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  • I vecchi manuali di D&D su DMs Guild ora hanno un Disclaimer

    SilentWolf
    • 4.591 visualizzazioni
    • La WotC ha deciso di inserire nei vecchi manuali di D&D rilasciati sul DMs Guild un avviso sul loro contenuto, in modo da chiarire che quest'ultimo rappresenta la cultura del tempo in cui sono stati scritti e non i valori del D&D di oggi.

    Disclaimer: vista l'alta sensibilità del tema trattato in questo articolo (considerato Tema a Rischio, come specificato negli articoli 1.6 e 1.12 del Regolamento di Dragons' Lair), abbiamo deciso di disabilitare i commenti. Si tratta di una soluzione temporanea, che abbiamo deciso di adottare in attesa di poter introdurre una versione più aggiornata del Regolamento. Nei prossimi giorni, infatti, lo Staff di DL' si riunirà per definire nuove linee guida riguardanti proprio la discussione di argomenti simili. Nel frattempo ci scusiamo per il disagio.

     

    In linea con un annuncio sul trattamento della Diversità da lei rilasciato qualche settimana fa e in riconoscimento del fatto che, rispetto a 40 anni fa (quando D&D è nato), il mondo è cambiato, la Wizards of the Coast ha deciso di inserire all'interno dei vecchi manuali di Dungeons & Dragons pubblicati sul DMs Guild un Disclaimer riguardante il contenuto in essi trattato. Tale Disclaimer ha lo scopo di avvisare i lettori di oggi che quei manuali sono figli del loro tempo e che, quindi, possono contenere idee, concetti e affermazioni che non rispecchiano i valori del D&D di oggi. Un esempio di manuale in cui è stato inserito il Disclaimer è Oriental Adventures per la 1e.

    Qui di seguito potete trovare la traduzione del Disclaimer in italiano:

    Noi alla Wizards of the Coast riconosciamo che qualche contenuto ereditato (dalle edizioni precedenti) e disponibile su questo sito non riflette i valori del franchise Dungeons & Dragons di oggi. Qualche contenuto più vecchio potrebbe riflettere pregiudizi etnici, razziali e di genere che erano comuni nella società americana del tempo. Queste descrizioni erano sbagliate allora e sono sbagliate oggi. Quel contenuto è presentato così come è stato originariamente creato, perchè fare diversamente sarebbe come affermare che quei pregiudizi non sono mai esistiti. Dungeons & Dragons insegna che la diversità è forza, e noi ci battiamo per rendere i nostri prodotti di D&D il più accoglienti e inclusivi possibile. Questa parte del nostro lavoro non finirà mai.

    Ed ecco qui la versione originale:

    We at Wizards of the Coast recognize that some of the legacy content available on this website, does not reflect the values of the Dungeon & Dragons franchise today. Some older content may reflect ethnic, racial and gender prejudice that were commonplace in American society at that time. These depictions were wrong then and are wrong today. This content is presented as it was originally created, because to do otherwise would be the same as claiming these prejudices never existed. Dungeons & Dragons teaches that diversity is a strength, and we strive to make our D&D products as welcoming and inclusive as possible. This part of our work will never end.


    Tipo News: Cosa c'è di nuovo in DnD

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    MattoMatteo

    Inviato

    2 ore fa, Ermenegildo2 ha scritto:

    La Wizards vende giochi ma fà parte di Hasbro che ha una sezione dedicata al tema dell'inclusione perchè anche da un punto di vista industriale l'inclusione sta diventando un argomento caldo. https://csr.hasbro.com/en-us/diversity-inclusion Se l'argomento gli interessasse veramente e non fosse un infatuazione passeggera avrebbero sicuramente le risorse per fare qualcosa di meglio che una dichiarazione fotocopia uguale per tutti i casi.

    In secondo luogo il fatto che ci siano frotte di critiche è un bene, perchè significherebbe provare ad instaurare il dialogo, far venire fuori le posizioni e i punti di vista più particolari e chiarire la propria idea sulla questione. Significherebbe mostrare una disponibilità al dialogo che va oltre una dichiarazione che a me suona come: " Boh fate come volete, se questi libri vi piacciono comprateli se no niente, saranno pure razzisti ma a noi interessano solo i soldi". Infine il dialogo servirebbe a far emergere le posizioni più oltranziste, non è che se una cosa ti offende tu debba per forza avere ragione.  Chiaramente avviare un dialogo è complesso e chiaramente ci sarà pieno di persone che non vogliono ascoltare e la butturanno in caciara su entrambi i fronti, però sarebbe molto utile e sarebbe in linea con la dichiarazione:"[...] we strive to make our D&D products as welcoming and inclusive as possible. This part of our work will never end."

