essere approvati non vedremo futuri manuali per un po', a meno che non prendano nuova gente.

    Maiden

    Inviato

    Dobbiamo esserne felici, era difficile che accadesse. Speriamo sia un bel titolo.

    Nyxator

    Inviato

    55 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    Sono giochi molto grossi e costosi da tradurre, vista la grande mole di dialoghi, e l'italiano non è una lingua così diffusa da ripagare un simile investimento.

    Soldi per farlo ne avrebbero. Dipende se vogliono farlo e/o ci vedono convenienza nel farlo. È sicuramente un sacco di lavoro, ma non penso si arrivi a una mole di dialoghi tradotti superiore a uno Skyrim con tutte le espansioni. 

    1 ora fa, SilentWolf ha scritto:

    Come successe per Planescape: Torment, infatti, c'era pure il rischio che il gioco non lo traducessero affatto

    Altra epoca videoludica dove il testo in ita era un lusso. In quegli anni, per contro, c'era pure il rischio di avere titoli in inglese tre spanne superiori alla successiva versione pal doppiata in ita (Mgs1 docet)

     

    Il fatto che sia la Asmodee ad occuparsi della traduzione dei testi di sto Baldur3 comunque è cosa buona già di per sé e imho garantisce una certa continuità dei termini usati. 

    • Mi piace 1
    SilentWolf

    Inviato

    51 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Vero, ma come ho detto nell'articolo sulla riappacificazione tra WOTC e GF9 il mio timore è che, non sapendo quando la cosa si sarebbe risolta, abbiano dirottato lo staff che si occupava della traduzione dei manuali verso la traduzione di BGIII, e che quindi a parte i due che devono solo essere approvati non vedremo futuri manuali per un po', a meno che non prendano nuova gente.

    E' possibile, ma non è detto. Bisognerebbe capire in quanti sono i traduttori in Asmodee e in quanti team sono divisi. In a quello che ho capito dovrebbe esserci più di un team, visto che quantomeno la traduzione dei manuali di D&D 5e non è ostacolata dalla traduzione dei vari board game contemporaneamente tradotti dall'azienda.

    Bisognerebbe chiedere ad @Alonewolf87 che, se non sbaglio, dovrebbe avere qualche conoscenza maggiormente diretta della situazione interna di Asmodee....se non ricordo male.

    Fa specie, comunque, che abbiano scelto un'azienda come la Asmodee (specializzata nella traduzione di giochi in scatola e Gdr) per tradurre i testi di un videogioco. Di solito ci si rivolge ad aziende specializzate proprio nella localizzazione di videogiochi. Sperando non ci sia stata nel frattempo una crisi nera in questo settore (da quel che so, fino a qualche anno fa avevano problemi, ma resistevano), immagino che si sia scelta di andare un po' più a risparmio. Altrimenti non mi spiego il perchè rivolgersi a un'azienda come la Asmodee, che traduce, sì, ma è specializzata in lavori di mole diversa.

    Grimorio

    Inviato

    2 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    E' possibile, ma non è detto. Bisognerebbe capire in quanti sono i traduttori in Asmodee e in quanti team sono divisi. In a quello che ho capito dovrebbe esserci più di un team, visto che quantomeno la traduzione dei manuali di D&D 5e non è ostacolata dalla traduzione dei vari board game contemporaneamente tradotti dall'azienda.

    Bisognerebbe chiedere ad @Alonewolf87 che, se non sbaglio, dovrebbe avere qualche conoscenza maggiormente diretta della situazione interna di Asmodee....se non ricordo male.

    Fa specie, comunque, che abbiano scelto un'azienda come la Asmodee (specializzata nella traduzione di giochi in scatola e Gdr) per tradurre i testi di un videogioco. Di solito ci si rivolge ad aziende specializzate proprio nella localizzazione di videogiochi. Sperando non ci sia stata nel frattempo una crisi nera in questo settore (da quel che so, fino a qualche anno fa avevano problemi, ma resistevano), immagino che si sia scelta di andare un po' più a risparmio. Altrimenti non mi spiego il perchè rivolgersi a un'azienda come la Asmodee, che traduce, sì, ma è specializzata in lavori di mole diversa.

