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  • Ultime Notizie sul Nuovo Manuale del Giocatore

    Alonewolf87
    • 1.502 visualizzazioni
    • Andiamo a scoprire le ultime novità rivelate dalla WotC in merito al nuovo Manuale del Giocatore in arrivo nei prossimi mesi.

    Un paio di giorni fa Jeremy Crawford e Chris Perkins sono apparsi in uno dei segmenti pubblicati sul canale Youtube ufficiale di Dungeons & Dragons, per parlare del nuovo Manuale del Giocatore in uscita tra qualche mese.

    Hanno rivelato alcuni nuovi dettagli in merito a questo prodotto, in particolare che:

    • I manuali sono ormai praticamente terminati e stanno per essere mandati in stampa
    • Nei nuovi manuali base appariranno delle sottoclassi psioniche (come Lama Psionica e Guerriero Psionico)
    • Gli incantesimi che prendono il nome da un incantatore famoso avranno delle illustrazioni che raffigureranno i suddetti incantatori
    • Nel nuovo Manuale del Giocatore verranno introdotte delle nuove specie

    Qui potete trovare il video nella sua interezza

     


    Tipo News: Cosa c'è di nuovo in DnD

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    nolavocals

    Inviato (modificato)

    3 ore fa, firwood ha scritto:

    Sulla 4e  sarei di pochissimo aiuto: provata, schifata, cancellata. Ho solo i 3 manuali base (in cofanetto) e  i due manuali dei Forgotten Realms (tra i più brutti, insulsi e demenziali manuali mai prodotti) perché sono sotto il giogo della maledizione del collezionista 😄

    ti capisco per la collezione ma mi interesserebbe scambiare pensieri

    3 ore fa, firwood ha scritto:

    Sul tempio... a disposizione!!!

    qualche domanda l'avrei. Immagino tu abbia giocato anche la versione/continuo  3.0

    Modificato da nolavocals
    firwood

    Inviato

    9 ore fa, nolavocals ha scritto:

    ti capisco per la collezione ma mi interesserebbe scambiare pensieri

    qualche domanda l'avrei. Immagino tu abbia giocato anche la versione/continuo  3.0

    si, 3, 3.5 e pathfinder.

    Aranar

    Inviato

    personalmente mi ha dato molta soddisfazione quando arbitrando Night Below per AD&D i miei giocatori sono entrati in un sotterraneo pensato per livelli superiori (la parte in superficie è una sandbox con diverse quest) ed hanno saggiamente deciso di fuggire quando si sono accorti che uno spettro era troppo potente per loro

    • Mi piace 1
    Casa

    Inviato

    Il 30/4/2024 at 17:06, Aranar ha scritto:

    si applicano le tre regole auree: 

    1 - il master ha ragione

    2 - il master ha sempre ragione

    3 - nella malaugurata ipotesi che il master non dovesse aver ragione si applicano comunque le regole 1 e 2

    E' chiaro il tono scherzoso, ma il master non ha sempre ragione.

    E' vero però che il master ha l'ultima parola, che per quanto simile è molto diverso da quanto espresso nella citazione.

    21 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

    Incredibilmente, la mia esperienza mi porta a concordare

    questo però ti porta a "venire nel mio discorso" quando affermavo nell'altro topic che un livello di differenza tra pg non è la fine del mondo.

    19 ore fa, firwood ha scritto:

    dato che lo scopo non è mai stato seguire in modo inflessibile il manuale, ma costruire una storia in modo condiviso.

    in realtà, e giocando tu ad aDnD inconsciamente lo sai, la 5E ha ancora 2 fasi ben distinte: combattimetno e fuori dal combattimento.

    quindi chi gioca alla 5e non ha come unico obiettivo costruire una storia, ma ha anche quello di giocare delle battaglie tattiche.

    E a parer mio sono due parti del gioco entrambe divertenti, ma per godersi appieno la parte tattica occorre che il regolamento sia ben strutturato (e infatti il manuale della 5E lo è) ovviamente in maniera più o meno approfondito in base a quanto "spessore" si vuole dare all'aspetto tattico; si può passare da una gestione degli sconti in stile Zomibicide (molto basilare) ad una in stile ASL (dove ogni aspetto tattico ha una sua regola).

    quando si progetta un GDR si deve stabilire quanto spessore dare al combattimento e secondo me la 5E, pur lasciando diverse opzioni, ha voluto dare uno spessore tale per cui il combattimento è una fase ben distinta dalla narrazione.