    Il problema potrebbe essere che la Wizard ora è composta da poche persone, e quindi non possono lavorare a D&D e contemporaneamente rispondere a tutti i clienti?
    Non sò se è così, è una domanda.

     

    Ji ji

    Inviato

    3 hours ago, Ermenegildo2 said:

    Perchè invece di presentare uno stereotipo(negativo) come uno stereotipo lo rende la realtà. Cioè nel libro c'è un gruppo che si veste come gli ZINGARI, parla come gli ZINGARI, ruba come gli ZINGARI e si ubriaca come gli ZINGARI (mi spiace se offendo qualcuno, in questo caso voglio fare esplicitamente riferimento allo stereotipo sulle popolazioni romani e sinti e non alle popolazioni reali, mi scuso se nel compiere questa opera di separazione ho offeso qualcuno) e ruba pure i bambini come gli ZINGARI, anche se si chiama in modo leggermente diverso. Cioè non c'è una rappresentazione magari un pò forzata che possa evocare lo stereotipo, c'è lo stereotipo fatto realtà.

    Per quanto possa essere delicato e controverso penso che sia possibile usare in maniera positiva ed educativa gli stereotipi nella letteratura, per esempio per far notare al fruitore dell'opera che si sta poggiando troppo sugli stereotipi e che questo gli impedisce di capire al meglio la "realtà" del mondo. Provo a fare un esempio per quanto maldestro prendendo uno stereotipo positivo su qualcosa di negativo, il mito del "buon fascista che non ruba". Cioè un soggetto di ideologia fascista che pur essendo crudele razzista e disprezzando i diritti umani è comunque onorevole e onesto. Negli anni si è creato il mito dell'onestà della classe dirigente fascista in contrapposizione al malaffare della classe dirigente di fine '800 inizio '900. Ora se fossi un bravo autore potrei creare un'avventura giocando su questo pregiudizio. Si tratterebbe di qualcosa di investigativo dove il colpevole di peculato, in senso largo del termine, è il "buon fascista che non ruba" ma è presente un elemento di disturbo stereotipizzato che rappresenta la classe dirigente liberale di inizio secolo. L'abilità dell'autore si vedrebbe nel riuscire a tenere in bella mostra gli indizzi di colpevolezza del "buon fascista che non ruba" mentre il caproespiatorio si prende le luci della ribalta. Se i giocatori si fanno prendere dallo stereotipo arriveranno alla soluzione tardi e male quando  ormai sono già stati fatti dei danni, se invece si attengono più ai fatti e meno agli stereotipi potrebbero riuscire a risolvere il caso prima che ci siano dei danni permanenti.

    Quindi tu caratterizzeresti i PNG fascisti come tutti crudeli, razzisti e sprezzanti dei diritti umani. Anche l'unica parvenza di umanità che si sottrae allo stereotipo, l'onestà di questo specifico individuo, è in realtà un inganno.

    Ermenegildo2

    Inviato

    14 minuti fa, Ji ji ha scritto:

    Quindi tu caratterizzeresti i PNG fascisti come tutti crudeli, razzisti e sprezzanti dei diritti umani. Anche l'unica parvenza di umanità che si sottrae allo stereotipo, l'onestà di questo specifico individuo, è in realtà un inganno.

    Nope sto parlando di uno stereotipo cioè lo stereotipo del "buon fascista che non ruba" che va o almeno andava abbastanza di moda tra i ragazzi del mio liceo (e credo non solo lì visto che l'ho sentito dire da tanta altra gente), per cui a fronte di qualsiasi critica su questioni sui diritti umani o la crudeltà delle squadracce veniva sempre risposto con qualcosa che finiva con "ma almeno non rubavano". Lo stereotipo è costruito sul fatto che per quanto un fascista possa essere depravato e malvagio non ruberà mai i soldi del bene comune ne gestirà la cosa pubblica come se fosse cosa sua. Lo stereotipo riguarda in particolar modo il fascismo rivoluzionario e quello agrario ma può essere invocato anche per altri percorsi di adesione al fascismo. Forse la frase originale non era sufficientemente chiara.

    No cercherei di presentare i fascisti per quello che sono stati storicamente, con le varie complessità e contradizioni, ma cercherei anche di sfruttare i possibili stereotipi presenti nella testa dei giocatori per costringerli a mettersi in gioco maggiormente.