    Invece penso che da questo punto di vista sia la scelta più sensata usare l'azienda che traduce i manuali ed ha quindi più esperienza nella terminologia e nella traduzione dei nomi di incantesimi e mostri, altrimenti si rischierebbe di avere obbrobri come le prima traduzioni Armenia realizzate da persone che non sapevano nulla del gioco.

    • Mi piace 1
    SilentWolf

    Inviato (modificato)

    33 minuti fa, Nyxator ha scritto:

    Soldi per farlo ne avrebbero. Dipende se vogliono farlo e/o ci vedono convenienza nel farlo. È sicuramente un sacco di lavoro, ma non penso si arrivi a una mole di dialoghi tradotti superiore a uno Skyrim con tutte le espansioni.

    Purtroppo è ben poca la convenienza nel tradurre in italiano, come spiegano abbastanza bene articoli come questi, anche se un po' vecchiotti:

    https://www.spaziogames.it/Perch-non-si-localizza-in-italiano-228419/

    https://www.projectnerd.it/2017-06-la-localizzazione-perche-vediamo-sempre-meno-giochi-tradotti-in-italiano/

    Le vendite del prodotto finale (il videogioco, che sia in scatola o scaricato online) raggiungono numeri troppo bassi per giustificare la spesa della localizzazione, che più di un tot non si può ridurre. E più la quantità di testi da tradurre è grande, meno conviene provarci.

    Un conto è se si sta traducendo il videogioco AAA venduto direttamente da Sony, da Microsoft o da una loro First Party, che possono contare su una sicurezza economica tale da poter rischiare senza troppi problemi. Un altro è se sei i Larian Studios, una software house di media grandezza che, anche se stai collaborando con la WotC/Hasbro, ti assumi un grosso rischio in caso di mancato rientro delle spese.

    27 minuti fa, Grimorio ha scritto:

    Invece penso che da questo punto di vista sia la scelta più sensata usare l'azienda che traduce i manuali ed ha quindi più esperienza nella terminologia e nella traduzione dei nomi di incantesimi e mostri, altrimenti si rischierebbe di avere obbrobri come le prima traduzioni Armenia realizzate da persone che non sapevano nulla del gioco.

    Sì, su questo aspetto avete decisamente ragione. Non so, però, se le Asmodee ha l'esperienza e il personale per gestire la mole di lavoro rappresentato dalle linee di dialogo di un videogioco. Va bene che anche i manuali di un Gdr sono roba grossa da tradurre, ma la quantità di testo di un Gdr videoludico può raggiungere dimensioni impressionanti....e in genere riguarda un numero enorme di frasi tolte dal contesto del videogioco che il traduttore deve riuscire a dedurre o che deve farsi continuamente spiegare dal team della software house (in questo caso i Larian Studios). Non è la stessa cosa che tradurre pagine e pagine di manuale pieno di testo discorsivo.

    Al team di localizzatori professionisti puoi passare un glossario con tutti i termini tecnici, mentre non è necessariamente automatico che un team di traduttori specializzati in altro riesca a gestire la traduzione di un Gdr videoludico.

    Incrocio le dita...anche per i traduttori di Asmodee, che si troveranno a gestire un bel lavoraccio.

    Modificato da SilentWolf
    Nyxator

    Inviato (modificato)

    51 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

    Un conto è se si sta traducendo il videogioco AAA venduto direttamente da Sony, da Microsoft o da una loro First Party, che possono contare su una sicurezza economica tale da poter rischiare senza troppi problemi. Un altro è se sei i Larian Studios, una software house di media grandezza che, anche se stai collaborando con la WotC/Hasbro, ti assumi un grosso rischio in caso di mancato rientro delle spese.