    Lord Danarc

    Inviato

    29 minuti fa, Casa ha scritto:

    questo però ti porta a "venire nel mio discorso" quando affermavo nell'altro topic che un livello di differenza tra pg non è la fine del mondo.

    Però in questo caso c'è una differenza, da un lato è il giocatore che decide la disuguaglianza, dall'altro il DM. Questo potrebbe essere non accettato allo stesso modo e vissuto meno bene, fino alla situazione (con diversi livelli di differenza) in cui un PG è effettivamente molto meno utile degli altri.

     

    30 minuti fa, Casa ha scritto:

    quindi chi gioca alla 5e non ha come unico obiettivo costruire una storia, ma ha anche quello di giocare delle battaglie tattiche.

    Verissimo. D&D Comunque rimane un gioco in cui il combat ha un peso maggiore (perchè definito dalle regole) rispetto alle altre fasi che non sono nemmeno tratteggiate dalle stesse come avviene in altri casi (prendo ad esempio la fase dei concili e dei viaggi de 'Unico Anello). 

    • Mi piace 1
    nolavocals

    Inviato

    1 ora fa, Casa ha scritto:

    quindi chi gioca alla 5e non ha come unico obiettivo costruire una storia, ma ha anche quello di giocare delle battaglie tattiche.

    Concordo e personalmente ritengo che siano due tipologie di gioco distinte.
    Storia/roleplay
    Battaglia/build/strategia/maccanica

    1 ora fa, Casa ha scritto:

    E a parer mio sono due parti del gioco entrambe divertenti, ma per godersi appieno la parte tattica occorre che il regolamento sia ben strutturato (e infatti il manuale della 5E lo è) ovviamente in maniera più o meno approfondito in base a quanto "spessore" si vuole dare all'aspetto tattico;

    Conscio che per partito preso e passaparola molti pensano il contrario ma la 4e è quella che ha ampliato e regolato meglio la parte "battaglia". Molte regole (rifiatare del guerriero, le azioni i tiri salvezza) sono state prese e parzialmente accorpate al nuovo regolamento per la 5e.

    1 ora fa, Casa ha scritto:

    si può passare da una gestione degli sconti in stile Zomibicide (molto basilare) ad una in stile ASL (dove ogni aspetto tattico ha una sua regola).

    quando si progetta un GDR si deve stabilire quanto spessore dare al combattimento

    verissimo

    1 ora fa, Casa ha scritto:

    e secondo me la 5E, pur lasciando diverse opzioni, ha voluto dare uno spessore tale per cui il combattimento è una fase ben distinta dalla narrazione.

    é sempre stato nel D&D dalla 3.0 per questo parlavo di regole ben scritte per rendere la parte combat senza "dubbi" su come applicare combattimento. E' vero che molte dispute nascono dal voler applicare logica e roleplay durante quest'ultimo. Il master può fare salti per renderlo fattibile ma sarà sempre una regola messa/aggiunta/adattata a gusto personale. Per questo speravo che nella edizione riveduta (soprattutto perché scritto alla presentazione) che avrebbero chiarito/sistemato il regolamento a livello di combat.

    firwood

    Inviato (modificato)

    1 ora fa, Casa ha scritto:

    E' chiaro il tono scherzoso, ma il master non ha sempre ragione.

    E' vero però che il master ha l'ultima parola, che per quanto simile è molto diverso da quanto espresso nella citazione.

    questo però ti porta a "venire nel mio discorso" quando affermavo nell'altro topic che un livello di differenza tra pg non è la fine del mondo.

    in realtà, e giocando tu ad aDnD inconsciamente lo sai, la 5E ha ancora 2 fasi ben distinte: combattimetno e fuori dal combattimento.

    quindi chi gioca alla 5e non ha come unico obiettivo costruire una storia, ma ha anche quello di giocare delle battaglie tattiche.

    E a parer mio sono due parti del gioco entrambe divertenti, ma per godersi appieno la parte tattica occorre che il regolamento sia ben strutturato (e infatti il manuale della 5E lo è) ovviamente in maniera più o meno approfondito in base a quanto "spessore" si vuole dare all'aspetto tattico; si può passare da una gestione degli sconti in stile Zomibicide (molto basilare) ad una in stile ASL (dove ogni aspetto tattico ha una sua regola).

    quando si progetta un GDR si deve stabilire quanto spessore dare al combattimento e secondo me la 5E, pur lasciando diverse opzioni, ha voluto dare uno spessore tale per cui il combattimento è una fase ben distinta dalla narrazione.