    Ospite

    Inviato

    @aza Tanto per completare il mio pensiero con più calma. Da quello che si legge in giro i manuali di ambientazione non vendono molto. Li comprano prevalentemente i DM che sappiamo tutti essere una piccola fetta dei potenziali compratori. Visto che la Wizard vuole prevalentemente fare soldi non uscirà più con prodotti simili al passato. Gli unici manuali del genere usciti per la quinta sono la guida degli avventurieri alla costa della spada che pare non abbia venduto gran che (avevo letto qualcosa a riguardo in un forum in inglese ma non trovo più il link), le due ambientazioni di magic ed Eberron. Il primo era un manuale mooolto scarno e penso che le vendite scarse siano dovute anche allo scarso numero di pagine a fronte del prezzo simile a quello di manuali o avventure ben più voluminose. ravinca pare abbia venduto bene. Gli altri due è ancora presto per valutare. Dei Forgotten abbiano vari pezzi sparsi nelle avventure (il Chult, Whaterdeep, Baldur's Gate, la Valle del Vento Gelido nella prossima avventura, ecc.). Qualcosa sta uscendo ed è meglio che niente. Il mondo editoriale è cambiato e purtroppo o per fortuna questa è la strategia scelta. Troverei utile se questi frammenti di ambientazione li rilasciassero come contenuti gratuiti come hanno fatto per certi contenuti all'inizio della storia editoriale della quinta edizione.

    Io sarei felice se facessero uscire qualcosa su Planescape. Già la discesa nell'Avernus è stata un bel regalo. L'ho letta e l'ho trovata molto interessante e moderna (fra parentesi per niente "buonista", come certi maigoduti vedono ormai qualsiasi cosa). Le regole sulle fazioni le hanno purtroppo sprecate per ravnica ma la speranza è l'ultima a morire, per quanto sia infastidito da questi continui rinvii e mezzi ammiccamenti.

    Lord Danarc

    Inviato

    6 minuti fa, Muso ha scritto:

    @aza Tanto per completare il mio pensiero con più calma. Da quello che si legge in giro i manuali di ambientazione non vendono molto. Li comprano prevalentemente i DM che sappiamo tutti essere una piccola fetta dei potenziali compratori. Visto che la Wizard vuole prevalentemente fare soldi non uscirà più con prodotti simili al passato. Gli unici manuali del genere usciti per la quinta sono la guida degli avventurieri alla costa della spada che pare non abbia venduto gran che (avevo letto qualcosa a riguardo in un forum in inglese ma non trovo più il link), le due ambientazioni di magic ed Eberron. Il primo era un manuale mooolto scarno e penso che le vendite scarse siano dovute anche allo scarso numero di pagine a fronte del prezzo simile a quello di manuali o avventure ben più voluminose. ravinca pare abbia venduto bene. Gli altri due è ancora presto per valutare. Dei Forgotten abbiano vari pezzi sparsi nelle avventure (il Chult, Whaterdeep, Baldur's Gate, la Valle del Vento Gelido nella prossima avventura, ecc.). Qualcosa sta uscendo ed è meglio che niente. Il mondo editoriale è cambiato e purtroppo o per fortuna questa è la strategia scelta. Troverei utile se questi frammenti di ambientazione li rilasciassero come contenuti gratuiti come hanno fatto per certi contenuti all'inizio della storia editoriale della quinta edizione.

    Io sarei felice se facessero uscire qualcosa su Planescape. Già la discesa nell'Avernus è stata un bel regalo. L'ho letta e l'ho trovata molto interessante e moderna (fra parentesi per niente "buonista", come certi maigoduti vedono ormai qualsiasi cosa). Le regole sulle fazioni le hanno purtroppo sprecate per ravnica ma la speranza è l'ultima a morire, per quanto sia infastidito da questi continui rinvii e mezzi ammiccamenti.

    La SCAG purtroppo fa abbastanza pena. Non ha venduto perché è un prodotto mediocre con poche informazioni e inutile sia ai pochi Dm che lo avrebbero comprato che ai giocatori, ma anche per gli appassionati. Io ad esempio non l’ho comprato nonostante la sua traduzione. Ad oggi non sono intenzionato a prenderlo perché appunto é veramente inutile.