    I Larian non penso lo farebbero di tasca loro, men che meno coi problem della pandemia.

    Lì imho è anche questione di quanto credono in questo videogioco il salvadanaio di mamma WotC e il libretto d'assegni di Hasbro. Ok, magari BG3 non è il non plus ultra dei titoli tripla A, ma con la 5e mainstream da un lato e l'eco di Divinity2 dall'altro, non è neppure un titolo così di nicchia come poteva essere un Torment o un Baldur a fine anni 90

    Beninteso, a me va di lusso anche inglese col testo ita senza i famigerati scempi del passato su nomi di png, mostri e location.

    Modificato da Nyxator
    Mezzanotte

    Inviato

    23 ore fa, Nyxator ha scritto:

    Altra epoca videoludica dove il testo in ita era un lusso. In quegli anni, per contro, c'era pure il rischio di avere titoli in inglese tre spanne superiori alla successiva versione pal doppiata in ita (Mgs1 docet)

    Eppure alcune voci italiane di Mgs1 non erano affatto male. Quella di Snake, ad esempio, era piuttosto simile all'originale. Io giocai il titolo in tutte e tre le lingue (giapponese, inglese e italiano) e tutto sommato con l'italiano, nel complesso, avevano fatto un lavoro discreto.

    Un adattamento di alta qualità, alla The last of Us per intenderci, non farebbe certo rimpiangere l'originale.

    Oggi non si può sostenere che localizzare un titolo sia antieconomico, visto che l'industria videoludica muove più soldi di quella cinematografica. Il semplice fatto che molti titoli vengano localizzati ne è la prova.

    SilentWolf

    Inviato (modificato)

    23 ore fa, Mezzanotte ha scritto:

    Oggi non si può sostenere che localizzare un titolo sia antieconomico, visto che l'industria videoludica muove più soldi di quella cinematografica. Il semplice fatto che molti titoli vengano localizzati ne è la prova.

    Non in Italia, purtroppo. 😞

    In Italia il settore videoludico è ancora snobbato e considerato un settore dedito alla produzione di robe per bambini. Su queste cose siamo moooolto indietro rispetto ad altri paesi. È già un miracolo che nell'ultimo governo siano stati stanziati 4 milioni di euro di incentivi per le startup e gli sviluppatori in erba allo scopo di aiutarli nella creazione di nuovi progetti nel settore videoludico (stanziamento definitivamente entrato in vigore proprio qualche giorno fa). Finché in Italia non si inizierà a credere nel settore, andando oltre i pregiudizi e notando, invece, che è un mercato vantaggioso come tu stesso dici, anche solo localizzare un gioco sarà semplicemente un rischio. In Italia il settore videoludico, infatti, è molto piccolo (basta pensare che, al contrario di altri paesi europei, non abbiamo nemmeno publisher che possano finanziare i progetti delle nostre software house) e non ha le spalle abbastanza larghe da potersi esporre al rischio di un cattivo investimento.

    @Nyxator Non si sa se i Larian Studios possano contare su un investimento diretto di Hasbro (la WotC da sola non è così grossa da potersi permettere di sostenere un progetto videoludico mentre già deve sostenere il proprio GDR cartaceo....basta già considerare quanto sia andata al risparmio in questi anni su D&D 5e in termini di manuali e localizzazioni - queste ultime non a caso posticipate al 2017). Spero per loro di sì, ma ho la sensazione che la Hasbro si sia limitata solo a concedere la licenza tramite WotC.

     

    Modificato da SilentWolf
    Mezzanotte

    Inviato

    Il 14/2/2021 alle 16:52, SilentWolf ha scritto:

    In Italia il settore videoludico è ancora snobbato e considerato un settore dedito alla produzione di robe per bambini. Su queste cose siamo moooolto indietro rispetto ad altri paesi. È già un miracolo che nell'ultimo governo siano stati stanziati 4 milioni di euro di incentivi per le startup e gli sviluppatori in erba allo scopo di aiutarli nella creazione di nuovi progetti nel settore videoludico

    Se ti riferisci alla desolazione degli sviluppatori nostrani, ti do ragione. Stavamo messi meglio negli anni 90! (Simulmondo ed altri)

    Però la scelta di localizzare un titolo viene presa dai publisher, non dai governi.  Se lo fanno è perché ritengono possa valerne la pena e sia vantaggioso.