    Non concordo. Premesso che con la 5e non gioco più perché ho trovato l'intera esperienza molto piatta, in generale gioco per costruire una storia, e le battaglie tattiche non mi interessano minimamente. Al tavolo ho sempre usato il teatro della mente, mentre su Fantasy Grounds o Foundry usiamo le mappe dato che sono parte integrante dell'esperienza. Tuttavia capita molto spesso di usare una mappa bianca con i soli token di pg e avversari in modo da poter "tirare" sul token avversario per vedere l'esito degli incontri.

    Le battaglie tattiche, dove perdi ore per verificare il posizionamento, l'altezza, i ripari ecc li lascio più che volentieri a chi apprezza queste cose. Al mio gruppo piacciono gli scontri rapidi che favoriscono lo sviluppo della storia e la continuità della stessa, senza dover passare un'intera sessione o più solo per un combattimento (come capitava soprattuto con la 4e ma anche con la 3.x/Pathfinder). Quindi, so perfettamente e consapevolmente che ci sono due fasi, non inconsciamente. Ogni gruppo ha le sue preferenze, e tutte sono ugualmente valide. Come sempre ciò che conta sono i gusti personali che sono indiscutibili. L'eccezione a quanto sopra sono quelli che si possono definire come gli scontri topici o finali della campagna, quando ci sono, che vanno gestiti in modo più preciso. Ma si tratta di 2, massimo 3 per ogni campagna. Gli altri vengono giocati in modo molto più dinamico (e cinematico se possibile) con il flusso di azioni che procede spedito, senza dover fare mille calcoli per vedere questo e quest'altro e quell'altro ancora. 

    Per questa ragione, e per altre ancora, preferisco un regolamento più snello (anche se meno elegante, ordinato o coerente) come AD&D alle versioni successive. Belle, ma fin troppo tecniche, dove il manuale cerca di coprire ogni singolo aspetto dell'esperienza di gioco. Alle maglie strette dei regolamenti più recenti, preferisco le maglie larghe dove puoi metterci del tuo e, con un minimo di buon senso, evitare molte rogne che derivano da regolamenti molto complessi.

    Questione di gusti. Se voglio delle battaglie tattiche come si deve, schiero gli space marines e mi faccio una partita con warhammer 40000 😉

    EDIT: i combattimenti sono parte integrante del gioco ovviamente, ma sono funzionali alla storia (per quanto mi riguarda), e non il fulcro sul quale imbastire una trama. 

    Modificato da firwood
    • Mi piace 1
    Casa

    Inviato

    Il 2/5/2024 at 10:10, firwood ha scritto:

    La 5ed è stata un drastico ritorno al passato, eliminando quasi per intero le novità introdotte dalla 4ed, riprendendo concetti del vecchio AD&D, sforbiciando e semplificando un regolamento che era diventato elefentiaco e difficile da digerire.

    avevo scritto "inconsciamente"  ironicamente con riferimento al testo che ho riportato, ma si vede chiaramente che sei preparato e conosci bene le varie edizioni e sappiamo tutti che la 5e con ADnD in realtà ha poco da spartire.

    29 minuti fa, firwood ha scritto:

    Non concordo.

    invece secondo me nella tua risposta ho ritrovato molto di ciò che ho scritto;

    ma anche io non concordo con me quando ho detto:

    2 ore fa, Casa ha scritto:

    quindi chi gioca alla 5e non ha come unico obiettivo costruire una storia, ma ha anche quello di giocare delle battaglie tattiche.

    ho banalizzato il concetto per enfatizzare il concetto che volevo esprimere, ma in realtà il "profilo" del giocatore della 5E è molto variegato.

    il mio caso ad esempio è un caso ibrido: gioco prevalentemente alla 5e "nel teatro della mente" (senza griglia) mettendo davanti a tutto la storia (sono un amante di DGR più narrativi, in particolare dungeon world e not the end), ma se mi propongo una campagna con mappa tattica non mi tiro in dietro e quando dalla parte narrativa si passa al combattimento mi metto a contare quadretti senza problemi.

     

     

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