    I pezzi di ambientazione inclusi nelle campagne sinceramente lasciano il tempo che trovano (sempre per me ovviamente). Non compro campagne scritte da altri, mi tolgono il piacere di fare il DM, e dover comprare N manuali per avere pezzetti di ambientazione oltre che essere scomodo è una presa in giro. Se vuoi scrivere campagne e ti serve un manuale dal quale trarre lore e dati, ovviamente. Non parlo della qualità degli stessi non avendoli mai letti  

    Su ravnica e le nuove ambientazioni mi sono rassegnato al fatto che, avendo obiettivi commerciali, la wizard farà uscire manuali collegati a cose che tirano, quindi magic o critical role. Non mi piace, ma lo comprendo.

    Sinceramente non mi piace la china che ha preso la 5e. Le nuove uscite sono un po’ bho. Al di fuori delle campagne poche regole e l’edizione inizia a essere banale. Devo decidere che pg fare per una nuova campagna e bho non mi attira più nulla. Cerco di dargli un senso ma alla fine sono tutti troppo simili e qualsiasi opzione o è uguale alle altre o subottimale. Dopo 4 PG me so quasi rotto il che è folle. Mah. Alla fine lore 0, regole per building poche. Opzioni di personalizzazione relative. Capisco la volontà di bilanciamento ma quando diventa un feticcio rischia di essere controproducente. Comunque credo che la colpa sia imputabile ai troppo pochi manuali usciti sinceramente.

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    Ospite

    Inviato (modificato)

    1 ora fa, Lord Danarc ha scritto:

    Sinceramente non mi piace la china che ha preso la 5e. Le nuove uscite sono un po’ bho. Al di fuori delle campagne poche regole e l’edizione inizia a essere banale. Devo decidere che pg fare per una nuova campagna e bho non mi attira più nulla. Cerco di dargli un senso ma alla fine sono tutti troppo simili e qualsiasi opzione o è uguale alle altre o subottimale. Dopo 4 PG me so quasi rotto il che è folle. Mah. Alla fine lore 0, regole per building poche. Opzioni di personalizzazione relative. Capisco la volontà di bilanciamento ma quando diventa un feticcio rischia di essere controproducente. Comunque credo che la colpa sia imputabile ai troppo pochi manuali usciti sinceramente.

    Premessa: sulla SCAG concordo, anche se forse per motivi leggermente diversi dai tuoi. Sulla parte che ho citato, può darsi che ci sia anche una questione generazionale ma io ho creato diversi personaggi e mi sono piaciuti tutti e li ho differenziati abbastanza imho. Nota però che non cerco necessariamente il personaggio performante, ma vado dietro ad un'idea che mi viene in testa (il mio preferito è stato un halfling ladro che agiva in combutta con la sorella barda, quello più fuori dai canoni "classici" un nano mago che lanciava incantesimi in armatura pesante).

    Forse dovresti considerare Pathfinder piuttosto che D&D.

    Modificato da Ospite
    Lord Danarc

    Inviato

    Si lo sto valutando infatti. /OT. 

    Sulla scelta il problema é proprio nella diversificazione delle idee. Voglio fare un paladino oplita che sbatte a terra la gente. Uso la lancia e lo scudo. Lo puoi fare con qualsiasi pg, e funziona allo stesso identico modo. Potresti usare il mago o il chierico e funzionerebbe allo stesso modo. Sbilanciare funziona uguale sia che tu usi shield master che polearm master (scelta più performante). Il fatto di avere gli stessi slot coi multiclasse non rende le scelte molto differenti (a livello di building). Insomma tutto molto boring. E secondo me è correlato al fatto che facciano uscire pochi manuali prevalentemente di campagne. Ma ripeto sono mie impressioni, che ho esternato (non così in profonditá) a ogni survey compreso questa. La 5e non é fatta male o da buttare, ma necessita di spessore e scelte che magari con un paio di accorgimenti (suggeriti dagli utenti) potrebbero evitare alla gente di passare a pf2. Insomma un manualetto con regole opzionali per talenti ogni 4 livelli e più talenti (presi anche tra quelli giá proposti) e pochi altri accorgimenti potrebbe aiutare. Non sbilancia, chi non vuole non lo usa...

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    Grimorio

    Inviato (modificato)

    Discesa nell'Avernus fa parte dei prodotti creati prima del famoso annuncio della Wotc e che, per ora, ancora non sono stati modificati come è successo con Ravenloft. Magari ci si potrebbe informare prima di scrivere.