    Sto pensando alla penetrazione di un franchise. Oggi il VG non si rivolge più solo ad una nicchia di appassionati, come una volta, ma a tutti.  Quindi la localizzazione è dovuta. Altrimenti tanto varrebbe smettere di tradurre i libri e dire alla gente di leggerseli in originale.

    Questo vale ancora di più per D&D, che negli ultimi anni si è sempre più affermato come fenomeno globale.

    Direi perciò che la traduzione del gioco secondo me era prevedibile, oltre che auspicabile.

    SilentWolf

    Inviato

    1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

    Se ti riferisci alla desolazione degli sviluppatori nostrani, ti do ragione. Stavamo messi meglio negli anni 90! (Simulmondo ed altri)

    Non solamente. Mi riferisco a tutto il settore videoludico italiano in generale. Perchè un settore produttivo sia florido e capace di generare grossi profitti è necessario che siano fatti importanti investimenti su di esso, che sia attraverso i privati (aziende grosse capaci di investire capitale in vari progetti, ovvero i da te menzionati publisher) o il pubblico (lo stato).

    In Italia, paese che si regge in gran parte sulle piccole-medie imprese, già esistono in generale poche grosse aziende. Il problema è che tra queste non ne esiste nessuna interessata al settore videoludico: insomma, in Italia non abbiamo publisher, aziende come Ubisoft capaci di e interessate a investire grandissime quantità di soldi nei videogiochi.
    Quindi in Italia non abbiamo il piano A: non esistono aziende italiane private che credono nel settore videoludico e ci investono soldi. Il problema è che non abbiamo nemmeno il piano B: uno stato che, comprendendo quanto fruttuoso possa essere il settore per l'economia italiana, investa grandi quantità di soldi in videogiochi, in modo da far crescere le imprese del settore.

    Non essendoci nessuno che investe soldi, il settore videoludico italiano è ridotto a una serie di piccole (raramente medie) aziende che fanno fatica a stare sulle loro gambe e che non possono assumersi particolari rischi (motivo per cui spesso producono videogiochi che non riescono a stare dietro alla concorrenza estera).

    E' inevitabile, infine, che se un settore è ridotto alla canna del gas, inevitabilmente tutte le attività che dipendono da esso per sopravvivere saranno in una situazione simile, se non peggiore. Le difficoltà del settore videoludico italiano, quindi, in genere si riflettono sul settore delle localizzazioni: se non c'è chi mette i soldi nella localizzazione, la traduzione non viene fatta. In Italia non abbiamo chi ci mette i soldi, mentre i publisher esteri non è detto che credano che investire sulla localizzazione italiana valga la candela.

    1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

    Però la scelta di localizzare un titolo viene presa dai publisher, non dai governi.  Se lo fanno è perché ritengono possa valerne la pena e sia vantaggioso.

    Come ho spiegato più su, il problema che noi non abbiamo publisher che sostengano progetti videoludici. I Larian Studios, invece, sono sì un publisher, ma molto piccolo: non ha, insomma, i soldi di una Ubisoft. Quindi bisogna vedere quanto può davvero rischiare di investire soldi in un progetto, la traduzione in italiano, che non è detto porti ad un numero di vendite tale da rientrare nei costi. E come dicevo a Nyxator, non è nemmeno detto che la Hasbro abbia messo dei soldi (l'abitudine di WotC/Hasbro, di solito, è quella di dare solo la licenza).

    1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

    Questo vale ancora di più per D&D, che negli ultimi anni si è sempre più affermato come fenomeno globale.