    Modificato da Grimorio
    Ian Morgenvelt

    Inviato

    Non penso proprio che alla WotC si siano svegliati di punto in bianco e abbiano deciso di pubblicare prodotti di bassa qualità senza ragioni oltre ad un disclaimer. Anche perché l'inclusività era già abbondantemente presente in D&D 5E: basta guardare i PNG di Dragon Heist per rendersene conto. Il disclaimer ha solo messo in evidenza ciò che stava già accadendo, chiaramente a fini commerciali (ma, d'altronde, la Wizard è un'azienda del gruppo Hasbro, non certo un'associazione di beneficienza). 

    E i cambiamenti a Ravenloft, a quanto si legge, riguardano la rappresentazione dei Vistani come rom e sinti da stereotipo. Verranno modificati con dei libri sull'argomento (forse dei manuali, quindi materiale d'ambientazione extra) con l'aiuto di un consulente, per renderli legati al vero folklore di questi popoli. Non riesco proprio a capire cosa possa esserci di negativo in una decisione del genere.

    Detto questo, terminerei qui il discorso sul disclaimer e i suoi effetti per focalizzarci sulle scelte editoriali della Wizard e sul sondaggio: siamo già abbastanza OT. 

    • Grazie 1
    Grimorio

    Inviato

    19 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

     

    E i cambiamenti a Ravenloft, a quanto si legge, riguardano la rappresentazione dei Vistani come rom e sinti da stereotipo. Verranno modificati con dei libri sull'argomento (forse dei manuali, quindi materiale d'ambientazione extra) con l'aiuto di un consulente, per renderli legati al vero folklore di questi popoli. Non riesco proprio a capire cosa possa esserci di negativo in una decisione del genere.

    Detto questo, terminerei qui il discorso sul disclaimer e i suoi effetti per focalizzarci sulle scelte editoriali della Wizard e sul sondaggio: siamo già abbastanza OT. 

    Scusami ma mi trovi in disaccordo sull'OT, come puoi vedere il disclaimer e il messaggio della Wizards incidono sulle loro scelte editoriali, anche più dei sondaggi apparentemente.

    Ian Morgenvelt

    Inviato

    Però il sondaggio non parla della questione dell'inclusività: si focalizza sulla linea editoriale in generale. E, infatti, sono convinto che i libri citati fossero già in programma da tempo: una società non sceglie di pubblicare dei contenuti di punto in bianco, soprattutto se deve attenersi ad un programma di uscite limitate e con tempi serrati come quello della Wizard. 

    Piuttosto, se vogliamo continuare a discuterne direi di aprire un'altra discussione, così da tenere i commenti della news focalizzati sul sondaggio. 

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    Nyxator

    Inviato (modificato)

    4 ore fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

    Piuttosto, se vogliamo continuare a discuterne direi di aprire un'altra discussione, così da tenere i commenti della news focalizzati sul sondaggio. 

    Non so voi, ma personalmente passo.

    Del disclaimer e dell'annuncio ove la WotC diceva cantonate galattiche sulla storia editoriale dei drow anni '80-2005 (e oltre) già parlai e linkai oggettività a iosa nei miei commenti ¹ del blog di @aza. Al più potrei tediarvi con la demografica % di Erelhei-Cinlu e i tempietti di Boccob in quel di Greyhawk...

     

    Comunque sia, imho con l'attuale linea editoriale della WotC, un manuale targato FR come questo lo potresti vedere giusto col telescopio della Nasa o in una selva di retcon. (aka le matrone di Menzoberranzan -Malice, o Triel Baenre in primis - in realtà erano tutte caratterizzate tsundere :oooani-old:)

    https://en.wikipedia.org/wiki/Drow_of_the_Underdark

    Idem questo sui beholder (anche se mi par sia stato riproposto su DmGuild)

    https://en.wikipedia.org/wiki/I,_Tyrant

    Anche se onestamente dubito che la WotC si sia già accorta del problem insito nel beholder...

    https://dnd.wizards.com/dungeons-and-dragons/what-is-dnd/monsters/monsters-beholder

    edit

    ¹ @Ian Morgenvelt (dicevo che già se ne parlò a iosa qui)

    Spoiler

     

     

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    Ospite

    Inviato

    Al di là della questione ambientazioni, che ha focalizzato la mia attenzione inizialmente, una fetta notevole del sondaggio è su come è cambiato il modo di giocare con la pandemia in corso (negli USA la cosa è tutt'altro che risolta a causa della pessima gestione (non) messa in atto dal governo locale). Sarei curioso di vedere come è cambiato il modo di giocare anche in Italia a fini meramente statistici. Io ad esempio sono passato a giocare su Zoom dopo che alcuni amici avevano fatto delle prove con altre piattaforme rivelatesi troppo pesanti o troppo intasate o troppo complicate per chi si affacciava come noi per la prima volta al gioco tramite video-conferenza. Non mi è dispiaciuto ed è probabile che da settembre manterremo questa modalità on line anche senza esserne obbligati da motivi di lockdown. Devo ammettere che avevo dei pregiudizi sul gioco in video-conferenza ma alla fine si trattava solo di trovare la piattaforma adatta alle nostre esigenze. Mi chiedo quindi quanti altri decideranno di restare on line in Italia o quanti hanno mutato le proprie abitudini.

    Piccolo OT sul disclaimer: a me sembra che si stia facendo molto rumore per nulla. Ma davvero pensate che le cose cambieranno così radicalmente? Semplicemente cercheranno di essere più inclusivi e di stare attenti a certi wording. Alla lunga avremo più alternative di gioco invece di averne meno. Che vi cambia se i drow invece che essere in un certo modo perché è la loro natura intrinseca dettata dall'allineamento sono così perché vengono educati in una teocrazia a caste (per volere di Llolth) e qualcuno si ribella perché la sua vera indole è diversa? Molto poco, ma io vedo opportunità in questo, non problemi. Sapeste quanti drow buoni mi sono trovato al tavolo da gioco perché ispirati al personaggio di Drizzt? Il disclaimer e quello che ne seguirà sarà un'operazione in parte cosmetica e in parte che ci darà nuove possibilità senza cambiare più di tanto il succo (sapete anche quante sono state le discussioni con giocatori che leggevano in un manuale che una razza era in un certo modo e non accettavano che un mostro potesse essere "strano" perché il manuale era scolpito nel granito? Che noia!). Gli orchi e i drow resteranno per la maggior parte quello che sono sempre stati, con la possibilità che qualcuno di loro si comporti in maniera diversa (evviva!). Etichettare queste scelte come "buoniste" è poco utile alla discussione perché semplifica senza approfondire e include un velato insulto (oltre che tipico di una certa comunicazione che trovo sbagliata). La realtà, come sempre, è molto più complessa di un'etichetta.

    Lord Danarc

    Inviato

    Personalmente ho sempre ritenuto i vati “allineamento: sempre malvagio” come frutto della società in cui le varie razze si trovavano. Non a caso ho inserito orog neutrali e ho fatto confrontare i gruppi che masterizzavo con pregiudizi derivanti dalle loro conoscenze. Detto questo i draghi rossi sono solo malvagi. Lo sappiamo cosa ha causato un solo drago rosso buono eh. 🙂 

    Quindi alla fine non cambia se non vuoi che cambi ma preferirei che la Wizard evitasse gli eccessi. Sui vistani ad esempio capisco che lo stereotipo “zingaro” possa dare fastidio ai rom ma io ho sempre visto i vistani come vistani non come rom. Non credo che i rom siano rapitori di bambini ubriaconi anche se il problema fi fondo c’è. Basti pensare a un villaggio di umani svogliati Con mandolini che cantano e mangiano tutto il giorno. cavolo gli hobbit sono italiani! Ahahahah

    Scherzi a parte La questione è importante ma il rischio di banalizzazione lo vedo. 

    per quello che riguarda il gioco online noi abbiamo ripreso a giocare live ma usiamo comunque roll 20 invece della lavagnetta. Questo quando possibile, non tutti hanno portatili e la seconda campagna che abbiamo la giocheremo normalmente, quando riprenderà. 

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    Nyxator

    Inviato (modificato)

    51 minuti fa, Muso ha scritto:

    Gli orchi e i drow resteranno per la maggior parte quello che sono sempre stati, con la possibilità che qualcuno di loro si comporti in maniera diversa (evviva!). Etichettare queste scelte come "buoniste" è poco utile alla discussione perché semplifica senza approfondire e include un velato insulto (oltre che tipico di una certa comunicazione che trovo sbagliata). La realtà, come sempre, è molto più complessa di un'etichetta.