    Ma non è un caso se La WotC con la 5e abbia deciso di mantenere negli USA il controllo della licenza di localizzazione, affidandola a Gale Force 9. Contrariamente al passato, infatti, non ha concesso la licenza di localizzazione alle aziende locali (la Asmodee Italia non ha di suo la licenza). E ha fatto questo perchè, nonostante D&D sia un fenomeno globale, in molti casi le aziende locali non sono abbastanza solide da reggere l'investimento necessario a sostenere sul medio-lungo periodo la traduzione di N manuali. Non concedendo la licenza a un'azienda locale, la WotC può assicurarsi che, se l'azienda locale fallisce (come successe a 25 edition), può far continuare la traduzione a un'altra azienda ancora.

    Le piccole aziende locali possono non essere in grado di sostenere il completamento di un progetto di grande spesa, soprattutto se non c'è certezza di rientrare dei costi. Lo stesso problema esiste nel settore videoludico italiano. Perchè le cose cambino c'è bisogno che si investa nel settore e si consenta alle piccole aziende di diventare più grandi.

    1 ora fa, Mezzanotte ha scritto:

    Direi perciò che la traduzione del gioco secondo me era prevedibile, oltre che auspicabile.

    Il problema sta qui: non è prevedibile...anche se è auspicabile. Non c'è mai certezza che un videogioco venga tradotto o doppiato in italiano. Dipende dalla voglia e dai soldi dell'azienda che lo produce.

    Basta pensare a Final Fantasy VII Remake che, pur avendo dietro un publisher come Square Enix e pur essendo uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni, è arrivato in Italia senza doppiaggio in italiano. Eppure Square se lo poteva permettere.

    Nyxator

    Inviato (modificato)

    23 ore fa, SilentWolf ha scritto:

    Non c'è mai certezza che un videogioco venga tradotto o doppiato in italiano. Dipende dalla voglia e dai soldi dell'azienda che lo produce.

    Oddio, mi pare un po' una visione eccessivamente pessimistica anche se in ita siam messi male. Almeno sul trend della traduzione dei testi in ita si può star tranquilli salvo nicchia e indie (e anche lì alle volte magari il txt ita arriva poi, Hollow Knight docet), o case particolarmente dedite a schifare i mercati che considerano minori. Al più l'unica incognita che vedo è il covid.

     

    23 ore fa, SilentWolf ha scritto:

    Basta pensare a Final Fantasy VII Remake che, pur avendo dietro un publisher come Square Enix e pur essendo uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni, è arrivato in Italia senza doppiaggio in italiano. Eppure Square se lo poteva permettere

    Onestamente, aspettarsi che FFVII Remake uscisse puntuale e doppiato anche in ita significava sperare nel miracolo a sorpresa, specie se si conosce SquareEnix. Su quello non ci avrei scommesso un cent...il non avere il doppiato ita lì era e è una certezza tanto quanto avere i bug al lancio nei titoli Ubisoft o CDProject. Magari in futuro capiterà il miracolo come quello di Capcom coi remake dei suoi Resident Evil più amati (2&3), ma ci credo poco poco...

    Di contro, però, da qualche anno è possibile giocarsi o rigiocarsi vecchie glorie come Final Fantasy VI in versione porting col testo tradotto ita. 

    Come già ti dissi: per come la vedo non siamo nell'epoca della prima playstation e dell'originale ffvii pal in inglese, di Torment&co senza patch per il text in ita, dei titoli che nemmeno arrivano in europa (Parasite Eve, Xenogears, Chrono Cross ecc...Vagrant Story forse arrivò, ma giusto in inglese), o del pionieristico doppiaggio del videogame in ita all'avventura dove alle volte vedevi letteralmente la gente col foglio in mano. 

    Il testo in ita per questo Baldur c'è. Iniziamo a metterci in cascina quello e l'estinzione dei pulciorsi/bugbear e dei Dissidio/Bane, il resto si vedrà.

     

    Modificato da Nyxator


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