    Di  grazia, prima di attaccarmi a casaccio e esultare nel 2020 per cose che in realtà Greenwood aveva già inserito nel manuale Drow of the Underdark di AD&D e che son già state sviluppate per decenni, hai provato a dare un'occhiata a quel che avevo scritto e ai vari link per farti un'idea approfondita di quanti drow buoni, cn ecc ci sono davvero nei F.R? 

    https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Church_of_Eilistraee

     

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    Ospite

    Inviato

    3 ore fa, Nyxator ha scritto:

    Di  grazia, prima di attaccarmi a casaccio e esultare nel 2020 per cose che in realtà Greenwood aveva già inserito nel manuale Drow of the Underdark di AD&D e che son già state sviluppate per decenni, hai provato a dare un'occhiata a quel che avevo scritto e ai vari link per farti un'idea approfondita di quanti drow buoni, cn ecc ci sono davvero nei F.R? 

    https://forgottenrealms.fandom.com/wiki/Church_of_Eilistraee

    Tanto per spiegarmi meglio: a dire il vero non volevo polemizzare con te. Come evidentemente sappiamo entrambi (conosco molto bene i manuali che citi) sono concetti che arricchiscono il gioco e gli danno maggiore dimensione e spessore. Non penso verrà meno ma staranno attenti a come scrivono certe cose o descrivono certe altre (i Vistani erano veramente frutto dei pregiudizi sui gitani, ma che vengano riscritti non cambia Ravenloft in quanto semipiano e per i restanti contenuti. Strahd è sempre Strahd e tutti gli altri Signori Oscuri non cambieranno). Insomma, il disclaimer non penso cambierà il succo della cose, ma interverrà sulla forma.

    Nyxator

    Inviato (modificato)

    Sui Vistani di Ravenloft potrei dire che è vero che in certi casi si è usata una terminologia infelice che hanno preso un po' spunto dai vecchi film horror della Hammer e il rischio di cozzare con gli stereotipi e la realtà è maggiore, ma è anche vero che per assurdo i Vistani li hanno presentati peggio in alcune scene di CoS 5e (pre errata di giugno) che in certi manuali di 2e.

    Basta confrontare questi elenchi per notare che un po' di ricerca c'era stata anche ai tempi della Tsr. 

    Da 

    http://www.planescape.it/vistani 

    Spoiler

    Qualche volta un orso ammaestrato segue il carro, pronto a meravigliare e a intrattenere il pubblico del villaggio in cui si fermerà la tribù. Normalmente, un ammaestratore guida l'orso.

    I Vistani fanno molti lavori. Il loro esperienza di viaggiatori li rende scorte e mercanti naturali. Predicono il futuro quelli abbastanza coraggiosi da volerlo conoscere. (Il futuro è spesso oscuro e tragico a Ravenloft.) Alcuni predicono il tempo agli agricoltori interessati. Altri sono ladri o artisti. Altri ancora sono arrotini, riparatori di vasi, artigiani di vario genere che vendono i loro servizi nei villaggi e nelle città. Molti sono degli intrattenitori che guadagnano denaro suonando e ballando.
    Alcune tribù si occupano anche del commercio dei cavalli. I Vistani hanno un rapporto speciale con questi animali. Solo i gitani riescono a domare i puledri selvaggi di Nova Vaasa, da cui discendono i loro cavalli. I

    Da Wikipedia 

    Spoiler

    Sulla base dei mestieri (ergonimico) - denominazioni utilizzate soprattutto tra i rom dell'Europa centro- e sud-orientale:[30]

    • Lavoratori dei metalli:
      • Argintari (argentieri),
      • Zlatari o Aurari (orafi),
      • Costarari (lattonieri),
      • Kurpaći (ramai),
      • Salahori (costruttori di carri),
      • Ungaritza (armaioli e fabbri)
      • Kovaći (fabbri)
      • Rom Calderari o Kotlari, dediti alla lavorazione del rame, dell’ottone o del ferro e alla fabbricazione di pentole o utensili di metallo; in Italia si suddividono in tre comunità familiari estese: Ciucuresti, Doresti e Zurkaja.
    • Rom Lautari, suonatori di lăuto (liuto o cordofono affine) e, per estensione, musicisti professionisti designati per l'intrattenimento di feste, matrimoni e ricorrenze;
    • Rom Lovari, allevatori di cavalli, dall'ungherese lòb - o Graśtari, dal romanès graśt, cavallo; soprattutto in Bulgaria
    • Rom Ursari, ammaestratori di orsi), anche detti Rićhkara dal romanès rićh (orso);
    • Rom Keramidara, fabbricanti di mattoni e ceramiche, dal romenokeramida;
    • Rom Setara o sepeči, produttori di setacci e cesti in vimini (dal turcosepetçi);
    • Rom Bugurdži, "che fanno i trapani" (dal turco bugurcu);
    • Rom Ćurara, affilatori di coltelli, dal romaní čurín = coltello);
    • Rom Colara, venditori di tappeti;
    • Rom Maćhvaja, cantastorie e chiromanti
    • Rom Rudari intagliatori, ortodossi dalla Serbia, di Lingua romaní

     

    Modificato da Nyxator
    Ospite

    Inviato

    16 minuti fa, Nyxator ha scritto:

    Sui Vistani di Ravenloft potrei dire che è vero che in certi casi si è usata una terminologia infelice che hanno preso un po' spunto dai vecchi film horror della Hammer e il rischio di cozzare con gli stereotipi e la realtà è maggiore, ma è anche vero che per assurdo i Vistani li hanno presentati peggio in alcune scene di CoS 5e (pre errata di giugno) che in certi manuali di 2e.

    È vero. Li hanno sempre trattati così così ma in CoS forse hanno fatto peggio che nella 2e. Comunque penso che concorderai con me se dico  che la descrizione che viene fatta dei Vistani cambia poco della sostanza della campagna (le cui location chiave sono il Tempio d'Ambra e il Castello e tutto ruota attorno a Strahd e al patto che ha fatto con i Poteri Oscuri).

    • Amministratore
    aza

    Inviato

    Il target attuale della WotC non sono gli appassionati di D&D, ma sono quelli che D&D lo guardano giocare (su youtube, twitch, ecc.). Sostanzialmente è il "giocatore casual".

    Le ambientazioni di Magic, la stessa "Explorer's Guide to Wildemount" non sono indirizzate ai "patiti" di D&D ma agli "occasionali". Sono quelli che acquistano il manuale indipendentemente se poi verrà utilizzato in gioco o meno. Poi quanti di questi diventeranno "appassionati" di D&D è un 'altro discorso, ma il target è cambiato.

    Questa strategia nel breve paga sicuramente, ma nel lungo termine è tutto da dimostrare. Queste persone seguono d&d in modo indiretto. Se domani mattina Critical Role cambia sistema di gioco, questi cambiano di conseguenza.

    La WotC farebbe bene a ricordare la lezione avuta con la 4e. Se alla base non piace quello che l'editore fa, e c'è un'alternativa, la base ti molla.

    Sono d'accordo con @Grimorio quando dice che alcune opinioni contano più dei sondaggi.
    Le due persone che hanno sollevato i problemi sul "razzismo degli orchi" e i "problemi" dell'Oriental Adventures, per loro stessa ammissione NON sono giocatori di D&D. Uno di loro lo è solo occasionalmente e l'altro non ci ha giocato. Ma nonostante questo la WotC ha dato retta a loro e non si è preoccupata degli altri.

    Sui Forgotten Realms, il discorso è un po' più pratico. Anni fa su Candlekeep è saltato fuori che il contratto che lega Greenwood alla WotC prevede la pubblicazione di un supplemento dei reami almeno ogni 2 anni. Se la cosa non avviene, i diritti tornano al sig. Greenwood. Questo è il motivo per cui la WotC ha reso i Reami l'ambientazione ufficiale, e le avventure che pubblica sono ambientate nel Faerun.

    Il sondaggio alla fine è un po' ridicolo. Quando chiede quanto siamo disposti a comprare supplementi scritti da certi autori, e tra gli autori c'è Gary Gygax, fa un po' sorridere, visto che è morto da 12 anni.

     

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    Ospite

    Inviato

    16 minuti fa, aza ha scritto:

    Il sondaggio alla fine è un po' ridicolo. Quando chiede quanto siamo disposti a comprare supplementi scritti da certi autori, e tra gli autori c'è Gary Gygax, fa un po' sorridere, visto che è morto da 12 anni.

    Vero e l'ho notato con fastidio pure io (che abbiano delle cose scritte da Gygax ma mai pubblicate? Boh?). Anche altri autori elencati sono fuori dal giro da un pezzo. Insomma, un po' strana come domanda.

    Sul target che è cambiato siamo d'accordo. E la prova sono le uscite incentrate sulle ambientazioni di magic o di critical role o sul manuale di Aquisition Inc. (o come si scrive). E sono d'accordo con te quando dici che dovrebbero tenersi buona la base (cosa che hanno fatto con la messa a punto della 5E con il play test pubblico ecc). Poi sappiamo benissimo come le beghe legali negli States possano rovinare e da qui il disclaimer. Dovevano pararsi il posteriore.




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